Readerforblind
Canto della pioggia
Maurizio Vicedomini
Libro: Copertina morbida
editore: Readerforblind
anno edizione: 2023
pagine: 270
Pietro e Paolo
Mario Sobrero
Libro: Copertina morbida
editore: Readerforblind
anno edizione: 2023
pagine: 350
Il corpo della medusa
Luca Martini
Libro: Copertina morbida
editore: Readerforblind
anno edizione: 2023
pagine: 250
Nella città l'inferno
Isa Mari
Libro: Copertina morbida
editore: Readerforblind
anno edizione: 2023
pagine: 200
Scrittori russi
Leone Ginzburg
Libro: Copertina morbida
editore: Readerforblind
anno edizione: 2022
pagine: 340
"Quando apparvero finalmente i romanzi, che avevano per sfondo il piano quinquennale, i critici russi segnalarono la nascita di una nuova corrente letteraria: dai così detti «compagni di strada» (popútciki) si erano staccati, e si avvicinavano alla posizione degli scrittori «proletari», romanzieri come Leonid Leonov e Marietta Sciaghinjan. Essi non si accontentavano più della propria imparzialità piccolo-borghese, e volevano contribuire, come «alleati», alla ricostruzione socialista dell'Unione. Sorse allora una polemica assai, vivace, in cui i contendenti si accordavano solo nell'affermare il carattere proletario, che la letteratura russa starebbe assumendo con ritmo sempre più veloce. E si potevano già temere conseguenze gravi, di scismi e di scandali, quando una deliberazione delle superiori gerarchie sciolse le organizzazioni dei «proletari», invitandole a fondersi con quelle dei «compagni di strada», prima che anche gli «alleati» avessero consistenza di gruppo. Adesso, secondo notizie che forse non sono ancora invecchiate, autorevoli rappresentanti di ogni tendenza, nominati per ispirazione di Gorkij, hanno avuto l'incarico di riorganizzare la vita letteraria russa su basi nuove, unitarie. A giudicare dai nomi, è difficile che ne derivi un'oppressiva egemonia dei più intransigenti tra i «proletari» su tutti gli altri: appunto perché la letteratura russa è ormai sulla via di diventare proletaria, nell'unico modo possibile, cioè dipingendo e interpretando la vita del proletario." (Leone Ginzburg) Prefazione di Dario Pontuale.
1849. Liliana e altri racconti
Henryk Sienkiewicz
Libro: Copertina morbida
editore: Readerforblind
anno edizione: 2022
pagine: 200
«Durante il mio soggiorno in California mi recai col mio buon amico, il capitano R., a fare visita a un nostro compatriota, dimorante in una stretta valle in mezzo alle montagne di Santa Lucia. Non avendolo trovato in casa, passammo cinque giorni nella sua abitazione solitaria in compagnia di un vecchio servo indiano, che custodiva le api e le capre durante l'assenza del suo padrone. Conformandomi agli usi del paese, passavo la più gran parte delle afose giornate estive dormendo, ma quando calava la notte mi sedevo vicino a un fuoco di rami secchi, ascoltando il capitano, che mi narrava le sue meravigliose avventure e avvenimenti possibili soltanto nei deserti dell'America. Quelle ore trascorrevano per me in modo assai piacevole. Le notti erano vere notti californiane, vale a dire calde, tranquille e stellate; il fuoco ardeva allegramente, e al bagliore della fiamma io vedevo la gigantesca figura e il nobile viso del vecchio pioniere. Sollevando i suoi occhi verso le innumerevoli stelle che splendevano sulla volta celeste, egli rievocava gli eventi passati, e nomi cari, e volti amati, la cui rimembranza stendeva sulla sua fisionomia come un velo di soave mestizia. Delle storie da lui raccontatemi, ne narro a mia volta una come l'ho udita dalle sue labbra, immaginando che il lettore l'ascolterà con lo stesso interesse col quale io l'ascoltai.» (Note dell'autore). La prima e più completa raccolta di racconti, molti dei quali oggi introvabili in Italia, del premio Nobel Henryk Sienkiewicz, autore del celebre romanzo "Quo vadis?". Prefazione di Andrea Donaera.
