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Feltrinelli: SCINTILLE

Crescere è una cosa da grandi. Perché le intenzioni di un'azienda contano più delle sue dimensioni

Crescere è una cosa da grandi. Perché le intenzioni di un'azienda contano più delle sue dimensioni

Giuseppe Morici

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2024

pagine: 160

Esistono aziende piccole che si pongono domande grandi, e aziende grandi che si pongono domande piccole. Esistono anche aziende grandi che sono state pensate in grande fin da quando erano piccole, e altre che lo sono diventate loro malgrado. O aziende piccole dove si respira l’aria fresca di montagna e altre dove non si respira perché non ci sono le finestre. Come giudichiamo le dimensioni di un’azienda? Calcoliamo il numero di dipendenti, ci basiamo sul suo fatturato? Oppure esistono anche fattori meno definibili e sfumati che ne condizionano la vita e l’evoluzione? E qual è la differenza fondamentale tra grandi e piccole aziende? Crescere per un’azienda non è una questione puramente economica, ma di postura, di sguardo sul mondo. Quel che conta è la mentalità, la cultura, il modo di stare al mondo e soprattutto il modo di gestire la conversazione interna, tra le persone che vi lavorano. Una “grande” azienda non cessa mai di ripensarsi, immagina il proprio futuro prima che questo accada, ma in esso include il suo passato, senza mai dimenticare di gestire con cura anche il presente. Per questo quel che conta di più è l’equilibrio, l’atteggiamento dell’imprenditore e dei manager: più delle risposte sono importanti le domande, quelle domande che rendono un’azienda longeva e matura, e che consentono di bilanciare davvero identità e crescita. Con la sua esperienza di manager e con il suo racconto personale ricco di aneddoti, Giuseppe Morici continua le sue riflessioni sul mondo delle imprese e ci guida con equilibrio alla scoperta e alla comprensione del complesso universo aziendale. Che differenza c’è tra una grande azienda e una piccola? Crescere per un’azienda non è questione solo di numeri. Crescere ha a che fare con la cultura, con le parole, con le esperienze, con gli incontri. E soprattutto con la possibilità che concediamo a tutti questi fattori di influenzarci e di cambiarci.
16,00

Critica della ragion demoniaca. Quali forze sono al comando della tua vita?

Critica della ragion demoniaca. Quali forze sono al comando della tua vita?

Rick DuFer

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2024

pagine: 208

Fin dall’antichità il famoso motto “Conosci te stesso” corrispondeva alla ricerca del proprio daimon, ovvero di quella forza (o serie di forze) che agita la nostra esistenza, impossessandosene. Secondo Eraclito, questi “demoni” sono nostri alleati; Cartesio, invece, li considera temibili avversari. La storia della filosofia e della letteratura è costellata di filosofi “indemoniati”. Socrate è posseduto dal demone della maieutica e della curiosità; il demone di Spinoza è la libertà d’espressione; Kafka è ossessionato dal demone del dubbio e dell’incapacità. Poi ci siamo noi, ormai non più felici né infelici, ma disfelici: da quali demoni siamo stati invasi? Come possiamo riconoscerli e, mettendoli a nudo, sconfiggerli? Oggi i demoni formano una moltitudine: quello dell’attenzione, per esempio, cerca di catturare la nostra vita in un gorgo di contenuti che ammutolisce la nostra vera essenza; o il demone della dopamina da popolarità ci spinge alla soddisfazione di bisogni sempre più effimeri; moderni odradek infestano i social network, spingendoci verso una condizione anestetizzante di illusoria amortalità. Ma se è vero che ogni demone porta con sé caratteristiche e punti di forza peculiari, è altrettanto vero che tutti hanno in comune un tallone d’Achille e questo ci permette di riconoscerli per evitare di caderne vittima. Con il tono diretto e il gusto per la provocazione che lo contraddistinguono, Rick DuFer cerca di scandagliare le molte entità che oggi prendono possesso della nostra vita, e segnala anche precise vie di fuga dalle nevrosi cui non siamo affatto condannati.
17,00

