Astrolabio Ubaldini: Civiltà dell'Oriente
Milarepa. Lezioni dalla vita e dai canti del grande yogin tibetano
Chögyam Trungpa
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2020
pagine: 304
Quella del grande yogin tibetano Milarepa (1052-1135) è una storia profondamente umana, paradigmatica della grande trasformazione che può compiersi grazie a una pratica autentica e all'incontro con un vero maestro. Milarepa non ebbe una vita facile: da bambino fu defraudato dei suoi beni dai parenti e subì ogni sorta di soprusi. Su istigazione della madre commise crimini terribili, ma la vendetta non gli diede alcuna gioia e lo rese un reietto agli occhi degli abitanti del villaggio. Dopo molti sacrifici riuscì a farsi accettare come discepolo da Marpa, che, spingendolo al limite e mettendolo continuamente alla prova, seppe guidarlo verso il risveglio. Dopo aver abbracciato la vita ascetica, raccolse intorno a sé molti studenti e cominciò a impartire insegnamenti spontanei a chiunque si recasse nel suo eremo, sotto forma di parole e di canti: quinto detentore del lignaggio kagyü (noto anche come Mah?mudr?), fu il primo ad aver studiato, praticato e insegnato unicamente in Tibet tale tradizione. Come Marpa aveva avuto un ruolo fondamentale nel trapiantare una tradizione indiana nel contesto tibetano, così Trungpa Rinpoche fu pioniere nell'introdurre gli insegnamenti della tradizione kagyü nel contesto moderno occidentale, nel corso degli anni settanta del Novecento. L'uso di un linguaggio colloquiale e la traduzione in inglese di testi e liturgie divennero i tratti caratteristici del suo approccio all'insegnamento: questo libro, basato su una serie di seminari tenuti tra il 1970 e il 1976, restituisce al lettore tutta la freschezza e l'intensità delle sue parole. Diviso in due parti, raccoglie nella prima parte i discorsi sulla vita, il lignaggio, la devozione, la pratica del ritiro e la Mah?mudr?; nella seconda i commenti di Trungpa ad alcuni canti di Milarepa.
Il monaco errante. Un viaggio nei bardo del vivere e del morire
Yongey (Rinpoche) Mingyur
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2019
pagine: 274
Una sera di giugno del 2011 Mingyur Rinpoche si allontana dal suo monastero di Bodh Gaya senza avvisare nessuno. Lascia soltanto una lettera, destinata ai suoi studenti e al suo anziano assistente, Lama Soto. "Quando leggerai questa lettera, avrò già iniziato il lungo ritiro che l'anno scorso avevo annunciato di voler intraprendere. Come forse saprai, sono sempre stato affascinato dall'usanza dei ritiri, fin da quando ero un ragazzino e vivevo alle pendici dell'Himalaya. Anche se non sapevo ancora meditare, spesso scappavo da casa e mi nascondevo in una grotta nelle vicinanze, dove mi sedevo in silenzio e recitavo mentalmente il mantra om mani padme hum. Anche allora sentivo il richiamo dell'amore per le montagne e per la vita austera degli asceti erranti". Ha così inizio un vagabondaggio che durerà quattro anni, nei quali Mingyur si confronterà per la prima volta con il mondo esterno senza godere degli onori riservati a un monaco della sua levatura. Dismettere i panni tradizionali per indossare quelli del sa-dhu non sarà semplice, ma permetterà al vagabondo di entrare in contatto con i sei bardo, le tappe del viaggio fra la vita e la morte, consentendogli di riconoscere con sempre maggiore chiarezza la realtà incondizionata. Una comprensione che passerà anche attraverso il corpo, segnato dagli stenti. Infatti, solo lasciando andare le false speranze che inducono a desiderare di essere a proprio agio nel corpo e nel mondo si può superare l'insoddisfazione e sostituire il desiderio con l'amore. E, come afferma Mingyur, "quando ami il mondo, anche il mondo ti ama". Per la comprensione però la pratica è fondamentale, e questo libro è un invito a coltivare i semi dell'illuminazione, a rendere fertile il campo della consapevolezza, permettendo ai livelli più profondi della saggezza di fiorire.
