Edizioni di Storia e Letteratura: Chartae vulgares antiquiores
Antichi testi trentini. Edizione, commento linguistico e glossario
Stefano Cristelli
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2024
pagine: 484
Rielaborazione di una tesi di dottorato classificatasi al primo posto (ex aequo) nell'ambito della XI edizione del Premio Giovanni Nencioni (Accademia della Crusca), questo volume presenta una nuova silloge commentata di testi trentini antichi (secoli XIII-XIV): ai monumenti trecenteschi noti da tempo (gli Statuti dei Battuti di Trento e il cosiddetto Inventario giudicariese), riproposti secondo criteri scientifici, si affiancano altri tredici documenti in parte inediti, in parte già pubblicati ma noti pressoché esclusivamente in ambito storico e sfuggiti all'attenzione dei linguisti. Il commento analizza grafia, fonetica, morfologia e sintassi dei testi e, come il glossario, ha lo scopo di schedare le forme della raccolta inserendole nel quadro linguistico coevo e istituendo una serie di raffronti con i documenti trentini del Quattrocento e con i dialetti moderni; concludono l'opera due indici onomastici (dedicati, rispettivamente, agli antroponimi e ai toponimi), una serie di diciotto tavole a colori e un'appendice volta a fornire informazioni archivistiche.
Rapporto di Nicola Di Bojano (Morea 1361). Edizione e studio linguistico
Marcello Barbato
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2023
pagine: 176
Alla metà del Trecento l’attuale Peloponneso (Morea), appartiene agli Angioini di Napoli. Verso la fine del gennaio 1361 il molisano Nicola di Bojano, plenipotenziario di Maria di Borbone, sposa del principe Roberto di Taranto, le invia un rapporto sullo stato dei suoi feudi. Il resoconto ci proietta in un mondo ‘franco’, in cui le varietà italiane entrano in contatto con il greco e con il francese, e ormai anche con il catalano. Testimonianza preziosa del molisano antico, il volume fornisce un’edizione del testo, accompagnata da un inquadramento storico e filologico, da note esegetiche e lessicali, e da uno studio linguistico completo.
Un'antica versione italiana dell'«Alba» di Giraut de Borneil
Nello Bertoletti, Antonio Ciaralli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2022
pagine: 136
"L'alba Reis glorios" di Giraut de Borneil è uno dei componimenti più intensi ed enigmatici della letteratura trobadorica. Questo volume ne rende nota una versione in volgare italoromanzo, trascritta nei primi decenni del Duecento (non oltre il 1239-40) in un codice ora conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano. Dopo la scoperta della canzone ravennate, del frammento zurighese di Giacomino Pugliese e del frammento piacentino, la poesia italiana delle origini si arricchisce dunque di un nuovo reperto, che è prezioso testimone di un'antica ricezione italiana dell'alba provenzale, cioè di un genere destinato a non avere in séguito alcun successo nella penisola. L'interesse del testo è accresciuto dal fatto che l'analisi linguistica consente di ricondurre questo innovativo esperimento di traduzione poetica in volgare di sì, compiuto in piena autonomia rispetto ai Siciliani, a quell'area cisalpina occidentale, fra Piemonte e Liguria, che ha conosciuto la prima e la più radicata acclimatazione della poesia in lingua d'oc.
Un registro trecentesco della Casa di Dio padovana
Serena Rovere
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2020
pagine: 316
La storia della Ca' di Dio ci è nota attraverso la documentazione ufficiale e i quaderni d'amministrazione tenuti dai gestori dell'ospedale. Il manoscritto qui edito è appunto uno di questi documenti e la sua preziosità consiste nella quantità di informazioni storiche e socio-politiche che vi si riflettono direttamente e indirettamente. Da un lato esso offre uno spaccato di vita della Ca' di Dio nella fase più antica della sua storia, dall'altro fornisce notizie qualitativamente rilevanti sia in merito alla gestione del vasto patrimonio immobiliare sia in merito all'organizzazione della vita ospedaliera. Non meno importante, il registro rappresenta una genuina e affidabile testimonianza della lingua del suo redattore, che spicca con rilievo in mezzo ai numerosi documenti, di analoga natura, redatti in latino.
