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Ombre Corte

Macchine neurodivergenti. Relazioni postumane e algoritmi queer

Macchine neurodivergenti. Relazioni postumane e algoritmi queer

Andrew Goodman, Ippolita

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 114

Chiediamo alle macchine di passare come umane, così da metterci al sicuro dalla loro carica aliena, chiediamo alle persone trans un passing che depotenzi la loro carica perturbante, allo stesso modo vogliamo che le persone neurodivergenti si fingano neurotipiche. Ma normalità, umanità e rapporti binari sono esattamente ciò che ha prodotto le macerie di questo scintillante futuro tecnologico. La sua manifestazione più estrema la vediamo in Palestina, dove il genocidio è guidato dall’intelligenza artificiale. Questo libro, ispirato da una riflessione dell’artista e scrittore australiano Andrew Goodman e affiancato da un approfondimento del gruppo Ippolita, una delle voci critiche più significative del panorama tecnologico italiano, è un dialogo a distanza, immaginativo e provocatorio. Non ci invita a pensare un algoritmo più giusto, ma a destituire il paradigma stesso che lo sorregge. Non una riconciliazione con la macchina così come è stata progettata dal capitalismo, ma un’apertura alla possibilità che anche gli algoritmi e le AI – riconoscendoli anche come soggettività – possano divenire altro. Un libro per chi vuole capire la relazione intima che intratteniamo con i dispositivi digitali.
12,00

Scritti sulla riproduzione. Dal salario al lavoro domestico alle «insorgenze femministe»

Silvia Federici

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 170

"Scritti sulla riproduzione. Dal Salario al lavoro domestico alle «insorgenze femministe»"è una raccolta di saggi della filosofa e femminista Silvia Federici, redatto con la cura di Anna Curcio, che scrive anche l’introduzione. Il volume ripercorre la traiettoria della riflessione di Federici sulla riproduzione nell’arco di sei decenni, dalle battaglie femministe degli anni Settanta fino ai nostri giorni. Nel corso degli anni, mentre il vecchio millennio si congeda e si apre quello nuovo, la riflessione di Federici sulla riproduzione si allarga e si complica “secondo quel metodo, a lei proprio, che piega l’analisi teorica all’urgenza della lotta politica”, si legge nell’introduzione. Se negli anni Settanta la parola d’ordine era stata “Salario al lavoro domestico”, per parlare della ricchezza prodotta dal lavoro non retribuito delle donne in casa, al giro di boa del millennio, la pratica teorica di Silvia Federici, intercetta l’impatto dei processi di globalizzazione e le forme di precarizzazione del lavoro e della vita. Al centro dell’analisi c’è adesso il debito che siamo costretti a contrarre per accedere ai servizi riproduttivi (sanità, formazione, casa, trasporti, consumi ricreativi) mentre viene smantellato il welfare e il capitale si appoggia, in modo crescente, sulla finanza. Oggi, mantenendo la riproduzione della vita quotidiana come orizzonte politico delle lotte, riflette sulle nuove insorgenze femministe che dall’America latina, in controtendenza a un capitalismo guerrafondaio che disprezza la vita offrono una grande fonte di ispirazione.
18,00

L'ultima maledetta mezzora. Discoteche e cultura dei buttafuori

Pietro Saitta

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 173

"L’ultima maledetta mezzora" è un’etnografia che svela il mondo delle discoteche attraverso gli occhi dei buttafuori. L’indagine esplora la gestione del rischio in spazi affollati e le diverse concezioni di sicurezza in gioco. Il libro rivela il buttafuori come “produttore di spazio”, figura che filtra la clientela secondo logiche di profitto e controllo. Analizzando le discoteche come nodi di reti relazionali urbane, si evidenziano le tensioni tra regole formali e informali. Frutto di un’immersione etnografica nelle discoteche della Sicilia, lo studio offre uno sguardo originale su un microcosmo sociale che riflette le dinamiche urbane contemporanee e le frontiere sociali del divertimento notturno. Lì, sulla soglia del divertimento, si giocano le dinamiche di inclusione ed esclusione che plasmano le nostre città.
15,00

Se la «ragazza beduina» potesse parlare. «Noi» dinanzi al genocidio di Gaza

Se la «ragazza beduina» potesse parlare. «Noi» dinanzi al genocidio di Gaza

Federica Sossi

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 112

Se la “ragazza beduina” potesse parlare ripercorre la tragica storia di una ragazza beduina, violentata e poi uccisa dai soldati israeliani nel 1949 nella regione desertica del Negev. L’autrice esplora così la persistente ferita della Nakba e la “pulizia etnica” dei palestinesi durante la fondazione dello Stato di Israele. Attraverso l’analisi di articoli, saggi e voci narranti, il libro intreccia questo passato di violenza con l’atroce presente del conflitto a Gaza. Il dialogo finale con la ricercatrice palestinese Maram Masarwi offre una cruciale prospettiva sulle intersezioni tra storia e attualità nella tragedia del Medio Oriente. Se la ragazza beduina potesse parlare, udiremmo il fragore di un genocidio in atto.
12,00

