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La Bancarella (Piombino)

Jennifer

Jennifer

Gino Pozzi

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2020

pagine: 68

"Ho scritto ciò che leggerete in seguito nell'inverno del 1980, avevo diciassette anni. Dal manoscritto originale la stesura ha subìto poche modifiche, e ora, questa strana storia vede la luce dopo circa quarant'anni, quaranta lunghi anni che l'aveva vista chiusa ma non dimenticata, gelosamente custodita in un cassetto speciale, come fosse una sorta di capsula del tempo" (L'autore). "«Ehi tesoro, cos'hai? Sei un po' pallida e sudata...» «Infatti, non mi sento molto bene, ho un forte mal di testa...» Ma di colpo... nella maniera più assurda... un urlo terrificante squarciò l'aria della stanza... Robert istintivamente impugnò la sua inseparabile pistola, e balzando in piedi si girò di scatto precipitandosi in un baleno alla finestra, l'aprì e guardò fuori: niente di niente. La donna vicina, Diana, stendeva i panni nel giardino accanto borbottando tra sé e sé, e il figlio Cristian era tutto preso nel riempire il rimorchio del suo camioncino con la ghiaia della strada. Tutto questo si svolse nel giro di pochi secondi..."
9,00

La mia essenza. Poesie, aforismi e acquerelli di Amedeo Camerini in arte Cassandra

La mia essenza. Poesie, aforismi e acquerelli di Amedeo Camerini in arte Cassandra

Amedeo Camerini

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2020

pagine: 72

La poesia di «Amedeo è semplice nella sua complessità e trasmette con grande efficacia sentimenti universali come "amore-odio", "speranza disperazione" e "coinvolgimento-distacco". Non chiede "permesso" né "per favore", col suo scrivere. A volte è forse impetuoso e crudo, altre volte tenero e saggio. Ma la vita e il sentire ci chiedono forse il permesso? L'amore quando ci ferisce riesce e chiedere scusa? E da una perdita si può guarire? Forse sì, forse no. Le parole di un poeta non danno soluzioni, ma possono portare la consolazione di nuove domande che vogliono dire che alla fine siamo ancora vivi e che con la vita è possibile il cambiamento. Il poeta non racconta la vita. Il poeta ne è attraversato e poi, con fatica e riconoscenza, rimette insieme i suoi frammenti ed anche, con speranza, quelli di ciascuno di noi. Una poesia può far riflettere, farci sorridere o, anche solo per un attimo, buona compagnia. In un mondo di solitudine e alienazione questo credo sia il valore più alto che il poeta può difendere. Osa vivere al di sopra della corruzione, della mediocrità e della volgarità che uccide i sogni, Amedeo, e sono convinta che realizzerai appieno il tuo talento. (Marina la Loggia)
15,00

Il viaggio

Il viaggio

Gino Pozzi

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2020

pagine: 44

...Un viaggio metafisico, dopo la fuga da un pianeta morente, ove l'intreccio dei ricordi produce realtà e la realtà genera sogni. Tutto si svolge all'interno di una incredibile astronave, che come un camaleonte simbiontico rigenera Onig, il protagonista. È un gioco di specchi introspettivi, un guardare il sé come oggetto distaccato, avulso, per poi ricondurlo verso la vera umanità. Le innumerevoli clonazioni avvengono nella Sala Lazzarus, qui il miracolo della nuova vita si compie, la farfalla esce dalla crisalide. È la rigenerazione sublimata dall'impegno sino alla vittoria sulla logica. Le stelle dello spazio infinito sembrano brillare di fredda luce, ma... non è così. Come la fondazione di Roma si erse dal solco del sacro aratro e dai vaticini degli Aruspici, il viaggio di Onig prosegue, tra le spire insondabili del tempo... (Antonio Pozzi)
8,00

