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BEAT: BEAT. Bestseller

La strana morte dell'Europa

La strana morte dell'Europa

Douglas Murray

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 384

"La strana morte dell’Europa" mostra senza ipocrisie e nascondimenti tre aspetti fondamentali della crisi che scuote il nostro continente, dinanzi ai quali chiudere gli occhi implica soltanto lasciare campo libero all’estrema destra razzista: 1) il radicale cambiamento nella composizione culturale e religiosa che l’immigrazione già comporta e può, a maggior ragione, comportare in futuro; 2) il naufragio del multiculturalismo; 3) l’illusione, coltivata soprattutto dalle élite liberal, di affidare l’integrazione a quella che Murray definisce «cieca fede nella società dei consumi». Questi sono solo alcuni dei motivi per cui la cultura europea, dopo tanti secoli d’oro, rischia di spegnersi. Il venir meno di una narrazione unificante riguardo al passato e di idee su presente e futuro sarebbe stato un problema in qualsiasi momento, ma in un’epoca di grandi mutamenti sociali si sta dimostrando addirittura fatale. La storia ci insegna che alcuni movimenti migratori influiscono relativamente poco su una cultura nel lungo periodo, mentre altri la alterano in maniera irreversibile. Il problema non sta nell’accettare o meno il cambiamento, ma nel comprendere quanto possa essere trasformativo. Dopo aver attraversato il Continente dal cuore della Svezia settentrionale fino al Sud Italia, interpellando politici, esponenti di polizia di frontiera, servizi segreti, ONG e migranti appena approdati, Douglas Murray analizza la crisi dell’Europa odierna e il fallimento abissale delle élite politiche, offrendo al lettore due visioni – una speranzosa, l’altra pessimista – per comprendere cosa sia possibile fare, se ancora qualcosa è possibile.
15,50

Jane Seymour. La regina più amata. Le sei regine Tudor

Jane Seymour. La regina più amata. Le sei regine Tudor

Alison Weir

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 544

Cresciuta a Wulfhall, una tenuta immersa nella campagna del Wiltshire, la giovane Jane Seymour coltiva una sola aspirazione: prendere i voti e ritirarsi nella quiete di un monastero. Il suo desiderio, tuttavia, non potrà mai avverarsi: cedendo alle pressioni della sua ambiziosa famiglia e, grazie all’intercessione di un lontano cugino, Sir Francis Bryan, verrà inviata a corte come damigella della regina Caterina d’Aragona, devota moglie di Enrico VIII. Il suo arrivo precede di poco lo scandalo che travolgerà l’Inghilterra: re Enrico ripudia Caterina per sposare la maliziosa Anna Bolena, provocando una drammatica rottura con la Chiesa. Ma ben presto l’inquieto sguardo del re si posa proprio su Jane, divenuta nel frattempo dama di compagnia della nuova regina. Tanto Anna è brillante e indomabile, quanto Jane appare dolce e pacata, virtuosa. E agli occhi di Enrico emana la bellezza di una perfetta rosa inglese. Sollecitata dalla sua famiglia a ricambiare l’affetto del sovrano, Jane viene coinvolta in un pericoloso gioco politico che la porta sul trono appena undici giorni dopo la decapitazione di Anna Bolena. Con questo romanzo, Alison Weir continua la serie delle regine Tudor con il ritratto inedito della terza moglie di Enrico VIII, una donna compassionevole eppure determinata, a cui la vita riserverà un inaspettato e tragico destino.
15,50

Armageddon. La battaglia per la Germania (1944-1945)

Armageddon. La battaglia per la Germania (1944-1945)

