Laura Capone Editore

Un libro, due titoli, due copertine. Una storia, mille vite. La mia, la vostra, la nostra. Io sono la protagonista indiscussa, ma non cammino da sola. In queste pagine c’è la mia famiglia, ci sono gli amici, le persone importanti che ho incontrato lungo il percorso. E poi ci siete voi, lettori, che vi scoprirete protagonisti insieme a me. Perché in questa storia c’è qualcosa che vi appartiene. Un’emozione, un dolore, una speranza. Un frammento di vita in cui vi riconoscerete. La prima parte racconta la scoperta della mia malattia oncologica. Ma non aspettatevi un racconto cupo o rassegnato. La malattia c’è, ma non mi definisce. Si intreccia con il mio passato, il mio presente, il mio futuro, senza mai spegnere la luce. Perché accanto ai momenti difficili, ci sono l’amore, la dolcezza, la passione, la gratitudine, l’ironia. La vita è fatta di contrasti e io scelgo di viverli tutti, senza paura. Poi arriva la seconda parte. La recidiva. Le terapie. La battaglia si fa più dura, ma la mia mente diventa più forte del mio corpo. La consapevolezza si trasforma in resistenza, la parola in energia.

Perché Antioco Aramu decide di cambiare vita, dopo una giovinezza vissuta da seduttore irresistibile e impenitente? Antioco racconta con lucidità il suo cambiamento, sia personale che professionale. Le tre donne importanti della sua vita - ciascuna unica a modo suo - lo accompagnano nelle terre dove il Vermentino nasce e si sviluppa: la Sardegna, la Toscana e la Liguria. Queste storie d’amore, che all’inizio lo rendono felice, nel tempo si trasformano in qualcosa di diverso e inatteso, costringendolo, ogni volta, a riflettere sulle sue priorità e i suoi autentici desideri. La verità, per Antioco, è che l’unico amore che non lo logora, non lo tradisce, né lo delude, è quello per il suo vino, il Vermentino.

Bere vino non è un atto. È un rito, un cammino nella storia, tra gli echi di Dioniso e le ombre delle vigne. Dal cuore del Mediterraneo, dove il mare e la terra si fondono, nasce una saga senza tempo. Vermentino, Garganega e Amarone non sono solo vini, ma simboli immortali di un’Italia che si innalza all’eternità, rispecchiando la magia della terra che li genera. Vermentino, profumo di mare e sole, è il vino degli eroi erranti, testimone di migrazioni e metamorfosi, dal Ponto Eusino alle coste di Sardegna e Liguria. Ogni sorso è il canto di Dioniso, che trasforma ogni fatica in estasi. Garganega, regina delle colline venete, incarna la grazia, un equilibrio tra luce e ombra, unendo la terra alla civiltà del vino. Da Mende a Spina. Amarone, monumento al tempo e alla pazienza, nasce tra il fuoco e il gelo, trasformando ogni calice in un poema epico che racconta battaglie e rinascite. Il viaggio prosegue in terre di miti e leggende. Carlo Rossi, insignito “Benemerito della cultura” nato a Verona nel ’62, risiede a Castelnuovo del Garda, ha vinto numerosi concorsi letterari e ha pubblicato saggi storici, con questo libro è è al suo esordio nella narrativa.

È un viaggio poetico e narrativo che attraversa le pieghe più profonde dell’animo umano, tra il peso della nostalgia del passato e l’attrazione luminosa di un domani ricco di speranze. Ogni verso è un riflesso delle ombre che ci hanno segnato e delle luci che ci guidano, intrecciando storie di dolore, resilienza e trasformazione.

"A volte si può scoprire che avvenimenti considerati molto lontani nel tempo riescono a mantenere insospettabili legami col presente e che possono portare con sé, inalterato, tutto quel carico di violenza e di odio che si credeva ormai consumato."

Nella sua vita Mario si districa con quell’incedere tipico della routine quotidiana e sempre alla ricerca d’una gratificazione momentanea, ovvero sempre alla ricerca di un qualcosa che lo inebri ma, soprattutto, senza avere una reale consapevolezza che è quello un modo per rifugiarsi dal suo passato. La storia di Mario ha dell’incredibile: è una storia dall’inaspettato risvolto in cui ritrova spazio l’amore. Riaffiora il bel sentimento come un tulipano che troneggia tra i tavoli d’un caffè.

