Edizioni di Storia e Letteratura: Civitas
Dopo Caporetto-Vittorio Veneto
Giuseppe Prezzolini
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2015
pagine: 156
"Se volessi esprimermi paradossalmente, direi che Caporetto è stata una vittoria, e Vittorio Veneto una sconfitta per l'Italia. Senza paradossi si può dire che Caporetto ci ha fatto bene e Vittorio Veneto del male; che Caporetto ci ha innalzati e Vittorio Veneto ci ha abbassati, perché ci si fa grandi resistendo ad una sventura ed espiando le proprie colpe, e si diventa invece piccoli gonfiandosi con le menzogne e facendo risorgere i cattivi istinti per il fatto di vincere". Nello sviluppo di questa tesi paradossale è da ricercare il significato dei due reportages su Caporetto e Vittorio Veneto del capitano del Regio Esercito Giuseppe Prezzolini. Concepiti, scritti e pubblicati immediatamente dopo le due battaglie, nello spirito anticonformista della "Voce", essi intesero essere, nell'esser racconto di guerra, guerra essi stessi alla retorica nazionale.
I soldi degli altri e come i banchieri li usano
Louis D. Brandeis
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2015
pagine: 288
Questo libro, piccolo grande classico del pensiero antitrust americano, esce qui tradotto per la prima volta in italiano. Il suo autore, Louis Brandeis, noto anche come 'the People's Lawyer', l'avvocato del popolo, fu uno dei maggiori giuristi del suo tempo e il rappresentante di quella cultura della concorrenza, che, al di là dei paraventi retorici, non ha mai veramente attecchito nel discorso pubblico del nostro Paese. Il tema di cui tratta è quello della concentrazione del potere finanziario e la sconcertante conclusione che possiamo trarne noi oggi - a cento anni esatti dalla sua prima pubblicazione e nel pieno di una crisi iniziata proprio con le banche e poi dilagata all'economia intera - è che i fenomeni che analizza e discute sono gli stessi nostri, nonché, per chi voglia vederle, buona parte delle soluzioni che offre.
Del pensiero come principio d'economia pubblica
Carlo Cattaneo
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2014
pagine: 96
"Orbene, la capanna, il foco, l'arco, il laccio, la rete, sono doni dell'intelligenza. L'apprestarli, l'adoperarli, richiede inoltre una fatica; e questa è da rinnovarsi in perpetuo; ma l'idea inventrice, concepita da un uomo, può valere per tutti e per sempre. L'esempio suo la svela al suo nemico, e di tribù in tribù il beneficio si propaga per le foreste inospite a conforto di tutto il genere umano". Non nella natura come i fisiocrati, non nel lavoro come Adam Smith, ma nell'intelligenza Carlo Cattaneo individuava il più riposto fondamento e il vero motore di sviluppo della ricchezza delle nazioni. Pubblicato per la prima volta nel 1861 sul suo "Politecnico", questo saggio breve ma ancora oggi attraversato dal fresco spirito di una prospettiva non convenzionale, pone di fatto, con un secolo e mezzo di anticipo, le basi dell'odierna economia della conoscenza.
Il tempo del Messia e altri racconti. Ediz. italiana e yiddish
Isaac Leib Peretz
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2014
pagine: 144
Una donna osserva piena di ammirazione il marito che prega, salvo improvvisamente esplodere in un'incontenibile collera per l'incapacità di lui di provvedere a lei e al loro bambino. Un gatto fanaticamente religioso uccide tre uccellini ammantando i suoi atti di altrettante, sofistiche giustificazioni. Un pupazzo d'argilla viene animato da un rabbino per difendere la comunità ebraica di Praga e ora giace inerte nella soffitta della sinagoga, perché nessuno ricorda più la formula per risvegliarlo. Schegge che rimandano alla vita delle comunità ebraiche dell'Europa orientale di fine '800, alla loro povertà materiale e alla loro religiosità tenace e bizzarra. E dietro questi brevi, scarni apologhi, ora esplicita, ora dissimulata in un simbolo, la condizione della donna in quella cultura. Questo mondo - un mondo che non esiste più, ma la cui eco ha la capacità misteriosa di sollecitare in noi le corde più arcaiche del sogno e della paura - è il mondo di Itskhok Leybush Peretz.
Una costituzione per il mondo
Giuseppe A. Borgese
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2013
pagine: 128
"Chi pensa che l'uomo è fondamentalmente malvagio e incapace di miglioramento, [...], può onestamente rifiutarsi di meditare su questo Disegno. Ma per tutti gli altri, qualunque sia il loro credo politico e la loro religione, la fede nella civiltà dell'uomo e nella sua perfettibilità deve portarli a prendere sul serio questo problema; esso è uno dei due temi su cui veramente vale la pena di meditare: il tema della pace e quello della morte; i quali poi, a ben vedere, sono in realtà un problema solo". Così scriveva Piero Calamandrei nella sua presentazione ai lettori italiani del "Disegno di Costituzione Mondiale". Da allora a oggi i problemi che reclamano una soluzione sovra-statuale non hanno fatto che aumentare per numero e dimensioni: dalla pace internazionale ai flussi finanziari, dalla dislocazione del lavoro alla questione ecologica, è ormai chiaro che il mondo non potrà rinunciare ancora per molto a un'integrazione giuridica e politica del tipo di quella ideata, all'indomani della seconda guerra mondiale, da Giuseppe Antonio Borgese e dai firmatari del gruppo di Chicago.
