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Scripta

La quadreria di Palazzo Ducale

La quadreria di Palazzo Ducale

Libro: Libro rilegato

editore: Scripta

anno edizione: 2025

pagine: 160

Scrigno di capolavori e custode della lunga storia della Serenissima Repubblica di Venezia, Palazzo Ducale ha accolto nel corso dei secoli numerose opere d’arte. Molti di questi dipinti decoravano in passato ambienti poi dismessi. Fonti storiche documentano la presenza, in tempi diversi, di opere firmate da grandi maestri quali Paolo Veneziano, Giovanni Bellini, Tiziano, Jacopo Tintoretto, Paris Bordon, Jheronimus Bosch, e molti altri. Sebbene una parte di questi capolavori sia oggi purtroppo dispersa, un nucleo importante si conserva ancora in Palazzo Ducale. La prima sezione del libro analizza la prassi, poco nota ma fondamentale, dell’acquisizione e della trasformazione del patrimonio artistico della sede dogale. Un’attenta indagine archivistica e bibliografica permette di ricostruire una straordinaria galleria di opere databili tra il XIV e il XVIII secolo. Segue una ricca selezione di immagini e una schedatura delle opere. Tra queste spiccano capolavori come la Pietà di Giovanni Bellini o il Cristo deriso di Quentin Metsys, o il Leone di San Marco di Vittore Carpaccio e la tela di Giambattista Tiepolo Venezia riceve da Nettuno le ricchezze del mare.
24,00

The picture gallery of the Doge's palace

The picture gallery of the Doge's palace

Libro: Libro rilegato

editore: Scripta

anno edizione: 2025

pagine: 160

24,00

Dentro, fuori, oltre

Dentro, fuori, oltre

Libro: Libro rilegato

editore: Scripta

anno edizione: 2025

pagine: 288

Nel corso del 2024 si sono celebrati i cento anni di museo al Castello del Buonconsiglio. Nasce così l’idea di scrivere un libro che, attraverso cento opere, ne aiutasse a capire il percorso e la ricchezza. La storia del Castello del Buonconsiglio è lunga e sfaccettate: nato nel Medioevo come presidio difensivo e cresciuto fino al XVIII secolo come residenza, viene adibito a quartier generale dell’esercito austriaco per poi divenire, terminata la Grande Guerra, il simbolo della città ‘redenta’. E mentre ancora fervevano i lavori di restauro, in due sale accoglieva il suo primo nucleo espositivo. Questo volume ne ripercorre la storia attraverso le cento opere scelte tra gli ‘imperdibili’, beni cioè che fanno parte della storia stessa dell’istituzione e del territorio, sempre esposti (fuori); e anche tra le opere meno prevedibili, espressioni della cultura popolare trentina ma raramente accessibili al pubblico per la loro fragilità (dentro). Ogni testo è pensato come un racconto compiuto, da poter leggere singolarmente, senza dover seguire l’ordine proposto, che d’altra parte non è cronologico, né tipologico, ma si basa su accostamenti di assonanza materica, cromatica o tematica.
22,00

Anna Zamboni: «La danza è creare un’opera d’arte assieme». Un racconto tra maestri, insegnamento, Teatro alla Scala e danza futurista

Anna Zamboni: «La danza è creare un’opera d’arte assieme». Un racconto tra maestri, insegnamento, Teatro alla Scala e danza futurista

