Gaspari: Collana storica
L'assedio di Gorizia. Una tragedia dimenticata dalla storia
Andrea Romoli, Antonella Gallarotti
Libro
editore: Gaspari
anno edizione: 2016
pagine: 192
Non è stato utilizzato spesso il termine "assedio", che richiama il concetto di attacco a un luogo chiuso e circondato, per raccontare i 15 mesi in cui l'esercito italiano cercò di conquistare Gorizia. Le prime sei battaglie dell'Isonzo, culminate nella presa della città l'8 e il 9 agosto 1916, sono state ampiamente descritte e raccontate dal punto di vista delle operazioni belliche. Nel libro L'assedio di Gorizia che Gaspari editore pubblica nel centenario della conquista della città Antonella Gallarotti e Andrea Romoli ribaltano la prospettiva e raccontano giorno per giorno, attraverso le non numerose fonti disponibili (diari privati, articoli di giornale, documenti ufficiali), la distruzione della città vissuta dai civili che per necessità o per scelta non abbandonarono le loro case. Si trattò di fatto del primo grande assedio subito da una città europea nell'epoca moderna, in cui i goriziani sperimentarono per primi alcuni degli orrori che diventeranno tanto comuni nei conflitti seguenti: i bombardamenti aerei, l'attacco indiscriminato a obbiettivi civili, la presa di ostaggi, gli esodi di massa, i campi di internamento. Introduzione di Quirino Principe che ricorda le vicende vissute dai suoi familiari, "L'assedio di Gorizia. 1915-1916. Una tragedia dimenticata dalla storia", riporta al centro della storia la gente di Gorizia e le sofferenze dei non combattenti coinvolti nel conflitto che li colpiva all'interno della loro città.
Momenti della vita di guerra. Dai diari e dalle lettere dei caduti
Adolfo Omodeo
Libro
editore: Gaspari
anno edizione: 2016
pagine: XLVII-271
Il libro raccoglie lettere e pagine dei diari di militari italiani caduti durante la Grande Guerra. Ogni testimonianza è corredata dalle considerazioni dell'autore che ha così modo di presentare i tanti personaggi e di contestualizzare i momenti tragici da loro vissuti. Rigorosa è la scelta dei testi che danno voce a quanti andarono in guerra e morirono per testimoniare un ideale di patria che si richiamava allo spirito risorgimentale e che si proponevano di rifondare l'Italia su nuovi valori di civiltà e di convivenza con i popoli d'Europa. Un'interpretazione della Grande Guerra già controcorrente nelle due edizioni passate, quella del 1934 (Laterza) e l'ultima del 1968 (Einaudi), e forse anche oggi, non ossequiente alla retorica celebrativa né all'antimilitarismo di maniera, ma dettata dalla personale esperienza di combattente dell'autore e dalle sue certezze ideali.
Isabella Teotochi Albrizzi. La sua vita, i suoi amori e i suoi viaggi
Adriano Favaro
Libro: Libro rilegato
editore: Gaspari
anno edizione: 2015
pagine: 260
La campagna del 1915. Con le istruzioni di Cadorna sull'attacco frontale commmentate da Paolo Pozzato
Roberto Bencivenga
Libro: Copertina morbida
editore: Gaspari
anno edizione: 2015
pagine: 215
Dietro la linea del fronte. Storia militare di una retrovia, la val Resia dal 1914 a Caporetto
Marco Pascoli
Libro
editore: Gaspari
anno edizione: 2015
pagine: 269
Centinaia di chilometri di strade e mulattiere, plurime trincee, impressionanti gallerie cannoniere, eleganti epigrafi suggeriscono ancora oggi, sul terreno, quanto la val Resia e il territorio circostante siano stati importanti per lo schieramento italiano nella Grande Guerra. Tuttavia, sono i documenti inediti d'archivio, di cui questo libro si avvale, a darci l'esatta cognizione di quello che significò trovarsi per quasi due anni e mezzo dietro la linea del fronte isontino e carnico. Si tratta di uno spaccato che, forse per la prima volta, conduce il lettore nelle viscere dell'organizzazione castrense italiano, consentendo di capirne l'organigramma, l'ampiezza e la complessità. Dalla militarizzazione dell'anteguerra alla crisi del 1914, dal primo balzo offensivo ai cantieri di retrovia, l'analisi dettagliata degli aspetti bellici occorsi in val Resia e valle Uccea prima della ritirata dell'autunno 1917 non ci rende solo una ricostruzione storica di portata locale. Senza dimenticare le testimonianze individuali, questo lavoro chiarisce nel dettaglio con quali premesse fortificatorie e organizzative il Regio Esercito si approcciò alla battaglia di Caporetto, all'altezza di uno dei più delicati confini d'armata, dopo aver bruciato l'occasione iniziale ed essersi forgiato in una guerra di assedio sanguinosa, ma determinante.