Max Hastings

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 754

«La battaglia per la Germania, cominciata come il più imponente fatto d’armi del XX secolo, si concluse nella più grande tragedia umana del Novecento». Come gli studiosi di storia militare sanno, nei mesi che vanno dal 6 giugno 1944 – la data dello sbarco in Normandia – ai primi giorni del maggio 1945 si racchiude la più grande catastrofe della guerra moderna. La lunga marcia dell’esercito alleato per la conquista di Berlino, viziata da gravi incomprensioni ed errori tattici, si scontra, infatti, con un nemico tedesco ancora pienamente in forze e intenzionato a dare battaglia fino al sacrificio dell’ultimo uomo. Un apocalittico scontro finale che, dopo aver esaminato gli archivi di quattro paesi e intervistato centinaia di testimoni diretti degli avvenimenti, Max Hastings ha il merito di ricostruire con un coinvolgente e originale taglio narrativo. A partire dalle battaglie più note, come l’offensiva delle Ardenne o i combattimenti nella foresta di Hürtgen, fino al dettaglio degli episodi meno conosciuti – uno su tutti, la devastante invasione dell’Armata Rossa in Prussia orientale, nella quale morirono oltre un milione di persone –, Hastings segue le manovre di avvicinamento degli eserciti sui due fronti, restituendo abilmente le dinamiche tra soldati, ufficiali e capi insieme con le storie dei singoli. Quanto influì la rivalità tra Montgomery e Patton nella disastrosa Operazione Market Garden ad Arnhem o quella tra Žukov e Konev nell’assedio di Berlino? Quanto la sfiducia, le invidie e gli interessi politici contrastanti tra gli stati alleati allontanarono la fine delle ostilità, moltiplicando il numero dei caduti? Grande racconto storico, che riesce a tenere insieme le dinamiche militari e i drammi della popolazione civile, come per esempio l’Hongerwinter, l’inverno di fame nell’Olanda occupata dai tedeschi, Armageddon è un’opera monumentale, indispensabile per comprendere l’evento in assoluto più importante e cruento del Novecento.
17,50

Il caso Mussolini

Il caso Mussolini

Maurizio Serra

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 640

Questo libro non è una biografia di Benito Mussolini, né una ricostruzione della società italiana dal ventennio fascista fino alla Liberazione del 25 aprile 1945. È il tentativo di mettere in luce un caso che continua a pesare sulla coscienza degli italiani a più di ottant’anni dalla caduta del fascismo: il caso di un uomo che fece di tutto per restare indecifrabile e divenne, in tal modo, un simbolo delle peggiori passioni collettive. Attraverso un’ampia e rigorosa documentazione, Maurizio Serra esamina tutti gli aspetti della vicenda politica e umana di Mussolini: ne indaga le pulsioni profonde, le scelte (e non scelte), le affermazioni e i comportamenti che si sono riverberati sul destino dell’Italia. Ne emerge il ritratto di un uomo indifferente, nutrito di un’impassibilità rara, in cui la dissimulazione è una costante dall’inizio alla fine. Un uomo che, anche nel momento del naufragio delle sue illusioni, si ritrova incapace di riconoscere la propria responsabilità. Esiste una lettura riduzionistica che vede in lui una sorta di “tumore benigno”, rispetto a quello, “maligno”, di Hitler e Stalin. Diffusa, anche all’estero, è l’idea che il totalitarismo nostrano sia stato un totalitarismo “all’italiana”, meno letale del suo equivalente nazista. Nella vasta letteratura esistente sul duce e sul fascismo, il ritratto di Mussolini che emerge qui costituisce una radicale smentita di queste tesi. Razza, rito e guerra – la triade costitutiva della fenomenologia fascista – hanno, per Serra, da sempre guidato l’azione di Mussolini. Comprendere chi realmente sia stato è indispensabile per poter chiudere definitivamente i conti con «il fascismo che non passa».
16,50

Niente muore mai. Il Vietnam e la memoria della guerra

Niente muore mai. Il Vietnam e la memoria della guerra

Thanh Nguyen Viet

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 400

«Se l’anima dell’America morirà avvelenata, sul referto dell’autopsia dovrà esserci scritto VIETNAM». Non esistono forse parole più efficaci di queste di Martin Luther King per comprendere che cosa ha significato per gli americani la Guerra del Vietnam. Una guerra persa e, dunque, una guerra cattiva che ha continuato a lungo a fare male e a essere sottoposta a un costante processo di guarigione. Processo cui hanno contribuito in una misura a dir poco decisiva l’industria cinematografica e l’editoria, grazie alle quali gli Stati Uniti, perdenti nel conflitto, hanno vinto nella memoria. Quell’insieme di sanguinose battaglie che hanno causato un numero impressionante di morti in Vietnam, in Cambogia e nel Laos, e che i vietnamiti chiamano Guerra Americana, è diventato così il teatro di una tragedia occidentale denominata Guerra del Vietnam. Questo libro prende le mosse dall’idea che tutte le guerre vengano combattute due volte, la prima sul campo di battaglia, la seconda nei ricordi. Per Viet Thanh Nguyen, autore Premio Pulitzer de Il simpatizzante, scrittore nato in Vietnam ma cresciuto in America, ricostruire la memoria di quel conflitto non è semplicemente un compito cruciale per l’identità dei due paesi, ma la sola condizione possibile perché il cuore degli abitanti di quelle due nazioni, sorte da rivoluzioni e speranze consegnate ormai all’armadio della storia, possa tornare a battere.
14,50