Democrazia afascista

Democrazia afascista

Gabriele Pedullà, Nadia Urbinati

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2024

pagine: 160

La democrazia afascista – una forma di autocrazia elettiva – è un fenomeno recente e in qualche modo inedito. Anche se nei paesi occidentali i primi segnali di una trasformazione delle regole del gioco democratico risalgono agli anni settanta del secolo scorso, oggi la sua avanzata è particolarmente evidente in Italia, dove il fascismo è nato e dove, soprattutto, nel 2022 gli elettori hanno per la prima volta consegnato il governo del paese a un partito ideologicamente legato al ventennio dittatoriale. La crisi dei principi ispiratori delle carte costituzionali introdotte all’indomani del secondo conflitto mondiale non riguarda però soltanto l’Italia, tanto da indurre studiosi e opinionisti a parlare di un generale arretramento delle democrazie verso forme autoritarie. È indispensabile quindi mettere a fuoco i tratti fondamentali di questa variante oltremodo insidiosa, che mette a repentaglio le conquiste politiche e sociali del secondo Novecento: per l’appunto la democrazia afascista. Di fronte alla sfida lanciata dalla destra radicale alla democrazia costituzionale, fondata sui diritti e sulla limitazione del potere politico, è necessario, tuttavia, non cedere a facili nostalgie. Si tratta, piuttosto, di volgere lo sguardo al futuro, rivendicando, specialmente per i più giovani, la straordinaria attualità delle promesse di quella che fu – e in parte è ancora – la democrazia antifascista. Ma per fare ciò occorre prima comprendere da dove viene, e cosa promette di essere, il nuovo assetto che da qualche anno minaccia di prendere piede a tutte le latitudini del globo, nel nome della funzionalità del sistema e della governabilità. Anche se in Italia è probabilmente più facile afferrarne i tratti, “democrazia afascista” è uno dei nomi possibili di un fenomeno che trascende la nostra storia nazionale e che, pure per questa ragione, merita di essere analizzato a fondo.
17,00

Song of myself. Un viaggio nella varianza di genere

Song of myself. Un viaggio nella varianza di genere

Fabio Geda

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2024

pagine: 144

Quella legata all’identità di genere è forse la più importante rivoluzione culturale di questo inizio di millennio: ha il respiro dei secoli e il passo del genere umano. La società insegue e chi si occupa di varianza di genere in età evolutiva fatica a gestire la quantità di richieste. Fabio Geda si è sempre occupato di chi cresce, di attraversamenti e di frontiere; e anche di questo si parla, parlando di identità di genere. Da qui, l’idea di un libro e di un podcast. Provare a raccontare la varianza attraverso un luogo specifico, l’ambulatorio dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, e un coro di voci capaci di immergersi nella complessità dell’argomento. Ne è nato un lavoro sul tema dell’affermazione di genere che non ha precedenti in Italia e che viene filtrato dalla sua sensibilità di scrittore e dal suo talento unico nel dare la parola agli adolescenti. Per oltre un anno ha seguito gli incontri di psicoterapia di gruppo raccogliendo storie e riflessioni di ragazz, genitori, medici e psicologi. Questo libro è il racconto della sua esperienza e del suo viaggio dentro al mondo della varianza, ma anche la fotografia di una profonda mutazione, la delicata transizione collettiva verso un’idea di mondo nuova che sta prendendo forma sotto al nostro sguardo.
15,00

Quali soldi fanno la felicità? Perché le donne non sono pagate abbastanza, e altre domande audaci

Quali soldi fanno la felicità? Perché le donne non sono pagate abbastanza, e altre domande audaci