Abolire la sicurezza. Un manifesto

Abolire la sicurezza. Un manifesto

Collettivo Anti-security

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 168

Un manifesto contro l’ossessione securitaria, un invito a ripensare il nostro stare al mondo.
14,00

Milano fantasma. Etnografie di una città e delle sue infestazioni

Milano fantasma. Etnografie di una città e delle sue infestazioni

Paolo Grassi, Giacomo Pozzi, Valeria Verdolini

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 178

Un’indagine su Milano, le sue contraddizioni e i suoi fantasmi che segue le traiettorie di chi la abita e la attraversa quotidianamente.
16,00

Sfruttare i viventi. Ecologia politica del lavoro

Sfruttare i viventi. Ecologia politica del lavoro

Paul Guillibert

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 124

«L’ecologia comincia in casa» è lo slogan che usano le organizzazioni che sostengono una crescita verde. Come individui, siamo chiamati a farci agenti della transizione ambientale. Chi resiste al cambiamento, in particolare i più poveri, sono trattati come negazionisti climatici. La necessaria trasformazione degli stili di vita e dei metodi di produzione sarebbero invece prerogativa degli abitanti delle città, istruiti e illuminati. È uno scenario dicotomico: da una parte le classi popolari si allontanano dall’impegno ecologico; dall’altra l’ecologia appare appannaggio dei ceti più agiati. Per uscirne, Paul Guillibert discute il grande assente del pensiero ecologico: il lavoro. Sostiene che sono le forme di sfruttamento del lavoro (salariato, servile, domestico), nelle piantagioni coloniali, in casa o in fabbrica, a dare forma all’ecocidio. È lo sfruttamento degli esseri umani, ma anche lo sfruttamento dei viventi. Rimettere la produzione capitalistica al centro della crisi significa costruire nuove alleanze tra lavoratori ed ecologisti, tra umani e non. Una sintesi originale che guarda all’ecologia politica attraverso la lente dei rapporti di dominio, per costruire un’ecologia veramente emancipatrice. Prefazione di Maura Bengiamo ed Emanuele Leonardi.
13,00

Politiche dell’antispecismo. Superare lo specismo con un approccio intersezionale

Politiche dell’antispecismo. Superare lo specismo con un approccio intersezionale

Elisa Ortolani

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 166

«Questo lavoro – spiega l'autrice – nasce dall'esigenza di ripercorrere in modo più esauriente possibile la storia filosofica e materiale dello specismo e delle relative risposte antispeciste, con particolare attenzione all'intersezionalità come strumento di analisi e superamento delle strutture oppressive». Attraverso uno sguardo critico, il libro esplora l'idea, costruita sulla netta separazione tra umano e non umano, di animalità delle società occidentali e analizza le teorie antispeciste classiche e contemporanee alla luce delle riflessioni del femminismo intersezionale. A partire dalle femministe che hanno abbracciato l'antispecismo, si indagano le connessioni fra corpi animalizzati, corpi femminizzati, corpi disabilitati, corpi queer e corpi razzializzati, mostrando come le diverse forme di oppressione condividano una matrice comune, che richiedono altrettante forme di resistenza comuni. Attraverso le voci di bell hooks, Val Plumwood, Carol J. Adams, Aph e Syl Ko, Sunaura Taylor, Rasmus Simonsen e tante altre pensatrici, l'autrice affronta il problema della frammentazione dell'attivismo, rivendicando un femminismo antispecista e un antispecismo transfemminista. L'indicazione è quindi che l'attivismo antispecista si intrecci con le lotte contro altre forme di oppressione, promuovendo un approccio che valorizzi la complessità delle vite umane e non umane. In questo senso si impone la necessità di costruire alleanze tra i diversi movimenti sociali: non per perseguire una semplice uguaglianza formale, ma per rivendicare protezione e libera esistenza delle molteplici forme di vita che abitano il mondo.
15,00

La scuola fascista. Istituzioni, parole d’ordine e luoghi comuni dell’immaginario

La scuola fascista. Istituzioni, parole d’ordine e luoghi comuni dell’immaginario

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 199

Organizzato in trentotto voci redatte da dodici ricercatori, il libro cerca di articolare alcune risposte a una domanda solo apparentemente ovvia: è esistita una scuola propriamente fascista? L'indagine si sviluppa da una lato attorno agli elementi istituzionali e organizzativi che caratterizzarono gli interventi del fascismo: le peculiarità della Riforma Gentile, il Liceo Classico, l'Istituto magistrale, le Leggi razziste…; dall'altro attorno la cultura materiale della scuola del Ventennio, che si modificò e subì fortissime torsioni sotto una spinta volta all'indottrinamento e alla socializzazione politica delle nuove generazioni: quindi i paragrafi sugli Elaborati scolastici, la Befana fascista, gli Arredi, la Religione, la Festa degli alberi, l'Educazione femminile, il Razzismo… Ne emerge un quadro che mostra efficacia e limiti del progetto fascista nel formare le mentalità, le aspettative e, cosa forse più importante, l'attitudine etica e civile delle generazioni che sono state destinatarie di quella educazione scolastica ed extrascolastica. Non più reperibile da anni, si è ritenuto utile rendere nuovamente disponibile questo lavoro nell'intento di fornire alle nuove generazioni, a fronte delle rinascenti retoriche sulla storia nazionale, uno strumento per affrontarne proprio gli aspetti più difficili da elaborare per la coscienza pubblica, convinti che la conoscenza del Ventennio – con la sua scuola – renda sicuramente comprensibile la nascita della Repubblica assai meglio dello studio dell'inno nazionale o della bandiera come prescritto dai nuovi curricoli di Educazione civica.
18,00

