Neri Pozza
Jerusalem suite. Un hotel in prima linea tra Israele e Palestina
Francesco Battistini
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 432
C’è un luogo, l’American Colony di Gerusalemme, che è sempre stato sulla prima linea del conflitto arabo-israeliano. Non è solo un albergo storico e di fascino. Nato quasi 150 anni fa nella vecchia casa di un effendi, culla d’una piccola colonia di presbiteriani americani, il Colony, sul limite fra l’Est e l’Ovest, ha sempre cercato d’essere un luogo di neutralità, di dialogo, d’incontro fra cristiani, ebrei, musulmani. Il libro è la storia di questo albergo. Raccontato attraverso i suoi personaggi, le sue stanze, gli eventi che l’hanno abitato. Fu un lenzuolo del Colony, usato come bandiera bianca, a sancire la fine della dominazione ottomana. Qui venivano Lawrence d’Arabia a rifugiarsi e Churchill a ridisegnare il Medio Oriente, Selma Lagerlöf a scrivere il suo romanzo da Nobel e Mark Twain a riposarsi. Nel 1948 da questi tetti si sparavano la Legione Araba e la Banda Stern. Durante le guerre dei Sei giorni e del Kippur in questa reception bivaccavano i giornalisti di tutto il mondo. In questi giardini giocava un piccolo Rudolf Hess, futura anima nera della Shoah, e nella camera 16 ci furono le prime trattative per gli accordi di Oslo. Qui alloggiava Tony Blair quand’era inviato per la Cisgiordania e Gaza e qui passava John Kerry, dopo gli incontri con Netanyahu. Il Colony è ancora oggi una piccola Palestina nella Gerusalemme occupata, dove molti leader palestinesi non mettono piede, e insieme un pezzo d’Israele che pochi politici israeliani frequentano. Una terra di nessuno e di tutti. Plato Ustinov vi piantò due palme della pace più volte incendiate e poi ripiantate dal nipote Peter. Durante le intifade, il Colony era una fortezza sicura: un rigido statuto fissa le quote “etniche” dei camerieri che vi possono lavorare, e per questo nessuno l’ha mai attaccato.
Illuminazione
Sarah Perry
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 350
Questa è la storia di una cometa. Si chiama Hale-Bopp, ed è il 1997 quando la sua chioma illumina l’immaginaria cittadina di Aldleigh, nell’Essex. La vedono il fiume Alder, le lattine di birra schiacciate sull’argine, le vie della città all’imbrunire e la Bethesda Chapel, con il suo tetto spiovente d’ardesia e le sette finestre a ogiva. La vede Thomas, in cui una recente passione per l’astronomia risveglia ricordi da tempo sopiti. Questa è la storia di Thomas Hart e Grace Macaulay, un giornalista di mezza età e un’adolescente selvatica di quasi diciott’anni, figlia del pastore della Bethesda, intransigente comunità battista di cui entrambi sono parte. Nonostante trent’anni li separino, i due sono spiriti affini, e da quando Thomas ha visto Grace per la prima volta – in culla, il visetto raggrinzito, i capelli nerissimi – l’affetto per quella «bambina infelice» non ha fatto che crescere. La loro fede li trascina indietro, ma il desiderio di essere fedeli alla propria identità li spinge in alto, in avanti: Thomas verso l’astronomia e il cielo, Grace verso Londra. Nei vent’anni successivi, per caso o forse per destino, le loro orbite si incroceranno continuamente, mentre i due si troveranno a chiedersi quanto siano importanti i legami che si scelgono, rispetto a quelli che la sorte riserva. Grace incontrerà Nathan, un ragazzo che le insegnerà a vivere nel presente, e Thomas incontrerà James, un amore impossibile, ma cui lo unisce l’ossessione per un fantasma, l’astronoma Maria Vaduva, misteriosamente scomparsa nel 1888. Questa è anche la sua storia.
