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"Un caro saluto a tutti coloro che leggono e guardano questo libro fotografico. Dico guardano perché è appunto un libro fotografico che si rifà ad un grande evento che ha avuto il suo apice il 12 settembre 2010 in occasione della manifestazione "Sciarpalonga".Per quanto avvenuto in quell'occasione sento di dover ringraziare le Associazioni, i Circoli, i gruppi di persone e tutti coloro che, anche individualmente, hanno partecipato, mentre per quanto riguarda questo libro è doveroso rivolgere un grande ringraziamento a Maria Sartori (ideatrice e vero motore dell'opera)ed a tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione." (Elia Bernardi, Presidente AUSER)

La grande crisi economica del 2008 da parte di coloro che avevano partecipato alla enorme abbuffata finanziaria, a vantaggio di pochi e a danno del lavoro produttivo di molti; l'ossessivo ritorno sui giornali e in tv di parole al vento sulla disoccupazione, in particolare quella giovanile, sulla povertà e povertà relativa del ceto medio, sulle deprivazioni di milioni di bambini e infine sull'Europa smarrita, scossa da separatismi e accerchiata sempre più da vicini venti di guerra, hanno rievocato le ombre di un passato che sembrava da tempo rimosso e dimenticato. Ecco, dimenticato! La mancanza di memoria storica è un costante pericolo per la democrazia e per la vita di molti. è quindi un obbligo, in primo luogo dei giovani, conoscere il passato per respingere i risorgenti nazionalismi e separatismi e per dare una soluzione alla crisi, evitando avventure autoritarie.

Collezione di apparecchi radio civili e militari degli anni '20 - '30 - '40. Libro che raccoglie il materiale esposto presso la mostra a Pergine Valsugana, Teatro Comunale, nel mese di settembre 2014 "Gli apparecchi radio esposti presso il teatro comunale di Pergine il 5 settembre 2014 costruiti, oltre quasi ottant'anni fa da rinomate fabbriche Italiane e Europee, li ho acquistati, avuti in regalo da amici, o scambiati con altri collezionisti. La passione e l'interesse per gli apparecchi radio l'ho avuta ancora in giovane età, però solo dopo alcuni anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, visitando alcune fiere e anche conoscendo diversi amici radioamatori, l'interesse è diventato grande. Considero una parentesi della mia vita l'essermi dedicato a questo passatempo, scoprendo la meravigliosa tecnica delle radio d'epoca, senza trascurare gli impegni più importanti del lavoro e della famiglia"

Un libro come questo, dedicato a ritrovare, individuare e contare i mobilitati e i caduti della prima e della seconda guerra mondiale dei paesi di Canale, Maso Puller e San Cristoforo, ha richiesto una lunga ricerca.