Olga Piccolo

Libro: Libro in brossura

editore: Scripta

anno edizione: 2025

pagine: 176

«Ogni gesto muove la luce. Io cercavo l’arte, tu vuoi da me la vita». Con queste parole la danzatrice Anna Zamboni ricorda l’incontro con Carolyn Carlson ripercorso nel volume, assieme ad altri contatti con significativi esponenti dalla danza internazionale e con il regista statunitense Robert Wilson, che sceglie la danzatrice come Mima-ballerina per il Doktor Faustus andato in scena al Teatro alla Scala di Milano nel 1989. Quello spettacolo apre la strada alla carriera scaligera di Anna, svoltasi per quasi vent’anni, con la partecipazione a rappresentazioni che hanno segnato la storia del teatro. Dopo l’intervista alla danzatrice futurista Giannina Censi (1987), Anna decide di portare avanti una personalissima interpretazione della Danza Futurista, tra tutte le correnti di danza moderna, l’unica nata in Italia. Il volume è la storia anche della «Anna Zamboni Scuola di Danza & Movimento» che, dal 1990 al 2021, ha accolto a Milano centinaia di allieve e allievi, contribuendo a formarli alla danza amatoriale e costituendo un’occasione di crescita soprattutto interiore, come loro stessi raccontano. La prefazione è di Elisa Guzzo Vaccarino, critico e storico della danza.
25,00

L'ultimo sigillo

L'ultimo sigillo

Gianni Ferrante

Libro: Libro in brossura

editore: Scripta

anno edizione: 2025

pagine: 260

Ne "L’ultimo sigillo", terzo e ultimo libro della Saga del Sigillo, la fisica e la fantasia si intrecciano in una avvincente storia che si tinge inaspettatamente di giallo. È l’anno 2012. Lo sceriffo Miller convoca la famiglia Bennet per un caso che sta allarmando la comunità: la scomparsa di un bambino all’interno delle mura domestiche ha troppi punti in comune con la scomparsa di Elliot Bennet, anni prima, per poterli ignorare. Come il padre prima di lui, Elliot ha ricevuto in dono il Sigillo che lo porterà allo scontro con le Ombre per salvare se stesso e le persone a lui care. Il destino di Elliot si intreccia con quello di Mathilda, la ragazzina misteriosa che compare nei momenti più difficili della sua lotta e lo accompagnerà nelle prove decisive. L’avventura che sancirà il loro legame sarà la più pericolosa di tutte: un viaggio nel tempo, attraverso un Worm Hole, in cui Elliot si lancerà in una missione ai limiti del razionale per tornare indietro e cercare di sconfiggere le Ombre per sempre. Ma il viaggio nel tempo è pieno di insidie e paradossi. Riuscirà Elliot a cambiare il corso degli eventi senza distruggere il presente? Ci sarà un prezzo da pagare?
15,00

Teatrando a scuola. Scuola Media di Ronco all'Adige: rappresentazioni teatrali dal 1985 al 2016

Teatrando a scuola. Scuola Media di Ronco all'Adige: rappresentazioni teatrali dal 1985 al 2016

Bruno Meneghelli

Libro: Libro in brossura

editore: Scripta

anno edizione: 2025

pagine: 234

«Fare teatro serve per sviluppare varie potenzialità, ad esempio linguaggi verbali e non verbali (gestuali, visivi, pittorici, musicali, ecc.), per rafforzare negli alunni l’autonomia e la fiducia in se stessi, per realizzare momenti ricreativi stimolando l’interesse, la partecipazione e la creatività, offrendo occasioni per riflettere, concentrarsi, esprimersi e socializzare». La passione per il teatro dell’autore nasce e si sviluppa già negli anni della formazione scolastica, quando assiste a rappresentazioni del “Teatro Laboratorio” di Ezio Maria Caserta. Segue poi anche un corso di teatro tenuto dalla moglie Jana Balkan; qualche volta nella loro sede si esibiscono gruppi molto bravi e originali. Divenuto insegnante di scuola media nel 1984 questa sua passione trova compiutezza e fino al 2016 (anno della pensione), curerà le rappresentazioni teatrali nella scuola con funzioni di sceneggiatore, regista e curatore della recitazione. Il volume presenta l’elenco delle rappresentazioni teatrali (1985-2016).
15,00

