Tic
Pazzi scatenati. Usi e abusi dell'editoria
Federico Di Vita
Libro: Copertina morbida
editore: Tic
anno edizione: 2015
pagine: 320
La nuova edizione di "Pazzi scatenati" accelera il processo del disincanto di aspiranti addetti ai lavori, mormora all'orecchio cosa dice il vicino e nutre il pettegolezzo, spiega perché scrivere meglio di Faletti non paga mai, soprattutto se non si è Faletti. In omaggio il tassello dell'editoria, per costruire il grande puzzle dello stivale alla deriva.
Desiderio
Guido Celli
Libro
editore: Tic
anno edizione: 2023
pagine: 96
“Sotto Desiderio i pomeriggi hanno qualcosa di mostruoso.” L’intensa lirica di Guido Celli in un testo ricco di elementi simbolici che si rincorrono sotto l’ala del desiderio.
Antonio Syxty Fan Club
Antonio Syxty
Libro
editore: Tic
anno edizione: 2023
pagine: 60
Più che un libro, "Antonio Sixty Fan Club" è un’operazione di arte concettuale: un oggetto da collezione, portato con sublime sprezzatura in una collana di libri. Consiste infatti nella presentazione di un mannello di materiali degli anni Ottanta, quando l’autore istituì un fan club sulla rivista "Lanciostory", ricevendo un gran numero di lettere da giovani lettrici, qui pubblicate senza interventi salvo la cancellazione delle circostanze biografiche. Ecco dunque che l’autore ha saputo trasformare un episodio goliardico della sua gioventù in qualcosa di più di un esperimento situazionista: ha piuttosto convertito un materiale documentario di una certa rilevanza sociologica in un’installazione artistica degna di alcune delle esperienze più rilevanti dell’attualità poetica: i documenti poetici di Franck Leibovici, o i lavori di Kenneth Goldsmith, dove la lenizione dei confini tra letterario e non letterario non destituisce l’esperienza di lettura di piacere; anzi, si esce dal confronto con tutte le minime infrazioni alle leggi della testualità che caratterizzano queste lettere, divertiti e commossi dall’empatia che un volume come questo può suscitare.
Language
Jack Spicer
Libro
editore: Tic
anno edizione: 2023
pagine: 60
Se «Il poeta è una radio» che «Riceve troppi messaggi», il poeta Jack Spicer non può che scrivere nel modo in cui scrive. Come la radio trasmette molti programmi, in un flusso linguistico pressoché ininterrotto e continuamente variabile grazie al semplice gesto di cambiare canale, il poeta costruisce, decostruisce e ricostruisce la lingua (come dichiara già il titolo 'Language') attraversandone tutti i registri possibili, dal lirico al comico fino al metalinguistico. Si respira, in questi testi, un’aria di grande libertà, che non risparmia, riutilizzandoli, nemmeno materiali linguistici preesistenti come canzoni o testi classici. «Inventiamo un linguaggio diverso per la poesia / E per il cuore – agrammaticale», scrive programmaticamente Spicer. E, in maniera quasi altrettanto programmatica, nelle ultime tre delle sette sezioni del libro, l’inventiva e la libertà investono la lingua e la grammatica nelle loro componenti minime, in una sorta di esplosione finale che ha per protagonisti morfemi, fonemi e grafemi.