Il fascino delle solitudini
Annie Vivanti
Libro: Copertina morbida
editore: Readerforblind
anno edizione: 2022
pagine: 300
«Annie Vivanti non è più vincolata a niente e nessuno, neppure al letterato che per primo l'aveva valorizzata, può inventarsi una lingua nuova e un coraggio tutto suo mescolando pagine liriche a righe di spiazzante ironia, sempre con intelligenza e sagacia, e soprattutto con magistrale consapevolezza. Che parli delle vacche del West o del marito ideale per una donna, Vivanti fa sorridere mentre scende in profondità: le sue notazioni di costume sono una scusa per sviscerare temi letterari come la disillusione e la salvezza, l'amore e la vita quotidiana. Il suo femminismo consiste nel raccontare le donne senza edulcorarle, senza dipingerle come vittime o eroine, ma nel descriverne i sentimenti, le cadute, le possibilità e soprattutto la volontà e le determinazioni. Oggi possiamo leggerla godendo della polifonica erudizione di cui non fa sfoggio, nascondendola dietro una letteraria svagatezza e lasciandola emergere a un occhio attento da scelte stilistiche curate e mai banali. Grazie a raccolte come Il fascino delle solitudini, dobbiamo aggiungere alla fama dei suoi romanzi anche un tributo di riconoscenza alla sua capacità nel racconto: Annie Vivanti era anche una maestra della forma breve, che portava avanti con acume e profondità, con l'incedere deciso e mai sovraccarico che ha caratterizzato la sua vita e le sue opere». $Dalla prefazione di Nadia Terranova)
Quello che abbiamo vissuto
Giuseppe Imbrogno
Libro: Libro in brossura
editore: Readerforblind
anno edizione: 2022
pagine: 566
Cristina Rotondi e Alberto Lapis conducono un tranquillo e benestante matrimonio nell’afosa pianura della provincia. La villetta a due piani in periferia per scappare subito in montagna, il ristorante e gli amici se si resta a casa nel weekend, all’alba la piscina per Cristina e la sera una corsa in campagna per Alberto, entrambi da ragazzi sono stati buoni atleti. Qualche anno fa hanno cercato di diventare genitori, ma, dopo vari tentativi andati a vuoto, hanno optato per la messa via: così si chiama, nel dialetto di quelle parti, l’accantonamento definitivo di un desiderio o di un’ossessione. Cristina si è lanciata nel lavoro e tra le braccia di un collega, Alberto è entrato definitivamente in crisi con una professione, quella delle ristrutturazioni aziendali, che non è certo quanto immaginava per sé vent’anni prima mentre marciava, insieme ad altri coetanei, sul lungomare di Genova.
Son of Italy
Pascal D'Angelo
Libro: Libro in brossura
editore: Readerforblind
anno edizione: 2022
pagine: 198
È il 20 aprile del 1910 quando Pascal D'Angelo e suo padre ottengono il permesso di sbarcare in America. Dalla sua terra, quella delle alture abruzzesi, dove già da bambino alternava i giorni di scuola al lavoro dei campi, magra fonte di sostentamento della sua famiglia, Pascal approda al sogno americano. Lascia dietro di sé il suo paese natale, una frazione di Introdacqua, ai piedi della Maiella, gli amici, le usanze che avevano nutrito la sua infanzia, e, soprattutto, una madre che abbraccia in lacrime non sapendo se la rivedrà mai più. Accolto dal fragore e dalla frenesia di una città totalmente estranea a ciò che aveva conosciuto fino ad allora, il lavoro duro segna la monotonia dei primi quattro anni di permanenza. Non c'è pioggia, freddo o sole cocente che fermi l'attività dei braccianti emigrati in queste terre dove ben presto conosceranno le figure dei capisquadra e dei “commissary man”. Quando il padre decide di tornare in Italia, lui resta. Viaggia da una parte all'altra del continente tra giornate sottopagate o non affatto retribuite, la fame e la costante incertezza. Ma Pascal è animato da un insanabile desiderio di conoscenza. Tra ore di lavoro massacranti e riposi in luoghi freddi, malconci e sovraffollati inizia a studiare le lingue. Si interessa al teatro, alla musica e, soprattutto, a quella che è la sua più grande passione, la scrittura. È una mattina di novembre del 1919 quando decide di andare a New York, città nella quale scopre ancor di più l'asprezza di una vita di stenti. Ma Pascal è tenace, la sua volontà ha la durezza delle pietre che spacca ogni giorno e la sua prorompente vocazione costringerà quel mondo che inizialmente lo ignorava a guardare ben oltre il suo vecchio pastrano. Prefazione di Maura Chiulli.
