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Elèuthera

La libera scuola di Summerhill

La libera scuola di Summerhill

ALEXANDER S. NEILL

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2021

pagine: 216

In quello che è il testo più completo sul formidabile esperimento educativo realizzato a Summerhill, Neill descrive in modo molto concreto il suo modello pedagogico, mettendone in luce tanto i risultati positivi quanto i fallimenti. Ed è attraverso la vita quotidiana di quella che non è una semplice scuola diurna ma una comunità educante che Neill affronta, con il suo peculiare stile ironico, i nodi cruciali del rapporto adulto/bambino. È infatti convinto che nessun bambino debba essere privato della libertà di poter decidere della propria vita sociale, e questo è possibile solo se la pratica educativa messa in atto rinuncia a qualsiasi disciplina, indirizzo, istruzione religiosa o ammaestramento morale. Ma al contempo Neill sottolinea con forza come questa pratica risulti efficace solo se si tiene sempre presente una distinzione fondamentale, quella fra libertà e licenza. Se la sua fiducia nella libertà è totale e incondizionata, questa però non è mai arbitrio, non è mai prevaricazione, non è mai egoismo. Ed è questo il clima etico e culturale dentro il quale si può sviluppare un'educazione autenticamente antiautoritaria.
17,00

Il piano aperto

Il piano aperto

Carlo Doglio

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2021

pagine: 200

Ma che razza di società vogliamo? Da una parte c'è il piano rigido proprio di una società preordinata secondo schemi astratti che dalle rilevazioni sul campo esigono solo una conferma. Dall'altra c'è il piano aperto, flessibile, sottoposto alla verifica della realtà e ricreato costantemente dall'azione reciproca fra gli esseri umani e l'ambiente. A partire da questa visione, Doglio elabora una critica pungente della cultura disciplinare ufficiale, cogliendo con grande lungimiranza la crucialità di tematiche che di fatto verranno affrontate solo alcuni decenni dopo: la necessaria interazione fra interessi plurali e spesso divergenti; la dimensione deliberativa come confronto argomentativo fra voci diverse; la possibilità di apprendimento tramite negoziati o argomentazioni. La società che emerge da questa visione richiama quella che in alcune città medievali, e poi nel flusso dei moti rivoluzionari, si configurò in modo spontaneo, senza la necessità di un piano preconcetto imposto dall'alto: una società aperta e viva, in cui il sociale è l'elemento che unisce gli abitanti, in una continua e creativa partecipazione di ognuno all'opera comune.
17,00

Verso un'economia comunitaria

Verso un'economia comunitaria

Guido Candela

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2021

pagine: 144

Attraverso un'attenta riflessione sulle attuali istituzioni economiche, politiche e normative, Candela ci mostra come mercato, Stato e leggi producano incentivi fondati su presupposti razionalmente errati. Quanto meno se l'obiettivo è quello di promuovere la coesione sociale. In questo caso, ci dice l'autore, vi sono incentivi alternativi di azione socioeconomica che si possono intraprendere qui e ora. Ovviamente non si tratta di un semplice aggiornamento delle istituzioni che regolano la nostra vita, perché questo significherebbe confermare l'egoismo su cui si basa l'economia dell'Io. Al contrario, bisogna implementare quelle pratiche autogestionarie già esistenti, e con una lunga storia, basate su una visione antropologica positiva dell'essere umano. Una visione che rimanda a quei comportamenti solidali che sono parte integrante dell'evoluzione umana e che pongono le fondamenta di un'economia del Noi il cui motore non è più l'egoismo ma l'altruismo. E se l'obiettivo reale (e non solo dichiarato) è quello di raggiungere l'equità sociale, allora è indubbio che le istituzioni che ci hanno sin qui governato vadano radicalmente cambiate.
14,00

La fabbrica della cura mentale

La fabbrica della cura mentale

Piero Cipriano

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2021

pagine: 184

Nonostante siano passati oltre quarant'anni dall'approvazione della legge che avrebbe dovuto sancire il superamento definitivo della barbarie manicomiale, Piero Cipriano - psichiatra riluttante, come si definisce - ci racconta in presa diretta cos'è oggi un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura. Grazie al suo sguardo impietoso, quei luoghi che avrebbero dovuto garantire una gestione umana ed efficace delle crisi psichiatriche ci appaiono invece come le nuove roccaforti di una rinata «cultura manicomiale» in cui il potere del sano sul malato è ancora gestito in modo arbitrario e burocratico. Con alcune notevoli differenze rispetto al passato: se il manicomio tradizionale ricordava un campo di concentramento, l'attuale spdc ricorda piuttosto una fabbrica, dove il primario è il direttore, lo psichiatra il tecnico specializzato addetto alla catena di montaggio umana e il malato la macchina biologica rotta da aggiustare. E quando il farmaco non basta, ecco che tornano le fasce: proprio come nei vecchi manicomi.
17,00