Guerra bianca. Sul fronte artico del conflitto mondiale

Guerra bianca. Sul fronte artico del conflitto mondiale

Marzio G. Mian

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 304

Donald Trump vuole prendersi la Groenlandia come fosse un nuovo Congo, Vladimir Putin ha trasformato i 24mila chilometri di coste artiche russe in un bastione nucleare, la Cina muove la flotta per garantirsi il dominio delle rotte polari, la Nato si espande a nord inglobando Svezia e Finlandia. Sul tetto del mondo le potenze si danno appuntamento per il duello finale. E si parla già di “secolo artico”, di Guerra bianca per l’assalto all’Artico, la vera posta in gioco. Marzio G. Mian è tra i pochi reporter internazionali a raccontare da anni sul campo l’epocale trasformazione della regione polare innescata dal cambiamento climatico, e a documentare come lo scioglimento dei ghiacci abbia scatenato la contesa per la conquista dell’unica area del mondo ancora non sfruttata e che nasconde quelle risorse di cui il mondo è più affamato: idrocarburi, minerali preziosi, pesce, nuove rotte strategiche. In questo libro-inchiesta, con le sue esplorazioni dalla Čukotka alla Groenlandia, dall’Alaska al Mare di Barents, dallo Stretto di Bering al Mar Bianco, Mian svela come, dopo l’invasione dell’Ucraina, il Grande Nord sia diventato l’epicentro dello scontro. Il “quinto oceano”, con le sue gigantesche riserve di petrolio e gas, è cruciale per l’offensiva della Russia neo-imperiale: «L’Artico è il bancomat di Putin, per noi è intollerabile» dicono a Washington. Reportage in presa diretta, fatto di storie e testimonianze esclusive, Guerra bianca mostra l’irrilevanza dell’Europa nel Grande Gioco boreale, e come la Cina lassù sia già partner militare della Russia, con navi, satelliti e radar. Le armi sono spianate per la rapina del secolo.
14,50

Breve storia della Resistenza italiana

Breve storia della Resistenza italiana

Max Salvadori

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 336

Nel luglio del 1943, con una missione aggregata all’VIII Armata britannica, Max Salvadori torna in Italia dopo un’assenza di quasi dieci anni. Prima ci sono stati l’esilio, l’adesione a Giustizia e Libertà, la clandestinità, il confino e la fuga. Mentre l’Europa scivolava verso la guerra, Salvadori aveva avviato la collaborazione con l’Intelligence Service, assieme ad altri intellettuali antifascisti quali Lussu, Olivetti, Salvemini, Silone, e ora può partecipare agli sbarchi e alla liberazione della sua patria. Nell’aprile ’45, quale ufficiale di collegamento alleato presso il CLN dell’Alta Italia, rivendicherà con forza agli italiani il diritto di decidere della sorte di Mussolini (al punto che Renzo De Felice lo riterrà una sorta di deus ex machina nella fine del duce). A guerra finita, la ricostruzione della lotta partigiana diventa per lui assillo e priorità: nel 1955 pubblica con Neri Pozza la "Breve storia della Resistenza italiana", che illumina due fasi cruciali della vicenda nazionale: il 1920-22 e, appunto, il 1943-45. Salvadori non esita a ricorrere al concetto di guerra civile, scatenata in primis dagli squadristi sovvenzionati dai gruppi imprenditoriali nell’autunno del ’20, e riaccesa poi dalla Repubblica sociale italiana. Il partigianato diventa così, nella sua lettura, il braccio armato di quell’antifascismo che era stato sconfitto nel 1922. Se alla sua comparsa la Breve storia scontava una certa inattualità (la storiografia del periodo risentiva del condizionamento ideologico dei due blocchi), a ottant’anni dalla Liberazione, la testimonianza di un combattente libero da imposizioni politiche e le sue lucide analisi sull’antifascismo restituiscono tutto il valore a un libro che gli storici resistenziali più attenti hanno sempre considerato fonte imprescindibile.
14,50