Il gatto robot

Il gatto robot

Aldo Zelli

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2020

pagine: 48

Vespertino, il gatto protagonista di questo racconto, è un vero gatto in tutti i sensi tranne che è composto di transitori e latta e manda dei strani bip, bip che spaventano i topi, le blatte e gli scarafaggi, con grande piacere della sua padrona la baronessa Eufemia che è anche allergica ai gatti! Il gatto procura l'invidia della sue amiche che tentano pure di rapirlo... Ma il bello succede poi quando incontra la bellissima Chicca, una gattina snob e con la puzza al naso... Questo racconto, scritto nel 1981, anticipa i tempi della comparsa nella nostra vita quotidiana dei robot e dell'intelligenza artificiale. Età di lettura: da 7 anni.
6,00

Poesie per Elizabeth. «Dalla mente al cuore, gorgheggi d'amore»

Poesie per Elizabeth. «Dalla mente al cuore, gorgheggi d'amore»

Gino Pozzi

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2020

pagine: 114

"Credo che veramente Gino Pozzi raggiunga vertici di vera, pura poesia quando crea Poesie d'amore. Gino Pozzi è un uomo fortunato per due ragioni: perché ama, sa amare ed è riamato, e perché è capace di esternare questo sentimento profondo, serio, viscerale della sua anima, in maniera lirica, tonale e cromatica. Le sue poesie d'amore sono dei piccoli capolavori di colore e musicalità, e tutto questo istintivamente, tutto senza calcoli o preorganizzazione. [...] la loro lettura integrale è sicuramente un'occasione di arricchimento spirituale e culturale. Raramente un poeta con i suoi ermetismi, con i suoi colori apparentemente stridenti, con le sue tonalità cangianti come un arcobaleno, sa trasfondere al lettore, quasi in un fenomeno osmotico, i suoi convincimenti, le sue emozioni, i propri concetti. Ed il miracolo avviene senza che il lettore abbia punti di riferimento lessicale, o addirittura grammaticale! In altre parole, un po' come in Lorca, le parole sono concetti ricoperte da suoni, in un linguaggio che proviene direttamente dal cuore e non dal cervello né dalla bocca." (Giancarlo Alù)
10,00

Piombino napoleonica (1805-1814) il principato dei baciocchi

Piombino napoleonica (1805-1814) il principato dei baciocchi

Nedo Tavera, Brunello Creatini

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2019

pagine: 168

Il 18 marzo 1805, Napoleone Bonaparte donava l'antico Stato di Piombino, in piena sovranità, alla sorella Elisa attribuendo al di lei marito, Felice Baciocchi, il titolo di Principe dell'Impero. Il Principato piombinese mantenne, come succedeva da secoli, la propria completa autonomia sotto il profilo giuridico, benché, adesso, fosse palesemente inquadrato in un rapporto di vassallaggio con la Francia. Alcune branche dell'amministrazione centrale di esso, come le cancellerie e le segreterie dei regnanti, certi affari militari e di polizia, finirono ovviamente per essere cumulate con quelle inerenti al Principato di Lucca, prima, e al Granducato di Toscana, poi. Il Principato napoleonico piombinese si reggeva su un ordinamento tipico dell'assolutismo monarchico. Poiché il regime dei Baciocchi fu strettamente personale, Felice I deteneva in sé il potere legislativo e, pertanto, emanava leggi e decreti di "motuproprio", demandandone l'attuazione a ministri e funzionari, per lo più francesi e provenienti dall'esercito. Sulla scorta dell'esperimento francese, i Baciocchi riformarono interamente l'ordinamento giuridico dello Stato piombinese, sicché, anche in tale regione, come altrove, in Italia, «la legislazione napoleonica incise in tutti i settori della società e della vita civile. Limitandoci qui agli aspetti più duraturi di quest'opera di rifondazione, ricordiamo in primo luogo [...] l'introduzione dei codici francesi (codice civile detto codice Napoleone, codice penale, codici di procedura civile e criminale, codice di commercio, codice del notariato) che mantenuti in vigore nelle loro parti essenziali dai governi della Restaurazione serviranno di base alle codificazioni dell'Italia unita»
18,00