Conversazioni in alto mare

Conversazioni in alto mare

Marco Aime, Riccardo Gatti

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2021

pagine: 128

Sullo sfondo dell'ipocrisia istituzionale che contrassegna un'Europa formalmente paladina dei diritti umani ma di fatto sempre più arroccata in sé stessa, Riccardo Gatti, da anni impegnato nei soccorsi in mare, ci racconta, in dialogo con Marco Aime, il mestiere del salvare. Così, in queste conversazioni condotte sul «campo», ovvero in navigazione nel Mediterraneo centrale, un «capitano anarchico» e un antropologo che si occupa di migrazioni provano ad analizzare la complessità dei salvataggi in mare e le loro implicazioni, umane ma non solo, così come il clima culturale e la narrazione che intorno a esse si è venuta a creare. Un racconto in diretta che ci aiuta a capire come mai nel giro di poco tempo quelli che erano chiamati «angeli del mare» sono all'improvviso diventati «trafficanti di esseri umani». Contro le retoriche prevalenti, sguaiate da un lato e semplicistiche dall'altro, e soprattutto contro l'indifferenza dei più, queste riflessioni ci fanno entrare nel vivo di uno dei fenomeni più significativi dell'ultimo ventennio. Un fenomeno che è lontano dall'essere concluso e che sta mettendo in gioco i nostri valori più intimi.
16,00

Il diritto anarchico dei popoli senza stato

Il diritto anarchico dei popoli senza stato

Hermann Amborn

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2021

pagine: 256

Se il pensiero giuridico occidentale è spesso considerato quello più avanzato e oggettivo, lo studio di Amborn mostra invece come siano esistite e tuttora esistano concezioni e pratiche estranee alla predominante logica statuale. A partire dalle sue ricerche sul campo nel Corno d'Africa, Amborn esamina la concezione giuridica egualitaria delle società policefale, evidenziando come la loro priorità non sia punire il crimine ma ricomporre la pace sociale. Ed è grazie alla consapevole ricerca del consenso che queste comunità giuridiche arrivano a decisioni riconosciute da tutte le parti e dunque attuate anche in assenza di un potere centrale coercitivo. Spesso liquidate come «Stati falliti», queste società sono al contrario sistemi viventi capaci di auto-regolamentarsi al di fuori dell'immaginario statuale e del principio gerarchico che lo informa. E se è indubbio che queste modalità non possono essere meccanicamente applicate alla nostra società, esse possono però aprire nuove prospettive per una concezione giuridica che esca dai tribunali e torni nel corpo sociale.
18,00

La pratica (imperfetta) dell'anarchia

La pratica (imperfetta) dell'anarchia

PAOLO FINZI

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2021

pagine: 160

Co-fondatore, nel febbraio 1971, della più diffusa testata anarchica italiana, Paolo Finzi è stato uno dei protagonisti del giornalismo radicale italiano, ricoprendo per quasi un cinquantennio il ruolo di responsabile editoriale del mensile "A rivista anarchica" (1971-2020). In questi cinque decenni la rivista - la prima testata ad adottare a livello internazionale il simbolo della A cerchiata - toccherà un'infinità di argomenti in costante equilibrio tra storia e attualità, azione e riflessione, dando così voce a una pluralità di opinioni spesso dissonanti, ma sempre accomunate da una forte sensibilità libertaria. Ed è forse questo il maggior pregio di un'esperienza editoriale al tempo stesso collettiva e individuale: aver dato senso e coerenza al composito universo libertario emerso nell'ultimo mezzo secolo, pur salvaguardandone l'intrinseca molteplicità. Paolo muore suicida nel luglio 2020, e poco sorprendentemente, dato il loro indissolubile legame, anche "A" cessa le pubblicazioni nell'estate di quell'anno. Questo Quaderno è la loro storia.
16,00

Il buon selvaggio. Educare alla non aggressività

Il buon selvaggio. Educare alla non aggressività

Ashley Montagu

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2021

pagine: 328

Perché alcuni popoli sono più aggressivi di altri? E per converso, come mai in alcune società «selvagge», come quelle dei Kung del Kalahari o degli Inuit canadesi, violenza e aggressività, per lo meno tra i membri dello stesso gruppo, sono quasi inesistenti? Secondo gli autori di questi saggi - tutti antropologi con diretta esperienza sul campo, dall'Oceania all'Artico, dall'Asia all'Africa - la risposta sta nel rapporto madre-figlio e nel successivo processo di socializzazione dei bambini. Nei diversi casi studiati, il carattere non-aggressivo è il prodotto culturale di un'educazione affettuosa e non punitiva tesa al controllo dell'ira, della paura, dell'ostilità. Un'educazione che, lungi dal cancellare una competizione non spietata, ritenuta al contrario salutare, spinge verso comportamenti sociali cooperativi. Ed è ormai certo che l'umanità, nella sua evoluzione biologica e sociale, debba molto di più allo sviluppo degli impulsi cooperativi che non allo sviluppo degli impulsi aggressivi. Anzi, il suo futuro dipende proprio dal loro ulteriore sviluppo, e non certo dalla loro soppressione.
17,00