Terapia allo specchio

Terapia allo specchio

Irvin D. Yalom, Ginny Elkin

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 352

Ventitré anni, un indiscusso talento per la scrittura creativa, Ginny Elkin compare al cospetto di Irvin Yalom, docente di psichiatria alla Stanford University di Palo Alto, agli inizi degli anni Settanta e, con sporadiche e fascinose metafore, dipinge subito un fosco ritratto di sé: quello di una giovane donna che odia profondamente sé stessa. La terapia di gruppo cui viene affidata non sortisce alcun effetto nel corso di un anno e mezzo. La sua inefficacia non scoraggia tuttavia Yalom. Per venire a capo del demone interiore di Ginny, di quella vocina che la tormenta senza tregua e la fa vivere in uno stato di perenne paura e impaccio, l’autore di Psichiatria esistenziale le propone una terapia individuale basata su un singolare esperimento: in luogo del pagamento di una parcella, scrivere un riassunto onesto di ogni seduta, contenente tutti i pensieri e le fantasie che non emergono mai alla luce in un rapporto verbale. Dal canto suo, Yalom avrebbe compilato delle note non cliniche basate ugualmente sulle impressioni di ogni seduta. Il risultato di tale intenso esercizio di autorivelazione è questo libro, che non espone semplicemente, come nella vasta letteratura esistente in psichiatria, l’interessante caso clinico di una borderline capace di tenersi al di qua della psicosi, ma traccia simultaneamente il percorso della cura da entrambi i punti d’osservazione, quello del paziente e quello del medico. Descrivendo «il dramma simbiotico della psicoterapia», quest’opera finisce così per essere, come scrive Marilyn Yalom nell’introduzione, «un romanzo... la storia di due esseri umani che si sono incontrati nell’intimità del tête-à-tête psichiatrico e che adesso vi permettono di conoscerli così come loro si sono conosciuti».
14,50

Streghe. Le eroine dello scandalo

Streghe. Le eroine dello scandalo

Ilaria Simeone

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 192

1616, Ducato di Milano e Mantova: Caterina de Medici viene accusata di aver gettato un maleficio sul nobile senatore Luigi Melzi, per cui da anni lavora come serva, conducendolo a un rapido e irreversibile declino fisico. Ad accusarla è il figlio del senatore, che si appella direttamente al giudice criminale di Milano, l’unico con autorità sui casi in cui è prevista la pena capitale. Comincia così, senza un vero processo, una vicenda che finisce con l’impiccagione e il rogo della “strega professa”. 1587, Triora, Podesteria della Repubblica di Genova: si apre uno dei più appassionanti processi italiani di stregoneria. Trentacinque imputate, tre magistrature e un’inedita ferocia persecutoria. Il procedimento dura tre anni e distrugge un’intera comunità. 1716, Brentonico, Quattro Vicariati: Maria Bertoletti, detta la Toldina, viene accusata di stregoneria, processata nel foro penale laico e condannata al rogo. Trecento anni dopo, il Comune trentino ha chiesto la riapertura del procedimento. Tre storie ignobili di femminicidi che coagulano, nella banalità del male, sesso e morte, giustizia e ingiustizie, poteri e contropoteri, Chiesa e Stati. Tre storie diverse che sono un’unica storia, quella di un sospetto che nasce dalla pubblica voce, cresce con il panico sociale e prende la via giudiziaria. Ilaria Simeone indossa i panni di una cronista dell’epoca, consulta gli atti, li racconta udienza dopo udienza, in un crescendo avvincente come un thriller, per mostrare qual è, da sempre, la più atavica delle paure maschili: quella nei confronti della donna.
13,50

