BEAT: BEAT. Bestseller
Orgoglio bretone. Morte sul fiume Belon
Jean-Luc Bannalec
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 304
Sono trascorsi cinque anni da quando il commissario Dupin è stato “esiliato” da Parigi a Concarneau, Bretagna, e finalmente le alte sfere lo hanno promosso a dirigente commissario. La promozione, tuttavia, lo costringe a frequentare un corso di aggiornamento presso la polizia di Brest, una noiosa incombenza che Dupin è ben felice di accantonare davanti a un nuovo caso: non lontano da lì, sul sentiero che costeggia il fiume Belon, un’anziana signora a spasso con il cane ha visto un uomo a terra, immobile e ricoperto di sangue. La donna si è precipitata in un ristorante per telefonare alla polizia, ma all’arrivo delle pattuglie del corpo non c’è più alcuna traccia. Giunto su quella che non si può definire scena del crimine, Dupin si rifiuta di considerare inattendibile la testimone solo perché la signora, in effetti, ap - pare un po’ eccentrica, a tratti confusa. Che la scomparsa abbia a che fare con i furti di sabbia lungo la costa, un problema che da tempo si fa sempre più pressante nella zona? Ma ecco che a qualche ora di distanza viene scoperto un altro cadavere – che stavolta non sparisce – sui Monts d’Arrée, un paesaggio arido, scosceso, selvaggio come in una fiaba cupa. Il luogo perfetto per druidi, maghi, fate, nani e altre creature fantastiche. O per nascondere un delitto. Mentre si inerpica sul crinale per raggiungere il punto in cui la vittima è stata gettata di sotto, Dupin non sa ancora di trovarsi di fronte a uno dei casi più assurdi e complicati della sua carriera.
La mediocrazia
Alain Deneault
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 240
«Non c’è stata nessuna presa della Bastiglia, niente di paragonabile all’incendio del Reichstag, e l’incrociatore Aurora non ha ancora sparato un solo colpo di cannone. Eppure di fatto l’assalto è avvenuto, ed è stato coronato dal successo: i mediocri hanno preso il potere». Così questo libro annuncia l’oggetto delle sue pagine: la presa del potere da parte dei mediocri e l’instaurazione globale del loro regime, la mediocrazia, in ogni ambito della vita umana. La trattazione che ne segue è una sorta di genealogia di questo evento che, nella prosa accattivante di Deneault, tocca campi differenti – dalla politica (affidata ormai al «centrismo» dei mediocri) all’economia, al sistema dell’educazione, alla stessa vita sociale – offrendo differenti modulazioni di questa forma di potere. Tuttavia, per Deneault, l’avvento della mediocrazia è impensabile senza l’avvento dell’industrializzazione del lavoro – sia manuale che intellettuale – e, in particolare, della sua espressione ultima, quella «Corporate Religion», la religione d’impresa che pretende, nella nostra epoca, di unificare tutto sotto la sua egida e fa sì che i mestieri cedano il posto a una serie di funzioni, le pratiche a precise tecniche, la competenza all’esecuzione pura e semplice. Per affacciarsi nel mondo, oggi, occorrerebbe soltanto dunque occupare il punto di mezzo e abbracciare nozioni feticcio quali «provvedimenti equilibrati», «giusto centro» o «compromesso». Insomma, essere perfettamente, impeccabilmente mediocri.
Oro bretone. Scomparsa a Guérande
Jean-Luc Bannalec
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 272
Dopo aver trascorso cinque settimane chiuso nel suo ufficio, alle prese con noiose incombenze amministrative, il commissario Georges Dupin, della polizia di Concarneau, è ben felice di trovarsi nella “Terra Bianca” di Guérande, un’ampia distesa suddivisa in innumerevoli vasche saline perfettamente rettangolari: scintillanti specchi liquidi inca - stonati nel terreno. Benché lui, altero parigino esiliato in capo al mondo, non abbia niente a che vedere con quella zona, la strana richiesta della giornalista Lilou Breval di dare un’occhiata alle saline, e soprattutto a un misterioso capanno, è un pretesto per una gita. Il piano è semplice: dopo una breve, probabilmente infruttuosa ispezione del luogo, di lì a un quarto d’ora si siederà al Grand Large con un bicchiere di Quincy ghiacciato in mano, guardando spegnersi l’ultima luce a ovest. Ma le cose non vanno come previsto e, giunto sul posto, il commissario ha subito la netta sensazione di non essere solo su quella distesa di un bianco accecante. Che siano le allucinazioni provocate dall’aroma di violette emanato dal fleur de sel, che secondo i paludiers, i raccoglitori di sale, può condurre alla follia? Ma ecco che una raffica di colpi di pistola sparati contro di lui mette fine a ogni dubbio: le saline celano davvero qualcosa di marcio. Lilou Breval aveva ragione a sospettare, peccato che sia scomparsa. Aiutato dal commissario Sylvaine Rose di Guérande, Dupin indaga sul caso, imbattendosi in falsi alibi, massicci conflitti d’interesse, faide personali e antiche leggende bretoni.
