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Jimenez

Il punto cieco. Benn, Walser, Melville, Dick, Lubitz. Letteratura e altri abissi

Il punto cieco. Benn, Walser, Melville, Dick, Lubitz. Letteratura e altri abissi

ANTONINO TRIZZINO

Libro: Copertina morbida

editore: Jimenez

anno edizione: 2020

pagine: 122

C'è un punto in cui l'occhio umano non vede: gli scienziati lo chiamano punto cieco, e di questo si tratta, di una zona d'ombra nella retina dove non arrivano la luce e le immagini esterne. Per fortuna interviene il cervello a "riempire" quel buco nero: capta informazioni dalle aree dell'occhio circostanti e le proietta su quel vuoto. L'esistenza di questo punto cieco è tanto spaventosa quanto affascinante. Come lo sono tutte le zone d'ombra: le parti segrete di ciascuno di noi, le aree oscure del mondo, i punti ciechi nella vita e nell'arte. Antonino Trizzino ha studiato autori e personaggi letterari che hanno condotto esistenze isolate, oscure. e ha raccontato le zone d'ombra in cui hanno trasformato la loro riluttanza in un'ostilità creativa. Il punto cieco è la storia delle loro vite e delle loro creazioni. ed è anche una riflessione sul rapporto tra solitudine, destino e letteratura. Herman Melville, Philip K. Dici, Hobert Walser, Gottfried Benn: sono uomini che non hanno avuto paura del vuoto, che si sono consegnati all'abisso delle incertezze. Da lì hanno prodotto opere che hanno influenzato la storia della letteratura. da lì ci ricordano che dietro il sipario della realtà potrebbe nascondersi qualcosa. E che questo qualcosa tende a essere segreto, a essere come un presagio.
16,00

Non fare stronzate, non morire. Un addio a Vic Chesnutt

Non fare stronzate, non morire. Un addio a Vic Chesnutt

Kristin Hersh

Libro: Copertina morbida

editore: Jimenez

anno edizione: 2019

pagine: 189

"Ciò di cui era capace quest'uomo era sovrumano. Vic era brillante, spassoso e indispensabile, le sue canzoni messaggi dall'etere privi di censura. Aveva sviluppato uno stile alla chitarra che gli consentiva di suonare il basso, la ritmica e la solista nella stessa canzone, e questo utilizzando solo due dita. Il tempo fluido della sua musica era inimitabile, la sua poesia era incontaminata da influenze. Era il mio migliore amico. Non ho mai visto la carrozzina, per me era invisibile, ma lui sì. Quando il nostro camerino era in cima a una rampa di scale, mi diceva con nonchalance che ci saremmo visti dopo, al bar. Quando entrambi contraemmo la stessa malattia, gli dissi che non avevo mai provato un dolore più forte di quello. «Io non provo dolore» mi disse lui. Ovviamente. Me n'ero dimenticata. Quando gli chiesi di farci una passeggiata sotto la pioggia sul marciapiede mi disse che le sue mani si sarebbero bagnate. Seduta sul palco con lui, gli chiedevo di suonare una canzone e lui mi faceva il dito medio, che significava "oggi queste dita non funzionano". A me sembrava inespugnabile, immenso e meraviglioso, ma credo che Vic vedesse Vic come qualcosa di piccolo, difettoso, triste. Non so se riuscirò ancora ad ascoltare la sua musica, ma so quanto è necessario che la ascoltino gli altri. Quando ricevetti la telefonata che avevo temuto per quindici anni, persi il mio equilibrio. Tutto il mio essere si spostò a sinistra. Non riuscivo a stare in piedi senza finire contro il muro, e morivo di freddo. Non credo che mi piaccia questo pianeta senza Vic. Avevo giurato che non ci avrei mai vissuto, qui, senza di lui. Ma quello che ci ha lasciato è il suono di una vita che aveva combattuto i propri limiti, come tutte le vite dovrebbero fare. È il suono di qualcuno in fiamme. Fa di questo pianeta un posto migliore. E, volendo essere onesta con me stessa, ho ancora l'impressione che lui sia qui, ma libero dalle costrizioni. Forse ora è davvero immenso. Intatto. E felice."
16,50

