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Electa: Pesci rossi

Diari di bordo. I libri d'artista di Renata Boero

Diari di bordo. I libri d'artista di Renata Boero

Elena Di Raddo

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2025

pagine: 96

Renata Boero è conosciuta soprattutto per i suoi Cromogrammi: grandi teli, recuperati al porto di Genova, liberi dal telaio, ricoperti di materiali naturali, che rinnovano negli anni Settanta la pittura. Non molti sanno però che tali lavori hanno origine dai suoi libri d'artista, o meglio, dai Brogliacci, che presentano la tela piegata in forma di libro. Da questi primi lavori fino ai Cromolibri, il volume affronta i principali temi dell'arte di Boero attraverso una lettura critica e insieme biografica dei suoi principali libri d'artista. Libri realizzati seguendo un preciso "rituale" stilistico, immergendo in modo programmato le varie "pagine" secondo tempi controllati di immersione nella materia e tempi di assenza, di vuoto, nella piega, altrettanto importante nella partitura idealmente creata. Una tecnica che l'artista studia e analizza anche dal punto di vista simbolico per esplorare la materia del colore, nelle proprietà chimiche dei materiali naturali. Renata Boero nasce a Genova, dove è allieva di Emilio Scanavino. Nel 1959 espone un'opera alla Quadriennale di Roma, manifestazione a cui partecipa anche nel 1986 e nel 1999. Negli anni Sessanta collabora come restauratrice con Caterina Marcenaro. Da quest'esperienza prende avvio l'idea che la tela, per dialogare con lo spazio, deve essere libera dal telaio; inoltre inizia un appassionante lavoro di documentazione sulle sostanze naturali che darà origine ai Cromogrammi. Nel 1974 inaugura la serie degli Specchi , con queste opere, una delle quali esposta per la prima volta nel 1978 all'International Cultureel Centrum di Anversa, è invitata alla Biennale di Venezia nel 1982. Dagli anni Ottanta continua la sua ricerca artistica che la vede impegnata in diverse serie: Blu di legno, Architetture, Enigmi, Crani, Acquerelli di San Diego, fino a quella attuale con le Germinazioni. Vive e lavora a Milano.
25,00

Bernard Berenson e l'arte contemporanea. Storia, critica, editoria

Bernard Berenson e l'arte contemporanea. Storia, critica, editoria

Michele Dantini

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2025

pagine: 176

Il saggio di Michele Dantini fa parte della collana Pesci d'oro, con cui Electa celebra i suoi ottanta anni, ed è dedicato a Bernard Berenson (1865-1959), lo storico dell'arte sotto il cui impulso si avviano le prime pubblicazioni della casa editrice nel dopoguerra. Il libro indaga i suoi interessi militanti per l'arte coeva, gli aspetti meno noti, dimenticati o volutamente rimossi dalla critica dopo la sua scomparsa, insieme al suo contributo alla formazione di un gusto modernista. Nel mettere a fuoco gli interessi contemporaneistici di Berenson, i suoi profondi rapporti con la letteratura e il profilo pubblico della sua attività, Dantini si muove tra piani diversi, ciascuno relativo a un aspetto particolare della molteplice personalità di Berenson, e torna a tessere tanti fili laceri o strappati. Ne viene fuori un "ritratto" nuovo e convincente, tale da suggerire ricerche ulteriori e sollecitare contributi a venire; che reinsedia Berenson nel ruolo che gli spetta entro la cultura italiana e europea della prima metà del Novecento; e ripara a rimozioni e amnesie in gran numero, ideologiche, sul suo conto. Anche la grande fortuna italiana di Longhi e il suo ambivalente apprezzamento di Berenson hanno senz'altro avuto parte nell'oscurare progressivamente la sua importanza come critico "militante" e nel trasformarlo in semplice "predecessore" di Longhi. Nella ricostruzione di questa vicenda, oltre al testo curatoriale, il Pesce d'oro offre un'antologia di testi: alcuni di Berenson, altri di artisti, storici, critici e scienziati sociali spesso inediti, tradotti per la prima volta in italiano. Dal testo di Dantini emerge l'influenza che Berenson esercita nella cultura italiana sia nel periodo tra le due guerre, in seno all'antifascismo "aristocratico-liberale"; sia, in seguito, nel corso della Resistenza e negli anni della Ricostruzione: quando è proprio lui a suggerire l'importanza, in arte, del rapporto tra Antico e Moderno e a delineare un'"identità" forgiata dal rifiuto di ogni forma di totalitarismo e incentrata sull'eredità culturale e il patrimonio della penisola. La collana Pesci d'oro, è la versione celebrativa, nata in occasione dell'ottantesimo compleanno di Electa, della collana Pesci Rossi. I Pesci d'oro si distinguono dalla serie per il colore oro della copertina, eco della più illustre tradizione dei libri d'arte, e per il dialogo che instaurano tra eredità e futuro. Con l'intento di ripercorrere le radici della casa editrice e suggerirne gli orientamenti di sviluppo.
28,00