«Ave Maria, clemens et pia». Una lauda-sequenza bilingue della prima metà del Duecento
Nello Bertoletti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: 290
Il volume presenta l'edizione di un componimento mariano trascritto non oltre gli anni Trenta del Duecento e dunque precedente, almeno per tradizione, rispetto a ogni lauda finora nota. Rielaborando in forma bilingue una sequenza più antica, il testo (dotato di una parziale notazione musicale) ci riconduce alle origini stesse del genere laudistico e ne illumina il legame con la versificazione mediolatina. Il contesto storico in cui tale lauda-sequenza ha visto la luce e ha conosciuto la sua effimera fortuna può essere definito anche grazie allo studio del complesso zibaldone clericale che la tramanda, mirabile esempio della giuntura fra l'incipiente impiego letterario del volgare e la coeva cultura scolastica e religiosa in lingua latina. Postfazioni di Laura Albiero e Antonio Ciaralli.
Prime manifestazioni del volgare a Venezia. Dieci avventure d'archivio
Vittorio Formentin
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2018
pagine: XXII-446
Il volume raccoglie alcuni risultati delle ricerche compiute nell'Archivio di Stato di Venezia - uno dei più ricchi archivi pubblici del mondo - nell'ambito del progetto delle Chartae Vulgares Antiquiores, che intende documentare la fase del primo formarsi di una tradizione scrittoria del volgare in area italiana. I saggi che compongono il volume si presentano come altrettanti capitoli di una storia del veneziano delle origini nei suoi vari ambiti d'uso: la scrittura mercantile (rendiconti, libri contabili), la scrittura privata (attergati, lettere), la scrittura notarile-cancelleresca (testamenti), la scrittura femminile d'ambiente familiare e monastico, il veneziano «de là da mar». Dei nove saggi raccolti due sono inediti; quattro di quelli già pubblicati in altra sede si ristampano con aggiunte e integrazioni sostanziose che dipendono dal progresso della ricerca.
Baruffe muranesi. Una fonte giudiziaria medievale tra letteratura e storia della lingua
Vittorio Formentin
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2017
pagine: 180
Il saggio propone lo studio di una fonte giudiziaria medievale - gli atti dei podestà veneziani dell'isola di Murano nell'ultimo quarto del XIII secolo - considerandola prima di tutto come testimonianza del vivere quotidiano di una piccola comunità medievale, in cui si documentano espressioni, atteggiamenti e situazioni che trovano precisi riscontri nella coeva produzione novellistica. Segue la presentazione di un inedito testo volgare duecentesco, che apre nuove prospettive sulla varietà linguistica della laguna veneta in età medievale.
Un'antica versione italiana dell'«Alba» di Giraut de Borneil
Nello Bertoletti, Antonio Ciaralli
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2015
pagine: 96
"L'alba Reis glorios" di Giraut de Borneil è uno dei componimenti più intensi ed enigmatici della letteratura trobadorica. Questo volume ne rende nota una versione in volgare italoromanzo, trascritta nei primi decenni del Duecento (non oltre il 1239-40) in un codice ora conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano. Dopo la scoperta della canzone ravennate, del frammento zurighese di Giacomino Pugliese e del frammento piacentino, la poesia italiana delle origini si arricchisce dunque di un nuovo reperto, che è prezioso testimone di un'antica ricezione italiana dell'alba provenzale, cioè di un genere destinato a non avere in séguito alcun successo nella penisola. L'interesse del testo è accresciuto dal fatto che l'analisi linguistica consente di ricondurre questo innovativo esperimento di traduzione poetica in volgare di sì, compiuto in piena autonomia rispetto ai Siciliani, a quell'area cisalpina occidentale, fra Piemonte e Liguria, che ha conosciuto la prima e la più radicata acclimatazione della poesia in lingua d'oc.