A spasso con la Bigia. Storie de done, strie, gòti e butelèti

A spasso con la Bigia. Storie de done, strie, gòti e butelèti

Stefania Zerbato

Libro: Libro in brossura

editore: Scripta

anno edizione: 2025

pagine: 124

A spasso con la Bigia ti porta per mano nello scorrere degli anni ’70, in contrada Zami a Sant’Andrea di Badia Calavena, nella Lessinia orientale. Il luogo eletto dell’autrice, dove origina e ancora vive il ramo paterno della sua famiglia. La Bigia, nonna prediletta e presenza stabile, ha segnato la sua infanzia e adolescenza con testimonianze, gesti e storie indelebili: un’inesauribile narrazione orale, che è poi la melodia di cui si nutre il volume. I brevi racconti sono un viaggio che esordisce nel quotidiano e sfocia nella raffigurazione di un vissuto irrimediabilmente concluso, nonostante la modesta distanza temporale che ce ne separa. Emerge chiara la personalità della Bigia, il suo modo aperto di stare al mondo e lo sguardo audace e disincantato sul domani. Una donna moderna con un disinteressato attaccamento per il genere umano: fossero famigliari o paesani lei sapeva prendersene cura. Nessun timore reverenziale frenava i suoi passi, era a suo agio tanto con sindaco e parroco che con pastori e comari. Non disdegnava una partita a carte e un resentìn de cogna. E la messa in piega non era negoziabile: sempre e comunque capelli in ordine.
13,00

Il teatro del quotidiano. Giacomo Francesco Cipper «Tedesco» (1664-1736)

Il teatro del quotidiano. Giacomo Francesco Cipper «Tedesco» (1664-1736)

Maria Silvia Proni, Denis Ton

Libro: Libro in brossura

editore: Scripta

anno edizione: 2025

pagine: 320

Con questo evento espositivo il Castello del Buonconsiglio è riuscito a riunire opere provenienti da una grande raccolta privata milanese e da diversi musei italiani e stranieri e altri collezionisti al fine di creare la prima retrospettiva italiana organica a strutturata su Cipper. “Non è una monografica pura – sottolineano i curatori – ma propone, accanto ad un vasto corpus di opere del maestro, attivo per lo più a Milano nei primi decenni del Settecento, diverse tele di artisti del contesto, in particolar modo lombardo, che hanno influenzato Cipper o da questi ne hanno tratto ispirazione”. Non solo dipinti, ma anche oggetti di varia natura trovano posto nella mostra e nel catalogo, per aiutare a comprendere la concretezza e il legame del pittore con la cronaca e la materia. Cipper è stato un artista vulcanico. Dipingeva, con anticonformismo e libertà di tratto, scene di vita quotidiana, di cronaca vera. Popolani al mercato, contadini, ambulanti, vagabondi, mendicanti, zuffe o lezioni di musica, arti e mestieri, giocatori di carte. Nei suoi dipinti è riuscito a cogliere la vitalità in tutte le sue sfumature, a rendere ognuno protagonista. Dipinti realisti, ma pieni anche di ironia, positività, leggerezza, benevolenza. Questa mostra mira a riposizionare le opere di Cipper al centro di una scena che risulta invasa da opere a lui attribuite, ma che di certo mancano di quel piglio originale e gioioso. Quella che oggi i curatori Maria Silvia Proni e Denis Ton propongono è la prima retrospettiva dedicata a questo artista innovativo, nei temi e nello stile, e che ha saputo rappresentare la realtà quotidiana con uno sguardo lucido che sembra far ‘entrare’ l’osservatore nei suoi dipinti.
39,00

La guida

La guida

Artemio Molinara

Libro: Libro in brossura

editore: Scripta

anno edizione: 2025

pagine: 64

Le colline, la valle, il lago. I vigneti, la vertiginosa crescita economica, le modificazioni del paesaggio. Ma anche le speculazioni attorno al vino e all’incredibile business questo che mette in modo. Lo stravolgimento della vita di vecchi borghi immersi nella natura. La compiacenza della politica e l’arrivismo dei potentati. Ma anche un percorso enogastronomico narrato con cibi e vini di grande pregio. Un racconto immerso in un territorio senza nome, ma dai contorni paesaggistici e vinicoli ben definiti e riconoscibilissimi.
10,00

Il Canova mai visto. Opere del Seminario vescovile di Padova e della Chiesa degli Eremitani

