Viella: Scritture e libri del Medioevo
Incunaboli a Siracusa
Rosalia Claudia Giordano, Marco Palma, Anna Scala, Salvatrice Terranova, Rosalba Tripoli, Luciano A. Catalano, Marzia Scialabba
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 352
Questo catalogo si propone di raggiungere due obiettivi principali: descrivere gli esemplari conservati in provincia di Siracusa di edizioni pubblicate entro l'anno 1500 e far conoscere a un pubblico di addetti ai lavori e di persone potenzialmente interessate una parte illustre del patrimonio librario antico del territorio più meridionale d'Italia. Siracusa e la sua provincia sono note soprattutto per altre e più antiche testimonianze del passato. La nostra speranza è tuttavia quella di aver richiamato l'attenzione su un bene culturale, il libro antico, la cui conoscenza richiede una preparazione particolare in chi lo studia e una disponibilità speciale in chi lo conserva e ha la responsabilità di valorizzarlo.
La scrittura e i libri di Giovanni Boccaccio
Marco Cursi
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 171
Giovanni Boccaccio visse in un'epoca e in una società caratterizzate da un'ampia diffusione sociale della scrittura; di lui ci restano ben 34 autografi, tra cui un buon numero di codici integralmente di sua mano, in cui trascrisse sia opere proprie sia opere di autori antichi o a lui contemporanei. Il percorso di ricerca qui proposto ha come principale obiettivo l'esplorazione di tale complesso orizzonte grafico. Nella prima parte viene ripercorsa l'avventurosa stagione dei riconoscimenti degli autografi boccacceschi, iniziata nel secolo XIX e aperta ancora oggi a nuove scoperte. Quindi sono esaminate le diverse scritture adoperate dal Certaldese per la copia dei suoi manoscritti attraverso l'applicazione di un protocollo di analisi grafica che consente di ricostruirne le dinamiche evolutive. La seconda parte è dedicata al metodo di lavoro del Boccaccio copista, con particolare riferimento agli esemplari contenenti la "Commedia" dantesca (trascritta per tre volte) e alla più antica diffusione del "Decameron". Il confronto tra le caratteristiche materiali dei codici e i dati strettamente testuali mostra con chiarezza che egli scelse consapevolmente precise forme librarie, dando vita a vere e proprie edizioni d'autore, caratterizzate da soluzioni fortemente innovative e da strategie compositive raffinate e ricche di significato.
Scrittura come immagine. Morfologia e storia della maiuscola liturgica bizantina
Pasquale Orsini
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 176
La maiuscola liturgica è una scrittura greca utilizzata nella produzione libraria bizantina fra i secoli IX e XI per trascrivere i lezionari dei Vangeli. In questo libro si propone una ricostruzione del suo processo genetico, con l'individuazione dei modelli grafici (librari e non-librari, come le scritture esposte e monumentali presenti negli affreschi, nei mosaici, nelle icone e in diversi oggetti di uso liturgico) che sono alla base delle sue forme più caratteristiche, e si descrivono le sue diverse articolazioni. Particolare attenzione è dedicata alla ricostruzione del contesto storico-culturale del IX secolo - in modo specifico la fase finale della contesa iconoclasta -, che ha permesso l'elaborazione di una determinata ideologia della scrittura, con la promozione di scelte estetiche volte all'esaltazione e al potenziamento della funzione figurale ed iconica del segno grafico.
