Apice Libri: Saggi di linguistica siciliana
Il vocalismo del dialetto d’Adernò
Salvatore Santangelo
Libro: Libro in brossura
editore: Apice Libri
anno edizione: 2020
pagine: 42
Prefazione di Salvatore Menza. Il "Vocalismo del dialetto d’Adernò" si presenta, a un primo sguardo, come un lavoro descrittivo, in cui vengono mostrati, con chiarezza e rigore metodologico, gli sviluppi delle vocali toniche e atone nell’«adornese», distinguendo il lessico patrimoniale dai prestiti e dalle forme analogiche. In realtà, però, il breve saggio possiede anche un forte carattere innovativo: contiene infatti intuizioni teoriche e metodologiche notevolissime, che anticipano di decenni alcuni concetti fondamentali di quelle che saranno poi la fonologia generale, la fonologia prosodica e la sociolinguistica. Rileggerlo oggi è dunque utile per ripercorrere non solo l’evoluzione della storia della linguistica siciliana, ma della linguistica tout court, e può ben costituire il punto di partenza per nuove riflessioni e indagini, in particolare sulla fonologia prosodica delle varietà siciliane, ancora poco studiata, e sulla rilevanza degli aspetti socioculturali e percettivi nella (tras)formazione dei diasistemi. (Dalla Prefazione)
Fonetica del caltagironese
Antonino Cremona
Libro: Libro in brossura
editore: Apice Libri
anno edizione: 2020
pagine: 114
Cremona si sofferma su non poche analogie tra il messinese e il caltagironese (p. 12, 63-64, 72) che oggi possiamo ben considerare analogie tra messinese e galloitalico di Sicilia: tali somiglianze non possono essere casuali, ma al contrario suggeriscono una connessione, tra l’area messinese e il fenomeno immigratorio, forse più profonda di quanto non si sia finora pensato e che merita di essere approfondita, dal punto di vista storico e linguistico. Ulteriore approfondimento merita anche il fenomeno (tuttora tra i più vistosi per chi ascolti i caltagironesi parlare non solo in dialetto, ma anche in italiano) del raddoppiamento della consonante iniziale di parola ad inizio di enunciato. Cremona ne dà conto nella Fonetica a p. 20, unitamente al raddoppiamento attivato da parola ossitona (raddoppiamento fonosintattico). Tali dati suggeriscono che la percezione della lunghezza consonantica e i fenomeni che la vedono coinvolta possano essere stati in qualche misura modellati, anche in questo caso, dal contatto tra galloitalico e siciliano. (Dall’Introduzione)