Il Canova mai visto. Opere del Seminario vescovile di Padova e della Chiesa degli Eremitani

Libro: Libro in brossura

editore: Scripta

anno edizione: 2025

pagine: 188

Catalogo della mostra "Il Canova mai Visto". Con questo evento espositivo la Chiesa di Padova intende ricordare lo scultore veneto Antonio Canova, artista di fama mondiale e indiscusso protagonista dell’arte a cavallo tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Vengono proposti due marmi che si pensavano perduti: la Stele funeraria del principe Guglielmo d’Orange Nassau e il Vaso cinerario di Louise von Callenberg, due marmi straordinari e unici nel loro genere. Grazie alle ricerche di Elena Catra e Vittorio Pajusco è stato possibile rintracciare quello che rimaneva del Monumento sepolcrale Callenberg alla chiesa degli Eremitani, in particolare il vaso. Il progetto ebbe poi uno sviluppo, includendo una preziosa ma poco conosciuta testimonianza: il medagliere che il fratello di Antonio, Giovanni Battista Sartori donò al Seminario nel 1837 che, oltre a parlare di una passione specialistica da parte del donatore, costituisce un prezioso materiale di studio per le monete come fonte di ispirazione per Canova.
19,00

Vite, vite, dépeche-toi! Dalla Ciociaria alla mise en place di lusso. Una storia di successi

Vite, vite, dépeche-toi! Dalla Ciociaria alla mise en place di lusso. Una storia di successi

Silvia Allegri, Romano Cardinali

Libro: Libro in brossura

editore: Scripta

anno edizione: 2025

pagine: 134

Offrire bellezza è un privilegio. Accontentare ogni richiesta è un lusso. Dimenticare la fatica per ricevere un sorriso è un’arte. Rendere ogni ospite una persona speciale è magia. Nato contadino in Ciociaria e diventato imprenditore a Verona, passando per la Germania, la Francia, l’Inghilterra. Romano Cardinali ha mosso i primi passi come lavapiatti da ragazzino, per arrivare poi a servire papi, presidenti della Repubblica, artisti, diplomatici, durante banchetti di lusso e in hotel di prestigio. Romano si racconta, in queste pagine, e attraverso le sue parole vaghiamo per l’Italia e l’Europa, e ci immergiamo nel dietro le quinte di questo mondo magico, per imparare a riconoscere le doti umane che rendono indimenticabile un evento e non dimenticare quante suole di scarpe consuma un cameriere. Quella di Romano è anche una storia di emigrazione, di lontananze e di ricongiungimenti. Inseguendolo nei ricordi riscopriamo una fetta importante di storia italiana. Quando i migranti eravamo noi, quando la nostalgia era forte ma non c’erano i mezzi per comunicare con chi era lontano. Ne esce l’affresco di un’epoca che sembra ormai lontanissima, eppure ha ancora tanto da insegnarci.
15,00

Osteria de la sposeta. Ricette del Cógo lavandàr. Un viaggio nel tempo dell'osteria di famiglia

Osteria de la sposeta. Ricette del Cógo lavandàr. Un viaggio nel tempo dell'osteria di famiglia

Alessio Bassi

Libro: Libro in brossura

editore: Scripta

anno edizione: 2025

pagine: 226

L’autore racconta la storia dell’osteria di famiglia nell’antico borgo di Avesa, integrato nella città di Verona e della passione a cui ha dato origine la volontà di diventare un bravo cuoco Lavandàr. L’amore per le proprie radici, verso una comunità povera d’altri tempi, dove la tecnologia non la faceva da padrone e lo spreco non veniva nemmeno considerato. I piatti della tradizione veronese, così come il dialetto, fanno parte degli usi e costumi della comunità in cui nascono e ne rappresentano le origini, la storia e l’identità. «Impegno nel tramandare e divulgare alle nuove generazioni l’Amore per la nostra cucina, la nostra comunità. Un aiuto a non dimenticare chi siamo e da dove proveniamo».
15,00

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