Testimony

Testimony

Robbie Robertson

Libro: Libro in brossura

editore: Jimenez

anno edizione: 2019

pagine: 590

L'impareggiabile contributo offerto da Robbie Robertson alla popular music ne ha fatto uno dei più amati autori e chitarristi di tutti i tempi. Ma pochi potevano aspettarsi che sarebbe stato un giovane canadese a scrivere alcune delle canzoni più significative del secolo passato, canzoni che sembrano imbevute fino al midollo della mitologia e delle tradizioni di quella che il critico Greil Marcus ha brillantemente definito "Old, Weird America". Robertson e i suoi compagni della Band hanno rimescolato le radici della musica americana finendo per stabilire un nuovo lessico rock capace di resistere al tempo, influenzando una schiera infinita di musicisti e stili. In questa autobiografia Robbie Robertson intreccia una fitta trama di racconti partendo dai ricordi d'infanzia — lui, mezzo ebreo e mezzo indiano Mohawk, a Toronto — e dall'apprendistato di musicista svolto sulla strada con Ronnie Hawkins. Da lì gli eventi si succedono freneticamente: la formazione della Band, la prova del fuoco del famigerato tour con Bob Dylan nel 1966, le session rilassate e segrete nella Big Pink a Saugerties, New York, che diedero vita ai basement tapes (prima bootleg, poi album ufficiale, infine leggenda) e forgiarono il distintivo, e unico, suono del gruppo; i preziosi album della Band, che li catapultarono con successo nell'Olimpo del rock, una carriera culminata con il più famoso concerto d'addio della storia della musica, "The Last Waltz", eternato da Martin Scorsese. Più in generale, "Testimony (Testimonianza") è la storia di un'epoca e di un luogo, dell'istante in cui il rock sbucò fuori dalle paludi e si fece vita. È la storia di un cambiamento, di come l'America attraversò di corsa gli anni Sessanta e di come figure imponenti come Dylan e The Band ridefinirono la musica e la cultura, con il piccolo aiuto del sesso e delle droghe. Ed è la storia di una grande amicizia fra cinque uomini che insieme crearono un nuovo genere di popular music, più intensa, più profonda, più consapevole, una musica che ancora oggi ci affascina e ci fa vibrare.
25,00

The free

The free

Willy Vlautin

Libro: Copertina morbida

editore: Jimenez

anno edizione: 2019

pagine: 256

Leroy Kervin è un giovane soldato della Guardia Nazionale americana gravemente ferito in un agguato durante una missione in Iraq. Rientrato negli Stati Uniti e accolto in una casa famiglia per disabili, guarisce dalle ferite ma piomba in uno stato di inquietudine e incapacità di mettere a fuoco i ricordi. Afflitto dallo smarrimento e dagli incubi, in un raro momento di lucidità tenta il suicidio, fallendo. Ricoverato in ospedale, impotente e semi-incosciente, si rifugia all'interno della sua memoria e trascorre la degenza tra le cure dell'infermiera Pauline e le visite dell'amico Freddie McCall, che per sbarcare il lunario fa due lavori, tra cui il custode della casa famiglia dov'era stato ricoverato Leroy. Tormentato dalla lontananza delle figlie e dai debiti che non riesce a saldare, Freddie si procura un'altra, rischiosa fonte di reddito. Pauline Hawkins è l'infermiera notturna dell'ospedale, sempre gentile e premurosa, ma emotivamente provata dalla presenza del padre, affetto da turbe psichiche. Una nuova paziente, una ragazza scappata di casa, risveglierà in lei emozioni profonde e inattese. Le vicende di questi tre personaggi si intersecano mentre ognuno cerca di dare un senso alla propria disperazione. Evocando un mondo che deve ancora fare i conti con gli effetti di una guerra dimenticata e con una società che tende a escludere chi si trova in difficoltà, Willy Vlautin con la sua scrittura ipnotica ed essenziale cattura i preziosi momenti in cui anche solo un piccolo gesto d'affetto può fare la differenza tra la vita e la morte, tra la prigionia e la libertà. "The Free" è un testamento alla resilienza dell'animo umano, un romanzo allo stesso tempo dolente e pieno di speranza.
18,00