Mahamudra. Come scoprire la nostra vera natura
Lama Yeshe
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2019
pagine: 154
Secondo il buddhismo tibetano, la Mahamudra è uno degli insegnamenti più avanzati del Buddha. Il termine sanscrito, letteralmente 'grande sigillo', indica la vera natura della realtà, ovvero la vacuità e non dualità che caratterizza tutti i fenomeni, compresi gli esseri senzienti. Nella meditazione della Mahamudra non c'è nessuna dottrina, teologia o filosofia, non c'è nessun dio o buddha. Andiamo al di là del nome, della forma e del colore, al di là del relativo, al di là dell'immagine di sé, al di là della compassione. Con la nostra coscienza possiamo sperimentare l'universale, l'infinito. Possiamo semplicemente essere nell'esperienza della totalità. In questo libro, frutto di un ritiro di due settimane tenuto nel 1981 in Australia, Lama Yeshe si ispira a un famoso testo del Primo Panchen Lama, "La via maestra dei vittoriosi", che espone in poche pagine le istruzioni essenziali per vincere le distrazioni, riposare nella chiarezza della propria mente e infine penetrare, con consapevolezza sottile, la sua natura ultima, la sua vacuità. Un approccio pratico, basato sulla meditazione, che viene illustrato da Lama Yeshe nel suo stile consueto, semplice e informale, ricco di umorismo e di calore umano.
Invecchiare. Guida per principianti
Ezra Bayda
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2019
pagine: 207
Prendendo le mosse dal proprio vissuto, Ezra Bayda propone una sorta di manuale di istruzioni per l'uso della terza età. Ma attenzione: chi è in cerca di uno di quei testi zeppi di risposte scontate e consigli buoni per chiunque è destinato a rimanere deluso. L'autore infatti non cerca affatto di nascondere, né al lettore né a se stesso, le difficoltà implicite nel processo dell'invecchiamento, e afferma persino che in alcune situazioni tentare di cambiare le cose può essere controproducente e trasformarsi in una lotta contro i mulini a vento: le forze e le persone care si perdono, c'è poco da fare; ma con l'aiuto della meditazione si può imparare ad affrontare la perdita e il lutto, entrando in contatto con queste difficoltà oggettive: la vecchiaia si può trasformare in uno stadio di rinnovamento grazie alla scoperta del valore della vita interiore, che è pari, se non superiore, a quello dell'esistenza esteriore. Il percorso proposto da Bayda si compone di tre parti: per prima cosa è necessario capire profondamente il territorio nel quale ci si trova, e da dove proviene la crisi che prima o poi tutti si trovano ad affrontare. Poi bisogna lavorare con le difficoltà, anche servendosi delle meditazioni proposte all'interno del volume: ansia, lutto, senso di solitudine e dolore fisico si possono affrontare con spirito di rinnovamento, aprendo la strada alla terza fase, improntata sempre più alla gentilezza e alla gratitudine. Non sarà un tragitto comodo, né semplice, ma comprendere che l'invecchiamento è parte dell'ordine naturale delle cose permetterà di compiere ogni passo con una leggerezza sempre maggiore, arrendendosi all'esperienza, presenti a qualsiasi cosa la vita abbia in serbo per noi.