La dinamite nella valigia. Viaggio nell'Italia di Luciano Bianciardi

La dinamite nella valigia. Viaggio nell'Italia di Luciano Bianciardi

Tiziano Arrigoni

Libro

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2019

pagine: 182

"Perché Luciano Bianciardi, sul quale sono state scritte pagine su pagine, sull'intellettuale disintegrato, sul contestatore letterario e così via? Questa non vuole essere una biografia organica, anche se spunti biografici non potranno mancare, ma un ritratto dell'Italia di ieri e di oggi, dell'Italia del 'cambiamento', delle illusioni e delle disillusioni, attraverso i luoghi di Bianciardi, quelli che lui ha vissuto e descritto con quella ironia lucida che lo caratterizzava. Un percorso italiano in cui trovano spazio avvenimenti del passato e del presente, descrizioni di luoghi e di personaggi, testimonianze di ieri e di oggi, riflessioni sul vissuto, insomma Bianciardi come filo narratore che si affaccia ogni tanto per narrarci i suoi luoghi e farci capire come l'Italia di oggi sia in qualche modo figlia di quella di ieri, anche se talvolta la supera e la contraddice. Fra i luoghi che percorreremo c'è moltissima Toscana, quell'Italia mediana che tanto piaceva a Bianciardi, ma che non era mai stata maggioritaria in Italia, e molta Milano, con qualche deviazione in Puglia e in Liguria e una trasferta a New York, funzionale alla descrizione dell'Italia in trasformazione. Non quindi un'Italia completa, ma un'Italia che parla all'Italia completa. In fondo in questo primo ventennio del XXI secolo, siamo «quello che rimane» del XX secolo, ma una rimanenza pesante, un'eredità con cui confrontarsi. La narrazione è talvolta interrotta da interventi esterni di personalità diverse, per formazione e interessi, che, su invito dell'autore, si sono confrontate con un luogo 'bianciardiano', con osservazioni originali. Gli interventi non sono tutti omogenei per stile e per lunghezza, anzi ho preferito non omologarli, per lasciare ad ognuno il proprio stile di raccontare. Ogni capitolo è corredato da collegamenti multimediali extratestuali che accompagnano il lettore, con suggestioni musicali e video, in un'Italia che cambia. Come ha scritto Maurizio Maggiani: «ho bisogno di Bianciardi perché porto nel cuore il tremendo peso di una cassetta di candelotti di dinamite e lui sa che peso è. Il peso di una giusta vendetta che non sarà mai. Il mandato dell'anarchia è mettere sotto il culo del re quella cassetta, ma l'anarchia è una lampada ad acetilene e il re è furbo, il re, il re delle miniere, il re del profitto, il re della guerra, il re della servitù, il re di tutto, è nascosto ben oltre il suo cono di luce». Ed è proprio con questa metaforica valigia piena di altrettanto metaforici candelotti di dinamite che cominciamo a viaggiare per l'Italia, l'Italia di Luciano Bianciardi che è anche quella di oggi." (L'autore)
20,00

Poesie

Poesie

Saverio Marceddu

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2019

pagine: 46

Primavera, autunno foglie morte tramonto, sono il refren di queste poesie di Saverio che sgorgano da un cuore puro e semplice ma anche appassionato dei vari problemi del creato e del nostro mondo inquinato. Saverio è anche consapevole che il suo messaggio potrà correre il rischio di essere disperso dal vento "Parole,/ seminate nell'aria/ raccolte solo dal vento,..." ma nonostante questo lancia il suo messaggio al mondo. Un poeta che comprende che la sua vocazione, come quella della poesia, è denuncia, attenzione, meraviglia e speranza. La poesia è anche introspezione, e sentimento e ciò porta Saverio a rimembrare il suo passato con l'occhio al futuro che l'aspetta e alla nostalgia.
6,00

