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Donzelli: Saggine

Il vantaggio dell'attaccante. Ricerca e innovazione nel futuro del Belpaese

Il vantaggio dell'attaccante. Ricerca e innovazione nel futuro del Belpaese

Lucio Bianco, Paolo D'Anselmi

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2016

pagine: 113

In tempi di crisi economica, la discussione sulla ricerca scientifica langue. Eppure niente come la ricerca può rilanciare l'economia sul lungo periodo, conseguendo un miglioramento strutturale e duraturo: il modello dello "sviluppo senza ricerca", su cui si è basato prevalentemente il nostro paese nel passato, ha perso ormai validità. E su questi temi che riflette Lucio Bianco, insieme a Paolo D'Anselmi, con uno sguardo focalizzato sul contesto attuale della ricerca in Italia e nel mondo, attraverso un confronto dettagliato con alcuni paesi che è bene tenere sotto osservazione: questi costituiscono modelli vincenti, da seguire e fare nostri, tenendo conto non solo delle debolezze, ma anche dei tanti punti di forza di cui disponiamo. Ne emerge un quadro sorprendente, che ribalta diversi luoghi comuni - tra tutti quello della cosiddetta "fuga dei cervelli", che si rivela fenomeno mediatico più che specchio veritiero della situazione italiana - e consente di cogliere gli elementi da salvare e quelli su cui intervenire. Dall'analisi scaturisce una serie di proposte operative, anche eterodosse, rivolte alla politica e alla stessa comunità scientifica. Sono scelte chiare, come osserva Giuseppe De Rita nella Prefazione, "volte a prendere per mano un sistema piccolo e gracile e farlo crescere a livello di media dimensione europea".
18,00

Aggiornare la Costituzione. Storia e ragioni di una riforma

Aggiornare la Costituzione. Storia e ragioni di una riforma

Guido Crainz, Carlo Fusaro

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2016

pagine: 208

A quasi settant'anni dalla sua entrata in vigore, la nostra Costituzione è al centro di un passaggio referendario importantissimo. Non sono, beninteso, in discussione i principi fondativi. La riforma, approvata dai due rami del Parlamento - dopo trent'anni di discussioni e dopo un lungo e complesso itinerario tra Camera e Senato - riguarda la seconda parte della Carta, ovvero quella che interessa i meccanismi di funzionamento del nostro ordinamento democratico. Il quesito che avremo davanti non consentirà distinguo. Non saremo, in altri termini, chiamati a decidere tra diverse ipotesi possibili. Dovremo dire soltanto se vogliamo che sia mantenuto intatto il vecchio ordinamento o che vengano introdotti degli aggiornamenti - perché di questo si tratta - nella parte che regola questioni essenziali per la vita del nostro paese: la fiducia ai governi, la natura del Senato, i rapporti tra le due Camere, la snellezza delle procedure di approvazione delle leggi, la distribuzione delle competenze tra Stato e Regioni. Per paradosso, proprio la nettezza del quesito ci chiama alla responsabilità di valutarne bene la portata. Cosa cambia davvero nella riforma che il Parlamento ha approvato? Cosa rimane invece saldamente immutato? E qual è lo spirito complessivo, il senso dei cambiamenti proposti?
16,00

Direct food. Agricoltori e consumatori alla riconquista del mercato

Direct food. Agricoltori e consumatori alla riconquista del mercato

Flaminia Ventura, Antonio Schiavelli, Pierluigi Milone

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2016

pagine: 193

Una grande novità si sta affacciando nelle abitudini alimentari delle nostre società postindustriali: il consumo del cibo torna ad essere un atto di socializzazione. La cultura della sostenibilità si fonda infatti sull'assunzione di una reciprocità nelle decisioni di produzione e consumo. Agricoltori e consumatori si ritrovano in un modello comune di comportamento, caratterizzato dall'interrelazione continua, attraverso il quale vengono definite e realizzate le loro aspirazioni attuali e per il futuro. A rendere possibile la diffusione di questo comportamento nei confronti del cibo sono le molteplici e diversificate soluzioni di distribuzione diretta che gli agricoltori stanno sperimentando con crescente successo e che hanno come fattore comune un uso intelligente e personalizzato delle nuove tecnologie della comunicazione e della logistica. Si va dal mercato urbano, dove l'atto di acquisto e di consumo, oltre a rispondere a una scelta di appagamento del gusto, poggia su motivazioni relazionali e culturali, alla consegna a domicilio di prodotti freschi e sicuri; dal punto vendita aziendale al negozio di prossimità, dove oltre a fare la spesa è possibile degustare prodotti che l'agricoltore-gestore ha accuratamente selezionato secondo i propri valori e conoscenze; dall'acquisto online di tutte le componenti della cena e delle "istruzioni" per realizzarla all'agri-catering per eventi e pranzi di lavoro dove tutto è fornito dal "contadino". Prefazione di J. D. Van der Ploeg.
19,00