Abisso. Cuba 1962. Il mondo a un passo dal conflitto nucleare
Max Hastings
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 608
Furono i tredici giorni più famosi della Storia, tra il 16 e il 28 ottobre 1962, quelli in cui Stati Uniti e Unione Sovietica rischiarono di far esplodere la Guerra fredda in guerra atomica. Nei tre mesi precedenti, Nikita Chruscev aveva schierato segretamente missili balistici nucleari sulla costa nord di Cuba. L’America, dal canto suo, aveva installato i suoi Jupiter in Italia e in Turchia e tentato, senza riuscirci, l’invasione dell’isola per rovesciare Fidel Castro. In quei giorni l’umanità si sporse sull’abisso della totale autodistruzione, e per un soffio non vi cadde dentro. Proprio in quel 1962, infatti, John F. Kennedy, uno dei tre attori in scena insieme al leader sovietico e a quello cubano, si ritrovò spesso a citare il bestseller di Barbara Tuchman I cannoni d’agosto, a proposito della Grande Guerra: nessuna delle potenze belligeranti intendeva scatenare il gigantesco conflitto che sarebbe seguito. Eppure. Con quello che si potrebbe ormai definire “il metodo Hastings” – ossia il modo in cui il giornalista, storico, polemologo da oltre mezzo secolo rende godibile a tutti la grande Storia –, "Abisso" ci fa rivivere in presa diretta i giorni cruciali in cui si discusse se attaccare Cuba, guardare i sovietici marciare dentro Berlino Ovest e poi entrare in una guerra globale. Attraverso lo sguardo di capi di Stato, ufficiali sovietici, contadini cubani, piloti americani, fautori del disarmo britannici, avremo accesso a interviste, documenti d’archivio, registrazioni, diari, testimonianze dirette. Su quell’apocalisse sfiorata ed evitata grazie, in fin dei conti, a singoli uomini che hanno saputo fermarsi. E mai quella storia lontana sessant’anni sembrerà tanto vicina. Pensando alla crisi dei missili, dobbiamo ovviamente sentirci grati per essere ancora qui, oggi, a leggere e a scrivere su di essa. Non possiamo essere certi del fatto che ci andrà sempre così bene, e che i grandi leader sapranno sempre far mostra di altrettanta saggezza.
Scintille. Storia clandestina della Cina
Ian Johnson
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 432
Se qualcosa accomuna tutti i paesi è che la storia diventa sempre più terreno di scontro sul presente. In Cina l’interazione tra passato, presente e futuro è un’ossessione millenaria. Le dinastie imperiali riscrivevano il passato per giustificare il loro dominio e dimostrare l’indegnità dei predecessori. Il marxismo ha modernizzato facendo della storia un processo inarrestabile verso la vittoria del comunismo. Il Partito comunista cinese, forte di questo assunto, da decenni riscrive misfatti e tragedie, giustifica poteri e violenze. A fronte di una storia autorizzata, fin dagli albori della Repubblica popolare, la controstoria era affidata al coraggio di un pugno di dissidenti. Negli ultimi vent’anni, però, a riscrivere la versione del regime è una rete diffusa attraverso il paese: scrittori, artisti, filmmaker, giornalisti, “cronisti” clandestini che, sfruttando la velocità e l’anonimato della tecnologia digitale, sfidano il governo sul suo terreno più sacro, il monopolio del passato. Una documentarista fa un film su un famigerato campo di lavoro dell’era di Mao. Una giornalista studia le vicende di una fanzine studentesca del 1960, Xinghuo (Scintilla), “spenta” subito nel sangue. Un editore elude la polizia segreta e pubblica un periodico samizdat di argomento storico. Una giornalista indipendente dà voce alle sofferenze di milioni di persone per i lockdown a oltranza. Sono alcune delle persone che partecipano di questa testimonianza corale raccolta dal Premio Pulitzer Ian Johnson. "Scintille" dà atto di un cambiamento poderoso in essere: le voci di dissenso stanno incrinando la versione ufficiale, combattono una delle grandi battaglie dell’umanità, memoria contro oblio. Una battaglia che darà forma alla Cina di domani.
Il cammino
Anya Niewierra
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 416
Il passato è un labirinto di pensieri cupi, che cercano vendetta. Lotte Bonnet ha 44 anni, due figli, un marito amorevole con cui è sposata da oltre due decenni e una carriera ben avviata come pasticciera a Vijlen, nei Paesi Bassi, dove vive. Suo marito, Emil Jukić, sopravvissuto a una diagnosi che, sei anni prima, gli lasciava ben poche speranze, per festeggiare la vita riconquistata ha deciso di intraprendere da solo il Cammino di Santiago. Ma, all’improvviso, la notizia: mentre si trovava in una regione isolata del Massiccio Centrale, in Francia, Emil si è suicidato. Lotte è distrutta. Non ha senso, compiere un simile viaggio per celebrare la vita e poi porvi fine in modo tanto violento: Emil, a quanto pare, si è trafitto la giugulare con un coltello. Eppure nulla lascia supporre che le cose siano andate diversamente. E quando Lotte, per disperdere le ceneri, si reca in Bosnia Erzegovina, nel paese natale del marito, scopre un’altra atroce verità: l’uomo affettuoso, forte, che l’ha sostenuta in tante prove dell’esistenza non è mai stato chi le ha detto di essere. Il vero Emil Jukić è morto nel 1995, trucidato in un’azione della milizia serbo-bosniaca. Chi era dunque Emil? Perché ha mentito? Quella zona d’Europa così insanguinata ha forse lasciato tracce anche su di lui, tanto da spin gerlo a nascondere la propria identità? Determinata a scoprirlo, Lotte intraprende a sua volta il Cammino: i suoi passi ricalcheranno gli stessi del marito, dormirà negli stessi letti, mangerà nelle stesse locande. Senza sapere che qualcuno non la perde di vista un istante. Qualcuno che ha un obiettivo solo: mettere a tacere il passato, a ogni costo.