Le radici dello yoga
James Mallinson, Mark Singleton
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2019
pagine: 480
L'enorme popolarità di cui gode oggi lo yoga in tutto il mondo ha comportato una sorta di metamorfosi: adattandosi a condizioni socioculturali lontanissime da quelle in cui ha avuto origine, esso ha finito per assumere una vita propria, svincolata dalla sue radici indiane. La quasi totale egemonia di un numero ristretto di sistemi basati sulla pratica posturale ha finito per determinare una visione ristretta e monocromatica di cosa sia lo yoga e di come esso operi, e ciò è ancora più evidente se confrontiamo questa visione con l'ampio spettro di pratiche presentate nei testi premoderni. Questa antologia intende rendere accessibile al lettore non specialistico una vasta gamma di testi, molti dei quali poco noti, risalenti a un'epoca che va dal 1000 a. C. al XIX secolo. Benché gran parte dei passi tradotti provenga da fonti sanscrite, comprende anche materiale proveniente da fonti in lingue quali il tibetano, l'arabo, il persiano, il bengali, il tamil, e così via. Questo ventaglio cronologico e linguistico rivela modelli e tratti di continuità che contribuiscono a una migliore comprensione degli sviluppi dello yoga, sia all'interno delle singole tradizioni sia tra una tradizione e l'altra. Il materiale qui presentato è principalmente di natura pratica, non filosofica. Benché lo yoga tradizionale non sia mai disgiunto da un particolare contesto religioso e dottrinale, o lo sia soltanto raramente, concentrare l'attenzione sullo yoga come veniva comunemente inteso nei vari sistemi permette di dare un quadro delle pratiche effettive seguite dalla maggior parte delle tradizioni. Gli undici capitoli che compongono il libro sono ordinati secondo tematiche specifiche in modo da rispecchiare le pratiche più importanti dello yoga (le posture, il controllo del respiro, i sigilli, i mantra, la meditazione) e i loro risultati (i poteri yogici e la liberazione).
La natura della mente. Le istruzioni sullo Dzogchen di Aro Yeshe Jungne
Patrul Rinpoche
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2019
pagine: 200
Aro Yeshe Jungne, vissuto in Tibet nel decimo secolo d. C., fu un grande maestro e diede origine a una serie di importanti lignaggi di trasmissione orale della sezione della mente dello Dzogchen. Tali insegnamenti, diffusi all'interno della scuola dei Nyngmapa, prosperarono per oltre tre secoli fino a quando, con l'affermarsi della tradizione dei terma, furono assorbiti da altri lignaggi di trasmissione orale. Solo nel tardo diciannovesimo secolo gli insegnamenti di Aro Yeshe Jungne furono salvati dall'oblio dal grande maestro e studioso Patrul Rinpoche, che li raccolse, curò e pubblicò in un unico testo. La chiara spiegazione della vera natura, il testo qui presentato con l'edizione tibetana a fronte, contiene le istruzioni di Aro che permettono di conoscere la natura della mente e di prendervi dimora, giungendo così alla realizzazione completa dello Dzogchen. Le istruzioni sono suddivise in nove categorie che corrispondono ai diversi livelli di maturazione spirituale dei praticanti, e costituiscono in sé una via completa. La seconda parte del libro raccoglie invece il commento al testo di Patrul Rinpoche di due grandi maestri nying-mapa, Khenchen Palden Sherab Rinpoche e Khenpo Tsewang Dongyal Rinpoche, che nel 2006 hanno dato una serie di lunghi insegnamenti sulla tradizione di Aro nel loro centro di ritiri in America. Questo commento, con le precisazioni fornite ai discepoli nelle sezioni di domande e risposte, rende perfettamente comprensibile, e praticabile oggi, in Occidente, questa antica via per il risveglio.
Dare il cuore a ciò che conta. Il Buddha e la meditazione di consapevolezza
Corrado Pensa, Neva Papachristou
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2019
pagine: 247
Il tema del momento presente è centrale in tutte le grandi tradizioni spirituali e concerne la capacità di stare il più possibile nel qui e ora. Tale capacità si sviluppa e allena attraverso la meditazione. Ma cosa significa davvero 'meditare' e in che senso si diventa 'consapevoli'? Gli autori, insegnanti di Dharma e meditazione "vipassana", offrono in queste pagine una risposta a tali interrogativi, illustrando i principi cardine del buddhismo con un linguaggio accessibile ma non per questo meno rigoroso e fedele. Si comprenderà allora meglio come, in virtù della pratica meditativa (applicata non solo in un contesto formale ma alla vita di tutti i giorni) sia possibile rendere la mente duttile e consapevole: renderla cioè capace di vedere la sofferenza mentale, riconoscere la sua portata nella vita e, soprattutto, comprendere quanto sia continuamente generata e alimentata dai cosiddetti 'inquinanti', cioè attaccamento, avversione e ignoranza. La meditazione, dunque, non solo aiuta a pacificare la mente, ma anche e soprattutto a educare la capacità di essere presenti nel qui e ora e di vedere le cose così come sono. In assenza di tale capacità, infatti, si tende a considerare vera solo la propria costruzione della realtà, rimanendo inevitabilmente vittime di confusione e sofferenza.
