Vita e Pensiero: Ricerche. Scienze linguistiche e letterature straniere
Varia Hispanica
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2007
pagine: 175
Varia Hispanica è il primo numero di una serie di miscellanee curate dalla Cattedra di Lingua e Letteratura Spagnola dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dedicate alla lingua e alla letteratura spagnola e ispano-americana. I contributi sono divisi in due sezioni: Letteratura e Linguistica.
Europa plurilingue. Comunicazione e didattica. Atti del Convegno internazionale di studi (Milano, 4-5 novembre 2004)
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2005
pagine: 319
Quale sia l'importanza degli scambi linguistici nella moderna società, globalizzata e informatizzata, è ormai evidente. Non altrettanto chiare, però, sono le implicazioni e le problematiche connesse. Il libro, che riunisce gli Atti del Convegno Internazionale "Europa plurilingue: comunicazione e didattica", ne offre una panoramica. La prima parte evidenzia i problemi di natura storico-giuridica e linguistica. Nella seconda parte viene tracciato un quadro linguistico dell'insegnamento dell'italiano nei paesi europei. La sezione relativa alla didattica delle lingue in Italia approfondisce le nuove tendenze della glottodidattica con riferimento all'italiano L2. L'ultima parte si occupa di interlinguistica e intercultura in Europa.
Simbolismo e naturalismo: un confronto
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2004
pagine: X-598
Questo volume si occupa dei due principali movimenti letterari dell'ultimo Ottocento francese: il Simbolismo e il Realismo/Naturalismo, due scuole in netta opposizione estetico-ideologica, che in realtà conobbero un'interazione reciproca intensa e proficua e vengono qui analizzate secondo l'ottica del confronto, sia sul piano tematico sia su quello delle strutture stilistico-formali. Sono oggetto di studio i principali autori della letteratura francese (Baudelaire, Flaubert, Zola), insieme a nomi meno noti, ma certamente fondamentali per la comprensione di una produzione artistica che esercitò un'influenza determinante su tutta la cultura europea del Novecento.
Lingua, cultura e testo. Miscellanea di studi francesi in onore di Sergio Cigada
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: XLVI-2086
Camille Mauclair, homme de lettres fin-de-siècle. Critique lettéraire, oeuvre narrative, création poétique et théâtrale. Ediz. francese
Simonetta Valenti
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: 487
Il testo lirico. Logica e forma di un tipo letterario
Giuseppe Bernardelli
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: X-310
Empiricamente, ognuno sa o ritiene di sapere che cosa sia una lirica. La nomenclatura in uso e l'esperienza della lettura lo orientano verso un settore abbastanza preciso della creazione letteraria, e questo può bastare. Quando si tenti tuttavia di precisare i contenuti essenziali della nozione, tutto si complica, perché l'appello ai testi che essa abbraccia rivela tensioni e differenze apparentemente inconciliabili. L'idea complessiva sembra sottrarsi a ogni definizione, e i tratti solitamente enfatizzati (la 'musicalità' e la 'soggettività' in particolare) si rivelano, oltre che insufficienti, tutt'altro che costanti. La lirica come genere, o come idea poetica, pare non avere contorni certi e definiti. Di fronte a questo dato paradossale e contraddittorio, il presente volume prova a dare qualche riposta.
Hofmannsthal e l'Italia. Fonti italiane nell'opera poetica e teatrale di Hugo von Hofmannsthal
Elena Raponi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: XIV-302
Se non sono mancate saltuarie indicazioni della critica su origini e influenze italiane in Hugo von Hofmannsthal (1874-1929), questo studio indaga per la prima volta sistematicamente e in una prospettiva complessiva il fitto tessuto di relazioni che unisce Hofmannsthal alla letteratura italiana e in modo particolare, senza tacere il posto occupato da Manzoni, a D'Annunzio e a Goldoni. La ricerca si apre con la ricostruzione della formazione italiana e milanese del poeta, prosegue con l'analisi delle letture italiane di Hofmannsthal, dei saggi critici e delle traduzioni, e culmina nell'esame dei prestiti stilistici e tematici che il poeta austriaco derivò, nei due periodi fondamentali della sua attività, quello lirico giovanile e quello drammatico della maturità, dall'opera di D'Annunzio e di Goldoni.
