edizioni del verri
Il Verri. Volume Vol. 87
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2025
pagine: 144
Meme; lemma coniato dal biologo Richard Dawkins nel 1976 nel saggio Il gene egoista; un singolo elemento regolante di una collettività, trasmesso non per via genetica ma per via culturale, replicabile e trasmissibile per imitazione, in grado di determinare i comportamenti degli individui di quella collettività. Nella cultura digitale: un contenuto virale, dotato in massimo grado della capacità di incistarsi nell’immaginario dei naviganti e dunque di rimbalzare e replicarsi da un’identità a un’altra, comunicandosi di bocca in bocca o di rete in rete. Elettrone, costituente dell’atomo (assieme ai protoni e ai neutroni); termine introdotto da George Johnstone Stoney nell’ultima decade del XIX secolo; particella subatomica leggera, portatrice di carica elettrica negativa, costituente la carica elementare, o quanto di elettricità, e di cui tutte le cariche elettriche sono multipli interi. il suo moto genera un campo elettromagnetico, le variazioni della sua energia e della sua accelerazione causano l’emissione di fotoni. Cinèma; nozione individuata da Pier Paolo Pasolini nel dibattito per una semiologia cinematografica, nel corso della seconda metà degli anni Sessanta del ’900; nelle lingue scritto-parlate: la componente visiva di un segno, in dipendenza da quella scritta, il grafema (segnico tout-court), e giustapposta a quella orale (il fonema). «Naturalmente i “cinèmi” sono delle immagini primordiali, delle monadi visive inesistenti, o quasi, in realtà». L’immagine, in nuce ma inerte (semi-apparente) in un singolo, fragile cinèma, nascerebbe invece da una coordinazione di cinèmi differenti: una sintassi invisibile, che scorra dentro la colonna scritto-parlata del discorso, e, per così dire, la realifichi.
Il Verri. Volume Vol. 86
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2024
pagine: 149
La rivista "il verri" è stata fondata nel 1956 da Luciano Anceschi. In un paese che ancora risentiva il pesante arretramento causato dalla cultura fascista, l'intenzione era di diffondere le importanti novità che erano nel frattempo emerse a livello internazionale. Negli anni Sessanta e Settanta è stata la rivista della seconda avanguardia, legata ai Novissimi e al Gruppo 63. È sempre uscita ininterrottamente e puntualmente, cambiando diversi editori e qualche volta autogestita. È fondamentalmente una rivista di letteratura che vuole mantenersi aperta alle più diverse discipline e favorire la commistione tra le singole modalità di pensiero.
Casino Conolly
Mariangela Guatteri
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2024
pagine: 126
Casino Conolly è un'architettura di architetture. Il titolo di ogni capitolo ("Villino Svizzero", "Sezione Lombroso", "Colonia Scuola Marro", ecc., come del resto "Casino Conolly'" che da il titolo al libro) si riferisce ad alcuni degli edifici presenti nell'ex area manicomiale di Reggio Emilia, una sorta di città nella città la cui origine risale alla seconda metà del XII secolo. Non è però un libro che documenta la storia dell'ex complesso manicomiale. Nella scrittura Mariangela Guatteri riesce a recuperare il rapporto tra libertà e coazione che quel luogo ha rappresentato. Ricorre alla tecnica del montaggio utilizzando prelievi testuali anche non direttamente riferiti al frenocomio - da Qohélet, Martin Buber, Foucault, Flaubert, Daumal, Ballard, Zukofsky, a dialoghi tratti da film, a indicazioni contro la repressione prese da manuali, ecc. -. Non indica le fonti, ma grazie alla costruzione segreta del linguaggio crea continui salti, sussulti, vuoti, fraintendimenti in una prosa in cui ogni elemento diventa essenziale. Straordinarie le nove "Tavole sinottiche", che accompagnano il testo, vere e proprie opere di poesia visiva.
