Edizioni di Pagina: Visioni teatrali
La scena coreutica e teatrale italiana fra Sette e Ottocento. Fermenti, sperimentazioni e incontri
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2025
pagine: 272
Tra la fine del Settecento e i primi decenni dell'Ottocento le scene coreutiche e teatrali italiane vivono periodi di grande fermento, evoluzioni e rivoluzioni. Si tratta di anni cruciali e densi di sperimentazioni che, da un lato, affondano le radici nell'epoca di Goldoni e del ballo pantomimo, dall'altro, si proiettano verso il nuovo, avviando forme e tecniche che troveranno pieno sviluppo nell'Ottocento. Il convegno svoltosi a Verona il 19 e 20 aprile 2023 (di cui il volume propone gli Atti) si proponeva di esplorare “l'eredità” che i grandi avvenimenti del XVIII secolo lasciano al XIX. Interesse di quell'occasione di dialogo e ricerca era di sondare in quali modi gli eventi coreici e teatrali si fossero sviluppati singolarmente, ma anche, a volte, di come si fossero intrecciati contaminandosi, sia sul fronte pratico, materiale e tecnico, che su quello teorico, critico e manualistico. Mantenendo la penisola italiana come area geografica di riferimento, i contributi pubblicati in questo volume intersecano le diverse piste di ricerca che avevamo proposto ai nostri relatori.
Racconti teatrali di molte città. 1789-1855
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2025
pagine: 264
Benché Parigi sia una città di primo rilievo nel panorama teatrale del XVIII secolo, si deve attendere il secolo successivo perché diventi, come direbbe Walter Benjamin, la capitale del XIX secolo anche in ambito spettacolare. Prendendo spunto – per il titolo del convegno di cui si pubblicano qui gli atti – dal romanzo dickensiano dedicato a Londra e Parigi durante la Rivoluzione, abbiamo approfondito i rapporti teatrali di Parigi con alcune delle città occidentali più attive in ambito spettacolare nel periodo che intercorre tra la presa della Bastiglia e la prima esposizione universale nella capitale francese; si è voluto così comprendere come da un Settecento che non vede un centro teatrale assoluto si passi a un Ottocento in cui l'epicentro delle attività spettacolari diventa, appunto, Parigi.
Il teatro delle riviste-Le théâtre des revues 1870-2000
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2024
pagine: 544
Questo volume è il punto di arrivo di un lungo lavoro collettivo e di una sinergia internazionale. Raccoglie in particolare i frutti di un decennio di riflessione e ricerca del Groupe de Recherche Interuniversitaire sur les Revues de Théâtre (GRIRT), costituito a Parigi nel 2011 e diretto da Marco Consolini, Sophie Lucet e Romain Piana. Nel 2013, in occasione del Convegno della Consulta Universitaria di Teatro (CUT) di Bologna dedicato alle riviste, l’incontro con Maria Ida Biggi e Marianna Zannoni ha segnato l’inizio di una stretta collaborazione con l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, che ha portato all’organizzazione del convegno di Venezia, «Il Teatro delle riviste (1870-2000). I periodici come oggetti e strumenti della storiografia teatrale, dall’8 al 10 giugno 2022», e infine alla realizzazione di questa pubblicazione che porta lo stesso titolo. 38 saggi di studiosi italiani e francesi, a coprire il lungo periodo di proliferazione delle riviste e dei periodici di teatro, da fine ’800 a fine ’900. Un contributo inedito per mole e qualità alla storia degli studi e della critica teatrale.
