Ombre Corte
L'arcano della riproduzione. Casalinghe, prostitute, operai e capitale
Leopoldina Fortunati
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2025
pagine: 305
Pubblicato per la prima volta nel 1981, "L'Arcano della riproduzione" è un classico del femminismo marxista italiano. È il testo che svela le ragioni nascoste della subordinazione sociale e dello sfruttamento delle donne, mostrando in tutta la sua complessità il lavoro di riproduzione e la sua capacità di produrre ricchezza. Una ricchezza di fatto estorta alle donne attraverso l’uso strumentale dell’amore romantico, della coppia e della famiglia nucleare. La nuova edizione include una postfazione inedita in cui l'autrice rilegge quelle ipotesi teoriche e politiche nel contesto attuale. Un'analisi acuta, attenta ai cambiamenti che, in quattro decenni, hanno rivoluzionato il modo in cui si produce e riproduce la ricchezza: dalla crescente centralità del lavoro nei servizi all'impiego delle nuove tecnologie, senza dimenticare le trasformazioni della famiglia e delle sue relazioni interne (uomo/donna, genitori/prole) e il progressivo smantellamento del welfare. “Un vero e proprio capolavoro, unico sia nel panorama femminista che in quello marxista"", ha scritto Silvia Federici nella prefazione alla nuova edizione americana.
L'ordine del caos. Anatomia del conflitto tra Israele e Palestina
Riccardo Taddei
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2025
pagine: 183
Questo libro non racconta “un’altra versione”del conflitto israelo-palestinese: lo decostruisce alla radice. Non si limita a denunciare gli abusi dell’oggi, ma ne smonta le fondamenta storiche, ideologiche e giuridiche. La tesi dell’autore è netta: non c’è stata alcuna deriva e Israele non ha tradito i suoi ideali originari, li sta anzi portando a compimento. Basato su fonti, dati storici, diritto internazionale e testimonianze interne allo stesso mondo israeliano, L’ordine del caos è il primo studio organico sul sionismo come sistema coerente di potere, dalle origini alla pratica attuale dell’apartheid. Se il conflitto israelo-palestinese appare oggi come un caos irrisolvibile è perché non si è voluto vedere l’ordine che l’ha generato: il libro fa luce su questo.
Macchine neurodivergenti. Relazioni postumane e algoritmi queer
Andrew Goodman, Gruppo di ricerca Ippolita
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2025
pagine: 114
Chiediamo alle macchine di passare come umane, così da metterci al sicuro dalla loro carica aliena, chiediamo alle persone trans un passing che depotenzi la loro carica perturbante, allo stesso modo vogliamo che le persone neurodivergenti si fingano neurotipiche. Ma normalità, umanità e rapporti binari sono esattamente ciò che ha prodotto le macerie di questo scintillante futuro tecnologico. La sua manifestazione più estrema la vediamo in Palestina, dove il genocidio è guidato dall’intelligenza artificiale. Questo libro, ispirato da una riflessione dell’artista e scrittore australiano Andrew Goodman e affiancato da un approfondimento del gruppo Ippolita, una delle voci critiche più significative del panorama tecnologico italiano, è un dialogo a distanza, immaginativo e provocatorio. Non ci invita a pensare un algoritmo più giusto, ma a destituire il paradigma stesso che lo sorregge. Non una riconciliazione con la macchina così come è stata progettata dal capitalismo, ma un’apertura alla possibilità che anche gli algoritmi e le AI – riconoscendoli anche come soggettività – possano divenire altro. Un libro per chi vuole capire la relazione intima che intratteniamo con i dispositivi digitali.
Macchine neurodivergenti. Relazioni postumane e algoritmi queer
Andrew Goodman, Ippolita
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2025
pagine: 114
Chiediamo alle macchine di passare come umane, così da metterci al sicuro dalla loro carica aliena, chiediamo alle persone trans un passing che depotenzi la loro carica perturbante, allo stesso modo vogliamo che le persone neurodivergenti si fingano neurotipiche. Ma normalità, umanità e rapporti binari sono esattamente ciò che ha prodotto le macerie di questo scintillante futuro tecnologico. La sua manifestazione più estrema la vediamo in Palestina, dove il genocidio è guidato dall’intelligenza artificiale. Questo libro, ispirato da una riflessione dell’artista e scrittore australiano Andrew Goodman e affiancato da un approfondimento del gruppo Ippolita, una delle voci critiche più significative del panorama tecnologico italiano, è un dialogo a distanza, immaginativo e provocatorio. Non ci invita a pensare un algoritmo più giusto, ma a destituire il paradigma stesso che lo sorregge. Non una riconciliazione con la macchina così come è stata progettata dal capitalismo, ma un’apertura alla possibilità che anche gli algoritmi e le AI – riconoscendoli anche come soggettività – possano divenire altro. Un libro per chi vuole capire la relazione intima che intratteniamo con i dispositivi digitali.
