Astrolabio Ubaldini: Civiltà dell'Oriente
Il nettare dello yoga
Tirumalai Krishnamacharya
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2013
pagine: 156
Perché praticare lo yoga, qual è la meta finale? Quali sono i suoi benefici? Per quanti anni si dovrebbe praticare e quanto dovrebbe durare la pratica quotidiana? Questi gli argomenti centrali del libro. Esso comprende la descrizione dettagliata di asana, bandha, mudra, elencandone gli effetti, e spiegando le tecniche sotto forma di vinyasa, ovvero sequenze che conducono alla postura finale. Tratta dei canali energetici (nadi), dei cakra e del pranayama, che insieme alle posture permette di ottenere il controllo del sistema nervoso, un'ottima salute e la longevità. Scopo dello yoga è la cessazione dell'attività della mente rivolta all'esterno e poi la concentrazione sulla propria vera natura; infatti la disciplina fisica non è che una preparazione all'indagine sulla verità ultima. I suoi benefici, ossia la purificazione dell'organismo e la forza, si riflettono sulla mente rendendola stabile e lucida, non più preda di emozioni o sensazioni, e promuovono la crescita spirituale in termini di gioia ed entusiasmo. Occorre applicare uno sforzo sistematico fino al raggiungimento della meta e stabilire in ogni fase i dettagli della pratica: luogo, durata e attività connesse. Krishnamacharya ha rinnovato una disciplina antica che stava scomparendo e l'ha adattata alla vita moderna; a lui va tale merito. Il testo è corredato da un'ampia Appendice che illustra tutte le sequenze descritte dall'autore. Presentazione di B. K. S. Iyengar.
Il libro tibetano del vivere e del morire
Sogyal (Rinpoche)
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2011
pagine: 428
Al suo primo incontro con la cultura occidentale, Sogyal Rinpoche rimase costernato nello scoprire che, a dispetto di tutti i suoi successi nel campo tecnologico, la società moderna occidentale non comprende minimamente quel che accade al momento della morte. In Tibet, al contrario, nel corso dei secoli si è sviluppata una vera e propria 'tecnologia sacra' della morte, un'ars moriendi che raccoglie il corpo di conoscenze più accurato, complesso e completo sulla morte e lo stato successivo, o bardo. Il termine 'bardo', letteralmente 'sospeso tra', e quindi 'intervallo, transizione', è un concetto chiave per comprendere la concezione tibetana della vita e della morte. Nel buddhismo tibetano, la vita e la morte appaiono come un tutto costituito da una serie di realtà in mutamento costante, che presentano dei bardo, ovvero giunture di transizione in cui si manifesta la dharmata, la vera natura della mente, illimitata ed eterna. I quattro bardo (della vita, della morte, del dopo morte e della rinascita) offrono quindi una grandissima possibilità di liberazione, ma solo il bardo di questa vita consente di prendere familiarità, tramite la meditazione, con la natura essenziale della mente. Chi si è preparato per tempo attraverso la pratica e la contemplazione dell'impermanenza non vedrà la morte come una disfatta, ma come una vittoria, il momento più fulgido a coronamento dell'esistenza.
Il ruggito del leone. Un'introduzione al Tantra
Chögyam Trungpa
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2007
pagine: 222
I due seminari che formano il materiale di questo volume vennero tenuti negli anni '70, quando il venerabile Vidyà-dhara Chògyam Trungpa introdusse per la prima volta gli insegnamenti tantrici ai suoi studenti occidentali. Il loro titolo "I nove yàna", o nove veicoli, indica come Trungpa abbia voluto delineare un quadro completo del viaggio spirituale, trasmettendo la totalità degli insegnamenti e delle istruzioni pratiche che consentono allo studente di progredire spiritualmente sul sentiero buddhista. La proclamazione della verità è impavida, dice il buddhismo tantrico tibetano, e come un possente Icone del Dharma Trungpa, pur mantenendo inalterata l'essenza della tradizione, non si barrica dietro fredde esposizioni dottrinali, ma parla muovendo da una comprensione intuitiva delle cose. Le sue parole, fresche e immediate, hanno il sapore dell'esperienza personale e la forza dirompente della verità. Nei suoi discorsi è come se il tantra uscisse dai manuali dotti e dalle buie vetrine dei musei per sconvolgere con l'impatto della pazza saggezza il perbenismo e il cieco autocompiacimento del 'bravo' meditante.
Il taoismo. Una tradizione ininterrotta
Russell Kirkland
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2006
pagine: 284
Gli ultimi quarant'anni del ventesimo secolo hanno visto una fioritura senza precedenti per quantità e qualità, di studi specifici sugli aspetti più vari del taoismo, soprattutto perché alcuni centri di ricerca cinesi, francesi e anglofoni hanno iniziato una nuova esplorazione dell'immenso canone taoista, il repertorio delle fonti, un terreno quasi vergine la cui conoscenza era, fino ad allora, scarsissima e limitata a un numero estremamente esiguo di testi, dai quali era stata tradizionalmente ricavata la visione storico-filosofica dominante. Il graduale accumularsi di queste ricerche, tutte innovative, nell'insieme ha prodotto un cambiamento spettacolare nella visione del taoismo, un'autentica rivoluzione delle prospettive fondamentali tradizionali che imponeva un riesame globale dell'intera materia. Russell Kirkland, che ha ampiamente contribuito per più di vent'anni a questa nuova stagione di studi, si è assunto il compito di sottoporli a un esame sistematico allo scopo di ridisegnare un quadro ampio, una nuova mappa che ci rivela un immagine completamente diversa e sorprendente di quel multiforme movimento di pensiero e di pratica sociale che viene denominato taoismo.