L'ultima sirena
Iida Turpeinen
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 256
Immaginate la massa d’acqua tra Siberia e Alaska, che nel 1741 da poco si chiama Mare di Bering, e una mappa che, nella parte superiore, aspetta ancora di essere disegnata. Questa storia comincia con la spedizione russa del capitano Vitus Bering nel Grande Nord, attraverso ottomila chilometri di terra siberiana verso il mare ignoto. Dell’equipaggio è parte il naturalista-teologo tedesco Georg Wilhelm Steller che, in seguito al naufragio della nave, approda con un pugno di sopravvissuti su un’isoletta del Pacifico, dove scoprirà specie animali meravigliose, che col suo nome varcheranno i secoli. Come quell’enorme mammifero marino dagli occhi umani, sirena che salirà dagli abissi a salvare con le sue carni morbide i naufraghi dall’inedia. La ritina di Steller. Alaska 1859: in alto sulla mappa ora ci sono le macchie delle isole. Il governatore Furuhjelm deve risanare i conti della Compagnia russo-americana, che ha svuotato le terre alascane dalle foche e dalle volpi per farne pellicce. Ma il go - vernatore vuole anche arricchire la sua colle - zione zoologica, magari con la mitica creatura descritta da Steller. Anche se della gigantesca sirena pare siano rimaste solo le ossa. 1950, Isole Aspskär, Golfo di Finlandia. Il tassidermista John Grönvall, che di mestiere prepara animali per i musei, ora deve ricostruire lo scheletro di un’impressionante bestia marina, la ritina di Steller, estintasi 27 anni dopo la sua scoperta, un tristissimo primato per la zoologia, un monito per l’umanità tutta. Ne "L’ultima sirena", il destino di questa strabiliante creatura, attraverso le vite di collezionisti ossessivi, ambientalisti entusiasti, scienziati inquieti e scienziate mai riconosciute, si fa simbolo dell’irreversibile distruzione della natura, e al tempo stesso celebra magnificamente il miracolo della vita.
Snob society. Ritratti di eleganza
Francis Dorléans
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 544
Dandy, nottambuli, esteti, muse, star, couturier, arredatori, scrittori, accomunati da sto rie d’amore, avventure romanzesche, party in terrazza, colpi di fulmine, sotterfugi per procurarsi il denaro di cui necessitano per vivere come hanno scelto. Molto denaro. Uomini e donne che stanno alzati fino a tardi, bevono superalcolici a qualsiasi ora del giorno, passano da una sigaretta all’altra e non disdegnano la droga. Sono quasi un centinaio i personaggi raccontati in questo che non è uno studio sociologico sullo snobismo, ma un libro che racconta nell’intimo teste coronate, attori e attrici, registi, scrittori, fotografi, gente di “buona famiglia”, stilisti, politici, uomini d’affari, artisti dal talento ineguagliabile. Da Londra a Parigi passando per Hollywood, la rocca di Monaco e la Grecia, luoghi concatenati tra loro come le vite dei loro personaggi, si rincorrono aneddoti scandalosi: Natalia Paley, principessa di casa Romanov, bellezza androgina, iniziata alla droga da Cocteau. Cary Grant, che ostenta un’apparente serialità seduttiva ma guarda a Randolph Scott, il cowboy più virile del West americano. Marilyn Monroe, che sarebbe dovuta diventare principessa di Monaco al posto di Grace Kelly, secondo il piano di Onassis, ma risulta troppo «volgare» benché «appetitosa». È così che si sgretolano le fiabe, in una società dove i locali notturni hanno preso il posto dei salotti settecenteschi. Dal libro di Francis Dorléans emerge una verità essenziale: la società snob è caratterizzata dall’arroganza, dall’amore per la ricchezza e il potere, nonché dalla cattiva educazione. Perché la classe non si compra. Dai duchi di Windsor a Orson Welles, da Aristotele Onassis alla principessa Marella Caracciolo, da Howard Hughes a Truman Capote, dalla famiglia Rothschild a Maria Callas. E poi ancora Marlene Dietrich, Gianni Agnelli, Cecil Beaton, Ali Aga Khan, Greta Garbo, Luchino Visconti e molti altri, nella biografia di un mondo che molti sognano e solo pochissimi possono vivere.