Una serie di “microracconti” che spaziano nel corso di una intera vita, con riflessioni personali aderenti alle diverse età, agli ambienti, alle circostanze via via descritti e, quasi sempre, riportate con ironia e leggerezza. È una lettura semplice, senza ambizioni, solo per passare un po' di tempo.

Raccolta di saggi e poesie vincitrici della Prima edizione del concorso “La magia del Natale” che si va a posizionare all’interno di un grande evento di Natale materano “Il regalino”. Il concorso “La Magia del Natale” di Officina Mediterranea è realizzato in collaborazione con il Circolo Filatelico Numismatico Materano e Laura Capone Editore. Il bando è suddiviso in 4 sezioni: sezione A – poesie con tema “Natale”; sezione B – Racconti brevi, fiabe e favole con tema “Natale”; sezione C – saggi con tema “Natale”; sezione D – artistica (artigianato artistico, pittura, disegni) con tema “Natale”.

Le trame di fuoco è il primo libro della trilogia “Gli orizzonti del fuoco”. Roy e Demon sono agli antipodi, una ragazza introversa ed un ragazzo pieno di umorismo. Quando in Irlanda iniziano a comparire creature animalesche dotate di una strana intelligenza, tutto cambia. Roy finisce invischiata nel complotto di un altro mondo e Demon è costretto a seguirla. Capiscono presto che le difficoltà quotidiane a cui sono abituati, burocrazie, vincoli politici e un clima fuori controllo, non affliggono solo la loro realtà. Draghi e vampiri sono un niente in confronto a cosa li aspetta nelle terre di Ksairund. Forse, le risposte si trovano nel libro “Le Trame di fuoco”, un manoscritto leggendario che narra di fratelli, pace e conflitti.

Michele Vallieri è una delle figure più autorevoli del duo system nel mondo del jujitsu degli ultimi 10 anni. Titolare della nazionale italiana dal 2001 al 2018, ha dominato la scena internazionale della specialità, vincendo 2 titoli mondiali, 8 titoli europei, 1 World Games e fino ad ora unico ad aver vinto la medaglia d'oro ai World Combat Games sia nel maschile che nel misto. È stato inserito nel Guinness World Records nel 2011 per il maggior numero di atterramenti della stessa persona in un minuto, un risultato che ha sottolineato la sua abilità e dedizione anche fuori dai tatami di gara tanto che in una riunione Il presidente mondiale della JJIF ha descritto il suo contributo al jujitsu dicendogli: “You made the history of jujitsu” alla redazione del nuovo regolamento mondiale.

Tramonti e Vibrisse - Raccolta antologica dei racconti brevi vincitori della XII edizione del Premio Internazionale Letteratura Italiana Contemporanea SEZIONE B – Racconto breve (fascia d’utenza dai 13 ai 99+anni) Dove muore la luce - Domenico Pujia Il gatto nero - Franco Lanciani Non romano de Roma - Francesco Masini Stamattina al bar – Francesco Masini Rivendicazioni di Francesca da Polenta - Giovanna Beranger Frammenti di voce e dell’essere - Giuseppe Fiengo La nevicata del ‘56 - Sara Terruso La terza età - Silvano Ottaviani Esile vendetta - Tiziano Maria Malfatto Opera in copertina - Frammenti di universo di Yvonne Gandini.

Quest'opera potrebbe definirsi così: “Percorsi orizzontali e verticali nell'alveare urbano”, infatti è una scorribanda fra le dimensioni spaziali e interiori che accomunano tutti coloro che vivono in una grande metropoli. C’è la città, praticamente a sfondo di ogni racconto, una città fatta di quartieri, mai omogenea nelle sue localizzazioni, e ci sono i nomi e le “cose” che fanno il vivere in città, cose in senso ampio, materiali, immateriali, cose anche come sensazioni che puoi toccare e con cui ti ci puoi ferire. Un filo rosso attraversa lo snodo di questi racconti, la difficoltà a volte palese, altre volte rivestita d’ironia e di comicità, che caratterizza il vivere dell’essere umano urbanizzato, questa versione dell’homo sapiens sapiens passato troppo presto dalla foresta alla giungla d’asfalto, calato nelle strettoie di ritmi e tecnologie che lo hanno trasformato in una sorta di vagabondo (anche quando è ricco e apparentemente benestante) in perenne ricerca di senso e di se stesso: un evoluto insapiens, per ossimoro.