Edizioni di Storia e Letteratura
La crisi della Repubblica nel carteggio Andreotti-Cossiga. Volume Vol. 2
Giulio Andreotti, Francesco Cossiga
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: 440
La fitta corrispondenza tra Giulio Andreotti e Francesco Cossiga, pubblicata in questo secondo volume e risalente al periodo tra il 27 settembre 1990 e il 25 luglio 1991, è incentrata sulla crisi del Golfo e sull’operazione Gladio. La preoccupazione principale, a livello internazionale, dei due statisti è l’ultimatum imposto dalle Nazioni Unite all’Iraq di ritirarsi dal Kuwait, che apre la possibilità concreta di un coinvolgimento bellico in Italia. Dal carteggio emerge in particolar modo la figura di Cossiga, che tenta, con avvisi e raccomandazioni al governo, di trovare soluzioni che rendano compatibile la Costituzione e gli impegni militari che il governo è pronto ad assumere. Sul piano interno, stanno invece la polemica su Gladio e le accuse di alto tradimento e attentato alla Costituzione rivolte al presidente della Repubblica. Saranno poi alcune dichiarazioni su Gladio rilasciate da esponenti del governo a turbare maggiormente il quadro istituzionale e a spingere Cossiga, nel dicembre 1990, a minacciare di aprire una crisi istituzionale se Andreotti non avesse assunto una presa di posizione pubblica riguardo Gladio. Tra gli altri argomenti significativi, si legge dell’attacco del PDS nei confronti del capo dello Stato, del referendum per l’abolizione delle preferenze plurime nelle elezioni della Camera e delle origini del messaggio sulle riforme istituzionali inviato da Cossiga nel giugno 1991, in cui si mostrano i dissensi politici e personali con Andreotti e il senso di isolamento da alcuni settori della Democrazia Cristiana. La corrispondenza tutta tra i due statisti, toccando aspetti governativi, umani e istituzionali, restituisce le voci di due tra i maggiori protagonisti della vita politica italiana di quegli anni.
Oltre il dispaccio. La quotidianità a Parigi, Madrid, Vienna nelle carte private di un ambasciatore (1720-1760)
Renzo Sabbatini
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: XIV-258
Questo libro non è la biografia di un ambasciatore; non è l’analisi della politica estera della Repubblica di Lucca; non è neppure un (piccolo) trattato sulla diplomazia settecentesca. Per la verità, ambisce ad essere tutto questo, e soprattutto una finestra su altre culture, in una forma originale e innovativa. La materia prima di queste pagine è l’enorme massa di documenti privati lasciati dal diplomatico Giovan Battista Sardini in quaranta anni di carriera: diari di viaggio, conti e inventari di ogni genere, diari delle missioni, lettere ricevute e, soprattutto, lettere spedite, per lunghi periodi con frequenza settimanale. La novità consiste nel metodo: grazie proprio all’abbondanza e alla qualità della documentazione, l’approccio può essere di tipo microstorico con la possibilità di evidenziare dettagli che, se ricomposti in un quadro d’assieme, restituiscono la quotidianità, la complessità dei rapporti umani, la cultura materiale, la sensibilità e lo specifico ‘genio’ delle differenti realtà e dei momenti storici nei quali il diplomatico si trova a operare: Parigi, Genova, Madrid, Vienna nei decenni centrali del Settecento. In una parola, il ruolo di intermediario culturale, difficilmente attingibile dai dispacci ufficiali.
Il canto delle muse. Fortuna della musica greca nella cultura europea
Saverio Franchi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: 198
La musica greca, figlia e sorella delle civiltà dell’antico Medio Oriente riprese a un più alto livello, è madre a sua volta di molte altre tradizioni musicali. Partendo da una accurata analisi della musica greca, inclusiva di dettagliate informazioni sulle scale musicali, le tipologie vocali, gli strumenti, e attraversando le tradizioni estremo orientali, il folklore neoellenico e gli studi critici della tradizione classica, Franchi segue la trasmissione al mondo medievale e moderno di un fenomeno colto dal fascino immortale, centrato sui problemi della teoria musicale e sulla loro collocazione in ambito fisico-matematico, che arrivò a influenzare le origini del melodramma. Il quadro è completato da una compiuta analisi della sopravvivenza nell’Europa medievale e moderna di una antica danza greca. Presentazione di Liana Lomiento.
Considerazioni elementari sul principio di relatività
Hendrik Antoon Lorentz
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: 80
Le considerazioni elementari sul principio di relatività del grande fisico olandese Hendrik Lorentz, premio Nobel nel 1902, rappresentano una vera singolarità editoriale. Si tratta, infatti, del primo e unico volume della «piccola biblioteca di scienza» di Piero Gobetti Editore, collana che non ebbe seguito. Nato dalla collaborazione e dalla sintonia intellettuale tra Gobetti e il fisico e storico della scienza Sebastiano Timpanaro sr., curatore del testo, il libro testimonia il diffuso interesse sviluppatosi attorno alla teoria della relatività negli anni '20 del Novecento. Ma documenta anche l'ampiezza del progetto gobettiano di rinnovamento culturale, che si espande qui in una nuova dimensione, quella scientifica. Postfazione Barone Vincenzo.