Le relazioni preziose. Il Settecento al cinema: rivoluzioni, desideri, libertà

Le relazioni preziose. Il Settecento al cinema: rivoluzioni, desideri, libertà

Chiara Tartagni

Libro: Copertina morbida

editore: Jimenez

anno edizione: 2019

pagine: 220

Ettore Scola, Tony Richardson, Robert Altman, Aleksandr Sokurov, Paolo e Vittorio Taviani, Antonietta De Lillo, Federico Fellini, Éric Rohmer, Sofia Coppola, Stanley Kubrick, Peter Greenaway, Milog Forman, Jean-Luc Godard. Cos'hanno in comune questi nomi del cinema internazionale? Tutti hanno frequentato, o anche solo sfiorato, il Settecento. In alcuni dei loro film hanno scelto di mostrare le moderne dinamiche del potere, dei sentimenti e delle umane vicende, e lo hanno fatto attraverso la citazione artistica, costruendo e rivelando una relazione esclusiva fra diciottesimo secolo ed epoca contemporanea. Perché Restif de la Bretonne può uscire dal Mondo nuovo della Rivoluzione francese per passeggiare tranquillo fra i turisti nella Parigi del 1982? Perché tra un film di fantascienza e un horror Kubrick porta sul grande schermo le poco note avventure di Barry Lyndon? Perché un paio di Converse lilla fa una così bella figura fra le scarpette della regina in Marie Antoinette? E qual è lo spazio dell'arte figurativa in tutto questo? "Le relazioni preziose" suggerisce delle risposte attraverso un percorso, un viaggio che inizia dal "Mondo nuovo" ritratto da Giandomenico Tiepolo, passa per gli antenati del cinema e approda a tutto ciò che il Settecento rappresenta: non solo parrucche e merletti, ma anche la rivoluzione e la repressione, l'erompere del nuovo e la rivalsa della Storia, la libertà e le sue ombre, la razionalità e la passione. Dai cicli pittorici di William Hogarth ai ritratti di Élisabeth Vigée Le Brun, da Tom Jones a Marie Antoinette, le immagini si susseguono veloci in questo viaggio di piacere ma anche di politica: perché politica è l'arte.
16,00

Il mucchio selvaggio. Sam Peckinpah, una rivoluzione a Hollywood e la storia di un film leggendario

Il mucchio selvaggio. Sam Peckinpah, una rivoluzione a Hollywood e la storia di un film leggendario

W. K. Stratton

Libro: Copertina morbida

editore: Jimenez

anno edizione: 2019

pagine: 445

Inserito tra i più grandi film di tutti i tempi dall'American Film Institute, Il Mucchio Selvaggio di Sam Peckinpah è la storia di una banda di fuorilegge a un passo dal pensionamento. Quando la loro ultima rapina al treno va storta, i pistoleri ritirano in Messico e s'imbattono in un feroce generale della Rivoluzione messicana che offre loro l'occasione della vita. Concepito da uno stuntman, diretto da un regista scomodo e girato nella polvere e sotto il sole cocente del deserto messicano, il film sembrava maledetto. Invece, è diventato un classico in grado di gettare un'ombra scura e violenta sul cinema western e di riscriverne le regole. In questo saggio, W.K. Stratton ricostruisce l'affascinante storia del concepimento del film e documenta lo straordinario contributo dato dagli attori e dai tecnici messicani al suo imperituro successo. Forgiato dal famigerato regista Sam Peckinpah e interpretato da attori quali William Holden, Ernest Borgnine, Edmond O'Brien, Warren Oates e Robert Ryan, il film fu anche il prodotto di un'industria e di una nazione in profondo mutamento. Nel 1968, l'anno in cui fu girato, il cinema degli studios che aveva perpetuato il mito del cowboy giusto e valoroso era giunto al collasso, e l'America era profondamente scossa dal Vietnam, dagli scontri razziali e dagli omicidi di piazza. Il Mucchio Selvaggio parlava all'America in un momento in cui la guerra e la violenza più insensata sembravano permeare tanto la vita domestica quanto la scena internazionale.
18,00

Funk e morte a L.A. Un mystery con D Hunter

Funk e morte a L.A. Un mystery con D Hunter

Nelson George

Libro: Copertina morbida

editore: Jimenez

anno edizione: 2019

pagine: 282

D Hunter è un nero vestito sempre di nero. Dovrebbe essere solo un bodyguard, ma per questioni di amicizia si ritrova a fare il manager di hip hop e per questioni di famiglia il detective. Night è il nome del cantante che deve accudire; Big Danny è invece il nonno tanto amato, che è stato ucciso mentre era alla guida della sua Buick Electra 225 del 1970. Trasferendosi dalla sua Brooklyn alla Los Angeles di Koreatown, Crenshaw e Pico-Union - quartieri dove neri, asiatici e latinoamericani si aggirano tra locali malfamati e strade malsicure - D è chiamato a sbrogliare l'intricata matassa dell'omicidio del nonno, piccolo commerciante onesto, scaltro gestore di nightclub e... forse altro. In lunghe giornate alternativamente languide e frenetiche, passa dalle ville di Beverly Hills e dai party a bordo piscina ai più abietti gironi di Los Angeles, tra gangsta rapper e teppisti di strada, dj coreani e messicani, prostitute e narcocorridos. E incontra personaggi dai nomi altamente "sonori": Michelle, Red Dawg, R'Kaydia, e il più sonoro di tutti, Dr. Funk, l'anima musicale della città, figura misteriosa e sfuggente che rappresenta l'anello di congiunzione tra la black music più classica e l'hip hop più moderno. La mappa di Los Angeles che D tratteggia con le ruote dell'Electra ereditata dal nonno nasconde gli indizi utili per la ricerca della verità. Ma verità e giustizia spesso non coincidono.
16,50

