Gangemi Editore: Letteratura e linguistica
Sono negato per le lingue. Appunti di glottodidattica
Annagrazia Bassi
Libro
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 1997
pagine: 96
Un ingegnere nella prima Repubblica
Carmine Berardi
Libro
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 1997
pagine: 112
Anabasi d'un anarca ovvero «Un vagabondo rinascimentale»
Paolo Gentili
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 224
Al di là di schemi e mode correnti, la storia d'amore "Anabasi d'un anarca" è anche una "scandalosa", si direbbe "dionisiaca" professione di fede cristiana. In essa, piani e tratti di genuina ricerca religiosa e disperazione esistenziale si intersecano a piani e tratti morbosi, o kitsch, o di sgradevole apparenza, risultandone un gioco letterario inedito, fatto di tragica serietà, ma anche di un maledettismo un po' comico e fumettistico, che l'autoironia irride e riscatta sempre ampiamente. La ripresa inoltre provocatoria, e a volte quasi caricaturale, di temi e stilemi della tradizione letteraria, contribuisce a comunicare il senso di una innocenza ancora non del tutto perduta, ma ormai pressoché corrosa dall'odierno nichilismo tecnocratico. L'autore centra l'obiettivo di rappresentare il disorientamento disperato, ma anche il sempre risorgente anelito alla trascendenza dell'uomo d'oggi. Presentazione di Antonio Piromalli.
I miracoli a volte non esistono. «Non aspettarti una lunga lettera d'amore (...)»
Rosamaria Latagliata
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 80
Fra memoria e attesa
Arcangelo Mafrici
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 192
Rileggendo Pirandello e Alvaro. Il segreto di Melusina
Carmelina Sicari
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2008
pagine: 64
Finestre di voce-Voice windows
Giulio Ghirardi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2006
pagine: 284
"Il tempo esiste ma non si sa dove cominci, finisca, è una sfumatura della memoria... Che senso potrebbe avere questa scrittura così scritta nel vento? Prima di tutto un valore evocativo. Scrittura che suggerisce, che fornisce indizi, spunti, frammenti di verità personalissime che diventano universali se distribuite all'interno di una cornice storico-sensoriale... In "Finestre di voce" Ghirardi ci offre uno spaccato di vita, di pensiero... si passa da uno scenario all'altro, come in una compagnia di attori di strada, impazienti e beffardi, poco inclini all'attesa. Ci si ritrova, come per uno spostamento bizzarro delle coordinate temporali, a discutere del mestiere dello scrittore... Tutto è collegato, come per segreta armonia, nei testi di Ghirardi. E chissà perché si ha la sensazione che tutto quello che sta accadendo in un dato momento non è che la sommatoria delle parole precedenti. Come un'alchimia barocca, ecco che gli elementi, le cose, prendono forma. Si muovono... E quella di Ghirardi è una poetica in costante movimento. Mai cose fisse nel loro destino, nella loro predestinazione finale. Le cose cambiano, si assestano. Come la sua lingua, perfettamente consonante con la natura precaria degli oggetti. Una lingua mobilissima, zigzagante." (dal testo introduttivo di Renato Mirone)