Inferno monacale
Arcangela Tarabotti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: 148
Resoconto sconvolgente della vita monastica dalla prospettiva di una reclusa e concepito come la prima parte di un’eventuale trilogia ‘dantesca’ al femminile, "Inferno monacale" testimonia il tormento psicologico e spirituale delle donne che vivevano il monastero come un carcere perpetuo. Due secoli prima che Manzoni narri la storia della Monaca di Monza, in un grido di condanna contro il potere oppressivo della famiglia, della Chiesa e dello Stato, Arcangela Tarabotti biasima i genitori che scelgono la vita religiosa per le figlie «onde non così tosto nate, odono intonarsi all’orecchio il nome di monaca», deplora le divisioni che nascono tra quelle monacate e quelle sposate e compatisce le monache infelici che si ribellano al vivere comune ingiuriandosi l’un l’altra con «stridor de’ denti». Rappresentazione drammatica di dannazione eterna e al tempo stesso documento fondativo del femminismo della prima età moderna, il testo, troppo scandaloso per l’epoca, sopravvive in un manoscritto che si rende adesso accessibile ai lettori in una nuova edizione commentata.
Nievo risorgimentale. Letteratura e politica nel decennio preunitario
Simone Casini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: 440
Il volume raccoglie venti saggi di uno dei maggiori specialisti dell'opera di Nievo. In continuità con grandi lettori del Novecento e in scambio continuo con lettori odierni, questa raccolta riscatta Nievo dall'isolamento cui tradizionalmente era relegato negli studi storici e letterari, e riscopre intorno a lui il vivace mondo di un'Italia preunitaria carica di attese, memorie e speranze. Attraverso Nievo riemergono quindi voci, dibattiti e temi profondi della storia e della realtà italiana di ieri e di oggi.
Scuola-città Pestalozzi
Ernesto Codignola, Anna Maria Codignola
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: 104
Ottant’anni fa Scuola-Città Pestalozzi apriva i suoi battenti a Firenze, nel quartiere popolare di Santa Croce. I fondatori di quell’esperimento di scuola attiva erano Ernesto Codignola e sua moglie Anna Maria Melli, che pochi anni dopo scrissero questo breve volume per dare testimonianza dei principi cui avevano ispirato la loro azione pedagogica. Erano i principi dell’attivismo, per cui ciò che più conta nella crescita del bambino sono le esperienze concrete che egli fa imparando. Ed erano i principi dell’autogoverno: una prassi che intendeva educare ragazze e ragazzi all’esercizio della democrazia. Erano infine i principi di una formazione non rivolta solo all’acquisizione di cognizioni, ma alla relazione e alla comunità, sì che ogni scolaro potesse sentirsi parte di un processo cui tutti erano chiamati a contribuire. Era, insomma, una città in piccolo, una palestra per la democrazia italiana allora in stato nascente, un’esperienza in grado ancora oggi di sollecitare chiunque abbia a cuore la formazione dell’uomo e del cittadino per riattivare nel discorso pubblico sull’educazione quel grado di idealità che i due fondatori seppero imprimere allora a Scuola-Città Pestalozzi.
La casa editrice Laterza e il suo archivio
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: 212
Nel corso del Novecento la casa editrice Laterza ha intrattenuto un fecondo e intenso rapporto con il mondo letterario italiano. Lo testimonia un rilevante corpus di materiale epistolare conservato presso l’Archivio di Stato di Bari: un esteso patrimonio di lettere, biglietti, cartoline postali, telegrammi di alcuni tra i più importanti scrittori e scrittrici del XX secolo, sia autori che hanno collaborato a vario titolo con la casa editrice (Papini, di Giacomo, Brancati, Ortese, Sciascia, Cassola, Bianciardi), sia autori che per diverse ragioni non sono mai entrati in catalogo (Pirandello, Capuana, Alvaro, Aleramo, Bilenchi, Morselli). Questo volume, sommando competenze diverse e mettendo a sistema studiose e studiosi di varie discipline, ha provato a coniugare un lavoro di scavo negli archivi di Casa Laterza con il tentativo di fare maggiore luce su questo fronte meno conosciuto della sua lunga storia editoriale.