Un sottile selvaggio suono mercuriale. Bob Dylan, Nashville e Blonde on blonde

Un sottile selvaggio suono mercuriale. Bob Dylan, Nashville e Blonde on blonde

Daryl Sanders

Libro: Copertina morbida

editore: Jimenez

anno edizione: 2019

pagine: 285

Un sottile selvaggio suono mercuriale è l'analisi definitiva dell'opera magna di Bob Dy-lan, blonde on blonde. Non solo offre un resoconto esteso e dettagliato delle session che produssero quell'album pionieristico, ma sgombra il campo dalla cattiva informazione che è stata fatta negli anni sui tempi e le modalità di realizzazione di quell'eterno capolavoro. Servendosi di testimonianze di prima mano, finora inedite, e dei ricordi dei musicisti che aiutarono Dylan a raggiungere la sua più alta vetta artistica, il libro sonda anche il duraturo impatto che il disco ha avuto nel rock delle generazioni successive. Basandosi sul racconto del produttore, dei musicisti, del personale dello studio, dello staff del management e di altre figure decisive, Daryl Sanders ricostruisce il viaggio da New York a Nashville intrapreso da Dylan in cerca di "un sottile, selvaggio suono mercuriale". Come lo stesso futuro premio Nobel disse in una celebre intervista del 1978, il momento in cui andò più vicino a catturare quel suono fu proprio durante le sedute di registrazione di blonde on blonde, che fruttarono classici senza tempo quali Visions of Johanna (il più bel testo di sempre per una canzone rock, secondo molti), I Want You e Just Like a Woman.
18,00

I vivi al prezzo dei morti

I vivi al prezzo dei morti

Réne Frégni

Libro: Copertina morbida

editore: Jimenez

anno edizione: 2019

pagine: 142

Quando il primo gennaio René - uno scrittore che dal caos di Marsiglia si è ritirato in campagna - inizia a scrivere sul suo nuovo quaderno rosso non immagina che la tranquilla bellezza di quelle prime pagine verrà presto sconvolta. Giorno per giorno, come in un diario, descrive la dolcezza delle colline provenzali, le sue passeggiate solitarie nella natura e la quieta tenerezza del rapporto con la compagna Isabelle. Ma un giorno riceve la telefonata di Kader - che René aveva conosciuto anni prima durante i suoi seminari di scrittura per detenuti - e da quel momento niente sarà più come prima. Delinquente incallito ed esperto di evasioni, Kader è appena scappato dal carcere di Tarbes e chiede aiuto a René che, senza valutare le conseguenze del suo gesto, offrirà un nascondiglio al fuggitivo. La serenità della sua esistenza verrà spazzata via da un susseguirsi di eventi e di interrogativi: quanto vale una vita umana? Qual è il prezzo della fraternità? Cosa siamo disposti a sacrificare per compiere quella che ci sembra la scelta più giusta? Come gridano i pesciaioli ai passanti sul Vecchio Porto di Marsiglia, "I vivi al prezzo dei morti": ma vale lo stesso anche per le vite degli uomini? A metà strada tra autofiction, diario intimo e romanzo puro, "I vivi al prezzo dei morti" è un noir in cui la luce dolce della Provenza si scontra con le ombre di una vicenda spietata.
18,00

L'ultima corvè

L'ultima corvè

Darryl Ponicsan

Libro: Copertina morbida

editore: Jimenez

anno edizione: 2019

pagine: 174

A differenza di altri rami delle forze armate, la Marina Militare degli Stati Uniti trae la propria polizia dai suoi stessi ranghi, in forma di incarichi temporanei definiti Shore Patrol. In questo spassoso e toccante romanzo ambientato negli anni in cui la guerra del Vietnam era all'apice, due marinai di carriera in transito a Norfolk, Virginia - Billy "Bad-ass" Buddusky e Mule Mulhall - si vedono assegnare il compito di scortare il diciottenne Larry Meadows da Norfolk alla prigione della Marina a Portsmouth, New Hampshire, dove dovrà scontare una condanna a otto anni di reclusione per un furto di poco conto. È un incarico semplice e veloce, almeno finché i due lupi di mare non si rendono conto dell'iniquità della condanna e non finiscono per affezionarsi al candore e alla mitezza del loro giovane prigioniero. Durante i cinque giorni di tempo assegnati per portare a termine la corvè, decidono di mostrare a Meadows certe cose della vita che ancora non conosce, di aiutarlo ad affrontare il lungo calvario che lo aspetta e di mondarsi della propria vergogna. La corvè si trasforma così in un'improbabile avventura fra treni e autobus lungo la costa Est degli Stati Uniti, oltre che in un indelebile percorso di iniziazione e scoperta, pieno di saggezza fradicia di birra, di mille luci di città, di baldoria, risse, depravazione, amore e inaspettati momenti di tenerezza. Da questo romanzo fu tratto nel 1973 l'omonimo film di Hal Ashby, con Jack Nicholson come protagonista.
18,00