Madame le commissaire e la vendetta tardiva
Pierre Martin
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 272
Dopo aver definitivamente rinunciato alla sua carriera nella Police nationale di Parigi, il commissario Isabelle Bonnet dirige, come Madame le commissaire, un ufficio di polizia con compiti speciali a Fragolin, nel Sud della Francia. Creato appositamente per lei, come ringraziamento per aver servito con onore la nazione sacrificandole quasi la vita, il dipartimento si occupa di casi criminali obsoleti di cui nessuno si interessa più. In una notte in cui il mistral soffia impetuoso togliendole il sonno, Isabelle vaga lungo la spiaggia senza meta, fino a ritrovarsi nella baia di Pampelonne. Qui, alle prime luci dell’alba, si imbatte nel corpo senza vita di un uomo. Che a Fragolin sia stato commesso un delitto è già di per sé un fatto insolito, ma a rendere ancora più sconcertante il ritrovamento sono le condizioni del cadavere, su cui l’assassino si è accanito con brutale violenza. Aiutata dal sous-brigadier Jacobert Apollinaire Eustache – che al netto di fissazioni e bizzarrie ha una mente indubitabilmente brillante – Isabelle inizia un’indagine che la porterà a scontrarsi con un caso irrisolto di dieci anni prima: l’omicidio di un uomo trovato in un bosco nei pressi di Fragolin con un forcone infilato nel petto e delle lettere scritte a pennarello sulla fronte. Un caso che presenta inquietanti similitudini con quanto accaduto alla baia di Pampelonne.
Il giardino delle bestie. Berlino 1934
Erik Larson
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 560
Nel 1933 William E. Dodd, stimato professore di storia all’università di Chicago, riceve una inattesa telefonata da Franklin Delano Roosevelt, il presidente degli Stati Uniti, che gli annuncia la sua intenzione di nominarlo a capo della rappresentanza diplomatica americana a Berlino. Dodd è tutto fuorché il candidato modello per un simile incarico. Non è ricco, non è politicamente influente e non appartiene nemmeno alla cerchia degli amici di Roosevelt. Certo, ha conseguito un dottorato a Lipsia e conosce il tedesco, ma nulla più. Tuttavia, per il presidente è l’ambasciatore perfetto per un paese che rappresenta per l’America soltanto una seccatura: la seccatura di un miliardo e duecentomila dollari, debito che Berlino ha contratto con gli Stati Uniti, e che Hitler si mostra sempre meno propenso a saldare. Ed è così che il professor William Dodd, in compagnia dell’esuberante figlia Martha, si ritrova nel cuore della Germania nazista, nella capitale del Reich millenario pavesata di suggestivi stendardi rossi, bianchi e neri; seduto negli stessi caffè all’aperto frequentati dalle SS nella loro elegante uniforme nera; negli stessi salotti frequentati da Goebbels e Göring, in compagnia dei quali cenare, danzare e divertirsi allegramente. Finché, a metà del 1934, un evento smaschera il vero volto del Führer e del potere a Berlino, e la grande, nobile città agli occhi di padre e figlia si svela per la prima volta come un Tiergarten, l’enorme parco cittadino: il giardino delle bestie.
Madame le commissarie e l'inglese scomparso
Pierre Martin
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 288
Costretta a un periodo di riposo forzato, Isabelle Bonnet, ex capo della squadra antiterrorismo di Parigi, torna a Fragolin, amena e tranquilla località del Sud della Francia dove ha trascorso l’infanzia. Tuttavia, al suo arrivo, Isabelle trova inaspettatamente il paese in preda all’agitazione: due giorni prima una domestica ha scoperto in una villa il corpo di una giovane donna seminuda, colpita da diversi proiettili, uno dei quali le ha dilaniato la faccia. La tenuta appartiene a un inglese di cui si sono perse le tracce. L’uomo, del quale si sa molto poco, è ricercato dalla gendarmeria in quanto principale sospettato dell’omicidio. La vicenda non suscita più di tanto l’attenzione di Isabelle: nella sua vita ha visto ben di peggio. Ma qualche giorno dopo il suo superiore la chiama, le restituisce, secondo le sue parole, il grado di commissaire, ma di fatto la degrada, e le affida l’inchiesta su quel delitto di provincia. Una beffa per l’ex capo della squadra antiterrorismo parigina, accresciuta dal fatto che le viene affidato come assistente un certo Jacobert Apollinaire Eustache, un tipo eccentrico e maldestro che si è sempre occupato dell’archivio e non ha mai preso parte a un’indagine. Su quel delitto di provincia, Isabelle è però destinata a ricredersi.