Leggere la letteratura illustrata. Pratiche e voci (1830-1890)
Silvia Baroni
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2024
pagine: 176
L'Ottocento è il secolo dell'illustrazione. L'immagine stampata diventa una presenza costante su qualsiasi pezzo di carta, dai manifesti ai biglietti da visita. Si insinua nei libri di letteratura, trasformandola in "pittoresca". Gli scrittori si dividono tra quanti accolgono le vignette nei loro testi e chi invece le rifiuta fermamente. Ma qual è la reazione dei critici davanti a questa invasione del libro illustrato sul mercato librario? Come viene percepita questa progressiva avanzata del visuale sul dominio del verbale? Il presente volume intende ricostruire il dibattito che si è sviluppato nell'Ottocento intorno alla letteratura illustrata, indagando le forme testuali che veicolano le diverse voci della critica e mettendo in luce i principali aspetti toccati dalla querelle, quali la "leggibilità" e l' "utilità" dell'illustrazione.
Il Verri. Volume Vol. 85
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2024
La rivista "il verri" è stata fondata nel 1956 da Luciano Anceschi. In un paese che ancora risentiva il pesante arretramento causato dalla cultura fascista, l'intenzione era di diffondere le importanti novità che erano nel frattempo emerse a livello internazionale. Negli anni Sessanta e Settanta è stata la rivista della seconda avanguardia, legata ai Novissimi e al Gruppo 63. È sempre uscita ininterrottamente e puntualmente, cambiando diversi editori e qualche volta autogestita.
A puntu strittu a puntu largu
Angela Passarello
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2024
pagine: 115
In questa nuova raccolta di poesie di Angela Passarello, scaturita durante l’isolamento obbligato, dovuto alla pandemia, il ricorso al dialetto non ha avuto bisogno di forzature poiché tutta la raccolta è stata ispirata e scritta nella lingua materna, la parlata agrigentina, e poi tradotta in italiano. L’ironia e la giocosità dettata dalla lingua dell’infanzia permettono varianti in giochi d’invenzione ripescati nel vissuto e echeggianti di quell’oralità. Al ritmo indimenticabile della vecchia Singer a pedale, con la quale la madre ribatteva la stoffa “a puntu strittu a puntu largu”, riaffiorano cantilene, filastrocche del nonsense ascoltate nell’infanzia. Dal rimosso di quel tempo emergono descrizioni di animali come agnus bedda/l’agnella bella, accidi/gli uccelli, babbalucia/la lumaca, furmicula/la formica, a musca/la mosca, oppure si affacciano figure inquietanti come u chicchiru/il balbuziente, o altre temute come a majara/la maga o u sceccu Pirellu/l'uomo nero. Ma queste brevi narrazioni che si susseguono ritmate da continui flashback non hanno mai il sapore di un viaggio nella memoria perché l’idioma materno ha il potere di reificare nel presente ogni dettaglio, ogni elemento cancellando senza esitazione eventuali cedimenti nostalgici.
Il Verri. Volume Vol. 84
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2024
pagine: 168
La rivista "il verri" è stata fondata nel 1956 da Luciano Anceschi. In un paese che ancora risentiva il pesante arretramento causato dalla cultura fascista, l'intenzione era di diffondere le importanti novità che erano nel frattempo emerse a livello internazionale. Negli anni Sessanta e Settanta è stata la rivista della seconda avanguardia, legata ai Novissimi e al Gruppo 63. È sempre uscita ininterrottamente e puntualmente, cambiando diversi editori e qualche volta autogestita. È fondamentalmente una rivista di letteratura che vuole mantenersi aperta alle più diverse discipline e favorire la commistione tra le singole modalità di pensiero.
Dico a te, lettore. Saggi narrativi dell’estremo contemporaneo
Marine Aubry-Morici
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2024
pagine: 208
Riflessione, narrazione, autobiografia. Tre segni non di un'ibridazione tra i generi, ma di una saggificazione della letteratura dell'estremo contemporaneo. Sebald, Carrère, Trevisan, Vasta, Vollmann, Dyer, Wallace, Nelson, Forest. Assistiamo al ritorno di un'antica linfa, una forma dimenticata fattasi però indispensabile agli scrittori del nostro tempo: il saggio. Più che un genere, è una pratica: il saggismo. Lontano da essere una forma vincolante, è un protocollo di scrittura duttile e poliedrico che risale ai tempi degli Essais di Montaigne. Oggi, più che mai, si nutre di conoscenze scientifiche, di indagini sul campo, di esperienze personali: per oggetto interposto, il narratore-saggista indaga se stesso quanto la cultura che lo circonda. Postfazione di Daniele Giglioli.