L'amore di sé
Maharaj Nisargadatta
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2018
pagine: 401
Questo volume contiene la trascrizione dei discorsi che il Maharaj tenne fra il 1977 e il 1980 nel piccolo ashram ricavato nella sua abitazione. I ricercatori che si riunivano per ascoltarlo erano molti, delle più diverse estrazioni sociali, e Nisargadatta parlava loro di non dualità e di conoscenza del Sé, ed era solito guidarli su due livelli, uno stadio iniziale e uno più avanzato, a seconda del percorso fino a quel momento compiuto da ognuno. Così, il ricercatore che ancora si identificava con il corpo, con la forma fisica e con il rapporto di causa-effetto riceveva la conoscenza relativa al primo stadio. Da lì iniziava il percorso verso la meditazione e il progressivo distacco dall'identificazione con il corpo, perché non si è il corpo, ma la coscienza che in esso dimora, e grazie alla quale esiste la consapevolezza 'io sono'. Proprio come la pienezza dell'amore fa sorgere la conoscenza del Sé, la pienezza della conoscenza fa sorgere il puro amore. Per quanto negli stadi iniziali la conoscenza e l'amore possano presentarsi come due sentieri differenti, nei livelli ulteriori rivelano la loro unità con il nostro stesso Sé, e l'illusione della dualità si dissolve.
Dopo il buddhismo. Ripensare il dharma per un'epoca laica
Stephen Batchelor
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2018
pagine: 305
Sono passati venticinque secoli da quando il Buddha percorreva il continente indiano per comunicare alla gente la sua esperienza straordinaria di risveglio. I suoi discorsi, preservati nel canone del buddhismo antico, sono stati tramandati dai monaci e cristallizzati nella loro forma attuale nell'arco di cinquecento anni dalla sua morte. Di qui la mancanza di omogeneità nello stile del canone, le contraddizioni, le voci discordanti con l'ortodossia buddhista. In quest'opera, frutto di quarant'anni di studio e di pratica delle tradizioni theravada, tibetana e coreana, Stephen Batchelor si propone di delineare una visione del buddhismo etica, contemplativa e filosofica che sia coerente e adatta a un'epoca moderna, laica, non dogmatica. A tale scopo si concentra sugli episodi chiave sparsi nel canone che raccontano dei rapporti di Gotama con i suoi contemporanei al fine di cogliere sia il contesto sociale in cui visse il Buddha, sia la sua persona. Alternando letture critiche degli antichi testi canonici a narrazioni della storia di cinque figure che appartenevano alla cerchia ristretta del Buddha (i seguaci laici Mahànàma, Pasenadi e Jivaka e i monaci Sunakkhatta e Ananda), dimostra che il Buddha non vedeva affatto la rinuncia monastica come un requisito indispensabile per la pratica del suo sentiero, un sentiero che si rivela quindi particolarmente valido nel mondo laico contemporaneo.
