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Nottetempo

Interno con figure

Fausta Cialente

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 240

Tra i ricordi sfumati della provincia italiana e le ambientazioni in un Levante pieno di contrasti, "Interno con figure" raccoglie i racconti più significativi di Fausta Cialente. Scritti prevalentemente negli anni in cui era in Egitto, esplorano i temi più intimi e universali della sua opera: l’incanto dell’infanzia, le velleità di una borghesia “incosciente e colpevole”, il colonialismo, le tensioni dei rapporti familiari, l’appartenenza e lo sradicamento. Cialente tratteggia spazi domestici che custodiscono vite immobili e silenziose o piene di avventure con una prosa luminosa e una sensibilità perfetta. Racconta di bambini maliziosi e crudeli che indagano le dinamiche segrete degli adulti, di donne sfacciate e coraggiose, timide e schive alle prese con il senso di straniamento, di uomini disorientati che proiettano desideri e inquietudini sulla realtà circostante. Pubblicata per la prima volta nel 1976, la raccolta diventa una resa di conti, una testimonianza dei molti mondi attraversati e del tempo “sempre più velenoso e sempre più feroce” che Cialente ha saputo leggere e interpretare. Interno con figure, un andante che riflette il ritmo musicale della sua scrittura, intreccia fiaba e realtà cruda, invenzione e memoria, ironia e denuncia sociale, confermando una scrittrice di straordinario talento e lucidità.
16,50

Animali, custodi di storie

Francesca Matteoni

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 252

Chi fa rumore nel bosco o nell’onda? Chi ci scruta, non visto? Attraverso scoiattoli, ghiri, lontre, foche, orse, lupi, gheppi e uccelli acquatici – gli animali custodi delle storie raccontate nel libro di Francesca Matteoni –, l’osservazione e l’immaginario si aprono alle più profonde forme di connessione tra le specie terrestri e gli ecosistemi condivisi, ridefinendo la soglia fra domestico e selvatico, fra amore e terrore, nell’“inebriante e dolorosa rete del tutto”. In queste pagine le esperienze personali dell’autrice, insieme alle sue letture e memorie, si alternano a suggestioni e approfondimenti provenienti dagli Animal Studies, dal folklore, dalle tradizioni storiche e antropologiche che ci legano agli animali, fino alla letteratura, al cinema e alle arti che li vedono protagonisti. Un mondo di convivenze reali, interazioni costanti e proiezioni simboliche da decifrare, in cui ci fanno da guida creature metamorfiche (“mutaforma”) come la selkie dei mari nordici, sia donna sia foca grigia; la madre-lontra, metà acquatica e metà terrestre; la figura sciamanica dell’orsa, che scandisce il ciclo di morte, rinascita e comprensione di sé, o quella del lupo mannaro, il deviante diabolico perseguitato nei processi per stregoneria di epoca moderna. È così che le storie degli animali umani e non umani si sono intrecciate e si intrecciano di continuo nella trama ibrida dei viventi, dal culto e dalla parentela al conflitto e alla sopraffazione. Ed è per questo che gli animali reclamano il loro spazio vitale – e politico – come compagni senzienti di strada e di mondo: un atto di riconnessione con il pianeta e con tutto ciò che esiste ostinatamente insieme a noi.
17,90

Topologia della violenza

Topologia della violenza

Byung-Chul Han

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 180

Il punto di partenza dell’analisi che Byung-Chul Han sviluppa in questo saggio è la natura proteiforme della violenza: cambia aspetto, si adatta alla logica e alle modalità del contesto socio-politico in cui si sviluppa e, soprattutto, agisce anche laddove sembra essere sparita. L’esame parte dalla violenza nelle sue manifestazioni macrofisiche: quella del sangue e del sacrificio, del sovrano sul sottoposto, quella senza sangue delle camere a gas, quella del linguaggio offensivo. In questo senso essa è espressione di un “eccesso di negatività”: è infatti possibile esclusivamente dove c’è antitesi, tensione bipolare tra un Ego e un Alter, un Interno e un Esterno. Nell’epoca odierna, con la progressiva “positivizzazione della società” − ovvero lo smantellamento della negatività e della contrapposizione e l’appiattimento delle differenze − anche la violenza sembra svanire, almeno nelle sue forme tangibili, corporee. Ma quello a cui assistiamo, sostiene il filosofo, è in realtà un suo trasferimento sul piano psichico, all’interno del soggetto. È, quella odierna, una violenza microfisica, un pericoloso “eccesso di positività” che si manifesta “in termini di sovrapprestazione, sovrapproduzione e sovracomunicazione, iperattenzione e iperattività”, fondendosi e confondendosi con la sua controparte: la libertà. Nella società della prestazione il soggetto, formalmente libero, è vittima di se stesso e delle pulsioni che ha introiettato. “La storia della violenza giunge a compimento in questa coincidenza tra carnefice e vittima, tra signore e servo, tra libertà e violenza”.
15,90