Carossa
Claudio Marabini
Libro: Libro in brossura
editore: Readerforblind
anno edizione: 2022
pagine: 300
Seconda guerra mondiale: nel cuore della Romagna, un'antica e forte famiglia di contadini, i Carossa, si divide, abbandona il podere, si disperde: Giapì, il regidore, sua moglie Teresa, suo fratello Rumeio, tutti gli altri, compresi i bambini ignari di quanto accade intorno a loro, ma tutti alla ricerca e in attesa di qualcosa di sconosciuto e di nuovo… La guerra finisce, succedono cose sorprendenti e inaspettate; la sventura e il lutto colpiscono quella famiglia una volta felice; la vita cambia, non è più quella di prima, non potrà esserlo più. E nemmeno i Carossa sono ancora i Carossa: diventeranno, infatti, i Venturini. D'altra parte, che senso può avere portare un soprannome che deriva da una terra che non si abita più? Ma la vita, pur in una serie incessante di mutazioni, continua, perché senza la vita non può esserci altro che il nulla. Toccherà a Giapì, non più il regidore, contadino inurbato che lotta contro l'alienazione con l'unica arma che ha a disposizione – il lavoro –, accogliere e ascoltare quei fantasmi che da una campagna che ormai non esiste, mutata dall'incedere dei tempi nuovi perfino nel suo aspetto fisico, vengono a raccontargli un passato che pare un sogno impalpabile ma, al tempo stesso, concreto: Teresa, il piccolo Lino, la vecchia madre Nunziata, i garzoni Pirì e Sandrone: immagini, volti, sapori, ricordi, emozioni… Prefazione di Roberto Camurri.
Il giunco
Pia Rimini
Libro: Libro in brossura
editore: Readerforblind
anno edizione: 2022
pagine: 410
Maria è una donna diffidente verso convenzioni e istituzioni, tesa verso i rapporti definiti autentici, ma che non rinuncia a coltivare la sua idea di amore, per lei unico e sincero. Scontrandosi con una realtà fatta di eventi tragici e rapporti umani velati di ipocrisia, la giovane protagonista si rifugia sempre più in un ideale in cui vuole avere fede. Un ideale che rientra però nell’immaginario in cui la donna è figura umile, docile e sottomessa. L’unica via di fuga che le è concessa è quella che si trova nei sogni. Erika Silvestri, scrittrice e storica attualmente residente a Berlino, ha curato la prefazione del volume, conducendo un lavoro di ricerca su Pia Rimini: fino all’anno scorso, infatti, si presumeva che l’autrice triestina fosse morta sul treno diretto ad Auschwitz. L’autrice arrivò invece al campo di concentramento, e la ricerca della dott.ssa Silvestri si sta attualmente concentrando su ciò che potrebbe esserle accaduto da quel momento in poi. Il volume conterrà due documenti inediti.
La quinta generazione
Dante Arfelli
Libro: Libro in brossura
editore: Readerforblind
anno edizione: 2022
pagine: 464
Marta, una giovane donna sposata con un pescatore, è costretta a fare cambiali di nascosto dal marito per far studiare il figlio Claudio, che pare promettente. A firmarle è un fotografo suo conoscente, che in cambio del silenzio pretende una certa disponibilità sessuale. Marta vorrebbe mostrarsi gentile ma la ripulsa che sente è più forte, e trova mille scuse per sfuggirgli. Eppure non vuole che suo figlio rinunci agli studi, l’unico, disperato tentativo che ha per farlo uscire fuori dalla miseria in cui vivono. Anche Berto, il migliore amico di Claudio, è figlio di pescatore, e pure lui in mare non ci vuole andare. Fin da piccoli i due sono compari di “spedizioni segrete” e di sogni: si acquattano dietro i cespugli per spiare le donne svestite che fanno il bagno, seguono le ragazzine di buona famiglia per scambiarci qualche parola e si immaginano alla guida di transatlantici. I loro padri, invece, ripongono ogni speranza di rivalsa nella rivoluzione, ma saranno proprio le bandiere rosse che nascondono nel buio dei loro giardini a tradirli. Così, Claudio e Berto, nati e cresciuti all’ombra del fascismo che nel frattempo amplia il suo consenso, sacrificheranno la loro gioventù per riabilitarsi agli occhi del partito, arruolandosi come volontari. E da quel momento tutta la loro vita è un dipanarsi di casualità storiche e politiche, dove nessuno ha colpa o merito e niente ha più valore. A due anni dalla nuova edizione del capolavoro I superflui, Arfelli torna a raccontare di una generazione minata dall’interno, vittima dell’inedia e sopraffatta dal dolore della storia, a cui fa da sfondo il rumore delle sirene e il disordine di una guerra di mezzi e di aeroplani. I protagonisti per sopravvivere sognano quello che non hanno, e quando si svegliano ci soffrono fortissimo, come se gli avessero portato via una cosa vera.