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CIRVI

La mia strada. Una russa a Milano

La mia strada. Una russa a Milano

Adriana Lyanowa

Libro: Libro in brossura

editore: CIRVI

anno edizione: 2010

pagine: 170

"La bellezza salverà il mondo?", si chiedeva, con intuizione geniale, Dostoevskij. Qualunque possa parerci la giusta risposta, in Vera Obrazcova, passata alla storia con il nome d'arte di Adriana Lyanova, abbiamo un caso lampante di salvezza consapevole nel bello ideale. Bello nelle origini di una famiglia eccezionale, legata all'arte, aperta alla società con illuminato mecenatismo e filantropia che oltrepassa i limiti della disponibilità totale verso gli altri. Bello nella persona di una figura femminile dal fascino irresistibile, entusiasmante. Bello nell'animo di un essere sensibile e attratto verso l'esercizio dell'arte in tutte le sue manifestazioni, dalla poesia alla pittura, alla musica, al teatro, all'artigianato di classe. "La mia strada" è un libro di memorie che si legge come un grande romanzo. Esso getta sprazzi di luce nuova sull'immenso affresco dell'emigrazione russa e sui suoi protagonisti.
24,00

Letteratura e rapporti italo-russi dalle salmodie al gulag

Letteratura e rapporti italo-russi dalle salmodie al gulag

Renato Risaliti

Libro: Copertina morbida

editore: CIRVI

anno edizione: 2010

pagine: 166

Questi saggi hanno lo scopo di far notare, con più insistenza di altri slavisti, una serie di problematiche particolari. Fra queste, osserviamo nel Settecento il tema della traduzione dei salmi, che è una specificità tutta russa, per collocare i vari poeti fra i fautori o gli oppositori dell'autocrazia. Si è abusato nel passato a ripetere il detto "traduttore-traditore". Nel caso della letteratura russa l'aforisma suddetto assume una connotazione particolare, in merito all'indirizzo ideologico del poeta. Anche il tema, elaborato in modo particolare da Leskov, dell'icona rivela non solo l'appartenenza ad una determinata corrente dell'ortodossia russa, ma soprattutto la ricchezza di tale iconografia, uno dei termini di differenziazione con l'occidente latino-cattolico. L'opposizione alla concezione cristiana del protestantesimo è chiara e senza possibili conciliazioni.
28,00

Il giornale parigino di Girolamo Egidio Velo (1812-1813)

Il giornale parigino di Girolamo Egidio Velo (1812-1813)

Mario Dal Corso

Libro

editore: CIRVI

anno edizione: 2010

pagine: 248

35,00

Lettere dall'Italia

Lettere dall'Italia

Zygmunt Krasinski

Libro

editore: CIRVI

anno edizione: 2009

pagine: 1050

78,00

Verifica dei Limi e propaganda filosofica

Verifica dei Limi e propaganda filosofica

Pierluigi Satta

Libro

editore: CIRVI

anno edizione: 2009

pagine: 852

78,00

Memorie di un garibaldino. La spedizione dei Mille

Memorie di un garibaldino. La spedizione dei Mille

Libro: Copertina morbida

editore: CIRVI

anno edizione: 2008

pagine: 330

39,00

Venise, mélancolique et langoureux vertige

Venise, mélancolique et langoureux vertige

Jacques Misan-Montefiore

Libro

editore: CIRVI

anno edizione: 2008

pagine: 234

39,00

L'Italia terra di rifugio

L'Italia terra di rifugio

Libro

editore: CIRVI

anno edizione: 2008

pagine: 322

38,00

Il viaggio in Italia di Tokugawa Akitake

Il viaggio in Italia di Tokugawa Akitake

Lia Beretta

Libro

editore: CIRVI

anno edizione: 2008

pagine: 136

28,00

Aspects sociaux et politique de la Rome pontificale

Aspects sociaux et politique de la Rome pontificale

Jacqueline Boudard

Libro

editore: CIRVI

anno edizione: 2008

pagine: 134

29,00

Immagini di Goethe dall'Italia

Immagini di Goethe dall'Italia

Ernesto Guidorizzi

Libro: Copertina morbida

editore: CIRVI

anno edizione: 2007

pagine: 120

La solitudine chiama agli istanti alti del vivere, generosi di visioni fondamentali. Goethe se ne andò via da coloro che gli stavano intorno e ne ammiravano la vitalità sognante, soprattutto le figure femminili. Era il 3 settembre dell'anno 1786 . Per allontanarsi, aveva scelto di volgersi al luogo mediterraneo del sole, l'astro prediletto nel sereno desiderato. Si ritrovò felicemente solo, scriveva subito, ed era bella la mattinata. Bello era un prato, fertili e soavi erano le colline per gli sguardi sempre più felici. Definiva, poco dopo, il suo viaggio in Italia una fuga: Da meine Reise eigentlich eine Flucht war. Confessava il limite suo proprio di dare inizio a molte cose e di lasciarle poi, quando vi fosse calato l'interesse. Così le consuetudini umane nel settentrionale luogo lasciato. Concludeva il capitolo primo del Viaggio in Italia, evocando "i quadri magnifici", onde viene vivificato il sentire poetico. Preferiva le immagini disegnate dalla natura. Vedeva un salice, una genziana, affini alle piante tutte ad un'altitudine della montagna. Godeva così la totalità nella vita nei classici luoghi mediterranei.
20,00

Bibliographie stendhalienne générale

Bibliographie stendhalienne générale

Victor Del Litto, Emanuele Kanceff

Libro: Copertina morbida

editore: CIRVI

anno edizione: 2007

pagine: 3748

580,00

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