Gli inganni della finanza. Come svelarli, come difendersene

Gli inganni della finanza. Come svelarli, come difendersene

Paolo Maddalena

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2016

pagine: 160

Decostruire gli assunti fondamentali del neoliberismo divenuto ormai, nelle nostre società occidentali, pensiero unico dominante e restituire spazio e dignità al concetto di cittadinanza attiva e partecipata: sono questi i principali intenti del denso, appassionato volume di Paolo Maddalena, giurista impegnato da anni nella difesa del principio fondamentale della proprietà collettiva dei beni comuni. In queste pagine la difesa degli assunti costituzionali e delle prerogative dei cittadini prende la forma di una critica aspra al modello di società espresso dall'odierno capitalismo finanziario globale, che ha sradicato l'economia dalle sue basi materiali e si è fatto sovrano anche rispetto ai governi. Maddalena individua la causa fondamentale dell'attuale, profonda e persistente crisi dell'economia globale nella sostituzione dell'economia dello scambio con l'economia della concorrenza. Secondo questa visione divenuta imperante, vince il più forte, con buona pace dei concetti giuridici di giustizia ed equità; il pubblico deve cedere il posto al privato; lo Stato deve deregolamentare, spacchettare, liberalizzare; tutto confluisce nel mercato globale e tutto viene mercificato - anche ciò che, per sua natura, non può avere un valore di scambio e non può essere oggetto di commercio, poiché è di appartenenza collettiva (pensiamo ad esempio all'idea che ai beni paesaggistici e culturali di proprietà dello Stato si possa anche solo assegnare un "prezzo").
19,00

La mia dislessia. Ricordi di un premio Pulitzer che non sapeva né leggere né scrivere

La mia dislessia. Ricordi di un premio Pulitzer che non sapeva né leggere né scrivere

Philip Schultz

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2016

pagine: 110

Philip Schultz, poeta, vincitore del premio Pulitzer nel 2008, da bambino non sapeva leggere. Era un pessimo studente, non sempre capiva cosa gli dicessero i suoi insegnanti e, quando parlava, aveva difficoltà a scegliere le parole giuste e a pronunciarle correttamente; non sapeva neanche leggere l'ora o distinguere la destra dalla sinistra. Molti anni dopo Schultz scoprì che tutto questo aveva un nome: infatti fu solo quando a suo figlio fu diagnosticata la dislessia che apprese di soffrire dello stesso disturbo. A quel tempo era già uno scrittore di successo ed erano lontani i giorni in cui, espulso dalla scuola per aver picchiato chi lo chiamava stupido, era stato relegato nella "classe dei cretini" dove i professori gli dicevano di "starsene buono a guardare le figure, facendo finta di leggere". A undici anni, quando un insegnante gli chiese cosa volesse fare nella vita, rispose d'istinto che sarebbe voluto diventare uno scrittore. Non ci aveva mai pensato prima, ma quel pensiero divenne per lui un'ossessione. Da quel momento Schultz utilizzò tutte le sue forze per imparare a leggere e scrivere, capendo che se voleva riuscire avrebbe dovuto farcela da solo. E così fece: quando iniziò le superiori, era in grado di leggere e scrivere abbastanza da poter seguire i corsi.
17,50

Leggere, cosa e come. Il giornalismo e l'informazione culturale nell'era della rete

Leggere, cosa e come. Il giornalismo e l'informazione culturale nell'era della rete

Giorgio Zanchini

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2016

pagine: 160

Leggere, cosa e come è un'espressione che sino a un paio di decenni fa avrebbe stimolato riflessioni circoscrivibili a una tradizione ultrasecolare, centrata sul libro, i giornali e le riviste, la lettura di pagine cartacee. Con la rivoluzione digitale tutto è cambiato, le nostre vite stanno conoscendo una trasformazione profonda: il baricentro della nostra quotidianità sono diventati i dispositivi elettronici e gli schermi, l'accesso all'informazione è diretto, senza barriere né limiti temporali o di luogo. Il libro e il giornale non sono più gli unici architravi su cui poggia la trasmissione delle conoscenze. Si sta indebolendo sensibilmente - o almeno così pare - anche la mediazione, il ruolo di chi seleziona, certifica, mette ordine nell'accesso al sapere: tutto quel complesso di attività che critici, editori, giornalisti hanno esercitato per generazioni. Il saggio di Giorgio Zanchini, conduttore di fortunate trasmissioni di Radio Rai, tra cui Radio anch'io, descrive questi processi, esaminando il modo in cui si fa giornalismo oggi e passando in rassegna le pratiche attraverso le quali ci informiamo. E la sua analisi si allarga, fino a comprendere i modi in cui stanno cambiando la lettura, il libro, il mercato editoriale.
19,00