Annalisa Monfreda

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2024

pagine: 192

Quando decide di lasciare il lavoro dipendente, Annalisa Monfreda si avventura in una conversazione inedita con il suo estratto conto. Si accorge che per lungo tempo ha considerato il “non parlare di soldi” una qualità morale, senza mai domandarsi quali conseguenze avesse. Seguendo il filo della propria relazione incompiuta con i soldi, ne individua le radici nella sua storia familiare e in un modello socio-economico che, da una parte, monetizza il nostro valore e, dall’altra, ci educa a tacere l’argomento denaro. Attraverso i microfoni del podcast “Rame”, l’autrice si fa raccontare da oltre cento persone la loro storia finanziaria più intima. Scopre che ognuna prova vergogna o senso di colpa per le scelte che ha fatto, per i soldi che ha perduto, per quelli che non riesce a guadagnare, o che possiede senza esserseli sudati. Siamo tutti soli con il nostro conto in banca, che più sparisce dai discorsi, più costituisce l’impalcatura su cui si reggono le nostre relazioni, i desideri e la speranza nel futuro. Non deve essere per forza così. L’ipotesi di fondo, la fiducia che muove la scrittura del libro, è la convinzione che possiamo cambiare la nostra relazione con i soldi, togliere loro il potere e scippargli il controllo sulla nostra vita semplicemente mettendoli al centro della conversazione. E che questa nuova relazione, oltre a renderci più felici, possa rappresentare una delle spinte più forti verso la trasformazione di un sistema economico che riteniamo inamovibile, quasi fosse una legge naturale. Ma che è solo l’ennesima storia che ci siamo raccontati. Quanto siamo condizionati dalla nostra storia familiare dei soldi? È colpa delle donne se sono più povere degli uomini? Quanto ci pagano è davvero la misura del nostro valore? Perché il modo in cui spendiamo i soldi influenza la geografia delle nostre relazioni? Possiamo essere più felici consumando meno? Sono alcune delle domande audaci che scandiscono questo piccolo saggio di contro-educazione finanziaria, che ci porta a riconoscere di quanti e quali soldi è fatta la nostra felicità e a riscrivere il nostro personalissimo modo di gestire e pianificare le finanze.
16,00

L'intelligenza del corpo. Che cosa sa il nostro corpo che noi non sappiamo

L'intelligenza del corpo. Che cosa sa il nostro corpo che noi non sappiamo

Simon Roberts

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2024

pagine: 304

Chiedete a chiunque di indicare quale sia la parte del corpo a cui deve la sua intelligenza e con tutta probabilità vi indicherà la testa. È comprensibile: per secoli, dal “cogito ergo sum” di Cartesio all’era del computer, questo è ciò che ci è stato insegnato. Tuttavia, abbiamo fatto tutti qualche esperienza che ci ha fatto capire l’incomparabile forza del “non pensare”. Avete mai fatto fatica a ricordare un PIN e lo avete recuperato solo ripetendo con le dita i gesti che lo digitano correttamente? Avete mai suonato il pianoforte senza dovervi concentrare nel ricordare le note giuste, o dato ascolto alle sensazioni “di pancia” mentre dovevate prendere una decisione importante? E non avete mai dimenticato come si va in bicicletta, vero? Tutti questi casi dimostrano che è ora di smettere di trascurare il ruolo del corpo nell’acquisizione della conoscenza e di esplorare come cervello e corpo insieme ci diano quella che consideriamo l’intelligenza esclusiva degli esseri umani. In questo libro, unico nel suo genere, Simon Roberts, antropologo sociale e delle organizzazioni, esamina il ruolo centrale che ha il nostro corpo sul modo in cui apprendiamo e ci ricorda perché dobbiamo imparare ad ascoltarlo più spesso. Basandosi sulla propria esperienza di lavoro con alcuni dei maggiori esperti mondiali, attraverso l’esame di una serie di esempi concreti e di ricerche scientifiche d’avanguardia, Roberts spiega i vari modi in cui il nostro corpo acquisisce, conserva e utilizza informazioni e perché dovremmo imparare a fidarci degli istinti che informano le decisioni e le azioni più importanti della nostra vita.
20,00