Il viaggiatore incantato
Nikolaj Leskov
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 208
Su un battello che attraversa il Lago Ladoga, oltre San Pietroburgo, i passeggeri si dilettano a conversare, si scambiano storie, così che il viaggio sia più breve e gradevole. Fin quando, a raccogliere il testimone del narratore, compare uno strano personaggio, un gigante in abiti monastici ma con modi poco clericali. Non appena, infatti, la sua piacevole voce di basso comincia a raccontare, tutti i presenti entrano in un cono d’ombra, perché le parole del monaco, meste o allegre, sono sorprendenti, ammalianti. Ivan Sever’janyč Fljagin, promesso a Dio dalla madre morta subito dopo averlo partorito, ha passato la vita a fuggire un destino che infine lo ha raggiunto. Odisseo russo, di volta in volta crudele, leale, ardito, ubriacone, generoso, pieno di contraddizioni e umanità, ha molto vissuto e molto veduto. Le sue tribolate peregrinazioni sono affollate di nomadi, servi della gleba, tatari, ladri, assassini, prostitute, mercanti, principi, soldati, diavoli, diavoletti e angeli, anche se – come apprenderanno gli ascoltatori rapiti dalla sua affabulazione – il viaggio di quest’uomo semplice ma giusto è un futuro ancora da scrivere. Pubblicato nel 1873, opera profondamente russa, per costruzione, temi, sfondi, dialoghi contaminati dal linguaggio popolare, "Il viaggiatore incantato", qui in una nuova traduzione, è il titolo più significativo di un «maestro» che, come pochi altri, ha mostrato «un’affinità tanto profonda con lo spirito della favola» (Walter Benjamin). Con la sua lingua creativa e naturale, che si fa ascoltare prima ancora che leggere, Leskov rientra a pieno titolo nel canone della grande letteratura russa e merita una riscoperta della critica e dei lettori. Prefazione di Paolo Nori.
La suggeritrice
Emanuela Ersilia Abbadessa
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 304
Palermo, 1955. Ormai infranto il sogno di diventare una solista, la vita di Franca scorre sempre uguale. Il suo lavoro è accompagnare al pianoforte le alunne di una scuola di danza diretta da un’ex étoile russa, e le note, che potrebbero uscire piene di senso dalle sue dita esperte, sono ridotte lì a semplice ritmo martellante, stancamente ripetuto. Soltanto a sera, nella sua stanza, Franca si riappropria della musica, di ogni sussurro, di ogni languore di cui la sua esistenza è priva. Poi, un giorno, nella scuola di Madame entra una giovane che pare un giunco, flessibile quanto gracile, la pelle diafana che somiglia alla porcellana. E quando le mani di Franca iniziano a muoversi sulla tastiera, quel corpo prende vita, si libra in volo, le braccia sono ali, i piedi non emettono suono al contatto con la terra, il movimento nasconde e sublima la fatica. La ragazza, Cristiana, diventa cigno, e Franca ne resta incantata. In breve tra le due si crea un legame strettissimo: Cristiana adora Franca, e Franca nel prendersi cura di quella creatura dal talento straordinario, nel suggerirle la via fra gli scogli della vita, trova una luce che non l’ha mai sfiorata prima. L’amicizia fra le due donne è limpida, senza segreti, fino al giorno in cui Carlo, professore di Storia e appassionato d’opera, irrompe in quell’equilibrio. E sarà Franca, ancora, a trovare le parole giuste per la competizione che si insinua tra loro. Una competizione a cui Cristiana non sa neppure di partecipare. Con "La suggeritrice", Emanuela E. Abbadessa torna in libreria con una storia piena di grazia, che racconta la fatica e lo splendore dell’amicizia, lo sforzo luminoso di rinascere come sé stessi.
