Centro Studi Piemontesi
Carlo Felice. Cenni sulle riforme giudiziarie durante la Restaurazione
Gianluca Smiriglia
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2015
pagine: 12
Breve ricerca sulla politica legislativa di Carlo Felice e le riforme istituzionali e giudiziarie tra il 1821 e il 1831: l'Editto 16 luglio 1822 sul sistema ipotecario, l'Editto 27 agosto 1822 sul diritto penale militare; le leggi civili e criminali per la Sardegna del 16 gennaio 1827. Particolare oggetto dello studio è stato l'Editto 27 settembre 1822 sull'ordinamento giudiziario. Carlo Felice avvertiva intorno a sé l'esigenza di una riforma del sistema e delle norme processuali quali erano state ripristinate con l'avvento della Restaurazione. Il ritorno all'Ancien Régime, stabilito nel 1814, ossia ad una molteplicità di giurisdizioni tale da rendere difficile la definizione delle competenze, alla diseguaglianza giuridica dei cittadini fondata sulla diversità di condizione dipendente dagli Status, al sistema delle sportule, si rivelò inaccettabile alla luce delle profonde innovazioni introdotte negli anni della dominazione napoleonica.
La famiglia di mercanti gressonari Vincent e la miniera d'oro dello Stolemberg al monte Rosa
Valentina Lombardo
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2015
pagine: 12
Maria Jacobini in Joan of Arc (1913). Un successo del cinema muto da Torino agli Stati Uniti
Patrizia Deabate
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2015
pagine: 8
La partecipazione piemontese al Congresso internazionale di educazione fisica di Parigi del 1913
Deborah Guazzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2015
pagine: 14
Repertorio etimologico piemontese
Libro: Libro rilegato
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2015
pagine: CLXXXII-814
Il REP è un vocabolario di grande formato che documenta la storia delle parole piemontesi, prima indagandone e definendone l'origine, poi studiandone la evoluzione semantica. Oltre mille pagine nelle quali non soltanto i piemontesi ma gli studiosi di linguistica romanza troveranno la storia delle parole piemontesi dalla prima attestazione ad oggi, corredate del loro etimo, delle loro varianti fonetiche e morfologiche, dei significati registrati nel tempo.
Stantesèt sonèt
Giovanni Tesio
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2015
pagine: 106
Settantasette sonetti in un piemontese complesso e creativo, una lingua di poesia, parlata e insieme libresca. Una poesia introspettiva e quotidiana, in cui si affronta la vita, con le sue pene e i suoi interrogativi, in cui si ritorna ai giorni dell'infanzia contadina, al paesaggio delle vigne monferrine e delle risaie vercellesi, in cui si interroga sul senso del fare poesia. E la poesia di Tesio è inseparabile dal piemontese, è un legame profondo, ancestrale, con una civiltà, con un'etnia, è una madeleine che riconduce alla verità su noi stessi.
Una lunga vigilia. L'Italia verso la prima guerra mondiale. Giornata di studi (Torino, 14 novembre 2014)
Libro
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2015
pagine: 103
Questo volume raccoglie gli atti del convegno fatto a Torino il 14 novembre 2014, rievocando il periodo della neutralità italiana e descrivendone l'insieme dei fattori che vennero a confronto nella lunga vigilia e ne orientarono la conclusione. Contiene una Premessa di Valerio Zanone e i saggi di: Francesco Tuccari, Il giro di valzer. La politica estera italiana alla vigilia della Grande Guerra; Luigi Stefani, Dalla Guerra di Libia alla Grande Guerra: la preparazione pre-bellica dell'industria militare italiana; Luigi Bonanate, Verso la Grande guerra: il dibattito politico-culturale nell'Italia ante-guerra; Mauro Forno, Il giolittismo al tramonto. "La Stampa" di Frassati alla vigilia del conflitto; Alberto Sinigaglia, Quando "La Stampa" fece guerra alla guerra.
Al servizio dello Stato. Giuseppe Govone (1825-1872)
Franco Contaretti
Libro
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2015
pagine: 182
Breve, intensa, povera di routine e ricca di azione, sempre segnata da lampi di intelligenza e di intuito. Così si potrebbe definire la vita di Giuseppe Govone (Isola d'Asti, 1825 - Alba, 1872). Dal 1848 al 1870, gli eventi centrali del Risorgimento, tutti vissuti in prima fila, talvolta in posizioni tanto innovative da essere largamente incomprese, come nel caso della fondazione e guida dei primi servizi segreti militari. Oppure improvvisamente rivelatisi strategiche, addirittura in grado di modificare il corso degli eventi che poi la storia ci avrebbe consegnato, come nella fatale giornata di Custoza del 1866. Nei primi anni '50 proiettato nel lontano teatro danubiano e poi in Crimea, si rivela capace di coniugare la freddezza dello stratega con l'entusiasmo spericolato dell'uomo d'azione, partecipando alla tanto romanticamente mitizzata carica dei 600 di Balaklava. Dopo l'unificazione, schierato sul difficile e logorante fronte del brigantaggio meridionale, ne fornirà un'interpretazione capace di coglierne i tratti salienti. Divenuto ministro con Giovanni Lanza e Quintino Sella, Govone predispone i piani militari per la conquista di Roma nel fatidico settembre 1870, ma dovrà rinunciare a condurli a termine, vittima di una terribile depressione che lo porterà di lì a due anni ad una prematura morte suicida, in circostanze mai completamente chiarite.
Famiglie nella storia di Demonte. Volume Vol. 1
Gustavo Mola di Nomaglio
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2015
pagine: XI-166
Demonte, il principale paese della Valle Stura, si estende, con i suoi centri abitati, su un territorio comunale tra i più vasti del Piemonte. La sua importanza storica, sottolineata dalla presenza di un pregevoli beni e patrimoni culturali e ambientali, deriva anche dall'essere esso stato crocevia, nel corso dei secoli, di intensi transiti e traffici commerciali. Qui sorgeva il forte detto della Consolata, che fu per oltre quattrocento anni uno dei cardini del sistema difensivo sabaudo, contribuendo a condurre a Demonte insigni personalità militari e "politiche". Da sempre il paese fu dimora di famiglie insigni. Nel volume sono riassunte le vicende di parecchie centinaia di famiglie cittadine e notabili. Se alcuni nomi, come quello della scrittrice e pittrice Lalla Romano o del ministro Giacinto Borelli, sono inseparabilmente legati a quello del paese, ve ne sono anche tanti altri illustri in numerosi campi, tutti citati in ordine alfabetico nel volume.