Il diavolo e l'acqua scura
Stuart Turton
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 528
Batavia, Indie orientali olandesi, 1634. La Saardam, col suo carico di spezie, sete e trecento anime tra passeggeri e membri dell’equipaggio, è pronta a salpare alla volta di Amsterdam. Una traversata che si preannuncia piena di insidie, tra malattie, tempeste e pirati in agguato su oceani ancora largamente inesplorati. A bordo, Jan Haan, il governatore generale, la moglie Sara Wessel, una nobildonna con un segreto ben custodito nel cuore, e la figlia Lia, una ragazzina insolitamente pallida. Ci sono anche Samuel Pipps, celebre detective appena trasferito dalle segrete del forte, dov’era recluso accusato di un crimine meritevole di processo in patria, e il tenente Arent Hayes, sua fedele guardia del corpo. Le operazioni di imbarco proseguirebbero secondo un con solidato copione, se un oscuro evento non funestasse la partenza. In piedi su una pila di casse, un lebbroso vestito di stracci grigi, prima di prendere stranamente fuoco, annuncia che il signore dell’oscurità gli ha parlato: ogni essere vivente a bordo della Saardam sarà colpito da inesorabile rovina e la nave non arriverà mai alla sua meta. Non è il solo segno funesto. Non appena il galeone prende il largo, sulle vele compare un inquietante e misterioso simbolo. Un occhio con una coda.
Storia avventurosa della medicina
Paolo Mazzarello
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 464
Scienza, coraggio e ingegno umano: Paolo Mazzarello, storico della medicina riconosciuto a livello internazionale, risale, con un registro narrativo degno di un romanzo d’avventura, i tanti rivoli che hanno portato allo stato attuale delle nostre conoscenze sul funzionamento e soprattutto sul malfunzionamento del nostro organismo. L’idea che ispira questo libro, infatti, è quella di un corso d’acqua dai molti affluenti, ognuno rappresentato da un tema fondamentale seguito nel suo divenire dal momento in cui ha origine. Le molteplici sorgenti della disciplina si sono progressivamente ingrossate, talvolta deviando o scomparendo nel tessuto della storia per riapparire a valle, come i tanti immissari di un fiume principale. L’autore raggruppa questi filoni in dodici capitoli che comprendono la dissezione anatomica, l’evoluzione del concetto di normalità e – per contrasto – di patologia, la circolazione del sangue, la teoria microbiologica delle malattie infettive, le vaccinazioni e l’immunologia, l’igiene e l’antisepsi, la chemioterapia, l’anestesia, la radiologia, le neuroscienze, l’arte del nascere e, infine, la scoperta dell’insulina. Un lungo e molteplice fluire che alla fine converge verso una meta, vale a dire quanto rappresenta oggi ciò che attiene alla salute. L’insieme delinea un cammino non convenzionale della medicina, una lunga catena di vicende epiche, di grandezza e miseria, di coraggio e vigliaccheria, di trionfi e fallimenti, di generosa ab - negazione e meschinità. Una lunga catena di avvenimenti che racconta la molteplicità camaleontica della vita e ci proietta nel nucleo incandescente di quello che siamo.
La cartoleria Tsubaki
Ito Ogawa
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 304
La venticinquenne Hatoko discende da una genìa di illustri calligrafe che, a partire dall’epoca Edo, hanno svolto funzioni di scrivane pubbliche. Questo, almeno, è ciò che le ha sempre raccontato la nonna, con cui la ragazza è cresciuta. Alla morte della nonna, Hatoko si ritrova a prendere il suo posto, diventando così una calligrafa tuttofare, con il pennello e l’inchiostro sempre a portata di mano, nonostante all’apparenza figuri solo come proprietaria di una piccola cartoleria di quartiere. La cartoleria Tsubaki è un negozietto di articoli di cancelleria e il servizio speciale di scrivano non è mai stato pubblicizzato in via ufficiale. Eppure, grazie al passaparola, sono in tanti a varcare la soglia della cartoleria con le richieste più sorprendenti: Hatoko si trova quindi a redigere speciali cartoline di auguri, a compilare telegrammi di condoglianze per la morte di una scimmia, a comunicare la fine di un amore, tutto rigorosamente a mano e senza mai dimenticare che il suo lavoro è molto importante, perché essere uno scrivano significa agire come una controfigura, aiutare il cliente a comunicare emozioni anche molto profonde. Un giorno, si presenta in negozio un giovane sconosciuto che parla un giapponese stentato. Con sé ha un sacchetto di carta pieno zeppo di lettere con un indirizzo italiano vergate nell’elegante, inconfondibile grafia della nonna di Hatoko. Lettere capaci di sovvertire tutto quello che Hatoko ha sempre creduto di sapere.