Il Nuovo Teatro e l’avanguardia teatrale. Incontri e influenze oltre i confini (1948-1981)
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2024
pagine: 372
Questo volume raccoglie gli atti del convegno «The rise of New Theatre and the theatrical Avant-garde: meetings and influences across boundaries (1948-1981)», tenutosi presso l’Università di Verona nel maggio 2022 nel contesto del progetto europeo Marie Curie ‘MariBet’, afferente al Dipartimento di Culture e Civiltà della stessa università. Dall’incontro è emerso un approfondimento dei rapporti e delle collaborazioni intercorsi nell’ambito dell’Avanguardia teatrale tra gli anni Sessanta e Ottanta; un prezioso contributo all’avanzamento degli studi dedicati al movimento che ha riformato il teatro del secondo Novecento. Le relazioni sorte tra attori, danzatori, registi, musicisti, scenografi, fotografi, critici e studiosi di teatro hanno infatti segnato i percorsi e le poetiche dei protagonisti delle sperimentazioni teatrali di quegli anni. Lo studio che proponiamo di quei rapporti e di quei dialoghi, ma anche degli intrecci avvenuti tra le diverse culture, rivela quanto abbiano, da un lato, portato a nuove conoscenze di pratiche e tradizioni spettacolari, dall’altro, favorito lo scambio d’idee, incoraggiando la ricerca teatrale e influenzandone le produzioni.
Più vivi. Drammi e domande dei personaggi pirandelliani
Caterina Piccione
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2022
pagine: 128
Quando Pirandello scrive che i suoi personaggi sono vivi, sta facendo un'affermazione radicale; vi si potrebbe scorgere un paradosso o una provocazione, ma in realtà, più profondamente, l'autore sta mettendo in causa la relazione tra realtà e rappresentazione. Per comprendere di quale vita vivono i personaggi, occorre dare uno sguardo panoramico alla loro presenza onnipervasiva nelle opere pirandelliane: talvolta sono esseri che si presentano autonomamente alla mente dell'autore domandando di mettere in scena il loro dramma, talaltra sono maschere indossate nel teatro sociale per un riconoscimento intersoggettivo. Che si consideri il mondo del teatro o il teatro del mondo, è indispensabile porre l'accento sulla portata drammatica del vissuto dei personaggi e sulle relazioni che le loro domande intessono con la parabola esistenziale di Pirandello, con i desideri dell'uomo e la soggettività concreta dell'atto di creazione. Mai come nelle pagine pirandelliane la teatralità si dispiega come dispositivo polivoco, che mostra, nelle pieghe della finzione, le contraddizioni della realtà.
Attori in video nel secondo Novecento
Simona Brunetti
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2022
pagine: 216
In questo volume, da un lato, si indaga come il gesto dell'attore italiano di tradizione sia stato fissato e trasmesso nel secondo Novecento, non solo dagli scritti dei contemporanei, ma anche dal cinema, dalla televisione, o dai nuovi mezzi di comunicazione digitale; dall'altro, si mettono in relazione le "performances" d'attore con le concezioni registiche degli allestimenti che le immortalano. A tal fine sono state scelte alcune celebri drammaturgie, sia di autori italiani, che stranieri, allestite da registi teatrali di rilievo nel panorama nostrano o europeo (Lamberto Puggelli, Herbert Wernicke, Gianfranco De Bosio, Antonio Syxty, Federico Tiezzi), e interpretate da attori e attrici che in quel frangente hanno lasciato una traccia significativa del loro specifico stile recitativo: Eleonora Duse, Vittorio Gassman, Rossella Falk, Alberto Lionello, Dario Fo e Franca Rame, Giulia Lazzarini, Marcello Lippi, Virgilio Zernitz, Ken Ponzio, Sandro Lombardi e Sabina Guzzanti. L'arco cronologico considerato inizia con la possibilità di reperire almeno una registrazione delle "pièces" prese in considerazione e termina alla fine del XX secolo.