Isabella Ducrot. Tessere è umano

Isabella Ducrot. Tessere è umano

Anna Maria Mattirolo, Andrea Viliani

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2024

pagine: 64

Per Isabella Ducrot (Napoli, 1931) il tessuto è un palinsesto in cui la millenaria storia umana si deposita con le sue innumerevoli storie personali, la traccia materiale di saperi e valori immateriali, un tramite in cui si rinuncia all'unicità per far prevalere intelligenza e sensibilità collettive. Nel corso della sua ricerca pluriennale, l'artista ha acquisito una familiarità con i materiali tessili che l'ha condotta a individuare in essi qualcosa di impalpabile ma a suo modo radicale: "quasi niente, difficile da descrivere per mancanza di aggettivi, niente colori, niente decorazioni, niente ricami, solo affermazione della propria essenza, la semplicità ridotta ai minimi termini eppure grandiosa e commovente, come un inno patriottico". Nella sua esposizione personale allestita al Museo delle Civiltà di Roma dal 1 agosto 2024 al 16 febbraio 2025, Anna Mattirolo e Andrea Viliani - autori anche di questo libro, pubblicato in occasione della mostra - hanno proposto con i curatori del museo un itinerario che si articola fra le opere dell'artista e le collezioni tessili storiche del museo, intendendole entrambe come la celebrazione di un linguaggio tessile al contempo astratto e concreto, intimo e condiviso, storico e contemporaneo.
22,00

Le ragioni dell'arte. Cose tanto semplici che nessuno capisce

Le ragioni dell'arte. Cose tanto semplici che nessuno capisce

Maria Lai

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2024

pagine: 96

Che cosa determina le ragioni dell'arte e perché considerarle "cose tanto semplici che nessuno capisce"? A questa domanda Maria Lai, fra le artiste più significative del secondo novecento, prova a rispondere in una conversazione con Giuseppina Cuccu, avvenute nel corso degli anni novanta, edita ma ormai irreperibile. Un dialogo intenso che rivela come la relazione intersoggettiva sia stata il fondamento dell'opera dell'artista sarda, ineludibile condizione per una crescita umana e artistica. In tale scambio, la perpetua esigenza di cercare risposte si rivela un modo per sprigionare energie per trasformare la coscienza e l'arte che, come un nutrimento, "esige frequentazioni continue". In che modo può avvenire? Con "un impegno personale per la propria interpretazione del mondo", scrive Lai. È in questa "interpretazione" che risiede il valore dell'arte: nella sua libertà di dare significato alla vita. Il volume è pubblicato in occasione della mostra Penelope (Roma, Parco archeologico del Colosseo, 19 settembre 2024 - 12 gennaio 2025), nel cui ambito saranno esposte opere di Maria Lai.
22,00

