Officina Libraria
Ululò. Le petit loup qui ne veut pas faire dodo
Amélie Galé
Libro: Copertina rigida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2012
pagine: 48
Si sveglia tardi, si addormenta a scuola e il suo passatempo preferito è schiacciare il pisolino pomeridiano: chi è? Un ghiro? Un pipistrello? No, è Ululò, il lupetto che non vuole mai andare a letto... la sera! Che cosa lo tiene sveglio e, soprattutto, come convincerlo a dormire quando la luna splende in cielo? Gli abitanti del tosco sono disperati, ci vuole un'idea... Età di lettura: da 4 anni.
La Sainte Anne. L'ultime chef-d'oeuvre de Léonard de Vinci. L'album de l'exposition
Libro: Copertina morbida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2012
pagine: 48
Les cadeaux di Lisa
Freya Blackwood
Libro: Copertina rigida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2012
pagine: 24
Età di lettura: da 4 anni.
Women in charge. Artiste inuit contemporanee. Ediz. italiana, inglese e francese
Elvira S. Tiberini
Libro: Copertina morbida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2011
pagine: 72
I mutamenti radicali intervenuti nelle società inuit dell'Artico canadese, la scoperta della loro arte nel 1948 e i maggiori contatti con la controparte canadese sono all'origine dell'espressione artistica delle donne inuit, favorendone l'affrancamento dal ruolo di supporter del cacciatore. La grafica delle artiste di Cape Dorset trasmette in maniera aperta aspirazioni e valori legati al vissuto e memorie "tradizionali" e all'incontro con lo straniante habitat urbano, configurando "dinastie" artistiche che si tramandano di madre in figlia. Da tempo valorizzati dal mercato canadese e internazionale, disegni e stampe vengono per la prima volta presentati in Italia da una mostra al Museo Nazionale Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini" e dal volume corredato dalle biografie delle artiste.
L'occhio di Caravaggio
Clovis Whitfield
Libro: Copertina rigida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2011
pagine: 279
L'occhio di Caravaggio è dedicato ad alcuni anni cruciali dello sviluppo del pittore, alla ricerca degli elementi che lo hanno reso rivoluzionario. L'autore ragiona che questa rivoluzione si deve attribuire al campo della tecnica piuttosto a quello dello stile, e che avrà comportato l'uso sofisticato della camera oscura, e dei specchi detti ustori o parabolici, sfruttando progressi ottenuti nell'ottica e nella lavorazione del vetro. Era proprio l'assenza di un insegnamento artistico per l'iconografia, per il disegno della figura umana, e per la prospettiva, che ha conferito a Caravaggio la possibilità di inventarsi un metodo del tutto nuovo per la creazione delle immagini e di trasformarsi da quello che era un artigiano di bottega di ricordi, in un nome conosciuto in tutta Europa. Gli effetti che Caravaggio otteneva attraverso il suo nuovo metodo erano sensazionali, nonostante il procedimento rimanesse misterioso. Le forze tradizionali reagivano con un'autodifesa vivace alla sfida contro il loro monopolio e al disordine che il suo esempio causava tra i giovani pittori i quali intuivano di poter saltare la lunga preparazione che la pratica della pittura aveva invece richiesto in precedenza. Nello stesso modo in cui Galileo veniva accusato di eresia per le sue scoperte clamorose, la nuova visione del mondo che Caravaggio palesava era (parimente) considerata inaccettabile.
Il Santuario della Beata Vergine Addolorata di Rho. Guida storico artistica
Stefano Lavazza
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2011
pagine: 49
La realizzazione di una nuova guida storico artistica sul Santuario della Beata Vergine Addolorata di Rho accompagna un processo, in atto ormai da alcuni anni, indirizzato al recupero conservativo dell'intero complesso e alla sua valorizzazione e fruizione pubblica. Il testo, che vuole fornire una svelta ed esauriente panoramica sul Santuario e le opere d'arte tra tardo Manierismo e fine Ottocento in esso custodite, presenta alcuni aggiornamenti frutto di una rilettura dei numerosi documenti dell'archivio del Collegio degli Oblati, che potranno essere punto di partenza per nuovi studi e approfondimenti su aspetti ancora poco conosciuti di questo straordinario monumento di arte e fede.
Italy & Hungary. Humanism and art in the early Renaissance. Testi in italiano e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2011
pagine: 728
Verso la fine del XV secolo il Regno di Ungheria, grazie al suo re, Mattia Corvino, e agli umanisti di corte János Vitéz e Giano Pannonio, fu la prima nazione, al di fuori dell'Italia, ad abbracciare le arti e il pensiero rinascimentali. Mattia creò una delle più famose biblioteche del mondo occidentale, la Bibliotheca Corviniana, la cui importanza era superata solo dalla Biblioteca Vaticana. La corte fu frequentata da diversi umanisti italiani e, grazie all'amicizia che lo legò a Lorenzo il Magnifico, Mattia ottenne i servizi di grandi artisti fiorentini quali Andrea del Verrocchio, Benedetto da Maiano e Filippino Lippi. Dopo la morte di Mattia nel 1490, l'interesse per l'arte rinascimentale fu portato avanti dalla vedova, la napoletana Beatrice d'Aragona, e dai suoi successori Ladislao II di Boemia e Ungheria e Luigi Jagiello. I ventuno saggi contenuti in questo volume, pubblicato in coedizione con il prestigioso Harvard University Center for Italian Renaissance Studies di Villa I Tatti, presentano una scelta aggiornata della più recente ricerca sullo sviluppo dell'umanesimo e dell'arte rinascimentale nell'Ungheria di Mattia Corvino e dei suoi successori. Le numerose illustrazioni che corredano il volume documentano eloquentemente il ruolo della corte ungherese nella storia della Rinascenza in Europa.
Rembrandt et la figure du Christ. Catalogo della mostra
DEWITT
Libro: Copertina rigida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2011
pagine: 263
La mostra riunisce per la prima volta i bozzetti dipinti a olio su pannelli di quercia raffiguranti Cristo a mezzo busto, insieme ad oltre ottanta opere fondamentali di Rembrandt a loro strettamente correlate, tra cui la magnifica Cena in Emmaus del 1648 e la Stampa da cento fiorini, una fra le sue più celebri acquaforti. Rembrandt dà un nuovo volto a Gesù: scegliendo come modello un giovane ebreo della comunità di Amsterdam, imbevuto di empatia, dolcezza e grazia, sfida la suprema autorità spirituale del prototipo trasmesso fin dall'antichità e canonizzato dalla Chiesa cristiana universale, presentando un'immagine di Cristo radicalmente diversa da quella messa in scena fino ad allora dall'arte europea. L'esposizione e il volume che l'accompagna esplorano questo sviluppo drammaticooccorso nel pieno della carriera del pittore. Perché Rembrandt sceglie di raffigurare Cristo in un modo così radicalmente diverso dalla tradizione dominante? Magnificamente illustrato, attraverso saggi di studiosi internazionali il volume si focalizza su queste tavole, analizzando il ruolo rivoluzionario dell'artista olandese rispetto alla tradizione iconografica della rappresentazione di Cristo.