Vagabondo illuminato. La vita e gli insegnamenti di Patrul Rinpoche
Matthieu Ricard
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2018
pagine: 304
Nato nel diciannovesimo secolo nel Kham, una splendida e aspra regione tibetana abitata da nomadi, Patrul Rinpoche è venerato come uno dei massimi maestri buddhisti degli ultimi secoli. Grande studioso, ebbe un ruolo importante nello sviluppo del movimento Rime, o 'non settario', che portò al rinnovamento del buddhismo tibetano in un'epoca in cui molte pratiche si stavano estinguendo. Ma la fama di Patrul non è dovuta solo alla sua erudizione, quanto al suo stile di vita, che incarna gli ideali buddhisti di rinuncia, saggezza e compassione. In netto contrasto con gli sfarzi esibiti nei grandi monasteri, Patrul passò gran parte della vita vagando sui monti e praticando in eremitaggi, grotte e boschi. Vestito come un mendicante, preferiva vivere negli accampamenti di tende, e insegnare alla gente comune, in un modo immediatamente comprensibile anche ai più semplici, La via del bodhisattva di Sàntideva, incentrata sulla pratica del bodhicitta. Il libro cattura il suo spirito libero e anticonformista in una lunga serie di storie e aneddoti che vanno a formare un'avvincente biografia. Lo studioso e monaco Matthieu Ricard, nell'arco di trent'anni, ha raccolto le testimonianze orali di eminenti maestri e degli eredi spirituali del lignaggio di Patrul, ricostruendo con grande dedizione la vita e l'insegnamento spesso non convenzionale di un grande santo capace di trasmettere il Dharma in ogni suo atto.
Affrettati piano. Il cammino interiore e la meditazione di consapevolezza: una strada per la felicità
Corrado Pensa, Neva Papachristou
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2018
pagine: 274
"Se siamo cari a noi stessi ci veglieremo solleciti giorno e notte". Queste parole del Buddha illustrano con chiarezza come la fiducia nel cammino interiore esorti a non perdere tempo e a dedicarsi con generosità alla pratica, e quindi ad affrettarsi. Ma la scelta del titolo pone anche l'accento sul fatto che il lavoro da svolgere non deve essere vissuto come un ennesimo dovere quotidiano, ma come un'opera d'arte alla quale l'artista si dedica con pazienza e premurosa attenzione. Quindi 'affrettarsi piano' è la chiave di volta per proseguire spediti, ma in modo graduale e accurato, sulla strada della felicità, mossi e sostenuti da una sempre più chiara e autentica intenzione di bene, verso se stessi e verso gli altri. La coltivazione della mente, la meditazione portata nel quotidiano, la trappola dell'egoismo, la libertà dell'amore, il coraggio, la paura, la felicità, la gratitudine e l'equanimità sono gli argomenti attorno ai quali Corrado Pensa e Neva Papachristou hanno costruito questo volume, volto a illustrare gli aspetti centrali dell'insegnamento del Buddha. All'interno di ogni sezione gli autori affrontano i temi che guideranno il lettore meno esperto alla scoperta delle basi essenziali del cammino interiore e permetteranno, a chi ha già una certa familiarità con la pratica di consapevolezza o mindfulness, di approfondire i temi fondamentali del buddhismo: la saggezza, l'amore, la compassione, l'etica e la meditazione.
La pratica del lojong. Coltivare la compassione con l'addestramento mentale
Traleg Kyabgon
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2018
pagine: 240
Gli insegnamenti tradotti e commentati in questo volume risalgono alla grande tradizione del buddhismo mahayana indiano, che vanta tra i suoi massimi esponenti Santideva e Atìsa. Entrambi basavano la pratica buddhista sulla coltivazione del bodhicitta, la mente rivolta al risveglio, tramite due semplici quanto fondamentali atteggiamenti mentali: il mettersi al posto degli altri e il considerarsi identici agli altri. Al momento di diffondere il buddhismo in Tibet, Atìsa si concentrò sui più sobri insegnamenti mahayana adatti ai praticanti di ogni livello, e aderì al movimento del lojong kadampa, un particolare lignaggio che sintetizzava la vasta letteratura buddhista in istruzioni essenziali per la meditazione. Riallacciandosi a questa tradizione rimasta ininterrotta dal decimo secolo ai nostri giorni, Traleg Kyabgon presenta in questo volume le cinquantanove frasi del lojong, pensate per addestrare la mente a comprendere pienamente la sua natura e per trasformare gradualmente le nostre imperfezioni nelle perfezioni del bodhisattva. Il suo commento, arricchito da numerose citazioni tratte da maestri antichi e contemporanei, vuole essere un antidoto alla mentalità vittimistica così diffusa tra gli occidentali, giacché incolpare gli altri della propria infelicità, senza assumersi la responsabilità delle proprie azioni, non fa che renderla più oppressiva.