Vicini e lontani. L'incontro tra laici e cattolici nella parabola del riformismo italiano

Vicini e lontani. L'incontro tra laici e cattolici nella parabola del riformismo italiano

Vannino Chiti

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2016

pagine: 186

Al centro del libro sono i rapporti di contrapposizione, di scontro, ma anche di interlocuzione e di incontro, che gli esponenti del pensiero politico "laico" hanno maturato in Italia nei confronti del mondo cattolico, nel corso di una lunga storia, originata dalle particolari condizioni con cui si realizzò l'unificazione nazionale. Fu proprio il tema della rappresentanza politica dei cattolici a costituire, fin dall'inizio, un problema specifico della politica italiana. Il volume si apre con un excursus storico sulla fase risorgimentale e la successiva età liberale: sono rievocate la lungimiranza di Cavour, che impostò le relazioni tra lo Stato e la Chiesa in modo coerente con gli approdi allora più avanzati del liberalismo europeo; l'idea di una religione laica propugnata da Mazzini, in difesa di un ideale di emancipazione democratica delle classi lavoratrici, e fatta oggetto di aspre polemiche dal versante anarchico e socialista; la forte impronta laicista del nostro positivismo scientista, che condizionò la cultura del nascente Partito socialista; fino ad arrivare ad Antonio Gramsci, il pensatore che più di ogni altro affrontò un'analisi della presenza e del significato della religione cattolica nel contesto della politica italiana del tempo.
19,00

L'arcipelago del vivente. Umanesimo e diversità in Elias Canetti

L'arcipelago del vivente. Umanesimo e diversità in Elias Canetti

Attilio Scuderi

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2016

pagine: 153

Per Elias Canetti - scrittore e intellettuale bulgaro di nascita, ebreo sefardita d'origine, tedesco per destino, e poi inglese d'adozione, europeo per vocazione, cosmopolita, apolide e migrante nell'anima - la conoscenza è un piacere mentale e fisico, un piacere che ci modifica, se è libero, e che investe ogni parte della nostra esperienza vitale. Dentro un laboratorio di scritture brevi e aforismi fulminanti, e poi in un'opera multiforme e indefinibile come poche altre, Canetti costruisce una nuova idea di umanesimo, aperta a tutto ciò che è diverso e vivente; un umanesimo libertario che ha nei mondi possibili della letteratura e del mito, nell'educazione dell'immaginario metamorfico, nell'amore per la sfera animale e nel rifiuto dei segreti sadici del potere, un presente già differente, il riscatto da uno stato di minorità e inazione che è la malattia culturale da superare. Nelle pagine di questo breve saggio, il lettore troverà un attraversamento errante, non da specialista ma da "dilettante" (etimologicamente "colui che prova gioia nel compiere un lavoro"), dentro l'opera di Elias Canetti: un viaggio appassionato attraverso la scrittura di un autore il cui scopo era "sfidare il labirinto", come avrebbe detto italo Calvino, prendere alla gola la complessità dell'esperienza umana, trovare il cammino attraverso il proprio tempo, "senza soccombergli, ma anche senza saltarne fuori".
19,00

La sicurezza e la sua ombra. Terrorismo, panico, costruzione della minaccia

La sicurezza e la sua ombra. Terrorismo, panico, costruzione della minaccia

Fabrizio Battistelli

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2016

pagine: 285

Si discute se la sicurezza sia o meno un diritto. Di certo è un bisogno primario, per la persona e per la collettività. Il problema è che la sua soddisfazione comporta vari paradossi. Il principale è che, anche quando è complessivamente garantita (come accade nelle società occidentali contemporanee), la sicurezza è inesorabilmente accompagnata da un'ombra: l'insicurezza. Attualmente sono molti coloro che, sulla scena politica e su quella mediatica, lavorano ad allargare l'ombra e a renderla ancora più minacciosa. Nello stesso tempo non è realistico pensare che dietro l'ombra non vi sia - mai e in nessun caso - alcun corpo. Chi vive in una città occidentale, infatti, non può escludere la possibilità di rimanere vittima di un reato, almeno in linea teorica, e questo costituisce una fonte di preoccupazione e di stress con cui bisogna confrontarsi. Soprattutto in un momento come quello presente, in cui il terrorismo islamico, con una potenza di fuoco crescente (nella quasi totalità dei casi simbolica ma non per questo meno dirompente), persegue il suo obiettivo strategico: creare il panico presso il maggior numero possibile di persone allo scopo di educare all'odio tra le rispettive civiltà.
19,50