Pelli

Pelli

Rachele Salvini

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 144

“C’è un puma ad Agra”. Zelda riceve una telefonata allarmata dell’ex nuora Allison: nella loro cittadina in Oklahoma è stato avvistato un animale che si credeva scomparso da tempo. Dal terribile omicidio di tre bambine scout avvenuto anni prima, per mano – stando alle voci – di un nativo americano capace di trasfigurarsi in puma. Ma per Zelda quelle parole risvegliano ben altri ricordi, anch’essi intrisi di pericolo: ad attenderla, al limitare dell’oscurità della memoria, c’è il marito Tom, ormai morto. Il loro innamoramento sfociato in un matrimonio spento e segnato dalla violenza: Zelda come le bestie cacciate da Tom, creature affascinanti da prevaricare per la semplice consapevolezza di esserne capace. Le loro pelli esposte in casa, immortalate nella stasi della sconfitta. E poi il pensiero va a Gareth, il figlio un tempo amatissimo che ora è solo un guscio di risentimento e pregiudizio, così simile, troppo simile al padre. Alla nipote Grace, una bambina che ha già sviluppato una scorza che lei non riesce a penetrare. Zelda si scopre insofferente, si scopre succube di una passività che, ora che è in là con gli anni, non le calza più. Zelda, a poco a poco, scopre se stessa. Rachele Salvini ci consegna una storia sul riscatto delle vittime e su una crescita personale che non conosce tempo né età, un romanzo che dal cuore degli Stati Uniti parla alle donne spezzate di ogni angolo del mondo.
15,50

Il soldato era un delfino. Animali e politica

Il soldato era un delfino. Animali e politica

Eva Meijer

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 120

Il delfino Takoma, dopo aver prestato servizio nell’esercito degli Stati Uniti per scovare ordigni nel Golfo Persico, nel 2003 ha disertato. Ci sono gruppi di oche che hanno conflitti territoriali con gli umani, gli oranghi utilizzano raffinate forme di collaborazione quando pianificano di fuggire da uno zoo, le api discutono tra loro sul luogo in cui costruire un nuovo alveare, i piccioni prendono decisioni democratiche. Tra resistenza e coabitazione con la nostra specie dominante, gli animali non umani dimostrano ogni giorno chi sono e cosa vogliono. Eppure, continuiamo a prendere decisioni che influenzano o determinano le loro esistenze escludendoli dalla sfera politica, oltre a sfruttarli, opprimerli ed eliminarli in vari modi. Ormai conosciamo molto dei loro linguaggi complessi, delle loro organizzazioni comunitarie e delle loro ricche vite interiori – che smentiscono la tesi di Aristotele secondo cui gli umani sarebbero la sola specie politica, in quanto l’unica a saper utilizzare il linguaggio razionale e a possedere un’istanza morale. Al di là di quest’ipoteca teorica che ha gravato a lungo sul pensiero occidentale e sulle gerarchie di potere, Eva Meijer immagina una “nuova alleanza” con gli altri animali che superi l’interesse esclusivamente umano posto al centro della politica: possiamo iniziare a considerarli come nostri concittadini in una società multispecie? E possiamo immaginare un diverso tipo di democrazia, che includa la loro voce e i loro diritti nelle scelte che riguardano tutti gli abitanti del pianeta e la fitta rete di interrelazioni che lo percorre?
15,50

Maxi-rissa. I diari della trap

Maxi-rissa. I diari della trap

Alberto Piccinini, Giovanni Robertini

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 156

“La trap è sempre differente, marginale, eccessiva, anche adesso che occupa il centro della scena” con i brani di Sfera Ebbasta, Anna Pepe, Tony Effe e tanti altri trapper in cima a ogni classifica di streaming. Non serve più spiegare che cosa sia e da dove venga questa musica. Anzi, la stessa trap è ampiamente in grado di spiegare il Paese, come una specie di mitologia sotterranea e onnipresente. L’ossessione per la ricchezza, la paura della povertà, l’attrazione per il crimine e il potere, i conflitti di classe. Queste storie di riscatto, tradimento, successo raccontano la realtà urbana contemporanea con una vitalità che manca al pop rassicurante e consolatorio. Alberto Piccinini e Giovanni Robertini mostrano la natura spesso conflittuale e polarizzata del dibattito pubblico in cui la trap è immersa, tra ansie securitarie e panico morale sui famigerati maranza. Ma soprattutto "Maxi-rissa" ci porta dentro il mondo di Baby Gang, Simba La Rue, Paky – un “fumettone di case popolari, pistole, famiglie divise, piccoli criminali, spaccio, vendette, macchinoni e Rolex” –, offrendoci uno sguardo unico, provocatorio e finalmente empatico sulle disuguaglianze, l’identità delle seconde generazioni, il rapporto tra centro e periferie nell’Italia di oggi.
15,90