Lo sguardo anarchico

Lo sguardo anarchico

Colin Ward, David Goodway

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2021

pagine: 240

Con il peculiare sguardo anarchico che gli è proprio, Colin Ward, per oltre mezzo secolo, ha guardato alla società in modo non convenzionale cercando - negli interstizi, nelle crepe, negli spazi lasciati liberi dalle istituzioni - le espressioni altrimenti poco visibili di quell'inesauribile resistenza popolare all'omologazione basata su una creatività solidale e su un uso alternativo dello spazio e delle risorse. Un uso alternativo ai prevalenti modelli gerarchici e burocratici, così come all'assistenzialismo e alla mercificazione. Un uso comunitario e tendenzialmente egualitario e libertario in cui il suo occhio - come racconta in questa intensa conversazione con l'amico Goodway - vede il seme di un'anarchia reale. Un'anarchia cioè che è già, per lo meno potenzialmente, nel fare: non solo nelle cose che vengono fatte ma anche nel modo in cui vengono fatte. Un fare che non risponde più a grandi sogni palingenetici ma a reali bisogni di abitazione, lavoro, gioco, consumo, trasporto...
16,00

La concezione anarchica del vivente

La concezione anarchica del vivente

Jean-Jacques Kupiec

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2021

pagine: 256

La genetica è nata e si è sviluppata su un presupposto deterministico: la stabilità del gene e la sua trasmissibilità ereditaria. Eppure tutta la biologia contemporanea ci parla della variabilità come di una condizione permanente ed essenziale dell'essere vivente che non può essere ridotta a puro rumore o fluttuazione: il caso non è un accidente che perturba il processo deterministico. Nel vivente non c'è un ordine stabilito bensì un disordine organizzato che rende possibile la vita e la sua evoluzione. Ampliando il campo di applicazione dell'ontologia darwiniana, che assume la variazione aleatoria come forza motrice del processo evolutivo, Kupiec delinea una concezione anarchica del vivente che contesta l'idea di un ordine cogente inscritto nei geni. Gli organismi non sono società centralizzate di cellule che obbediscono al genoma o all'ambiente esterno, ma comunità cellulari autogestite che vivono per sé stesse e che per mantenere le proprie funzioni vitali sono spinte a cooperare, realizzando delle vere e proprie reti di mutuo appoggio. Ed è questa la nuova via che deve intraprendere la ricerca biologica per uscire dalle secche in cui l'ha spinta la genetica.
18,00

La fine del sogno occidentale. Saggio sull'americanizzazione del mondo

La fine del sogno occidentale. Saggio sull'americanizzazione del mondo

Serge Latouche

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2021

pagine: 248

Globalizzazione è un termine entrato prepotentemente nel nostro linguaggio che ben esprime lo spirito dell'epoca. Ma in realtà questa sottomissione senza precedenti delle nostre vite al predominio del mercato rientra in un movimento per occidentalizzare e uniformare il mondo in atto da alcuni secoli. Con una lucida analisi delle illusioni e dei limiti della modernità, Latouche suggerisce alcuni modi per resistere a questo "nuovo ordine" (non solo economico) che stende la sua ombra sull'intero pianeta. E lo fa indicandoci le tante modalità informali con le quali gli esclusi del mondo, sempre più numerosi tanto al Nord quanto al Sud, riescono a sfuggire ai criteri e ai valori del pensiero unico. Resistenze che lasciano presagire come la morte dell'Occidente non sia necessariamente la fine del mondo.
17,00

Orizzontale e verticale. Le figure del potere

Orizzontale e verticale. Le figure del potere

Stefano Boni

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2021

pagine: 280

Lo spazio è una dimensione cognitiva imprescindibile. Non è dunque casuale che le raffigurazioni spaziali siano quelle che rendono immediatamente leggibile la soggiacente struttura di potere. Come testimonia una vastissima iconografia, la disposizione dei corpi nello spazio - al centro o ai margini, in alto o in basso, in grande o in piccolo - permette infatti di cogliere in tutta la loro evidenza le relazioni sociali proprie di un dato contesto. Ed è grazie al suo sguardo di antropologo che Boni ha potuto costruire questo originale percorso visivo che individua, nel tempo e nello spazio, le multiformi figure assunte da un potere a vocazione gerarchica e da un principio egualitario propenso invece alla circolarità. Così, attraverso un'analisi delle posture corporali, delle coreografie rituali, delle strutture architettoniche e dei tanti dispositivi associati alle posizioni apicali, si delinea un'inedita storia di quella contrapposizione tra alto e basso che attraversa tanto la modernità quanto l'etnografia classica, per riproporsi intatta oggi nell'inesausta tensione tra l'orizzontalità sperimentata dai nuovi movimenti sociali e l'iper-verticalità che connota i poteri globali, finanza in testa.
18,00

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