Voce in Capitolo

Il 15 maggio 2015 un radiotelescopio russo, Ratan 600, capta un’onda elettromagnetica proveniente da una stella: HD164595b, che si trova nella costellazione di Ercole a 95 anni luce dalla Terra. Il pianeta non sembra adatto a ospitare forme di vita intelligenti, capaci di raggiungere uno sviluppo tecnologico tale da consentire l’invio di messaggi. Ma non è quello che pensa il dottor Zajcev, astronomo russo che per primo ascolta il messaggio. Per confermare la sua teoria, l’astronomo chiama la sua collega, la dottoressa Černych che riconosce in quel messaggio extraterrestre la poesia intitolata "Mary ha una pecorella". Una poesia scritta e musicata nell'ottocento da Sarah Hale e da Lowell Mason. Qual è il senso di questo messaggio? Gli alieni esistono? E se esistono e cosa vogliono comunicarci?

Inès è una donna ricca e viziata, annoiata dalla sua vita e un po’ infastidita all’idea di dover licenziare la sua colf, Ljubna. Il marito, Alberico, ha urgenza di tagliare le spese e qualcosa nelle certezze griffate di Inès inizia a scricchiolare. Infatti Alberico annuncia di volersene andare e prende tutte le sue cose. Inès cade dalle nuvole, cerca di darsi un contegno e soprattutto delle ragioni, finché scopre che il marito invaghito di un’altra pretende anche che lei liberi casa. Tutto il suo mondo va in frantumi e l’unica a sporgere una mano e mostrare comprensione è proprio Ljubna. Prima diffidente e poi incuriosita, Inès parte alla felice scoperta di un mondo fatto di cose semplici e vere. Fino a diventare… un’altra persona. E sì, Inès è pronta per trasformarsi dentro e fuori e sconvolgere la sua vita, lasciandosi finalmente condurre là dove le dice il cuore.

Cosa resta del mondo negli occhi mutevoli di un gatto, anzi di una gatta? Che idea si fa della vita, degli uomini, degli altri "colleghi" animali? E cosa succede se lungo il suo cammino di randagia, la gatta in questione s'imbatte in ben due cani, che diventano la sua famiglia ed il suo piccolo esercito? In 3 è più facile rincorrere il proprio destino, che ha il profumo di un sogno, di una visione, di una speranza e porta il nome misterioso di "Sanbarth". E quando in 3 si raggiunge compatti ed intatti la mèta, una nuova storia può avere inizio.Parisina la gatta è il felino per antonomasia. Sorniona ed ironica. Schietta e misteriosa. Smaliziata e poetica. Il suo resoconto graffiante delle avventure in compagnia di Alice ed Arturo è un inno alla gioia, un canto di dolore, un'irriverente istantanea della realtà. Insomma, un monologo da prim'attrice. Fiera ed indomabile.

Carnet torinese è un'idea originale di Ilaria Urbinati. 21 disegni ad acquerello, uno per ciascuna lettera dell'alfabeto, a illustrare Torino e la torinesità. Prodotto e pubblicato da Voce in capitolo, un progetto editoriale dell'Associazione Culturale La tela di Aracne.