Scusate il ritardo. Una proposta per il Mezzogiorno d'Europa

Scusate il ritardo. Una proposta per il Mezzogiorno d'Europa

Gianni Pittella, Amedeo Lepore

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2015

pagine: IX-283

Si può colmare, il "ritardo" del Sud? Si possono concepire i suoi problemi in termini di concreta ricerca delle soluzioni? O si deve pensare al "divario" come a una irremissibile condanna? Dopo decenni di discussioni stanche e ripetitive, declinatesi via via in tono minore, cui ha corrisposto una sostanziale paralisi nella elaborazione di progetti e iniziative, il dibattito sulle condizioni del nostro Mezzogiorno sta assumendo auspicabilmente, in questa fase, caratteri più concreti. Alle storiche contrapposizioni tra meridionalismo classico e neomeridionalismo, o tra intervento "dall'alto" e intervento "dal basso", sembra possibile sostituire una visione di sintesi più operativa. Si tratta di indicare i filoni fondamentali di un disegno di sviluppo che riguardi quelle dotazioni economiche e civili di cui il Sud ha più che mai bisogno. Questo volume è il frutto della collaborazione tra due personalità che hanno condotto esperienze impegnative in campi diversi, ma che si sono ritrovate in una interpretazione innovativa del Mezzogiorno, della sua evoluzione e delle sue prospettive. Prefazione di Matteo Renzi.
19,50

La coscienza dei luoghi. Il territorio come soggetto corale

La coscienza dei luoghi. Il territorio come soggetto corale

Giacomo Becattini

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2015

pagine: 240

È il luogo a educare la comunità che lo abita; è il patrimonio di saperi, culture, esperienze, tradizioni a fornire alle persone che vivono in un certo luogo la direzione da percorrere per la crescita, per il proprio arricchimento continuo nel tempo. Giacomo Becattini, uno degli economisti più autorevoli, propone in queste pagine un rovesciamento del rapporto fra produzione e luoghi e ci offre il frutto della sua riflessione più recente, tornando al luogo inteso come matrice e tessuto connettivo dei mondi di vita e della produzione. In questo ribaltamento di prospettiva, l'esperienza dei distretti industriali - sistemi economici locali fondati sulla valorizzazione del patrimonio territoriale - è il primo antidoto alla crisi da gigantismo industriale e finanziario della globalizzazione. L'obiettivo è superare il concetto di settore produttivo attraverso il concetto di coralità produttiva dei luoghi, che affonda le radici non tanto nella storia economica dei luoghi, quanto nella storia della loro cultura produttiva; coralità cui si accompagna la visione utopica di un mondo di scambi solidali fra molteplici comunità di luogo. Con la presentazione di Alberto Magnaghi e un dialogo tra un economista e un urbanista di Giacomo Becattini e Alberto Magnaghi.
19,00

La scuola, le api e le formiche. Come salvare l'educazione dalle ossessioni normative

La scuola, le api e le formiche. Come salvare l'educazione dalle ossessioni normative

Walter Tocci

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2015

pagine: 189

La "Buona scuola" è una riforma mancata, ma una riforma mancata non è affatto innocua. Essa delude per la scarsità di proposte davvero innovative e va ad alimentare la sfiducia per gli insuccessi di tutte le leggi approvate nell'ultimo ventennio. Ha il difetto di complicare la vita delle scuole senza risolverne i problemi strutturali: la diseguaglianza nell'accesso e nell'esito dell'istruzione, soprattutto nel Mezzogiorno; la struttura dei cicli vecchia e ridondante, che costringe i giovani a rimanere a scuola un anno in più, perdendo nelle superiori i buoni risultati raggiunti dalle elementari; la regressione degli apprendimenti negli adulti che colloca l'Italia agli ultimi posti, altro che "superpotenza" culturale. Ci si poteva attendere una risposta coraggiosa a tali questioni da una classe politica giovane che ha mostrato una volontà di cambiamento. Invece, si è scelto di procedere lungo la strada già tracciata dai governi precedenti. All'enfasi comunicativa sulle riforme epocali sono seguite sempre alluvioni normative che hanno ostacolato le migliori esperienze didattiche. Nei venti anni di tentativi si sono sedimentati luoghi comuni e vincoli ideologici che hanno frenato fino a oggi una vera azione riformatrice. Se ne discute in queste pagine suggerendo una via d'uscita difficile e ancora incerta, ma alla ricerca di un diverso discorso di riforma, che coinvolga le energie e le intelligenze migliori di cui il nostro sistema dell'istruzione dispone.
19,50

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