Scritti sulla riproduzione. Dal salario al lavoro domestico alle «insorgenze femministe»
Silvia Federici
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2025
pagine: 170
"Scritti sulla riproduzione. Dal Salario al lavoro domestico alle «insorgenze femministe»"è una raccolta di saggi della filosofa e femminista Silvia Federici, redatto con la cura di Anna Curcio, che scrive anche l’introduzione. Il volume ripercorre la traiettoria della riflessione di Federici sulla riproduzione nell’arco di sei decenni, dalle battaglie femministe degli anni Settanta fino ai nostri giorni. Nel corso degli anni, mentre il vecchio millennio si congeda e si apre quello nuovo, la riflessione di Federici sulla riproduzione si allarga e si complica “secondo quel metodo, a lei proprio, che piega l’analisi teorica all’urgenza della lotta politica”, si legge nell’introduzione. Se negli anni Settanta la parola d’ordine era stata “Salario al lavoro domestico”, per parlare della ricchezza prodotta dal lavoro non retribuito delle donne in casa, al giro di boa del millennio, la pratica teorica di Silvia Federici, intercetta l’impatto dei processi di globalizzazione e le forme di precarizzazione del lavoro e della vita. Al centro dell’analisi c’è adesso il debito che siamo costretti a contrarre per accedere ai servizi riproduttivi (sanità, formazione, casa, trasporti, consumi ricreativi) mentre viene smantellato il welfare e il capitale si appoggia, in modo crescente, sulla finanza. Oggi, mantenendo la riproduzione della vita quotidiana come orizzonte politico delle lotte, riflette sulle nuove insorgenze femministe che dall’America latina, in controtendenza a un capitalismo guerrafondaio che disprezza la vita offrono una grande fonte di ispirazione.
L'ultima maledetta mezzora. Discoteche e cultura dei buttafuori
Pietro Saitta
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2025
pagine: 173
"L’ultima maledetta mezzora" è un’etnografia che svela il mondo delle discoteche attraverso gli occhi dei buttafuori. L’indagine esplora la gestione del rischio in spazi affollati e le diverse concezioni di sicurezza in gioco. Il libro rivela il buttafuori come “produttore di spazio”, figura che filtra la clientela secondo logiche di profitto e controllo. Analizzando le discoteche come nodi di reti relazionali urbane, si evidenziano le tensioni tra regole formali e informali. Frutto di un’immersione etnografica nelle discoteche della Sicilia, lo studio offre uno sguardo originale su un microcosmo sociale che riflette le dinamiche urbane contemporanee e le frontiere sociali del divertimento notturno. Lì, sulla soglia del divertimento, si giocano le dinamiche di inclusione ed esclusione che plasmano le nostre città.
Se la «ragazza beduina» potesse parlare. «Noi» dinanzi al genocidio di Gaza
Federica Sossi
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2025
pagine: 112
Se la “ragazza beduina” potesse parlare ripercorre la tragica storia di una ragazza beduina, violentata e poi uccisa dai soldati israeliani nel 1949 nella regione desertica del Negev. L’autrice esplora così la persistente ferita della Nakba e la “pulizia etnica” dei palestinesi durante la fondazione dello Stato di Israele. Attraverso l’analisi di articoli, saggi e voci narranti, il libro intreccia questo passato di violenza con l’atroce presente del conflitto a Gaza. Il dialogo finale con la ricercatrice palestinese Maram Masarwi offre una cruciale prospettiva sulle intersezioni tra storia e attualità nella tragedia del Medio Oriente. Se la ragazza beduina potesse parlare, udiremmo il fragore di un genocidio in atto.
Abolire la sicurezza. Un manifesto
Collettivo Anti-security
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2025
pagine: 168
Un manifesto contro l’ossessione securitaria, un invito a ripensare il nostro stare al mondo.
Milano fantasma. Etnografie di una città e delle sue infestazioni
Paolo Grassi, Giacomo Pozzi, Valeria Verdolini
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2025
pagine: 178
Un’indagine su Milano, le sue contraddizioni e i suoi fantasmi che segue le traiettorie di chi la abita e la attraversa quotidianamente.