La Cecilia

La Cecilia

Michela Panichi

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 264

Quando nasci il nome non te lo scegli. Quello di Cecilia lo ha deciso suo padre e per questo è speciale. Tre sillabe piene, che sanno “di pulito” come il legame con lui, ma si sporcano quando le pronuncia sua madre, accorciando il nome alle prime quattro lettere. È solo nell’estate dei suoi tredici anni, passata a Ischia come sempre, che Cecilia scopre da suo fratello minore una verità diversa: si chiama come un verme anfibio, una specie animale che non presenta evidenti differenze di genere. Questa consapevolezza non è che un assaggio di ciò che dovrà affrontare durante quei giorni sull’isola: sogni infestati da creature marine, misteriosi litigi tra i suoi genitori, il ciclo imminente e quella femminilità tanto odiata, da cui ormai non può sfuggire. Ma esiste una spiaggia, i Maronti, dove questi problemi sembrano non riuscire a raggiungerla. Lì si ritrova un gruppo di adolescenti invischiati nei primi approcci amorosi. Scambiata per maschio dai suoi nuovi amici, Cecilia decide istintivamente di coltivare quell’equivoco e adotta il nome di suo fratello, Luca. Così, se con i genitori è femmina, ai Maronti è maschio. E lo è soprattutto per Alba, una ragazzina esuberante che vive con sfrontatezza i primi desideri erotici, e che per questo la attrae e la spaventa al tempo stesso. Nell’arco di un’estate, Cecilia si ritrova quindi ad affrontare il delicato passaggio alla vita adulta. La sua è una straniante ricerca di sé, per capire la cosa più difficile di tutte: chi è veramente e chi vuole essere. Il primo romanzo di una scrittrice giovanissima ma dal talento già maturo.
15,90

Mendicare

Mendicare

Max De Paz

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 132

Il Quinto arrondissement, il più antico di Parigi, è quello dei resti romani, del Panthéon, della Sorbona. Oggi, dice il giovane narratore di questo brillante romanzo d’esordio, lo riconosci invece dai borghesi ricchi e dal prestigio del denaro che ha scalzato quello della storia. Guardando bene, però, qualcosa stride ai margini del quadro: il quartiere è pieno di esclusi e drop-out – senzatetto, barboni, mendicanti che vivono per strada e intralciano i passanti coi loro cartoni unti e i loro fagotti. Il ragazzo è uno di loro, ha vent’anni e già una storia pesante alle spalle: un fratello maggiore rovinato dal crack, una casa popolare da cui la sua famiglia è stata sfrattata, una madre che non sa più dove sia. “Così ho finito per appoggiare il culo a terra. Poi le gambe, la spalla, la guancia”. Sull’asfalto della strada stringe rapporti tragicomici di sopravvivenza e complicità: con i suoi sgangherati compagni di elemosina guarda il mondo che finge di non vederli o non li vede proprio, e quelli che con una moneta si ripuliscono la coscienza. Ci sono giorni migliori, in cui una gaufre al cioccolato ha il sapore di una gioia ritrovata, e quelli peggiori, in cui la miseria abbrutisce e basta. Fin quando non incontra quello che sembra un mucchio di cappotti informe ed è invece Élise, una senzatetto anche lei, con cui trova qualcosa di luminoso, di caldo, che somiglia all’amore e alla voglia di combattere per uscire da “questo gran bordello, insieme”.
16,50

A domanda rispondo. Divertimenti e ambasce di un autore di quiz

A domanda rispondo. Divertimenti e ambasce di un autore di quiz

Armando Vertorano

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 192

Milionari, ghigliottine, ruote della fortuna. Siamo un popolo di santi, poeti e giocatori. Sono tantissimi gli italiani che ogni giorno, davanti al televisore, seguono e si cimentano nei quiz. Molti di loro si interrogano pure sul lavoro di chi li crea. Cosa significa scrivere per un quiz televisivo? Quali sono le domande che funzionano e come vengono trovate? Come si fa a stabilire se una risposta è davvero giusta o sbagliata? Armando Vertorano, autore e domandiere da anni, svela i segreti di un mestiere che, pur suscitando molta curiosità, è poco conosciuto. Lo fa intrecciando il racconto vivace del lavoro quotidiano in redazione e in studio con un’originale prospettiva che ripercorre la storia del quiz in Italia, dagli albori di Lascia o raddoppia? all’influente innovazione di Rischiatutto fino ai programmi in onda oggi come L’Eredità. Scopriremo che “lo spettatore da casa non sempre ne è apertamente consapevole, ma ogni gioco è una forma di racconto. Se un telequiz fosse un film, le domande sarebbero la sua sceneggiatura”. Vedremo come si evolvono i quesiti nel tempo, riflettendo i cambiamenti sociali e culturali, e come il concorrente si è trasformato da esperto depositario di un sapere enciclopedico a persona comune con cui il pubblico può identificarsi. Giocando a propria volta. "A domanda rispondo" è un’esplorazione del legame invisibile che unisce chi domanda, chi risponde e chi guarda, un viaggio dietro le quinte che svela i segreti di un genere tanto amato quanto longevo e capace di rinnovarsi.
16,50

