Déclic
Oca tre toc to
Francesca Perinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Déclic
anno edizione: 2025
pagine: 128
Quattro linee mimetico-digressive, figlie di un gioco linguistico elementare e portatrici di altrettanti blocchi di disomogeneità stilistica, si incrociano ignorandosi. I loro titoli non suggeriscono un’interpretazione complessiva: l’attribuzione dei referenti è per chi si ostina a cercare una via d’uscita tra false metafore, accostamenti incongrui e coordinate ingannevoli. Meglio sarebbe accettare l’insignificanza dell’accumulo, l’indistinzione cui approda l’autocelebrazione, la ripetizione pornografica degli schemi, adattabili a ogni frangente della vita. La risata come seria ipotesi di salvezza.
Prima dell'oggetto
Marco Giovenale
Libro: Libro in brossura
editore: Déclic
anno edizione: 2025
pagine: 128
Se c’è un libro che si è stufato sia della poesia sia del narrare usuale, e che va in senso opposto, è questo: si muove verso il senza verso e si interroga sulla fuga caotica delle cose e delle narrazioni, come Alice che non capisce le corse del Bianconiglio ma si secca pure di seguirlo. Il lettore non deve però spaventarsi di questo smarrimento. Potrà confidare in alcune chiavi, rammentando: che quasi tutto si svolge a Roma, ossessivamente richiamata: e tanto il richiamare quanto il suo oggetto danno sul barocco, con conseguente eco lontana di erotía; che una sfumante prima parte del libro si abbandona al flusso fonico del discorso, toccando solo leggermente la sostanza di storie e microstorie; che detto flusso si cristallizza pian piano in quasi-racconto, e allora affiorano figure precise, anche se spesso poi si sfaldano, si dissipano; che a sfarinarsi è tanto il linguaggio quanto il reale già sotto scacco e fuori fuoco, come per un’apocalisse nascosta in ogni pixel del quadro.
88/100
Antonio Vangone
Libro: Libro in brossura
editore: Déclic
anno edizione: 2025
pagine: 128
Una settimana di lezioni, rivelazioni, proteste e controsensi: una frazione che si scontra con la necessità di rappresentare l’insieme. Le brevi prose raccolte in 88/100 interrogano lo spazio tra conosciuto e inconoscibile, utile e superfluo, testo e paratesto. Lo fanno servendosi di giovani padri, regine di carne, centri commerciali e falsi profeti, lingue di fuoco, borracce, cavalli, tori; minuscole espressioni di un infinito che non sa considerarsi abbastanza grande.
Il verso di Ade
Gunther Maria Carrasco
Libro: Libro in brossura
editore: Déclic
anno edizione: 2025
pagine: 104
Volevano solo fare colazione, Pardo e sua figlia Ade. Ed ecco che la piccola scompare in modo oscuro. Pardo si mette in cerca, e non lui solo. La quête sarà popolata da un satiro su una poltrona a rotelle guidata dalla forza di volontà, da un dubbio maresciallo con il suo inseparabile pappagallo, da una nonna nottambula e da un nonno sognatore. E la mamma? Dov’è finita la mamma? La mamma adesso è No. Una cosa alla volta. A complicare il tutto un’epidemia di versi in volo. E Manichino, scusa, non lo dici? Sicuro, Ade, anche Manichino, ma non nella sinossi: un po’ più in là.
AcroBatiCa
Ezio Sinigaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Déclic
anno edizione: 2024
pagine: 80
Tre rigorose gabbie formali per tre storie gaudenti, gioiose e spensierate come la giovinezza: i racconti alfabetici contenuti in questo libro narrano le vicende erotiche di due instancabili studenti, un bucolico e voluttuoso convegno fra soldati, l’incontro fortuito tra un benzinaio, un oroscopo amoroso e un audace camionista quebecchese. Le parole si piegano all’abilità dell’autore, che si muove con agio nelle sue contraintes autoimposte – alla maniera oulipiana – in perfetto equilibrio tra sensualità e ironia. L’esercizio di stile coincide con il divertimento e si fa sinonimo di raffinata intelligenza. AcroBatiCa è un gioco di lingua.
Power pose
Michele Zaffarano
Libro: Libro in brossura
editore: Déclic
anno edizione: 2024
pagine: 208
Con questo libro Michele Zaffarano ha (anche) scritto un indispensabile e insieme ossessivo manuale di autostima, in grado di descrivere più che insegnare l’arte dell’assertività, dell’autocontrollo e del potere come qualcosa che oscilla in bilico sull’opposta arte del dubbio. Dubbio sul sé e sul parlare. In sostanza, grazie a questa instabile “posa di potere”, l’insegnante di autostima che finge di parlare da queste pagine cade a piè pari nelle buche della sintassi del sé. Scrivere un’opera con queste caratteristiche, addirittura in prima persona singolare ma lontana anni luce da un io lirico quale che sia, porta felicemente – e con risultati anche esilaranti – non solo verso un sistematico dubbio sull’ego, ma pure verso uno sdoppiamento del libro medesimo: Power Pose è due libri, è sé stesso e insieme un alter liber, un testo che non finisce, che sempre ricomincia, con variazioni, a dire le stesse=differenti cose. Si capovolge fisicamente, il volume, si fa leggere e rileggere ma è sempre diverso. Non ha dritto né rovescio, è come una figura di carta da gioco: sempre in piedi eppure sempre a testa in giù, come l’identità, come il linguaggio.