Sfruttare i viventi. Ecologia politica del lavoro
Paul Guillibert
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2025
pagine: 124
«L’ecologia comincia in casa» è lo slogan che usano le organizzazioni che sostengono una crescita verde. Come individui, siamo chiamati a farci agenti della transizione ambientale. Chi resiste al cambiamento, in particolare i più poveri, sono trattati come negazionisti climatici. La necessaria trasformazione degli stili di vita e dei metodi di produzione sarebbero invece prerogativa degli abitanti delle città, istruiti e illuminati. È uno scenario dicotomico: da una parte le classi popolari si allontanano dall’impegno ecologico; dall’altra l’ecologia appare appannaggio dei ceti più agiati. Per uscirne, Paul Guillibert discute il grande assente del pensiero ecologico: il lavoro. Sostiene che sono le forme di sfruttamento del lavoro (salariato, servile, domestico), nelle piantagioni coloniali, in casa o in fabbrica, a dare forma all’ecocidio. È lo sfruttamento degli esseri umani, ma anche lo sfruttamento dei viventi. Rimettere la produzione capitalistica al centro della crisi significa costruire nuove alleanze tra lavoratori ed ecologisti, tra umani e non. Una sintesi originale che guarda all’ecologia politica attraverso la lente dei rapporti di dominio, per costruire un’ecologia veramente emancipatrice. Prefazione di Maura Bengiamo ed Emanuele Leonardi.
Politiche dell’antispecismo. Superare lo specismo con un approccio intersezionale
Elisa Ortolani
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2025
pagine: 166
«Questo lavoro – spiega l'autrice – nasce dall'esigenza di ripercorrere in modo più esauriente possibile la storia filosofica e materiale dello specismo e delle relative risposte antispeciste, con particolare attenzione all'intersezionalità come strumento di analisi e superamento delle strutture oppressive». Attraverso uno sguardo critico, il libro esplora l'idea, costruita sulla netta separazione tra umano e non umano, di animalità delle società occidentali e analizza le teorie antispeciste classiche e contemporanee alla luce delle riflessioni del femminismo intersezionale. A partire dalle femministe che hanno abbracciato l'antispecismo, si indagano le connessioni fra corpi animalizzati, corpi femminizzati, corpi disabilitati, corpi queer e corpi razzializzati, mostrando come le diverse forme di oppressione condividano una matrice comune, che richiedono altrettante forme di resistenza comuni. Attraverso le voci di bell hooks, Val Plumwood, Carol J. Adams, Aph e Syl Ko, Sunaura Taylor, Rasmus Simonsen e tante altre pensatrici, l'autrice affronta il problema della frammentazione dell'attivismo, rivendicando un femminismo antispecista e un antispecismo transfemminista. L'indicazione è quindi che l'attivismo antispecista si intrecci con le lotte contro altre forme di oppressione, promuovendo un approccio che valorizzi la complessità delle vite umane e non umane. In questo senso si impone la necessità di costruire alleanze tra i diversi movimenti sociali: non per perseguire una semplice uguaglianza formale, ma per rivendicare protezione e libera esistenza delle molteplici forme di vita che abitano il mondo.
La scuola fascista. Istituzioni, parole d’ordine e luoghi comuni dell’immaginario
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2025
pagine: 199
Organizzato in trentotto voci redatte da dodici ricercatori, il libro cerca di articolare alcune risposte a una domanda solo apparentemente ovvia: è esistita una scuola propriamente fascista? L'indagine si sviluppa da una lato attorno agli elementi istituzionali e organizzativi che caratterizzarono gli interventi del fascismo: le peculiarità della Riforma Gentile, il Liceo Classico, l'Istituto magistrale, le Leggi razziste…; dall'altro attorno la cultura materiale della scuola del Ventennio, che si modificò e subì fortissime torsioni sotto una spinta volta all'indottrinamento e alla socializzazione politica delle nuove generazioni: quindi i paragrafi sugli Elaborati scolastici, la Befana fascista, gli Arredi, la Religione, la Festa degli alberi, l'Educazione femminile, il Razzismo… Ne emerge un quadro che mostra efficacia e limiti del progetto fascista nel formare le mentalità, le aspettative e, cosa forse più importante, l'attitudine etica e civile delle generazioni che sono state destinatarie di quella educazione scolastica ed extrascolastica. Non più reperibile da anni, si è ritenuto utile rendere nuovamente disponibile questo lavoro nell'intento di fornire alle nuove generazioni, a fronte delle rinascenti retoriche sulla storia nazionale, uno strumento per affrontarne proprio gli aspetti più difficili da elaborare per la coscienza pubblica, convinti che la conoscenza del Ventennio – con la sua scuola – renda sicuramente comprensibile la nascita della Repubblica assai meglio dello studio dell'inno nazionale o della bandiera come prescritto dai nuovi curricoli di Educazione civica.

