Edizioni Effedì

Un’anziana signora si presenta alla Squadra Mobile di Vercelli in preda al terrore. Forse per prenderla in giro, forse per intimorirla, il suo vicino di casa le ha confidato di avere ucciso una donna. Dopo aver affidato il caso ai colleghi della Omicidi Rosanna Greco e a Gianni Fiore, l’ispettore Lorenzo Corsini decide di prendersi una vacanza e, invitato dall’amico Michele Paredi nel suo paese di origine, parte con lui per Sant’Agata di Puglia. Raggiunta la Daunia, Corsini sarà però coinvolto dal comandante della stazione locale dei carabinieri in un’indagine sulla scomparsa di un dipendente dell’impresa che gestisce le attività del castello imperiale. In un susseguirsi di imprevisti e coincidenze, questa vacanza vedrà Corsini fare i conti con l’antica leggenda del tesoro di Agatone, il Capitano, che era stato il signore del borgo medievale. Un caso che si dipanerà tra passaggi misteriosi e orrori inconfessabili, intrecciandosi tra le viuzze ciottolate di Vercelli e le trasonne di Sant’Agata.

Maria Giulia Marini offre un approccio alla medicina narrativa innovativo. Questa metodologia è paragonata all’atto di offrire un ponte – o meglio, una molteplicità di ponti diversi – tra la cura clinica e l’humanitas. Con un uso accorto di mitologia, letteratura e linguaggio metaforico da un lato, e di studi scientifici dall’altro, l’autrice mostra come il concetto guida di “narrazione” possa unificare le parti frammentate della cura, nella forma in cui viene praticata oggi.

Nel mese di luglio del 2003, Edoardo Mori, decide di aderire ad un progetto ideato da un’organizzazione solidaristica presso alcuni villaggi di uno Stato dell’Africa centrale. Tuttavia, afflitto dalle febbri malariche, è costretto a fare ritorno in Italia. Ma, dopo un anno di sofferenze, il suo granitico sentimento per Costance Assegò, la figlia del capo del villaggio, lo spingerà a far ritorno in Africa. Trascorsi quasi due anni, poiché di Edoardo Mori non si hanno più notizie, Alberto Volpe, un deputato amico di famiglia, si rivolge all’agenzia investigativa Eureka...

Dopo "Testicoli", ritorna alla pubblicazione Alessandro Barbaglia, una delle voci più interessanti delle nuove generazioni, in bilico tra poesia, narrativa e sperimentazione letteraria. Sono 59 le composizioni, dense e raffinatissime, in cui l'autore mette in mostra tutto il suo potenziale.

Raccolta di racconti che hanno come protagonisti i bambini, capaci di mutare le sorti delle loro famiglie. Tre storie che racchiudono un mondo particolare, in cui odio e comprensione governano le relazione tra i personaggi. Una donna in fuga dall'abbandono del padre; il piccolo Mattia di fronte alla rabbia del genitore; una coppia di giovani sposi che attende con ansia di avere un figlio: storie profonde e sincere che scendono dritte in fondo al cuore.

La poesia cresce come le piante, ha bisogno di humus che si trova dentro di noi e di nutrimento, che arriva da fuori. Può essere l'attimo di cristallo regalatoci da un'alba o dallo sbocciare di un fiore, il sorriso di una figlia e poi dei nipoti, come proprio Paola Lazzarini ci ricorda. E la poesia ha bisogno di luce. La luce che si manifesta nel silenzio. Tra luce e silenzio, al momento giusto, sono nate le poesie di questa raccolta.

Un volume unico nel suo genere, qualcosa che da tempo mancava nel pur vasto elenco di titoli che parlano della città. Ci sono voluti quasi tre anni di intenso lavoro perché Donatello Lorenzo completasse il suo reportage fotografico e, allo stesso tempo, perché Pier Luigi Pensotti terminasse la stesura dei testi che accompagnano centinaia di immagini spettacolari. Gli angoli più noti e quelli pressoché sconosciuti della città fanno presenza tra le pagine, abbinati a fotografie da collezione e citazioni da libri d’epoca che hanno dedicato a Vercelli descrizioni memorabili. Un’operazione attesa da tempo e ora, finalmente, pronta per essere gustata fino in fondo.

La memoria di una città che sta lentamente scomparendo riaffiora nelle poesie d'esordio di Paolo Petri, cantore di storie, luoghi e personaggi in bilico tra ricordo e leggenda. È l'anima di Vercelli che riaffiora in questo delicato libro, l'essenza delle sue nebbie, della canicola estiva in riva al Sesia, delle piccole cose che la provincia trasforma in mito per sempre. Il dialetto di Petri lascia il segno: porta sorriso e malinconia, curiosità e stupore. La sorpresa, sotto sotto, di una umanità che ancora si riconosce nelle sue storie che non svaniscono mai...

Un lavoro certosino, frutto di anni di ricerca negli archivi dei giornali cittadini, così da poter scovare le notizie e le immagini più originali e interessanti di una cittadina che, proprio ad inizio '900, stava crescendo, trasformandosi in un centro sempre più al passo con i tempi. Ma è una Vercelli ancora ingenua e sognatrice, terra contadina tra le metropoli Milano e Torino, piena di speranze e memorie indelebili. Un volume graficamente spettacolare, pieno di spunti sorprendenti, in grado di mostrare, non solo l'evolversi di una società, ma anche il divenire di un gusto per la comunicazione che, proprio in quegli anni, faceva il salto di qualità. Scrittore, storico e saggista, Alberto Bertone ritorna ad un'opera di ricerca di grande importanza e raffinatezza.

«Ci sono momenti nei quali ti senti solo, anche se circondato da una moltitudine di persone conosciute e disposte a condividere con te desideri apparentemente comuni. È proprio in tali occasioni che mi viene voglia di raccontare le cose che, non posso negarlo, mi sono state trasmesse da coloro dei quali, gelosamente, conservo il ricordo nel mio cuore. Momenti nei quali mi sembra di comprendere meglio il valore ed il significato dei sentimenti quali l'amicizia, la condivisione e financo di quello che sembra essere diventato l'autentico assente dell'attuale momento storico e che corrisponde alla parola "amore"».

Sono 62 milioni gli animali d'affezione presenti nelle case degli italiani. Più animali domestici che cittadini! E tante altre nazioni non sono da meno. I numeri non sono sempre stati questi e neppure le modalità di convivenza. La storia e l'arte ci raccontano come, nei millenni trascorsi, si è evoluto il nostro rapporto con gli animali e come siamo arrivati a contare nelle nostre città più cani che bambini. Alla luce della nutrita presenza canina, felina e non solo, ecco che oggi diventa urgente ed indispensabile una nuova e più rispettosa modalità di convivenza. In questa agile guida, i lettori troveranno suggerimenti pratici (ma anche aneddoti di costume e curiosità storiche) per poter vivere con un animale domestico in modo responsabile ed educato, evitando che la sua socialità (e la nostra) diventino fonte di problemi o incomprensioni.

Fin dal suo primo approdo nel 1962, l'autore ha subìto il fascino della Sardegna e da oltre 50 anni continua a fotografarla, innamorato dei suoi colori, dei suoi profumi, della sua gente. Questo libro, fatto di ricordi e di emozioni, è un tributo al suo luogo di elezione in occasione del 60° compleanno del villaggio di Marina di Lu Impostu, la cui comunità di pionieri, insieme agli abitanti di San Teodoro, lo ha accolto con il calore dell'amicizia.