Buddha e natura di Buddha nello Shobogenzo. Testi scelti di Eihei Dogen Zenji
Aldo Tollini
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2004
pagine: 262
In questo testo sono stati tradotti e commentati sei capitoli della maggiore opera di Dogen, lo "Shobogenzo" (il "Tesoro dell'occhio vera legge") scritto tra il 1231 e il 1253. La scelta dei capitoli è stata determinata dal tema comume che li unisce: lo stato di buddha e la buddhità; cosa significa essere un buddha, che differenza comporta rispetto al suo opposto, l'essere ordinario, quali sono le connotazioni caratteristiche che distinguono colui che all'illuminazione è giunto, ed è un buddha, o un risvegliato.
Risvegliati alla tua vita. La via buddista dell'attenzione
Ken McLeod
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2002
pagine: 464
Iniziazione al kalacakra
Alexander Berzin
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2002
pagine: 180
Il buddhismo come atteggiamento mentale. L'allenamento mentale in sette punti
B. Alan Wallace
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2002
pagine: 212
La continuità d'essere. Una psicologia positiva per l'Occidente
Mark Epstein
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2002
pagine: 168
La psicoanalisi è stata, sebbene non solo, fondamentalmente una risposta clinica al disagio psichico. E anche oggi la sua natura sostanziale è rimasta legata alla richiesta di alleviamento della sofferenza psichica. Ciò che è meno riconosciuto, ma non meno vero, è che proprio il bisogno di risposta a un profondo e diffuso disagio spirituale ha dato origine a quella rigogliosa trasformazione della spiritualità occidentale che si è appoggiata, inizialmente, su forme religiose importate dall’Oriente, e tra esse soprattutto quel complesso di tradizioni che l’Occidente ha denominato ‘buddhismo’. L’humus comune su cui son cresciute la domanda di psicoanalisi e quella di spiritualità è un diffuso stato di sofferenza insito nel vissuto dell’uomo moderno. Mark Epstein appartiene a quella nuova generazione di psicoterapeuti e psicoanalisti che hanno vissuto in prima persona questo doppio bisogno di ricerca personale come un’esperienza globale del proprio essere, e lo hanno integrato in una visione concreta del reale e in una pratica originale sia della psicoterapia sia della spiritualità. Non una teoria, ma uno psicoterapeuta buddhista che riconosce che un concetto come quello di ‘continuità d’essere’, introdotto nella psicoanalisi da Winnicott, ha un senso centrale in una prospettiva buddhista, per il semplice fatto che per lui non è solo un concetto, ma una vera esperienza vissuta.
Cetriolo storto. La vita e l'insegnamento zen di Shunryu Suzuki-roshi
David Chadwick
Libro
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2000
pagine: 352
Dizionario dei simboli cinesi
Wolfram Eberhard
Libro
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1999
pagine: 332
Come disse il grande collezionista d’arte dell’Estremo Oriente Emil Preetorius, "in Oriente non c’è oggetto del mondo naturale, organico o inorganico, né manufatto umano, che non sia immediatamente dotato di senso simbolico". Per capire la Cina e la sua ricchissima eredità letteraria e artistica occorre interpretare questo secondo livello semantico, simbolico, che compenetra non solo ogni manifestazione artistica cinese, ma anche la comunicazione quotidiana. Il linguaggio metaforico è favorito dalla lingua cinese e dalla sua altissima percentuale di omofoni che permettono infiniti giochi di parole. Ad esempio il pipistrello, fu, è simbolo della fortuna (anch’essa fu), e il cervo, lu, è omofono di guadagni (lu). Per il cinese l’espressione diretta è rozza e primitiva. Se vuole augurarvi ricchezze continue, preferirà donarvi l’immagine di un bambino con una carpa in mano accanto a un loto: la carpa, yu, è simbolo di abbondanza (yu) e il loto, lian, significa anche ‘senza interruzione’. Questo dizionario delinea un grande affresco della Cina: le usanze religiose e sociali, gli ordinamenti politici, i miti, le festività, le fiabe, gli usi delle tante minoranze etniche. Dagli oltre quattrocento simboli illustrati emergono i temi più significativi nella vita dei cinesi: la longevità, la ricchezza, la discendenza, il rango sociale elevato, la salute.
La struttura interna dell'I King
Anagarika Govinda (lama)
Libro
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1998
pagine: 216
L'I King è probabilmente la rappresentazione strutturale più sottile dell'interdipendenza tra la mente umana e il mondo dei fenomeni. Durante i suoi viaggi in Tibet, Lama Anagarika Govinda ebbe modo di studiare l'I King tramandato dalla tradizione tibetana. L'interesse iniziale diede vita a uno studio originalissimo della struttura stessa dei trigrammi, uno studio non dipendente dai commenti cinesi ma permeato dalle grandi doti analitiche, matematiche, intuitive e artistiche dell'autore.