La lente di Gadda

La lente di Gadda

Eloisa Morra

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2024

pagine: 160

Questo libro ci guida all'interno del laboratorio dello sguardo del più sperimentale tra gli autori del nostro Novecento, Carlo Emilio Gadda (1893-1973). Il visivo ha un ruolo decisivo nel modellare la scrittura-pensiero dell'Ingegnere, ed è spinta decisiva per cucire assieme, secondo la sua stessa definizione, "la fodera dell'io con la stoffa del mondo". Alla complessa, multiforme officina linguistica corrisponde un analogo lavoro di studio, riflessione, rivisitazione d'un serbatoio di immagini appartenenti ai più diversi periodi storici, senza soluzione di continuità tra alto e basso, tra capolavori riconosciuti e cultura visiva assimilata attraverso viaggi, riviste illustrate, film e manifesti pubblicitari. Gadda cannibalizza la materialità delle immagini per costruire una realtà di secondo grado sorprendente, che spesso finisce per rivelarne elementi inattesi. Dall'analisi della memoria famigliare all'eros, dalla satira del fascismo al genius loci, il modo che chi scrive ha di conoscere il mondo (e di velare i propri traumi biografici) è legato alla traduzione del demone del visivo attraverso le pinze verbali della scrittura. L'occhio di Gadda materializza i diversi mondi in cui si muovono i personaggi dell'Ingegnere, dimostrando come la visività diventi parte tanto della "struttura" stessa del suo indimenticabile stile, quanto delle riscritture transmediali dei suoi testi più celebri.
26,00

Remo Bianco: il periodo 3D

Remo Bianco: il periodo 3D

Adriano Altamira

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2024

pagine: 176

Il volume avvia una collaborazione fra Electa e la Fondazione Remo Bianco volta a promuovere l'attività dell'artista milanese, fra i protagonisti dell'avanguardia dagli anni '50 fino alla metà degli anni '70. Grande sperimentatore e artista fecondo, si è confrontato con soluzioni e linguaggi diversi che hanno reso ardua una lettura unitaria del suo lavoro e che dunque richiedono un'attività di approfondimento e studio in grado di restituire i suoi momenti più geniali e avviare una lettura critica sistematica che presenti la sua opera in una chiave inedita e complessiva. Il primo capitolo di questo progetto è a firma di Adriano Altamira, amico personale di Bianco e fra i maggiori conoscitori della sua opera, e affronta gli esordi dell'artista, con una mostra, presentata da Lucio Fontana nel 1953, in cui furono esposti i 3D. Queste opere erano cassette disegnate o dipinte su più strati di plastiche trasparenti che offrivano allo spettatore suggestioni spaziali e cinetiche decisamente innovative per il contesto coevo. Il "periodo 3D" durò fino alla fine di quel decennio, quando l'artista raggiunse la fama coi suoi "Tableaux Dorés".
25,00

Cronache di un transfuga. Marino Marini in Svizzera negli anni di guerra

Cronache di un transfuga. Marino Marini in Svizzera negli anni di guerra

Nicol Maria Mocchi

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2024

pagine: 304

Il libro ricostruisce il periodo trascorso da Marino Marini in Svizzera tra il 1943 e il 1946: tre anni cruciali, che determinarono un profondo cambiamento personale e l'evoluzione della sua opera verso un nuovo espressionismo plastico, in dialogo con le più avanzate ricerche figurative a lui contemporanee. Sulle orme degli studi su questo periodo di Marini, e avvalendosi di un materiale documentario in gran parte inedito, l'autrice esamina le molteplici ragioni che concorsero a originare l'immagine del "nuovo Marino", più spirituale, progressista e sensibile alle istanze delle contemporaneità. Come visse Marini gli anni del soggiorno svizzero, calato in un contesto sociale e culturale così dissimile dal suo, e in una situazione economicamente difficile? Quanto influì l'ambiente antifascista della Svizzera sulla sua sensibilità d'artista e sul suo orientamento politico, allora in parte compromesso con i consensi e riconoscimenti ottenuti dal fascismo? Come venne accolta e giudicata la sua opera nel panorama artistico culturale svizzero, caratterizzato da un dominante eclettismo e da una pluralità di linguaggi diversi? Quali le relazioni riscontrabili con i successivi sviluppi creativi dopo il suo ritorno in patria? Sono alcuni degli interrogativi affrontati in questo libro, che ci consente di allargare lo sguardo ben oltre le vicende umane e artistiche di Marini.
34,00