Il libro della natura e del continuo
Mario Corticelli
Libro: Libro in brossura
editore: Déclic
anno edizione: 2024
pagine: 96
Un De rerum natura giocosissimo che sposta sempre di lato il caosmos che descrive, disimpegnandosi dalla riproduzione di paesaggi, bestie, regole, mappe e tassonomie, e semmai disorientando con gusto quella che pensavamo essere una visione stabile delle cose, talvolta disturbando le immagini naturali come farebbe un’intelligenza artificiale. Con un titolo quasi secentesco, il libro della natura e del continuo mette in campo alcune ossessioni testuali di Mario Corticelli: una su tutte quella per i fenomeni naturali e gli animali e il loro mondo, meticolosamente de-antropomorfizzato. Oppure il ricorso a un tagliente registro ironico, se non addirittura di scherzo-scherno, diretto tanto al contesto degli umani quanto ai loro scambi linguistici: “e poi si odono feste di mercato / con gioia di genti / nel crollo dei prezzi di mercato / con una qualche distruzione delle genti / perlunga la strada che è lucente / che bello che è il linguaggio delle genti / con una qualche distruzione del linguaggio.”
Interferenze
Sandra Branca
Libro: Libro in brossura
editore: Déclic
anno edizione: 2024
Queste interferenze abitano il confine, riempiono la soglia. In un’area indefinita di disturbo e rumore, di incomunicabilità e distanze, emergono le parole esatte di un testo che fonde versi e prosa, incatenandoli in sovrapposizioni e distaccamenti.
Bosco
Antonio Vangone
Libro: Libro in brossura
editore: Déclic
anno edizione: 2024
pagine: 96
Il bosco è il margine della vita umana, il confine oltre il quale l'urbano sfuma nelle forme più inattese. Ma il bosco è anche vivere comune, orizzonte in cui singolo e plurimo si mescolano fino all'indistinguibile. Qui si aggirano ragazzi dorati, suore mattonaie e duellanti con le spade di gomma, pesci coi piedi, piccioni e draghi, robot poetanti e mezzi spiriti: fantasmi venuti dal bosco per narrare la crudele fragilità del reale.
Lasaga
Francesca Perinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Déclic
anno edizione: 2024
pagine: 112
La scrittura di Francesca Perinelli agisce in opposizione critica a ogni atteggiamento assertivo-asservito nei confronti del lettore. Si sottrae all'uniformità, sfrutta senza farsi sfruttare media e social, fa propria la mobilità tra i generi cifra dei tempi in un continuo slittamento tra flarf, sought poem, cut-up e googlism. Il metodo: rovistare e selezionare tra i prodotti incoerenti della contemporaneita. Riassemblare con distacco e ironia. Osservare. Il risultato: un campionario di testualità libere in cornici burocratiche, sovrapposizioni di ascolti fortuiti, biografie senza soggetto, trasformazioni progressive di un assunto in altri oggetti testuali, ibridi figli d'innesti inimmaginabili. Una minuscola saga, irriverente e discontinua, in cui l'assenza di lirismo e la rarefazione del senso risuonano come note del presente.
SpuntiSunti
Massimo Gerardo Carrese
Libro: Libro in brossura
editore: Déclic
anno edizione: 2024
pagine: 128
Con il loro umorismo sgrammaticato, gli SpuntiSunti illuminano sfumature insolite di un'esistenza piuttosto comune: quella dell'autore, che decide di osservare sé stesso, gli altri e il suo ambiente per mezzo di numeri, anagrammi, riflessioni enigmatiche, situazioni incompiute, ripetizioni ossessive, inappagamenti, epifanie e improvvise esultanze. Racconti solo apparentemente confusi e separati, gli SpuntiSunti collocano il lettore in una quotidianità riconoscibile ma non del tutto, filtrata da un'agitata curiosità: luoghi narrativi affidati al caso più scrupoloso e alla regola più disordinata. In questo libro, dove gli eventi e le parole si incartano in sensi altri, si avverte la necessità di abbandonare il legame abituale con le faccende di tutti i giorni, senza la pretesa di comprendere o spiegare la vita che ci assale a ogni ora. Anche fuori di qui.
L'ordine sostituito
Libro: Libro in brossura
editore: Déclic
anno edizione: 2024
pagine: 160
"L'ordine sostituito" è il contrario di una mappa. Testi che sfiorano e provocano i generi, li eludono, li confondono, li oltrepassano. Un'antologia che sfida le correnti classificazioni letterarie, dando voce a una contemporaneità che disorienta, indefinita. Ciò che appare come prosa, poesia, racconto, saggio, teatro, parlato, di volta in volta non lo è completamente o lo è in altro modo, è anche o solo qualcos'altro. Liberare le scritture. Smantellare i tramezzi e le gabbie a scaffale: in libreria, in chi legge, in chi scrive, in chi vive.