Troppe donne. Le inchieste di Nero Wolfe
Rex Stout
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 224
È sempre la solita storia: ogni volta che un cliente chiede a Nero Wolfe di raggiungerlo per parlare di un affare, a doversi muovere è il suo fidato assistente, Archie Goodwin. Poco importa che a chiamare sia Mr Jasper Pine, presidente della Naylor Kerr in William Street 914, una zona dove un grattacielo di trenta piani è una capanna: Wolfe è troppo pigro e, soprattutto, non ama farsi convocare. Il caso, del resto, sembra già risolto: Waldo Wilmot Moore, impiegato nel Controllo corrispondenza alla Naylor Kerr, è stato investito da un pirata della strada in una zona poco battuta, il guidatore non è mai stato identificato e la polizia ritiene si sia trattato di un incidente. Alla Naylor Kerr, tuttavia, circola voce che Moore sia stato assassinato. Per mettere a tacere i pettegolezzi e agevolare le indagini, Pine propone ad Archie di agire in incognito nei panni di un esperto del personale. Compito che per Archie si rivela presto foriero di occasioni quando, messo piede nel reparto merci, si ritrova in una sala delle dimensioni dello Yankee Stadium con centinaia di donne sedute alle scrivanie. Le impiegate sono tutte avvenenti, vivaci e cordiali, ognuna di loro con almeno un motivo per tirare il collo al fu Moore, che in quel mare femminile è passato come un delfino fra le onde, lasciandosi alle spalle una scia di cuori infranti. Ben presto un nuovo omicidio scuote il personale della Kerr, commesso con le stesse modalità del primo. Un buon investigatore sa riconoscere una coincidenza quando ne incontra una, e questa non lo sembra affatto. Ma per risolvere il caso, Wolfe dovrà fare affidamento soprattutto su Archie e sulla sua innata capacità di leggere l’animo femminile, destreggiandosi fra segreti, gelosie e reticenze per arrivare alla verità. Introduzione di Sandro Veronesi.
Natale con i fantasmi
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 240
Quando le giornate si accorciano e i crepuscoli si fanno lividi, è il momento di raggomitolarsi sul divano, accendere le candele e lasciarsi conquistare da un racconto spettrale. Rese popolari da artisti del calibro di Charles Dickens, Wilkie Collins e Henry James, le storie di fantasmi sono ricorrenti nella letteratura e sono tradizionalmente legate alle feste natalizie. In questa raccolta alcuni dei più grandi scrittori contemporanei – tutti maestri del terrore – riportano in vita questa antica tradizione con una serie di racconti che fanno venire i brividi. Dai vivaci mercatini di Natale di Covent Garden alle gelide brughiere dello Yorkshire, queste storie di splendide dimore che di notte si trasformano nel più spaventoso degli incubi, di sinistre presenze che si aggirano in stanze dimenticate e di terribili segreti custoditi tra le pagine ingiallite di un libro saranno vostre compagne nelle lunghe notti d’inverno. Dalla penna di Bridget Collins, Imogen Hermes Gowar, Kiran Millwood Hargrave, Andrew Michael Hurley, Jess Kidd, Elizabeth Macneal, Natasha Pulley e Laura Purcell, otto racconti da leggere tutti d’un fiato. Magari con la luce accesa.
Risacca bretone. Delitto sulle isole Glénan
Jean-Luc Bannalec
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 336
È un’incantevole mattina di maggio a Concarneau, la «città blu» della Cornouaille, gioiello della Bretagna, ma non per il commissario Georges Dupin. Mentre ordina il suo terzo caffè all’Amiral, lo squillo del telefono lo fa trasalire. Alle isole Glénan, covo di pirati e corsari nei secoli passati e ora piccolo arcipelago prediletto dal turismo internazionale, sono stati rinvenuti tre cadaveri. Parigino nel midollo, esiliato in Bretagna ormai da quattro anni, Dupin detesta tutto ciò che ha a che fare con il mare. È dunque con estremo fastidio che si vede costretto a calarsi fino alla cintola nelle fredde acque atlantiche per raggiungere la costa settentrionale dell’isola di Le Loc’h, dove giacciono i corpi dei tre uomini dall’identità ignota. Alle Glénan si registrano spesso forti tempeste e la scena del ritrovamento suggerisce un tragico incidente. Ma per un maniaco dei dettagli come Georges Dupin troppe cose non tornano, a partire dal fatto che nessuno ha denunciato la scomparsa dei tre. Il commissario sa di avere i giorni contati per risolvere il caso, perchè su di lui incombe una minaccia ben più grave: l’arrivo da Parigi di sua madre, che con perfetto tempismo ha deciso di fare visita al figlio «esiliato in provincia».