Il testo del crimine. L'antisemitismo e i Protocolli dei Savi Anziani di Sion

Il testo del crimine. L'antisemitismo e i Protocolli dei Savi Anziani di Sion

Francesco Germinario

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 125

I "Protocolli dei Savi di Sion", il falso più famigerato della letteratura mondiale, è stato il testo fondamentale dell'antisemitismo, non solo di quello nazista. I "Protocolli" sono suscettibili di diverse chiavi di lettura. Intanto presentano una visione cospirazionista della storia: questa è il risultato di un complotto organizzato dagli ebrei per instaurare la loro tirannide mondiale. Questa visione intercetta il disagio di vasti settori di società davanti a una storia che si abbatte con i suoi disastri (crisi economiche, guerre, rivoluzioni ecc.) sulla vita degli uomini. Compito del testo è quello di trasformare il disagio in angoscia davanti alle vicende storiche. Proprio per questo, il cospirazionismo dei "Protocolli" può essere interpretato quale visione razziale del pessimismo culturale che ha attraversato il Novecento; ma, al tempo stesso, presenta una risposta alla crisi dei valori e all'affermarsi del nichilismo. Il cospirazionismo antisemita presenta, infine, un'immagine mitica dell'ebreo: come a dire che quel mito è piegato per razionalizzare una storia vista fino ad allora come enigma che schiaccia gli uomini.
13,00

Autoaffermazione e potere costituente. La teoria politica dell’individualismo costitutivo

Autoaffermazione e potere costituente. La teoria politica dell’individualismo costitutivo

Maurizio Ricci

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 199

Concetto limite della scienza giuridica, il potere costituente rappresenta un argomento di studio poliedrico, a più riprese oggetto di dibattito e riflessione da parte del mondo intellettuale, delle forze politiche e dei movimenti sociali. L’oggetto di questa ricerca è lo studio delle origini del potere costituente nell’esperienza costituzionale e rivoluzionaria dell’Inghilterra del XVII secolo attraverso un’analisi basata sul modello della storia concettuale (Begriffsgeschichte). L’obiettivo è offrire un punto di vista funzionale all’elaborazione di una nuova istituzionalità giuridica all’altezza delle sfide contemporanee. Un’indagine su argomenti di ricerca “tradizionali”, – tra i quali il rapporto tra libertà, proprietà e comando politico, il concetto di rivoluzione e la relazione tra Costituzione e forme giuridiche – compiuta però attraverso un metodo di comparazione eccentrico e analitico-filosofico. In breve, la ricerca contenuta in questo libro si propone di prefigurare una teoria politica e giuridica finalmente libera dall’antitesi tra creazione e atto, ma al tempo stesso espressione di quella infinità di cui è essenza la legittimità moderna: la libertà sancita dal potere costituente di rovesciare e ridefinire le forme giuridiche e i termini dell’obbligazione politica. Prefazione di Michele Surdi.
18,00

Riflessi di guerra. Storia e antirealismo nella narrativa di Viet Thanh Nguyen

Riflessi di guerra. Storia e antirealismo nella narrativa di Viet Thanh Nguyen

Giacomo Traina

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 190

Viet Thanh Nguyen, nato in Vietnam nel 1971 ed emigrato in California con la famiglia dopo la caduta di Saigon, è noto al pubblico italiano soprattutto per “The Sympathizer” (“Il simpatizzante”), da cui è stata tratta di recente una miniserie HBO. Storia, guerra e memoria sono il perno attorno cui ruota la sua opera. Per darne una lettura critica, è quindi imprescindibile prendere in esame il contesto storico-culturale da cui essa trae le mosse. È la direzione seguita da Giacomo Traina in “Riflessi di guerra”, il primo saggio italiano sulla narrativa di Nguyen. Il libro legge l’opera dell’autore californiano alla luce della storia del Vietnam e della diaspora dei vietnamiti d’America. “Riflessi di guerra” dimostra come quello di Nguyen sia un antistoricismo consapevole, in cui il passato diviene una lente per osservare la contemporaneità. La sua è una vera e propria poetica dell’inautentico, resa da soluzioni testuali d’avanguardia, che vanta illustri antecedenti nel canone americano sul conflitto. La storia del Vietnam diviene così un gioco di rimandi sotterranei, nel quale vittime e carnefici si passano a vicenda il testimone, la violenza diventa indistinguibile dalle sue rappresentazioni e le guerre di oggi si trasformano nel riflesso distorto di quelle di ieri.
18,00

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