CaratteriMobili: Questioni di storia
«De bono oleo claro de olivo extracto». La cultura dell'olio nella puglia medievale
Libro
editore: CaratteriMobili
anno edizione: 2014
pagine: 100
Castel del Monte. Manuale storico di sopravvivenza
Massimiliano Ambruoso
Libro
editore: CaratteriMobili
anno edizione: 2014
pagine: 276
Cos'è in realtà Castel del Monte? Perché fu costruito su quella collina, con quella forma ottagonale? Era davvero un edificio completamente isolato, privo di difese e inabitabile? Ma, soprattutto, era veramente un castello o, come si afferma da più parti, un tempio, un osservatorio astronomico, un hammam o struttura termale? Il volume, un vero e proprio "manuale di resistenza", contro le deformazioni antistoriche di ricercatori improvvisati e di appassionati "cacciatori di scoop", cerca di rispondere a queste domande ripercorrendo la vera storia di Castel del Monte, restituendo il castello più fascinoso e interessante tra quelli ordinati da Federico II, alla sua e alla nostra storia. Il volume è arricchito da un'Appendice di Anna Castriota dedicata al Manoscritto numero 408 o Codice Voynich.
Affari pubblici e devozione privata. Santa Maria del Casale a Brindisi
Giulia Perrino
Libro
editore: CaratteriMobili
anno edizione: 2013
pagine: 135
Con un'ottica spaziosa che consente di ricostruire la fitta rete di intrecci tra arte, devozione e vicende storiche nel Meridione d'Italia in età angioina, "Affari pubblici e devozione privata. Santa Maria del Casale a Brindisi" esamina episodi inediti o trascurati della estesa decorazione a fresco della chiesa brindisina. Emergono nitidi profili di personaggi e famiglie aristocratiche che sulle pareti di quella chiesa lasciarono i segni della loro presenza e della loro devozione, del prestigio raggiunto o delle aspirazioni di potere perseguite.
L'ultima città musulmana: Lucera
Giuseppe Staccioli
Libro
editore: CaratteriMobili
anno edizione: 2012
pagine: 248
Con la Prefazione di Giovanni Cherubini e la sintesi in arabo di Sedhom Youssef. L'affascinante e drammatica vicenda della città di Lucera, che, per volere di Federico II di Svevia, divenne località di confino per alcune decine di migliaia di Saraceni deportati dalla Sicilia. Questi trasformarono la città di tradizione cristiana in una città musulmana: la loro presenza non ne segnò, tuttavia, la decadenza, piuttosto determinò una nuova vitalità in ambito economico, sociale, culturale. Nonostante rappresentasse una sicura fonte di entrate per il Regno, dopo quasi ottant'anni dalla sua formazione, Carlo II d'Angiò pose brutalmente fine, nel 1300, a questa presenza saracena, conquistando militarmente la città e vendendo i superstiti come schiavi. Oggi si può tuttavia parlare di una "eredità musulmana" rievocata nei manufatti, nelle opere artistiche, nelle sopravvivenze toponomastiche, nella diffusione dei cognomi di origine musulmana, in particolare quelli derivati dagli etnici, a cominciare dal diffusissimo Saracino, caratteristico della Puglia e della Basilicata, e quelli derivati dai nomi personali più comuni nella comunità, come Sulayman, Marzuq.
Il naso del templare. Sei saggi storici su templari, corsari, viaggiatori, mastri massari e monstra medievali
Franco Cardini, Raffaele Licinio
Libro
editore: CaratteriMobili
anno edizione: 2012
pagine: 136
Qual è il ruolo dello storico? Possiamo realmente rappresentarci la storia come il luogo delle certezze e dei fatti avvenuti e verificabili? Come si scandiva la vita di un cavaliere templare o quella di un mastro massaro? Come si viaggiava nel Medioevo? E, ancora, qual è l'immagine del Medioevo che emerge dai siti internet, da giornali e riviste, conferenzieri, conduttori televisivi? "Il naso del templare" risponde a queste e altre domande, in un dialogo speculare e indiretto tra due storici che giocano con i paradossi e i luoghi comuni, con gli specchi falsati della contemporaneità, sempre partendo da una ricostruzione e interpretazione storica fedele ai dati documentari. Questo libro odora del sudore di contadini e di viaggiatori, risuona delle parole dei massari e delle urla guerriere dei templari, profuma di rovine e macerie e delle fraintese parole che ne fanno i contemporanei, perché il Medioevo dura ancora oggi e qualsiasi tipo di racconto-analisi venga scritto su quei mille anni di storia, alla fine è sempre uno specchio della nostra contemporaneità.