Grant & io. Dentro e fuori i Go-Betweens

Grant & io. Dentro e fuori i Go-Betweens

Robert Forster

Libro: Copertina morbida

editore: Jimenez

anno edizione: 2019

pagine: 318

Grant McLennan non voleva stare in un gruppo, e non voleva neppure suonare uno strumento. Il suo eroe era Charlie Chaplin. Ciò non gli ha impedito di dar vita insieme a Robert Forster, che scriveva canzoni ispirandosi a Hemingway e Joyce, a uno dei sodalizi più importanti e celebrati della storia musicale australiana. Così come i Go-Betweens sono sempre stati al di fuori delle categorie di genere, "Grant & Io" è diverso da qualsiasi altro memoir rock. La sua natura più profonda sta nel saper offrire uno sguardo ironico e disincantato su una prolifica collaborazione artistica che è durata tre decenni, ma anche sulla straordinaria amicizia che ha superato il difficile passaggio della separazione per ridare una seconda vita al gruppo, protrattasi fino alla prematura scomparsa di Grant, avvenuta nel 2006. Anticonformista nella forma e nella sostanza, a suo modo unica nel saper arrivare sempre a un gradino dalla rottura e a un gradino dal successo, sempre un passo di lato rispetto al mainstream, la band ha avuto inizi promettenti seguiti da un andirivieni di circostanze che spesso hanno confuso i suoi membri come anche i suoi fan e le sue case discografiche. La storia dei Go-Betweens è perciò anche la storia dei loro tempi, e "Grant & Io" è una penetrante riflessione sul suono di un'epoca, sulla luminosa bellezza della musica e sulle insidie della fama. Robert Forster, dall'alto della speciale sensibilità esibita in ognuna delle sue canzoni da solista e con i Go-Betweens, si dimostra anche in questo libro un uomo saggio e acuto, un poeta intimo e sincero, dotato di una scrittura affilata ma anche di un'eccezionale precisione emotiva. "Grant & Io" si legge come un saggio sui meccanismi che regolano l'industria musicale; si legge come un tentativo di interpretare le misteriose sinergie dell'arte; si legge come la storia non-erotica di un amore che può esistere tra due uomini...
22,00

La grande occasione di Martin Sparrow

La grande occasione di Martin Sparrow

Peter Cochrane

Libro: Copertina morbida

editore: Jimenez

anno edizione: 2019

pagine: 448

Martin Sparrow naviga già in cattive acque quando la memorabile inondazione del fiume Hawkesbury nel marzo 1806 si riversa su di lui e sulla sua fattoria. Sfortunato, indebitato e disperato, l'ex detenuto si trova di fronte a una scelta decisiva. Può darsi da fare per ricostruire ciò che ha perso o può lasciarsi sedurre dalle dicerie riguardo una terra leggendaria e paradisiaca al di là delle montagne, un luogo dove gli uomini sono davvero liberi e indipendenti, e dove poter dare inizio a una nuova vita. Ma quali opportunità di riscatto ci sono per uno come Martin? La sua grande occasione è tra gli uomini rozzi e brutali della colonia penale in cui vive o nelle minacciose foreste selvagge? La decisione che prenderà innesca una straziante catena di eventi e coinvolge una serie di personaggi indimenticabili, trasformando l'avventura di un uomo nell'epopea di un'intera comunità, quella che darà vita a ciò che noi oggi chiamiamo Australia. Ambientato nel cuore di una terra inospitale e affascinante, "La grande occasione di Martin Sparrow" è un romanzo epico sulle scelte compiute quando si hanno pochissime speranze e ancor meno possibilità, e sulla determinazione necessaria per vederle realizzate. Con le sue atmosfere inquiete e un linguaggio che passa dai toni biblici a quelli aspri e violenti dei detenuti e dei loro aguzzini, Peter Cochrane trasporta il lettore in un tempo lontano e primitivo, dove essere uomini significa avere la capacità di costruirsi con coraggio il proprio destino.
19,00

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