Novantotto e il modernismo. Dal disastro spagnolo alla rinascita modernista
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2000
pagine: VIII-104
"Generazione del '98" e "Modernismo" sono categorie che spesso, nella critica letteraria ispanica, si sono contrapposte e mescolate, generando fra gli specialisti polemiche di non poco rilievo. Negli ultimi decenni, si può affermare di essere arrivati a una sorta di accordo generale nella critica, per cui si accetta che la cosiddetta "generazione del '98" abbia utilizzato, come mezzo espressivo, il Modernismo letterario. Il movimento fondato da Rubén Darío, avrebbe avuto nella Spagna uno sviluppo specifico e molto personalizzato, a seconda dell'autore trattato. La Cattedra di Lingua e Letteratura spagnola dell'Università Cattolica presenta in questo volume una serie di riflessioni su alcuni degli autori più rappresentativi di quel periodo.
L'opera teatrale di Joséphin Péladan. Esoterismo e magia nel dramma simbolista
Marisa Verna
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1999
pagine: X-418
Se l'opera narrativa di Péladan è stata recentemente riscoperta dalla critica, il teatro è stato fino a oggi quasi del tutto ignorato. Eppure è nel teatro che Péladan ha mostrato di avere colto al meglio le direttive della rivoluzione culturale simbolista: la drammaturgia simbolista teorizzò infatti l'abbandono dell'imitazione del reale, della mimesi psicologica del personaggio, della coerenza spazio-temporale del dramma, preconizzando quella che sarà la rivoluzione novecentesca del teatro dell'assurdo. Péladan partecipò a pieno titolo con i suoi drammi a quella 'rivoluzione' estetica: sette pièces edite, di cui solo tre rappresentate durante la sua vita, costituiscono un capitolo importante della cultura simbolista e mostrano una consapevolezza teorica e un'elaborazione stilistica degne di essere rivalutate.
Magia e invenzione. Studi su Cyrano de Bergerac e il primo Seicento francese
Luciano Erba
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1999
pagine: XXXVI-250
Sono qui raccolti 13 studi di Luciano Erba dedicati a Cyrano de Bergerac e altri autori francesi della prima metà del Seicento. La rivalutazione, se non proprio la scoperta, di tale periodo letterario, diversamente battezzato e ribattezzato per lasciarsi infine classificare - ma fin quando? - come età barocca, ha comportato una sempre più vasta mole di studi orientati in tutte le direzioni, spesso influenzati dalle nuove correnti critiche. Nei suoi scritti, sia remoti sia recenti, Luciano Erba ha tuttavia preferito continuare a valersi dei collaudati strumenti della ricerca filologica, procedendo lungo un percorso che, pur assecondando le intuizioni critiche, non ha mancato di tener conto dei 'paletti' imposti dal rigore scientifico, trovando anzi in questi impensate aperture.
Il cerchio incantato del linguaggio. Moderno e antimoderno nel simbolismo di Vjaceslav Ivanov
Maria Candida Ghidini
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1998
pagine: XVI-276
Vjaceslav Ivanov, poeta simbolista, è senza dubbio figura di rilievo nel primo Novecento russo, di cui esprime le problematiche e alcuni orientamenti critici. La sua opera si presenta come un fenomeno complesso, in cui non soltanto è formulata una precisa visione del mondo, ma emerge la domanda sul senso della scelta di scrivere. In tale prospettiva, la creazione letteraria ivanoviana rivela una dimestichezza inconsueta con la filosofia. Questo saggio, partendo dall'indagine sulla concezione di parola e linguaggio del poeta, intende mettere in luce le radici filosofiche del suo pensiero in rapporto sia con la tradizione sia con la riflessione contemporanea.
Lettori e letture. Un esperimento di critica
Clive S. Lewis
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1997
pagine: 180
C.S. Lewis mostra qui un volto forse meno noto ai non specialisti, e tuttavia altrettanto affascinante: quello di critico letterario capace di coniugare l'erudizione e la passione antiquaria con un'analisi formale di grande modernità. Tali gli ingredienti di un insolito quanto coraggioso esperimento, volto a dimostrare che i libri dovrebbero essere giudicati a partire dal tipo di lettura che evocano: non si tratta di stabilire se un libro sia buono o non buono, ma se noi siamo o no buoni lettori. Con un percorso scevro da elitarismi come da astratte teorie, Lewis, attraverso l'analisi e il confronto di generi diversi, chiarisce la natura, le modalità e il valore dell'esperienza letteraria, intesa come evento dinamico, sempre in divenire. Così, in un momento in cui la pratica della lettura appare in declino e molto ci si interroga sul senso e sul potere della parola scritta, l'opera di Lewis rivela tratti di indubbia attualità, rivendicando una concezione non utilitaristica della letteratura, quale fonte gratuita di piacere per chi vi si accosta.