Frank Sinatra. «The Voice» tra musica e cinema

Frank Sinatra. «The Voice» tra musica e cinema

Luca Cerchiari

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2024

pagine: 384

Francis Albert Sinatra (Hoboken, 1915-West Hollywood, 1998), non è stato solo “The Voice”, ossia uno dei maggiori cantanti di tutto il XX secolo, e nemmeno solo “Ol’ Blues Eyes”, uno degli uomini più affascinanti e carismatici del mondo dello spettacolo nordamericano. La sua vita intensissima resta nella storia per numerose altre ragioni: per la sua parabola ascensionale di italo-americano partito dalla provincia e giunto alla celebrità in ottemperanza alla filosofia del self-made man; per la sua precoce vocazione alla vocalità che ha saputo elevare ai massimi livelli; e ancora per la sua riuscita frequentazione del mondo del cinema; e per la sua ambigua ma comprovata frequentazione di diversi ambiti della società nordamericana, dalla mafia alla politica, con i quali ha intrattenuto rapporti ora conflittuali ora di reciproca convenienza. C’è un Sinatra pubblico, il cantante spavaldo e intonatissimo del repertorio di Broadway e di Hollywood, l’intrattenitore televisivo di successo, l’attore cinematografico non di scuola ma di consumata abilità, e l’apprezzatissimo animatore della vita concertistica nazionale e internazionale. Ma c’è anche un Sinatra privato, quello del primo precoce matrimonio con Nancy Barbato, e della sua rapida rottura, e quello delle numerose altre partner con le quali ha condiviso una vita sentimentale lunga e passionale. Luca Cerchiari compone un ampio affresco e offre un’indagine critica sul lascito artistico e umano di “The Voice”. E indaga, per la prima volta, il suo intenso rapporto professionale e culturale con l’Italia, terra d’origine dei genitori.
29,00

Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera. L'arte di leggere i classici in dieci brevi lezioni

Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera. L'arte di leggere i classici in dieci brevi lezioni

Guendalina Middei

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2024

pagine: 208

Leopardi, Tolstoj, Manzoni, Mann, Kafka, Dostoevskij, Austen, Tomasi di Lampedusa e Orwell rivelano le illusioni in cui siamo irretiti e ci danno strumenti di straordinaria modernità per vivere in un presente incerto. In questo viaggio attraverso alcuni dei loro capolavori, Guendalina Middei presta ascolto alle voci che, come magiche zattere, si levano dalle loro pagine, alla ricerca di quelle stelle polari che indicano la rotta in questa strana cosa che si chiama esistenza. Nei personaggi, che si muovono tra gli inciampi, le emozioni e la ricerca di un senso profondo, l’autrice sente risuonare le tante domande che bruciano dentro di noi. Così, Anna Karenina non è solo la storia di una relazione clandestina e tragica, ma quella di una donna che, riappropriandosi dei suoi desideri, rinasce alla vita. Delitto e castigo ci racconta di un giovane che sente e pensa troppo intensamente, interrogandosi sul dolore e su come superarlo. In Leopardi ritroviamo l’ansia tormentosa di un ragazzo che vorrebbe aprirsi al mondo e scoprire quale posto occupare. E, ancora, a quanti è capitato di vivere una metamorfosi interiore tanto inaspettata come quella di cui ci parla Kafka? Chiunque ami il gusto di letture che non smettono di sorprendere per la loro ricchezza troverà suggestioni preziose per accostarle e lasciare che ci parlino, superando con piccoli stratagemmi le difficoltà che pongono.
16,00

La Cina ha vinto

Alessandro Aresu

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2025

pagine: 144

L’Occidente è ossessionato dalla Cina, spesso però la osserva con miopia o secondo schemi interpretativi inadeguati. Alessandro Aresu – una delle voci più lucide del dibattito geopolitico italiano – rilegge la sfida cinese non come uno scontro ideologico tra democrazia e autoritarismo, ma come un conflitto sistemico tra modelli di potenza. "La Cina ha vinto" non è un’affermazione retorica, è una provocazione metodica: per capire dove stiamo andando bisogna decifrare il pensiero strategico cinese, le sue origini storiche, le sue logiche industriali, i suoi strumenti di influenza globale, le sue contraddizioni. Alessandro Aresu ci indica le traiettorie della tecnopolitica di Pechino, raccontando con chiarezza le trasformazioni dei rapporti tra Partito, capitale, sapere tecnico e ambizioni globali. Dalle radici confuciane all’intelligenza artificiale, dall’enorme vantaggio sul talento alla superiorità produttiva, Aresu ci restituisce un quadro che va oltre la narrazione dominante sull’“impero del controllo”. È la storia di un potere politico curioso del suo avversario e consapevole della propria forza. In queste pagine il lettore è chiamato a riflettere su quale mondo ci stiamo preparando ad abitare: uno in cui la vittoria o la sconfitta dell’Occidente non dipenderanno solo dalla Cina, ma anche dalla nostra capacità di capirla, senza illusioni e senza ipocrisie. Mentre l’Occidente si perde tra illusioni e profezie sbagliate, la Cina conquista il futuro. Qual è la lezione storica della sua vittoria? Cosa può significare?
16,00

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