Gli anni di Milano-poesia
Eugenio Gazzola
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2024
pagine: 336
«La poesia ha imparato ad andare in scena, anche in Italia, […]: poesia in persona, musica e poesia, danza e poesia, canzoni e poesia, la voce dell’attore, videopoesia», così il poeta Antonio Porta introduceva la prima edizione di Milano·poesia nel 1984 creatura multiforme di Gianni Sassi che resterà fino al 1992 un crocevia letterario e artistico di profilo internazionale. Secondo una visione assai lombarda e politecnica del mondo, la rassegna di Gianni Sassi contribuì a un rinnovamento globale del fare poetico unendo al dovere di non interrompere la sperimentazione, la convinzione che l’arte dovesse concorrere al miglioramento della vita. Nelle giornate del festival la messa in scena del testo e del corpo del poeta incrociava tutti i linguaggi dell’arte contribuendo alla rivisitazione delle avanguardie, alla riscrittura dei generi e alla proposta di nuove forme liriche, e anticipando così gli aspetti più caratteristici della cultura postmoderna. Ripercorrendo la storia e i protagonisti della rassegna Eugenio Gazzola porta in luce una stagione per così dire finale della storia della cultura contemporanea, quando si chiudeva il ciclo delle “piccole rivoluzioni” e si apriva quello dell’indeterminazione. Il volume è arricchito da un’ampia antologia dei testi poetici presenti nei magnifici cataloghi curati da Gianni Sassi e dedicati alle varie edizioni del festival.
Documenti sulla neoavanguardia
Marco Berisso
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2024
pagine: 234
Una raccolta di “documenti” nel senso di ‘testimonianze scritte’ o di ‘attestazioni di identità’, destinati, a sessant’anni dalla nascita del Gruppo 63, a aprire su un nuovo piano un confronto con quella stagione letteraria. Attraverso il ricorso a indagini di archivio e alla scoperta di testi e materiali inediti viene ricostruita la nascita di due raccolte fondamentali come Pseudobaudelaire di Corrado Costa e Le ballate della signorina Richmond di Nanni Balestrini e viene analizzata nel dettaglio la fedeltà della scrittura di Edoardo Sanguineti a Dante e alla poesia antica, testimoniata senza interruzioni e in tutti i versanti della sua multiforme attività di scrittore sino alla raccolta postuma Varie ed eventuali. Il punto di vista proposto dall’autore è quello di un filologo e studioso di poesia medievale che ha incrociato sul suo cammino l’opera di tre figure centrali della neoavanguardia italiana come Balestrini, Costa e Sanguineti, costatando tramite un’indagine sistematica e accurata dei testi la vitalità della lezione derivata dalla letteraria del Due e Trecento italiano e il continuo e felice riposizionamento del fare poesia di quel periodo nel corso del tempo, fino ad arrivare alle sperimentazioni del secondo Novecento.
Il Verri. Volume Vol. 83
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2023
pagine: 168
Marjorie Perloff, La poesia italiana nell’America d’oggi. Intervista a Luigi Ballerini di Nicolas Benson. Nota di Alessandro Giammei.
Il rovescio di un minuto
Tommaso Pomilio
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2023
pagine: 226
I rapporti fra letteratura e cinema, e le loro condizioni (innanzitutto produttive, industrial-culturali), sono stati di frequente oggetto di studio. Meno strutturale, tuttavia, in questo campo d’indagine, è l’osservazione dei rapporti (mimetici, a contrasto, a rilievo o sottotraccia, in atto-mancato persino) fra gesto scrittorico (e più specificamente, poetico) e messa in movimento, e in taglio, dell’immagine: l’introiezione, sul piano del discorso alfabetico, di quell’altro e alieno che è il discorso visuale (cinematico), sia esso sequenza, taglio, o sovrapposizione (postproduzione). Ciò implica ovviamente non solo una considerazione delle difficoltà (e delle sfide) per l’autore attore-di-scrittura (l’incorporare l’ombra-luce dell’immagine cangiante e le sue temporalità, assai spesso moltiplicandole e rovesciandole), ma, più a monte, un interrogarsi circa la natura del codice adottato (cinema vs. letteratura) e i modi della sua violazione.