Louise Bourgeois e Carol Rama

Louise Bourgeois e Carol Rama

Carolina Sprovieri

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2024

pagine: 88

Il volume esce in occasione della mostra Louise Bourgeois: L'inconscio della memoria allestita a Roma, presso la Galleria Borghese dal 21 giugno al 15 settembre 2024. Celebrata in più occasioni espositive, dalla mostra Un duo en solo. Carol Rama & Louise Bourgeois, al Cabinet cantonal des estampes del museo Jenisch di Vevey nel 2000, alle più recenti Bricoleuses: The Art of Louise Bourgeois & Carol Rama alla galleria Fergus McCaffrey di New York e nella collettiva Lacan l'exposition. Quand l'art rencontre la psychanalyse del Centre Pompidou di Metz; quella tra Louise Bourgeois e Carol Rama è una sorellanza longeva, quanto lo sono le loro straordinarie carriere. Il saggio propone una lettura critica degli itinerari di ricerca di queste due artiste scegliendo il corpo femminile come fil rouge. Considerando tre principali ambiti cronologici, gli anni quaranta, il decennio dei sessanta e gli anni novanta, l'autrice restituisce il ruolo di Bourgeois e Rama nel rinnovamento dei linguaggi nonché la capacità di essere state protagoniste, in qualità di artiste e donne, delle vicende dell'arte contemporanea internazionale.
22,00

Pino Pascali. La scultura e il suo doppio

Pino Pascali. La scultura e il suo doppio

Marco Tonelli

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2023

pagine: 152

Marco Tonelli propone un approfondimento sui temi fondamentali della poetica di Pino Pascali, in grado di aprire nuove prospettive sulla sua scultura, sia alla luce dei più recenti studi (anche stranieri) sull'artista, sia rispetto a letture puntuali della sua concezione scenica di allestimento di opere, in dialogo con il teatro sperimentale e d'avanguardia a lui coevo (Living Theater e Jerzy Grotowski in particolare) e al fondamentale testo "Il teatro e il suo doppio" di Antonin Artaud. Nel libro si evidenzia come Pascali, geniale e dirompente protagonista della neoavanguardia italiana, inserito fin da subito nel manifesto e nelle prime mostre dell'Arte povera, abbia percorso con estrema ironia e libertà il New Dada, il Minimalismo, la Neometafisica, la Pop art, la Performance, rivelandosi come il primo vero autore postmoderno in Italia. I cicli delle sue opere, nei quali ricorrono temi come la Natura, l'Oggetto, il Corpo, sono artifici capaci di svelare le contraddizioni e le crisi culturali degli anni '60, di cui, come scrive il critico Vittorio Brandi Rubiu, possiamo dire sia "l'artista eponimo".
26,00

