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Il testo offre uno studio dettagliato di 9 formazioni argillose affioranti nella Sicilia occidentale e centrale, utilizzate da secoli per la produzione ceramica. Esso integra i dati derivati dalla geologia stratigrafica, dalla chimica, dalla mineralogia e dalla paleontologia, fornendo informazioni utili sia al professionista geologo, ai differenti operatori del settore ceramico, come anche agli archeologi (identificazione degli antichi centri di produzione), agli storici d'arte (caratterizzazione tecnologica e valutazione prestazionale dei manufatti ceramici), agli studenti ed agli appassionati. Nel testo vengono esposti e discussi i risultati ottenuti dalle indagini di laboratorio condotte sui numerosi campioni argillosi prelevati (un totale di 328) dagli affioramenti ubicati nel territorio studiato, ossia, analisi granulometrica, analisi mineralogica (XRD), analisi chimica (XRF), analisi di alcuni parametri tecnologici determinati sia allo stato plastico che dopo cottura (limiti di Atterberg, ritiro lineare, colore) e analisi micropaleontologica. In appendice sono riportate tutte le procedure e dei metodi di laboratorio, oltre alle schede sui punti di campionamento.

Le attività di manutenzione e di recupero edilizio sulle costruzioni dei nostri centri storici investono gli specialisti che se ne occupano di un ruolo di determinante importanza, riguardo le possibilità di tramandazione del loro valore artistico e architettonico attraverso i secoli e le generazioni. Lo studio approfondito e accorto delle caratteristiche chimiche e fisico-meccaniche dei materiali preesistenti è il viatico necessario per un intervento di restauro corretto e duraturo. Volgendo la propria attenzione alla città di Palermo, dove vivono e svolgono la propria attività professionale, gli autori tracciano un quadro dei materiali lapidei maggiormente utilizzati nell'edilizia storica dello splendido capoluogo, fornendo un prezioso prontuario a quanti operando come ingegneri, architetti o geologi nutrano uno specifico interesse verso i litotipi autoctoni. Spaziando dai vari tipi di calcarenite, alle diverse qualità dei marmi e dei diaspri siciliani, per arrivare agli stucchi di Giacomo Serpotta, gli autori conducono il lettore dalla cava fino alle più moderne procedure di laboratorio. Il volume è fornito di oltre 200 tra fotografie e grafici, per lo più a colori.