In volo. Vita e morte sulla soglia dell’estinzione

In volo. Vita e morte sulla soglia dell’estinzione

Thom Van Dooren

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 264

In questo libro commovente e illuminato Thom van Dooren mette la filosofia ambientale in dialogo con le scienze naturali e l’antropologia per far emergere tutto il significato culturale ed etico delle estinzioni contemporanee. A differenza di altre riflessioni su questo tema, "In volo" racconta alcune “storie vive” di specie animali in pericolo nella loro complessità di forme e nessi: perché, nelle reti di relazioni condivise che si intrecciano sul pianeta, l’estinzione di una specie non è mai un fenomeno isolato, con conseguenze ristrette. Nell’attuale “sesta estinzione di massa”, di origine perlopiù antropogenica, i fili spezzati smagliano porzioni allargate di esistenza terrestre, compromettendo ecosistemi a catena. Ogni capitolo, illustrato da fotografie, si concentra su un gruppo di uccelli a rischio: gli albatros del Pacifico settentrionale, gli avvoltoi indiani, una colonia di pinguini in Australia, le gru del Nord America e i corvi hawaiani. Non più solo entità astratte dai nomi latini, queste specie in pericolo ci pongono interrogativi inaggirabili: sui filtri antropocentrici che ancora reggono la distinzione umano-animale, sulle responsabilità etiche verso le “traiettorie” e i “modi di vita” recisi, sugli approcci alla cura e alla conservazione. In un pianeta coabitato e coevoluto con gli altri viventi, riconoscere la dignità del lutto di e per queste esistenze senzienti è il primo passo per non rassegnarsi a un’era di perdite.
18,90

Pathemata. O, la storia della mia bocca

Pathemata. O, la storia della mia bocca

Maggie Nelson

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 96

Secondo pannello di un dittico avviato nel 2009 con Bluets (pubblicato in Italia da nottetempo nel 2023), "Pathemata, O, la storia della mia bocca" tocca con grazia le corde più intime dell’esperienza umana, fondendo insieme il “diario di una paziente” – ovvero il racconto di un decennio di dolore alla mascella – e l’esplorazione personale del punto di unione tra onirico e ordinario. Nelle parole di Maggie Nelson l’inconscio si insinua nella quotidianità e svela timori taciuti, ferite represse. Passando dalle proprie vicissitudini cliniche al territorio inesplorato della maternità, dagli inciampi di un rapporto amoroso agli squarci lasciati dal lutto, l’autrice si mette a nudo con una scrittura evocativa, musicale ed essenziale. Nelson ci fa sentire con forza inedita l’emozione più profonda e vera: tutti noi abitiamo un corpo capace di provare amore e dolore, patimenti e passioni, tutti noi siamo presi dallo sforzo costante di connetterci con gli altri.
14,00

Cultura di destra

Cultura di destra

Furio Jesi

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 300

"Che cosa vuol dire cultura di destra?" chiede un intervistatore a Furio Jesi nel 1979. È "la cultura entro la quale il passato è una sorta di pappa omogeneizzata che si può modellare nel modo più utile, in cui si dichiara che esistono valori non discutibili, indicati da parole con l'iniziale maiuscola". Originale mitologo della modernità, Jesi dedica gli studi qui raccolti a individuare le matrici sotterranee, il linguaggio e le manifestazioni delle "idee senza parole" della cultura di destra otto-novecentesca; e lo fa smascherandone i luoghi comuni, le formule e le parole d'ordine che alludono a un nucleo mitico profondo e inconoscibile, ma fondante e modellante, cui fanno riferimento i principi ricorrenti di Tradizione, Passato, Razza, Origine, Sacro. Un "vuoto" da riempire di materiali mitologici, manipolati dalla propaganda politica di destra per legittimare il suo potere e gli ordinamenti sociali dominanti. Da questa prospettiva, Jesi indaga gli apparati linguistici e iconici sottesi al fascismo e al neofascismo, al nazismo e al razzismo, penetra nelle pieghe dell'esoterismo di Julius Evola e del lusso retorico dannunziano, attraversa le pagine di Liala e Pirandello. Questa nuova edizione di un libro ancora attualissimo è corredata da tre inediti e un'intervista.
17,50

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