Atelier (Pistoia)

Sebastiano, un commercialista di mezza età, timido e ancora incapace di superare il dolore per la perdita della moglie, viene inviato dallo studio professionale per cui lavora su un'isola di un arcipelago siciliano, al fine di computare, nell’ambito di una successione ereditaria, i beni di uno stimato professore, il cui suicidio non ha, all'apparenza, una ragionevole spiegazione. Quello che lo aspetta è l'immersione dell’anima in una terra avvertita inizialmente come ostile e lontana dalla propria sensibilità e poi, nell'arco di un soggiorno molto più lungo del previsto, vissuta con sempre maggiore sentimento e passione, assieme ad un viaggio angosciante, lungo le linee di una personale indagine, verso le ragioni misteriose della morte del Professore, che lo condurrà nei desolati deserti dell’Etiopia e nell'ostile periferia industriale di Liverpool. Fino allo scontro finale nel quale, con le movenze di una drammatica partita di scacchi, dovrà mettere in gioco, assieme a questo “nuovo sentire” dell’anima, la sua stessa vita.

Matilde, chiamata nel gergo scout “Margherita silenziosa” ha lasciato una traccia indelebile nella comunità in cui ha vissuto ed un vuoto incolmabile nella sua famiglia. Dopo la sua scomparsa, sconvolta dal dolore e cercando di riempire quel vuoto, la madre ha iniziato ad annotare i ricordi che riguardavano la figlia, le emozioni che ne derivavano ed a tracciarne gli insegnamenti .Ne è uscita una raccolta di pensieri, di ricordi, di sensazioni, di poesie, di lettere e di testimonianze.

Una serie di episodi in tempi e luoghi diversi hanno come chiave proprio la sepoltura arcaica: vicende intrise di bellezza, avventura e amore, storia e archeologia. Storie di personaggi con particolarità comuni, forse le stesse anime tornate a cercarsi con corpi diversi.

Un killer inflessibile, un uomo distrutto dall’assassinio della moglie e la vendetta come scelta obbligata e non negoziabile. Un noir sul dolore lancinante, sulla felicità perduta, sulla rabbia inestinguibile ma, soprattutto, sulla solitudine opprimente di chi ha scommesso tutto su una persona, e ha perso.

"È una raccolta di poesie che parlano di pensieri, immagini e sensazioni che si sono avute da adolescente, rendendomi al contempo autore e spettatore di me stesso è, simbolicamente, chiudere il cerchio di un cammino di sfide iniziato molti anni fa. È come aprire un vecchio album di famiglia pieno di immagini ormai sbiadite nella memoria e riallacciare i vari frammenti e le varie tappe della propria storia". G. Carradori.

Mosaico è un thriller d'azione con una suspense crescente. Viene proposta un'originale figura di "antagonista", Greta. L'ambiente in cui si svolge la vicenda è una Chicago assolutamente plausibile, descritta facendo riferimento ai suoi quartieri di lusso (il Loop, il centro finanziario) e alle periferie degradate di Elk Grove Village, battute dal vento gelido del lago Michigan. Infine vi è la storia d'amore tra Emily e il dottore Gabriel Martinez, storia che tempera, col suo lieto fine, la coinvolgente crudezza dell'intreccio.

Il romanzo ruota intorno alla vita di un giovane argentino, Carlos Petrini, figlio di Italiani immigrati in Argentina, studente disciplinato e giocatore di rugby, la cui vita viene sconvolta in una notte del 1977, nel clima di paura e violenza instaurato dal golpe dei militari, quando il fratello e la cognata incinta vengono rapiti, mentre sua madre è uccisa. Con l'aiuto di amici che mai lo abbandoneranno e grazie alla sua abilità come giocatore di rugby, ripara in Italia, a Padova, dove si costruisce una nuova vita, incontra nuovi amici e ha nuovi amori, ma non riesce a dimenticare. Da qui prendono le mosse le vicende della sua vita, che, nella maturità, si svolgerà in un paese di montagna vicino a Pistoia, da dove un tempo era emigrato il nonno di Carlos. La sua esistenza è contrassegnata da un incomprimibile sete di giustizia, che si trasformerà in vendetta, ma anche da una faticosa ricerca di normalità. Insomma una storia umana, dolorosa ed intensa, nella quale solamente alla fine si apre una prospettiva di pacificazione.

A 91 anni, Renato Pesce decide di narrare quel breve periodo della vita, vissuto quando aveva da poco compiuto 17 anni. Inizia nel luglio del 1944, quando la guerra stava sconvolgendo la situazione mondiale...

Un libro su Firenze se vogliamo, scritto da due fiorentini, uno giornalista e, guarda caso con la passione del restauro, l’altro oggi scrittore e in gioventù calciante come lo è il Duccio del racconto. Un libro dove ritroviamo il parlare becero e allegro dei popolani che ancor oggi riempiono le strade e le botteghe di Firenze e i drammi e le crudeltà di un mondo lontanissimo dove la vita umana valeva per i potenti pressoché zero. Un libro che parla anche delle tradizioni di questa città e della più bella tra tutte le “tradizioni” universali dell’intera umanità: l’amore.

Poesie sull'amore, sul non amore e sulla Sardegna.

Racconti tutti al femminile fatti da donne per altre donne. Storie di successo, di determinazione, di violenza, di ingiustizia, di emarginazione, di vittorie, di sconfitte, di abbandoni, di ragazze madri, d'amore, di separazione, di solitudine, di coraggio, di mobbing subito, di solidarietà, di speranza, di guerra.

Manfredonia, terra di mare, terra di gran calura; la prima indagine del nostro eroe si svolge d'estate, poi arriva l'autunno, voi penserete che a Manfredonia c'è sempre l'estate, no, a Manfredonia c'è anche la nebbia e d'inverno perfino in Puglia nevica, infine la Primavera che può essere bella fresca... Quattro stagioni, quattro climi diversi, quattro fatti diversi. Persichetti cresce come uomo e come poliziotto, si abitua ai cadaveri. Il fiuto dell’investigatore non gli manca.