Illustrazioni per libri inesistenti. Artisti con Manganelli

Illustrazioni per libri inesistenti. Artisti con Manganelli

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2023

pagine: 160

Il volume esce in occasione della mostra omonima al Museo di Roma in Trastevere e riproduce le opere di undici artisti (Gianfranco Baruchello, Giosetta Fioroni, Lucio Fontana, Fausto Melotti, Franco Nonnis, Gastone Novelli, Achille Perilli, Carol Rama, Giovanna Sandri, Toti Scialoja e Luigi Serafini) che furono in rapporti di amicizia e collaborazione con Giorgio Manganelli, o sui quali questi ebbe modo di scrivere i testi raccolti di recente nel volume Emigrazioni oniriche. Se nella sua traiettoria sinora negletta di osservatore eccentrico dell'arte Manganelli alternava uno sguardo divagante e desultorio (come nella rubrica Salons, raccolta nel 1987 nel volume omonimo) a una dissimulata competenza da connoisseur su repertori come la pittura del Sei e del Settecento, nello scrivere degli artisti del suo tempo (con alcuni dei quali la confidenza si rivela maggiore che coi letterati coevi), la distanza retorica si accorcia e la sua diventa una conversazione fra pari e diseguali, «esigui e iracondi» ai quali non fa mancare mai la sua solidarietà, il suo affetto, la sua - per una volta sincera - ammirazione. All'introduzione di Andrea Cortellessa, che ricostruisce questa rete di interscambi, seguono approfondimenti di altri studiosi su alcuni di questi rapporti così fecondi. Ne emerge un paesaggio mosso e sussultorio, nevrotico e feroce negli accostamenti e nella fame reciproca che accomunava, allora, gli artisti delle diverse discipline. Un rapporto di vera e propria complicità, che lo fece accedere alle grazie aspre e deliziose dell'«altra metà dell'avanguardia», fu quello intrattenuto da Manganelli negli anni Ottanta con Lea Vergine. In appendice sono riprodotte le conversazioni fra i due, e i testi che scrissero l'una sull'altro. Conclude il volume una bibliografia degli scritti dedicati da Manganelli agli artisti del suo tempo.
25,00

Astrattismo classico

Astrattismo classico

Kevin McManus

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2022

pagine: 260

Il volume ricostruisce le vicende del gruppo di pittori astratti costituitosi a Firenze con i nomi di “Arte d’Oggi” (dal 1947) e, in seguito, di “Astrattismo Classico”, secondo la definizione scelta dal filosofo Ermanno Migliorini nel Manifesto del 1950. Benché la formazione del gruppo si sia consolidata per lo più attorno ai nomi di Vinicio Berti, Bruno Brunetti, Alvaro Monnini, Gualtiero Nativi e Mario Nuti, il fenomeno fu in grado di toccare le esperienze di altri artisti toscani, nonché di inserire l’ambiente artistico fiorentino nel panorama del dibattito nazionale e internazionale attorno all’astrazione, in anni di cruciale importanza. Dagli esordi post-cubisti ai più rigorosi approdi astratto geometrici, il percorso di questi artisti ebbe infatti il merito di cogliere alcuni degli aspetti fondamentali di tale dibattito, non solo per quanto riguarda la legittimazione politica, in senso marxista, dell’arte astratta, ma anche nell’articolazione di una posizione italiana sul tema del concretismo e della ricerca di un’integrazione delle arti nello spazio architettonico e urbano.
28,00

Una nuova superficie. Jasper Johns e gli artisti italiani 1958-1968

Una nuova superficie. Jasper Johns e gli artisti italiani 1958-1968

Flavio Fergonzi

Libro: Copertina morbida

editore: Electa

anno edizione: 2019

pagine: 208

Una delle voci più autorevoli della critica d'arte contemporanea ci racconta, in questo nuovo volume della collana Pesci Rossi, l'impatto che la lezione del grande artista americano Jasper Johns ha avuto sull'arte italiana a cavallo degli anni Sessanta e Settanta e l'arco delle reazioni degli artisti italiani di fronte al modello di Johns intorno a un tema preciso: il nuovo significato che, grazie alla sua lezione, viene ad avere nel quadro la superficie pittorica. Tra 1960 e 1970 è avvenuto in Italia un processo di mitizzazione di Johns che ha avuto il suo culmine a metà decennio. «In Italia i conti con Johns si fanno soprattutto quando la messa in crisi dei linguaggi tradizionali travolge la ragion d'essere stessa della pittura. La frattura di Johns vale quella di Duchamp, per gli artisti più consapevoli degli anni Sessanta: perché, come Duchamp, l'artista americano ha concettualizzato le pratiche, ha messo il dito sulla piaga delle convenzioni della rappresentazione. Ma chi, qualche anno prima, stava ancora accettando la sfida della pittura si è confrontato con i quadri di Jasper Johns secondo modalità differenti e per certi versi più interessanti, perché toccano una questione decisiva di quel momento: se, cioè, ci si dovesse arrendere alla morte della pittura; e, se no, attivando quali anticorpi». (Flavio Fergonzi)
25,00

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