Il filo della spada
Charles de Gaulle
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2013
pagine: 160
Che cosa vuol dire essere un capo, esercitare un'autorità, smuovere gli animi? Documento della crisi degli anni '30 e insieme preparazione del suo superamento, storia della guerra e riflessione sulla sua natura, "Il filo della spada" è l'opera di uno sconosciuto ufficiale francese, Charles De Gaulle, che di lì a dieci anni sarebbe diventato uno dei simboli della lotta europea al nazifascismo.
Parlare in Parlamento
Vittorio Emanuele Orlando
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2013
pagine: 112
"Da quando io sono entrato, in età più che matura, nella vita parlamentare, ho sentito volare in due o tre anni nell'aula di Montecitorio più ingiurie e contumelie di quante in quarant'anni non ne abbia udite come avvocato nelle aule giudiziarie". Così scriveva nel 1951 il neodeputato Piero Calamandrei a un politico di lunga esperienza (e giurista esperto di diritto pubblico) come Vittorio Emanuele Orlando, per chiedergli spiegazioni sull'uso dell'espressione 'linguaggio parlamentare'. Ne nacque un breve, ma denso saggio di storia del parlamento, che proprio oggi che la tentazione di liberarsi dalla fatica del dibattito appare di nuovo forte, ci si presenta come un autentico vademecum per chiunque sia interessato alle radici della forma parlamentare e al rinnovamento della nostra democrazia.
L'arte di raccontare
Cesare De Marchi
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2013
pagine: 96
Dopo la pubblicazione del saggio 'Romanzi. Leggerli, scriverli' (2007), l'autore torna a riflettere sul genere letterario romanzo e raccoglie una serie di considerazioni condotte sul duplice versante della lettura e della scrittura. I romanzi, questi oggetti di "sostanza immaginaria", non sono che "un movimento di parole": ogni testo è un movimento verbale, e il movimento specifico del testo romanzesco è narrativo; e dato che la narrazione è sempre narrazione di qualcosa, vi sarà sempre un oggetto fattuale (o piuttosto pseudofattuale) che viene narrato. Questo è l'unico, sottile legame del romanzo con la realtà, la quale, anche quando richiede il sostegno di un'immagine mentale, apre sul mondo "un occhio linguistico". "Nel romanzo tutto è parola, dal luogo della vicenda alla vicenda e al pensiero". Proprio per questo il romanzo è un luogo tutto verbale, che evoca ma non riproduce la realtà, e che per essere letto non richiede, anzi esclude ogni immedesimazione.
Al convegno dei cinque
Arturo Carlo Jemolo
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2013
pagine: 128
Jemolo: "Io penso, soprattutto, ai rapporti tra ceti diversi; quello che poteva essere la famiglia borghese di fronte a famiglie operaie, tante piccole, brutte storie che si leggono anche nella narrativa che erano perfettamente vere, oggi non sarebbero assolutamente più pensabili. (...) Anche in materia di violenza; quand'ero bambino a Roma se si vedevano due litigare si aveva subito paura di veder tirar fuori un coltello." Zincone: "O anche la spada, se erano aristocratici..." Jemolo: "Non sono così vecchio da ricordarmi i tempi del Manzoni e di Fra' Cristoforo..." Dal 1946 al 1990 il "Convegno dei Cinque" fu un vero e proprio simposio radiofonico, che una volta a settimana chiamava a discutere su temi di interesse generale cinque intellettuali di spicco della cultura italiana. Alla trasmissione partecipò per ben 87 volte (spesso in veste di moderatore) il grande giurista cattolico Arturo Carlo Jemolo, esercitandovi quel gusto per la discussione libera, argomentata e ironica, all'inglese, che, al di sotto dei temi politici del giorno, non ha mai smesso d'essere la vera grande assente del nostro dibattito pubblico.
Sull'origine e i limiti della giustizia
Ugo Foscolo
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 64
"Allora lessi le storie, e la più antica - antica tanto che il genere umano era in sì tenui primordi, che quattro soli mortali regnavano sulla superficie del globo, Adamo, Eva, Caino, ed Abele. Ma la legge 'di non fare agli altri ciò che non vorremmo che fosse fatto a noi' o non era legge di natura, o è da credere che fosse bambina; perché alle prime pagine vidi, che un fratello trucidò l'altro". Nel settembre 1809 Ugo Foscolo tiene davanti agli studenti di legge a Pavia un'orazione che gli varrà la cacciata dall'insegnamento, perché - come scriveva un funzionario dell'epoca - "non aveva saputo conciliarsi (...) l'opinione de' professori e delle persone di provetto giudizio, attesi i paradossi letterari e morali di cui ha sparso i discorsi da lui recitati in alcune solenni occasioni". Si trattava invece di un testo di autentica portata filosofica, da cui emerge una concezione dell'uomo e del progresso civile, che ancora oggi ci colpisce come un piccolo capolavoro della nostra prosa morale.
Polemica sulla storia
Benedetto Croce, Renato Serra
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 128
Ipnosi e fantasmi
Henri Bergson
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 80
Nel 1886, a Clermont-Ferrand, un giovane insegnante liceale di nome Henri Bergson viene a conoscenza degli esperimenti d'ipnosi di un bibliotecario locale. Incuriosito dai risultati apparentemente inspiegabili delle sedute, decide di assistervi e poi di sperimentare di persona. Ma è solo l'inizio di un interesse persistente per i fenomeni psichici, che ventisette anni più tardi porterà lo stesso Bergson alla direzione della "Society for Psychical Research". Nella lingua di uno dei maggiori scrittori di filosofia del '900, due saggi di parapsicologia, il cui vero tema sono l'inconscio come regolatore ultimo della vita psichica e una serrata critica all'assunto di fondo delle moderne scienze della natura, ovvero l'idea che il non misurabile neppure esista.