Intrigo bretone. Omicidio a Pont-Aven. Il primo caso del commissario Dupin

Intrigo bretone. Omicidio a Pont-Aven. Il primo caso del commissario Dupin

Jean-Luc Bannalec

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 240

È una magnifica giornata d’estate a Concarneau, la maestosa “città blu” gioiello della Bretagna, e il commissario Georges Dupin siede ai tavoli dello storico ristorante Amiral. Da quando, due anni e sette mesi prima, è stato trasferito da Parigi alla remota provincia, beve qui ogni mattina il suo petit café dedicandosi alla lettura dei quotidiani locali: un rigoroso rituale che può aiutarlo a familiarizzare con gli insoliti costumi di quella gente “ai confini del mondo”. Quel giorno, tuttavia, a disturbare la sua lettura è l’insistente squillo del cellulare. All’altro capo, l’insopportabile voce di Kadeg, il più zelante dei suoi ispettori, lo informa di un fatto straordinario: un brutale omicidio ha sconvolto l’idilliaco paesino di Pont-Aven, rinomato borgo di artisti. La vittima è Pierre-Louis Pennec, nonuagenario proprietario dell’Hotel Central: un albergatore leggendario, un’istituzione nel Finistère. Dupin sa che il caso va risolto alla svelta: l’assassinio di un personaggio tanto stimato ha colpito i bretoni al cuore e le pressioni delle autorità locali non tarderanno a farsi sentire. Costretto a districarsi tra l’ostinato silenzio degli indigeni e il loro stile di vita, del tutto inconcepibile per un parigino doc, il commissario Dupin non tarderà a rendersi conto che la vita apparentemente irreprensibile di Pierre-Louis Pennec nascondeva in realtà un incredibile segreto.
13,50

Il diritto di morire. Le inchieste di Nero Wolfe

Il diritto di morire. Le inchieste di Nero Wolfe

Rex Stout

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 176

È un grigio lunedì di febbraio del 1964 quando un uomo di mezza età si presenta al cospetto di Archie Goodwin, nella casa di pietra arenaria sulla Trentacinquesima Strada di New York, chiedendo di essere ricevuto da Nero Wolfe. È senza appuntamento e, per giunta, a vederlo là fermo sulla soglia, non ha certo l’aria di essere il cliente dell’anno. Se non fosse che il celebre investigatore è in debito da molto tempo con lui. Condotto nello studio e fatto accomodare dinnanzi a Wolfe, Paul Whipple, questo il suo nome, vuota il sacco: suo figlio Dunbar si è innamorato di una ragazza bianca e vuole sposarla. Whipple, però, è certo che Susan Brooke abbia più d’uno scheletro nell’armadio, altrimenti per quale diavolo di motivo un’ereditiera dovrebbe convolare a nozze con un nero che si occupa di diritti civili? Wolfe, tuttavia, fa appena in tempo ad affidare le indagini a Goodwin, noto per la sua spiccata sensibilità in fatto di donne, che la bella Susan viene assassinata. E il principale indiziato sembra essere proprio Dunbar. Introduzione di Sergio Romano.
13,50

La casa sull'estuario

La casa sull'estuario

Daphne Du Maurier

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 320

Dick Young è un giovane inglese con un modesto impiego in una casa editrice londinese e un’ambiziosa moglie americana che lo vorrebbe a New York, a lavorare nella fiorente impresa editoriale di suo fratello. Un giorno Dick viene invitato a cena dall’amico storico dei tempi di Cambridge, Magnus Lane, divenuto nel frattempo un luminare della biofisica. Durante la cena Magnus accenna alla possibilità di ospitare l’amico e la sua famiglia a Kilmarth, nella casa in Cornovaglia ereditata dai genitori. Un’offerta allettante e, per Dick, certamente preferibile alla prospettiva di un trasferimento newyorkese. Un’offerta che tuttavia sembra celare ben più della promessa di lunghe giornate a poltrire in un giardino o a veleggiare nella baia. Una volta raggiunta la casa sull’estuario, infatti, Dick viene introdotto da Magnus in un macabro laboratorio popolato di embrioni sottovetro e teste di scimmia, dove l’amico gli rivela di aver messo a punto una straordinaria droga capace di trasportare direttamente nel passato. Dick si ritrova così a testare la pozione e, subito dopo, a vagare sconcertato nella Cornovaglia del XIV secolo, al cospetto di dame e cavalieri, spettatore invisibile di drammatiche vicende, di intrighi e aperte rivalità, di amori e segreti inconfessabili. La scoperta di Magnus Lane potrebbe stravolgere le sorti del mondo se non fosse che, con l’uso prolungato della pozione, passato e presente finiscono per sovrapporsi in una pericolosa spirale, trascinando il gioco del tempo verso la tragedia.
14,50

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