Ammiratrici di Eleonora Duse
Maria Pia Pagani
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2022
pagine: 144
L'arte di Eleonora Duse sapeva arrivare al pubblico, trasmettendo qualcosa di unico e profondo. I suoi spettacoli avevano il potere di lavorare dentro, a lungo termine. Il vero significato della sua recitazione andava oltre l'impressione folgorante del momento: era qualcosa che affiorava durante la vita e - nei casi migliori - la accompagnava facendo sbocciare nuove forme di creatività. L'effetto del suo carisma ha prodotto innumerevoli risultati, riscontrabili in tutti i paesi in cui viaggiò in tournée. Le ammiratrici presentate in questa monografia hanno sviluppato un talento artistico e letterario che è stato indagato nella complessità della matrice dusiana. Perché la vita di queste donne è cambiata dopo aver visto Eleonora recitare, averla incontrata, aver avuto il privilegio di un dialogo personale. Molte tenevano in casa una sua foto incorniciata. Non tutte all'epoca si sono conosciute tra di loro, ma lei le unisce in un abbraccio corale, poiché è stata il punto di svolta e poi il filo conduttore di ogni esistenza. Si parla di Natal'ja Goncarova, Raissa Olkienizkaia Naldi, Tatiana Pavlova, Noemi Carelli D'Agostini, Barbara Young, Deborah Beirne, Louise de Forest Shelton (con uno sguardo su Marilyn Monroe).
Anna Netrebko. L'ultima divina
Renato Tomasino
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2021
pagine: 248
La russa Anna Netrebko è attualmente il soprano più celebre nel mondo, considerata la vera erede di Renata Tebaldi e di Maria Callas. Qui si racconta il suo ruolo nell'arte lirica, fin da quando nella natia Krasnodar giocava al teatro nell'"Antro delle meraviglie" della cantina di casa, interpretando di preferenza la strega Baba Yaga e le saghe etniche. Ed eccola, adolescente, a Pietroburgo per affinarsi nel canto, lavando i marmi del Marinskij per mantenersi agli studi e spiare i grandi della Lirica. Lì, come in una favola, la noterà il giovane direttore artistico e d'orchestra Valery Gergiev. Verrà così il debutto con le mozartiane «Nozze di Figaro», e poi i grandi successi internazionali dovuti alla sua eccezionale bellezza, alla voce piena e limpida da "soprano drammatico d'agilità", all'abilità mimica ed interpretativa, al grande carisma iconico. Seguono le stagioni allo Staatsoper di Vienna ed al Festival di Salisburgo, al Metropolitan di New York ed alla Scala di Milano, i grandi concerti nelle capitali del mondo, con incisioni che dominano la produzione Deutsche Grammophon. Il saggio procede attraverso accurate analisi dal vivo sulle performance, recuperate grazie ad un prezioso archivio, da cui sono tratti essenziali fermi-immagine per ogni evento live: primi piani, posture, dinamiche, costumi, dettagli e le sublimi "emissioni in maschera" per un libro-spettacolo ricco di documentazione e di fascino.
Unici. Le famiglie d'arte nel teatro italiano del Novecento
Simona Brunetti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2019
pagine: 168
Le giornate di studio, di cui si pubblicano gli atti, sono state la tappa conclusiva di un diversificato progetto artistico teatrale-multimediale, ideato da Giorgia Penzo, dedicato alla memoria e alla riproposizione della prassi rappresentativa delle "famiglie d'Arte" itineranti italiane. Il tema scelto per la riflessione teorica svolta a Verona trae origine dalla constatazione che, tra le produzioni degli ultimi eredi della tradizione recitativa della nostra penisola, emergono oggi importanti tentativi di presentare sulla scena le vicende artistiche della propria famiglia d'Arte, attraverso singole "performances" dedicate all'argomento, o anche spettacoli compiuti, per recuperarne la memoria e preservarne le tecniche rappresentative ormai in disuso. Con l'affermazione del professionismo teatrale, nella seconda parte del XVI secolo si consolida un'organizzazione sociale degli attori assolutamente particolare, legata da una fitta rete di rapporti, un mondo chiuso e ben regolamentato che permette loro di convivere in maniera originale, e in parte antagonistica, con la società degli altri uomini. Per poter meglio delineare la questione dell'attualità e della valenza in epoca contemporanea di modalità rappresentative che affondano le proprie radici in una tradizione di tipo familiare, si è deciso di affrontarla secondo tre diverse direttrici: "La tradizione italiana tramandata", "La sopravvivenza delle famiglie d'arte nel Novecento", "Testimonianze contemporanee".