Signori e principi di Piombino

Signori e principi di Piombino

Mauro Carrara

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2019

pagine: 102

"Passato il periodo di indipendenza comunale dei sec. XII-XIII e della successiva dominazione pisana, Piombino diventa Signoria nell'ultimo anno del sec. XIV. Gli Appiani, venduta Pisa ai Visconti, si ritirano a Piombino dando vita a uno Stato indipendente, che sarà tale per 420 anni e si estinguerà soltanto quando il Congresso di Vienna del 1815 stabilirà la confluenza del Principato di Piombino nel Granducato di Toscana dei Lorena. Questo lungo periodo storico vedrà succedersi gli Appiani, Ludovisi, Boncompagni-Ludovisi, Baciocchi-Bonaparte, e tutta una serie di episodi: guerre, assedi, scontri tra fazioni e momentanee invasioni da parte di potentati stranieri e italiani: Cesare Borgia, Cosimo I de' Medici granduca di Toscana, Spagna, Francia e Impero, a sottolineare l'importanza economica e strategico-militare di Piombino per la sua posizione geografica, fondamentale per il controllo dell'alto Tirreno, delle isole dell'arcipelago toscano, Sardegna, Corsica, Provenza, Baleari, Spagna e nord Africa. Abbiamo poi avuto la presenza dei pontefici Gregorio XI, Alessandro VI e Adriano VI, del diplomatico per eccellenza Nicolò Machiavelli, Cosimo I granduca di Toscana, Ferdinando II il Cattolico re di Spagna con tutta la sua corte, Consalvo Ferrante gran capitano del re spagnolo a Napoli, rappresentanti delle maggiori potenze italiane, Genova, Siena, Milano, Napoli e altri, sono stati a Piombino per motivi più che altro politici. Anche artisti di grande fama hanno visitato e lavorato in questa città Queste schede biografiche, presentate con cronologia storica, mi auguro possano contribuire alla conoscenza sia delle vicende personali del signore o principe, sia degli episodi più significativi accaduti durante il suo dominio. Frutto di una lunga ricerca e studio di testi il più delle volte sconosciuti al grande pubblico, spero che questo lavoro sia utile a quanti desiderano avere un immediato e sintetico approccio con la storia di Piombino." (L'autore)
13,00

La macchina per guarire. Medicina e sanità nell'Ospedale di Piombino (1810-1945)

La macchina per guarire. Medicina e sanità nell'Ospedale di Piombino (1810-1945)

Tiziano Arrigoni

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2019

pagine: 208

Si può costruire la storia sociale di una ciltà attraverso il suo ospedale? È quello che è stato fatto per Piombino, partendo dall'archivio dell'ospedale, per un periodo che va dai primi dell'Ottocento alla fine della seconda guerra mondiale. Oltre alla storia sanitaria, attraverso la vita quotidiana del vecchio ospedale di Piombino, affacciato sul mare, con i suoi protagonisti, dai medici agli ammalati, è stato possibile ricostruire la storia territoriale, sociale, economica e politica di un'intera città toscana, in un periodo di mutazioni. Da città rurale e di mare, circondata dalle paludi maremmane, a città industriale fra le più importanti in Italia nel campo della siderurgia. Dalla grande trasformazione del periodo napoleonico all'Italia del secondo dopoguerra, passando per il Granducato di Toscana, l'Italia unita nel suo periodo liberale, il regime fascista, la guerra mondiale in un affresco sociale che, con i progressi della medicina, ci fa leggere un'Italia in profonda trasformazione.
20,00

Per la provincia storico-industriale di Piombino ed altre storie

Per la provincia storico-industriale di Piombino ed altre storie

Nedo Tavera

Libro: Copertina morbida

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2019

pagine: 88

"Nedo Tavera torna in libreria con un altro libro di ricordi e di riflessioni sulla sua amata città. Gli argomenti spaziano dalla mancata istituzione della provincia di Piombino ad appunti di archeologia industriale di una delle zone più produttive nel settore metallurgico, che porta nel suo Dna sin dagli Etruschi l'amore per i metalli e la loro lavorazione. Non mancano delle note sul francescanesimo a Piombino, su Belisario d'Appiano, Principe senza corona, e su Elisa Bonaparte Baciocchi, che fece di Piombino una "piccola Parigi". Termina con un ricordo "felliniano" della sua "strada", via Felice Cavallotti, e di un primo maggio a Mosca nel 1965. Piombino per secoli è stata una delle città crocevia della storia europea e declassata dal suo ruolo dagli eventi storici del Congresso di Vienna, ma, soprattutto, dalla mancanza di una classe politica e intellettuale degna del suo passato e che ha abdicato al suo ruolo naturale di "Stato e Principato" rendendola succube dell'antico porto pisano di Livorno". (Henry)
15,00

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