«Avanti». La prima volta in Puglia
Raffaele Cavalluzzi
Libro
editore: CaratteriMobili
anno edizione: 2012
pagine: 88
Nell'autunno del 1883, in un piccolo comune del Barese, Grumo, gruppi radical-democratici e socialisti pubblicavano per la prima volta un foglio settimanale dal titolo "Avanti" - senza punto esclamativo - e col sottotitolo "giornale popolare", riprendendo il nome del giornale fondato nel 1881 dall'anarchico-socialista Andrea Costa. L'uscita dell'"Avanti" precedeva di tredici anni quella, avvenuta il 25 dicembre del 1896, della gloriosa testata nazionale del Partito socialista. In "Avanti: la prima volta in Puglia", Raffaele Cavalluzzi fa riemergere dall'oblio la forte passione civile, l'impegno in favore della classe operaia e contadina che caratterizzò l'"Avanti", dimostrando come i suoi promotori non fossero affatto estranei al dibattito che si svolgeva oltralpe, nella lontana Germania, dove la socialdemocrazia aveva dato vita al suo giornale "Vorwärts", appunto "Avanti!".
Le rappresentazioni del potere. La sacralità regia dei Normanni di Sicilia. Un mito?
Mirko Vagnoni
Libro
editore: CaratteriMobili
anno edizione: 2012
pagine: 144
In che modo si facevano rappresentare i re e in che relazione erano posti rispetto all'elemento religioso e divino? E ancora, fino a che punto veniva sacralizzata la loro figura? Le rappresentazioni del potere risponde a queste domande, prendendo le mosse dalle raffigurazioni dei sovrani normanni di Sicilia nel XII secolo e articolandosi come una ricerca che riguarda la storia delle idee politiche. Nella prima parte sono descritte le rappresentazioni iconografiche dei vari re, distinguendo tra quelle interne, ideate nell'ambito propriamente palatino e dunque ufficiali, e quelle esterne. Nella seconda parte i dati figurativi, opportunamente analizzati, sono messi in rapporto con quelli scritti (fonti legislative, ordines della consacrazione regia, testi letterari greci e latini, diplomi, cronache), indagando il rapporto tra re ed elemento sacro. Se la precedente storiografia aveva insistito sui modelli di sovrano-sacerdote e immagine di Dio sulla Terra, quello che emerge dopo tale analisi è una sacralità assolutamente depotenziata. Con la Prefazione di Jean Marie Martin.
Castelli medievali. Puglia e Basilicata: dai normanni a Federico II e Carlo I d'Angiò
Raffaele Licinio
Libro: Libro rilegato
editore: CaratteriMobili
anno edizione: 2010
pagine: 365
All'interno dell'organizzazione difensiva del Mezzogiorno medievale, e nel quadro dei meccanismi di potere e di controllo delle società feudali, si ricostruiscono genesi e funzioni, reali e simboliche, di un vero e proprio "sistema castellare" che, organizzato dal primo re normanno Ruggero II, viene poi ristrutturato e rafforzato dall'imperatore svevo Federico II e, in parte, dall'angioino Carlo I. Da Castel del Monte a Bari, da Foggia a Barletta, da Brindisi a Taranto, da Lagopesole a Melfi, un itinerario storico sorprendentemente attuale tra strutture castellari che, grandi o piccole, urbane o rurali, arsenali militari o simboli del potere, luoghi di difesa o elementi di dominio politico, hanno comunque rappresentato il "banco di prova" della capacità di governare gli uomini e i territori pugliesi e lucani tra XI e XIII secolo. Questa edizione è stata interamente riveduta e ampliata con cartine di localizzazione geografica, con una Bibliografia aggiornata all'aprile 2010 e, in Appendice, con il saggio "Castel del Monte: stereotipi e dati storici", di Massimiliano Ambruoso, responsabile di un gruppo di ricerca sul castello fredericiano.