La commedia italiana. Tradizione e storia
Libro
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2018
Sono qui raccolti i saggi che studiosi di varia provenienza e formazione hanno dedicato a differenti aspetti della commedia italiana. Il volume ne fornisce una ricognizione non limitata alla sola letteratura drammatica, ma estesa anche alla tradizione spettacolare, con ampio spettro teorico e cronologico, dal Medioevo alla contemporaneità. Fondamentali monografie sono state dedicate, nel passato e recentemente, a singoli autori o secoli. Importanti studi analizzano il fenomeno per sottogeneri, mentre non esiste un contributo che affronti in modo organico il tema della commedia italiana dalle origini ai giorni nostri. Il volume è un primo tentativo di colmare questo vuoto, presentando i risultati di molteplici esperienze che, in ambiti diversi – dagli interventi di latinisti esperti di volgarizzamenti plautini, a quelli di studiosi della letteratura italiana, del teatro e del cinema –, hanno contribuito negli ultimi decenni a una revisione e a un arricchimento di questo campo di studi.
Tre carteggi con Lucio Ridenti. Anton Giulio Bracaglia, Guglielmo Giannini, Tatiana Pavolova
Franco Perrelli
Libro
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2018
pagine: 232
Questo volume ricostruisce, in una chiave per molti aspetti nuova, il panorama della scena italiana sullo sfondo della complessa transizione dal fascismo al dopoguerra. Ciò avviene attraverso l'analisi di tre carteggi inediti che il regista d'avanguardia Anton Giulio Bragaglia, il commediografo fondatore del qualunquismo Guglielmo Giannini e l'attrice Tatiana Pavlova, tramite della regìa russa nel nostro paese, hanno intrattenuto con Lucio Ridenti, dal 1926 al 1968 direttore della più longeva e diffusa rivista italiana di teatro, «Il Dramma». Su questa traccia, sono ripercorsi sia gli spettacoli, sia le polemiche, sia gli eventi storici, con i passaggi legislativi e politici di quel tormentato, delicato periodo di storia nazionale, la cui comprensione appare essenziale al fine di cogliere la struttura profonda della scena italiana novecentesca e il suo latente, ma acuto conflitto di culture, fra la resistenza di una peculiare grande tradizione teatrale, con radici nel Rinascimento, e una razionale normalizzazione in una chiave europea.
Vienna e la Duse (1892-1909)
Sonia Bellavia
Libro
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2018
pagine: 216
L'incontro tra Eleonora Duse e la Vienna 'fin de siècle' rappresenta uno degli eventi più interessanti nella storia del teatro europeo fra Otto e Novecento. Attraverso il tratteggio del contesto teatrale e culturale della capitale asburgica, il libro si propone di fare luce sulla natura del dialogo intenso tra l'artista italiana e la città che ne ha ospitato le tournée, tra il 1892 e il 1909. Se da una parte l'affermazione della Duse sui palcoscenici di Vienna ha svolto un ruolo cardine per il consolidamento della sua fama internazionale, ha stimolato dall'altra, nei fautori del cosiddetto "moderno viennese", riflessioni destinate a contribuire in modo tutt'altro che secondario al profilarsi di una nuova concezione dell'arte dell'attore; di uno stile recitativo "autentico", che fosse in grado di costituire un'alternativa tanto al pathos artificioso della recitazione tardoromantica, quanto allo stile sentito come "falsamente vero" del teatro naturalistico. Il saggio segue e illustra le fasi di questo scambio reciproco, al crocevia della modernità.