La crisi della Repubblica nel carteggio Andreotti-Cossiga. Volume Vol. 1
Giulio Andreotti, Francesco Cossiga
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: 440
Sullo sfondo dei mutamenti epocali che vedono l'avvio della fine della Guerra fredda, la riunificazione della Germania e, dall'agosto 1990, l'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq, il carteggio pubblicato in questo volume testimonia l'azione di Cossiga per meglio definire il ruolo del presidente della Repubblica sulle questioni dell'amnistia, del Consiglio Supremo di Difesa e, soprattutto, del comando delle Forze Armate. La prima guerra del Golfo, infatti, impone, per la prima volta nella storia repubblicana, la scelta di un eventuale impegno bellico, sollevando nuovi delicati problemi circa le rispettive responsabilità degli organi costituzionali e aprendo, a livello istituzionale, oltre che nell'opinione pubblica e nelle forze politiche, i primi interrogativi circa l'interpretazione da dare all'art. 11 della Costituzione. Tra gli altri temi affrontati, si registra l'avvio della campagna di contestazione nei confronti di Cossiga per le sue prese di posizione pubbliche, in particolare a difesa dell'organizzazione segreta Gladio, e la difficoltà di funzionamento delle istituzioni, che il presidente della Repubblica segnala costantemente nelle sue lettere al presidente del Consiglio, con i suoi richiami a limitare la decretazione d'urgenza e a provvedere alla riforma della Giustizia. Una tematica, quest'ultima, che, insieme alla lotta alla criminalità organizzata, esplode nel marzo 1990, quando si giunge allo scontro tra Cossiga e il CSM sulla questione della libertà di associazione dei magistrati, che il presidente della Repubblica difende nel caso di un magistrato regolarmente iscritto a una loggia massonica. La corrispondenza tutta tra i due statisti, toccando aspetti governativi, umani e istituzionali, restituisce le voci di due tra i maggiori protagonisti della vita politica italiana di quegli anni.
Pensiero e forme letterarie dei giuristi romani. Studi. Volume Vol. 3
Dario Mantovani
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: 432
Il diritto è, innanzitutto, una forma di pensiero: è un modo di analizzare e classificare fatti e situazioni, per mettere ordine nei rapporti sociali secondo valori condivisi. Il modo attuale di pensare giuridicamente è largamente influenzato dai giuristi romani. Il loro pensiero – il lessico, le massime quasi proverbiali, la loro abilità nel risolvere i conflitti di interesse sotto il segno dell’equità – ci è pervenuto tramite le loro opere, raccolte in particolare nel Digesto di Giustiniano. Lorenzo Valla le considerava fra i più ammirevoli esempi di prosa latina. Conoscere il pensiero dei giuristi richiede dunque di esaminare le forme letterarie scelte per trasmetterlo, le condizioni materiali della loro circolazione, lo stile, le forme argomentative, i modi di persuadere, per arrivare infine ai valori messi in gioco. È la prospettiva adottata da Dario Mantovani in questo volume – dedicato al periodo tardoantico – che raccoglie i principali studi dedicati ai giuristi come scrittori e alle opere dei giuristi come letteratura.
Borghesismo. Paradosso contro il mio tempo
Dino Fiorelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: 152
"Borghesismo" fu l’ultimo volume delle Edizioni del Baretti, uscito, dopo molte traversie, quando la rivista aveva già cessato le pubblicazioni. Dino Fiorelli (1904-1979) era stato squadrista a Prato, aveva rotto con il fascismo dopo il delitto Matteotti ed era passato a simpatizzare con il radicalismo di sinistra. Scritto polemico dagli echi stirneriani e nietzschiani, composto tra il 1924 e il 1926, "Borghesismo" nasce nello smarrimento e nella crisi di un ventenne alla ricerca di sé e anche di «un ordine diverso, più concreto, reale». Non è un ragionamento sistematico, né filosofico né politico, ma, come dice il sottotitolo, un personale Paradosso contro il mio tempo, confessione e sfogo contro l’ordine esistente, le sue ingiustizie, le sue ipocrisie.
Aneddoti letterari. Da Petrarca a Scheiwiller
Antonio Ciaralli, Carlo Pulsoni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: 278
Il gusto per la novità, per l’invenzione del reperto inedito, associato alla curiosità di sperimentare le difficoltà oggettive della resa stratigrafica dei testi in sede di edizione, motivano le pagine di questo libro che, muovendosi nell’arco di poco più di un secolo, si sofferma su alcuni degli autori più significativi della letteratura italiana e su vicende peculiari della nostra storia letteraria. Dalle questioni sorte intorno alla trasmissione tardo ottocentesca dei Rerum vulgarium fragmenta di Petrarca si giunge al terzo quarto del Novecento e ai legami tra Biagio Marin, Scheiwiller e Pasolini. Nel mezzo: una nota falsificazione leopardiana; la minuta della traduzione di Arsenio, corredata da interventi correttivi di Praz, pubblicata da Montale su «The Criterion» di Thomas S. Eliot; l’emersione degli stadî preparatori di Gridasti: Soffoco…, il componimento forse più sofferto di Ungaretti da cui originò Il Dolore.