La sposa normanna
Carla Maria Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 256
Palermo, 1185. Costanza d’Altavilla ha preso i voti ormai da molti anni e si è ritirata dal mondo. Quando viene chiamata al cospetto del re di Sicilia, non può immaginare che cosa lui le chiederà. Costanza è l’unica principessa di sangue reale ancora in vita e dovrà sposare Enrico di Svevia, il figlio di Federico Barbarossa, sancendo così un accordo tra il regno e l’Impero: il futuro erede avrà il controllo su un territorio vastissimo. Costanza non ha mai desiderato i fasti e gli agi della corte, ma da quando è nata sa che esiste un prezzo da pagare per il sangue reale che le scorre nelle vene. E così si sottomette, rinunciando a sé stessa per il bene del popolo normanno. Il matrimonio con Enrico si rivela fin da subito infelice, lui è rozzo, arrogante, feroce. Ma quando Costanza, dopo lunghi anni di attesa e di crudeltà, riesce finalmente a dare alla luce l’erede tanto desiderato, la sua vita si vota a lui e alla sua sopravvivenza. Federico, infatti, fin dalla nascita deve combattere contro potenti nemici dai quali, dopo la morte di Costanza, nessuno può più proteggerlo. Ma il “piccolo re”, forte dell’affetto del popolo di Palermo e dell’indomito coraggio ereditato dagli avi normanni, riuscirà a salire ancora adolescente sul trono che fu degli Altavilla, realizzando il sogno di sua madre e guidando il regno di Sicilia verso uno splendore mai più ripetuto nel corso della Storia.
Nessun segnale
Kimi Cunningham Grant
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 320
Per Emlyn pensare al passato non è un’opzione. Non pensa più al fatto che lei e Janessa, la sua migliore amica, si parlano a malapena. Non pensa più nemmeno a Tyler, suo vecchio amore, che tre anni prima l’ha abbandonata, sul ciglio della strada. Più morta che viva. La sua nuova routine è semplice, ridotta all’essenziale. Lavora come guida di pesca in Idaho, cieli azzurri, acque limpide, profondi crepacci, e abita nella sua roulotte Airstream vicino al fiume, dove il tempo sembra essersi fermato. I suoi amici ora sono il reverendo della comunità e Varden, il ranger che la guarda con occhi tutt’altro che indifferenti. Sono loro ad averla accolta e protetta quando si è ritrovata senza nulla a cui aggrapparsi. Poi un giorno Janessa scompare, ed Emlyn viene catapultata di nuovo nel mondo che tanto voleva dimenticare. L’amica, diventata nel frattempo una star dei social, d’abitudine condivide tutte le sue avventure con un folto popolo di follower. Ora però, dopo diversi giorni di silenzio, Emlyn si rende conto che l’ultima foto postata ha qualcosa di allarmante. Janessa le sta forse chiedendo aiuto? Non le rimane altra scelta che andare a cercarla. Ma non è la sola, in quella natura che non è puro idillio, a volerla trovare. Tra quei boschi silenziosi, quale altro fantasma della sua vecchia vita dovrà affrontare? Con una narrazione incalzante e ricca di mi stero, Kimi Cunningham Grant racconta di traumi negati, di un passato che non passa, sullo sfondo di una terra selvaggia e meravigliosa.
Prigionieri del castello
Ben Macintyre
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 432
"Questa è l’incredibile storia vera della prigione più inespugnabile della Germania nazista. Un castello, quello di Colditz in Sassonia, che nel corso dei secoli era stato fortezza medievale, residenza di caccia, sanatorio, sede di gruppi paramilitari, e che infine, durante la Seconda guerra mondiale, fu per quattro anni campo di prigionia per ufficiali alleati ad alto rischio di fuga. Così all’interno di quelle mura – a strapiombo su un fossato oltre il quale comunque non c’era la libertà, ma chilometri e chilometri di terra tedesca – si creò una specie di “università dell’escapismo”, un microcosmo di persone con un unico obiettivo: l’evasione. Ciò, tuttavia, non si tradusse mai in vera e propria unità: ciascun gruppo nazionale, nei pochi anni in cui Colditz fu il campo di massima sicurezza Oflag IV-C, tentò la fuga decine di volte, sovrapponendo gallerie a gallerie, tentativi a tentativi, al punto che si rese addirittura necessaria l’istituzione di un «comitato internazionale per l’evasione», il solo a essere informato di ogni singolo piano, di cui gli spettava specifica autorizzazione. Dei numerosissimi tentativi attuati, in realtà, solo pochi andarono a buon fine, e tutti all’insegna di una certa assurdità: ci fu chi si nascose tra la folla di ritorno da una partita di calcio, chi viaggiò otto giorni in sella a una bicicletta rubata, chi scappò cucito all’interno di un materasso pieno di paglia marcescente. Con Prigionieri del castello, Ben Macintyre ci conduce dietro le quinte di un’intrigante storia del Novecento per offrirci il ritratto di un gruppo di uomini eroici ma fallibili, che pur prigionieri replicavano gli schemi classisti e gli antagonismi della società pre-bellica; il libro definitivo sul mito di Colditz.