Graffiti templari. Scritture e simboli medievali in una tomba etrusca di Tarquinia
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2012
pagine: 305
Questo libro non ha tesi da dimostrare, ma testimonianze storiche inedite da presentare. Si tratta di graffiti, una fonte assai poco frequentata dagli specialisti del medioevo, ma che, in virtù della sua immediatezza, se esaminata con la necessaria prudenza, può aprire inaspettati squarci sulla vita di uomini e società del passato. Nel caso in esame i graffiti, testi ed elementi figurativi, furono realizzati sulle pareti dipinte di una tomba etrusca di Tarquinia entro il primo trentennio del Duecento; i testi, quasi tutti in volgare, riferiscono che un gruppo di individui, alcuni dei quali qualificati come appartenenti all'Ordine del Tempio, utilizzarono l'ipogeo, sacralizzandolo, per compiervi atti sessuali e pronunciarvi un giuramento. Il compito che specialisti di diversa estrazione si sono dati, in un lavoro autenticamente interdisciplinare, è stato quello di far parlare le testimonianze, attraverso la meticolosa decifrazione dei segni alfabetici e figurativi e un'attenta contestualizzazione archeologica, storica, linguistica, paleografica e storico-artistica.
Musica e liturgia a Montecassino nel Medioevo
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2012
pagine: 322
L'abbazia di Montecassino ha costituito nei secoli il centro di sviluppo e irradiazione di particolari tradizioni musicali, liturgiche, testuali, grafiche e artistiche. Ancora oggi il monastero, con il suo straordinario patrimonio librario, racconta la storia culturale dell'Europa meridionale dal medioevo fino ai nostri giorni. Gli studi sulla musica liturgica a Montecassino hanno ricevuto negli ultimi vent'anni un incremento notevole. Tali indagini hanno aperto nuovi interrogativi e nuovi filoni di ricerca che richiedono ulteriori approfondimenti. Questo libro illustra gli studi in corso e indica le più proficue prospettive di ricerca, mettendo in luce l'importanza delle fonti cassinesi per la storia liturgico-musicale dell'Europa medievale e facendo il punto sullo stato attuale delle conoscenze.
I manoscritti in caratteri arabi
François Déroche, Valentina Sagaria Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2012
pagine: 350
Dal VII al XIX secolo il libro manoscritto in caratteri arabi ha diffuso il sapere in lingue e culture diverse - dall'Atlantico al Mar della Cina, da Zanzibar alle rive del Volga - con straordinaria efficacia e continuità. Una sterminata produzione di cui finora solo una piccola parte è emersa, studiata, catalogata. Come 'guardare' un codice in caratteri arabi? Come vagliare dall'insieme al dettaglio il testimone di una cultura materiale e di una produzione intellettuale così multiforme? Come erano codificate le grafie, la disposizione del testo, le ornamentazioni? Per chi e come lavorava un copista del mondo arabo-islamico? Come si fabbricava e si preparava la carta? Un volume destinato non solo a codicologi e orientalisti, ma anche ai lettori interessati a conoscere e capire il valore del libro nel mondo mediorientale e le sue trasformazioni tra le mani dell'uomo. L'analisi chiara e rigorosa arricchita di schemi, tavole, immagini inedite - guida il lettore a riconoscere gli elementi costitutivi del libro arabo-islamico e a inquadrarne l'ambiente e l'epoca di produzione senza trascurarne l'aspetto grafico e visivo.
Livres et écritures en français et en occitan au XIIe siècle. Catalogue illustré
Maria Careri, Christine Ruby, Ian Short
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2011
pagine: 336
Biografia di un manoscritto. L'Isidoro malatestiano S.21.5
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2009
pagine: 208
Nella prima metà del nono secolo in un centro dell'Italia padana venne copiato un esemplare delle "Etymologiae" di Isidoro di Siviglia, l'enciclopedia per antonomasia dell'alto medioevo. Il manoscritto, presto arricchito di postille e annotazioni, all'inizio del Quattrocento approdò alla Biblioteca Malatestiana di Cesena, dove è attualmente conservato, diventando dall'Ottocento a oggi meta abituale di filologi e paleografi di gran nome. Il cd-rom che accompagna il volume offe la riproduzione integrale a colori del manoscritto.
Governare l'alfabeto. Donne, scrittura e libri nel medioevo
Luisa Miglio
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2008
pagine: 350
Abitudini o divieti formali per secoli tennero lontana la donna medievale dalla scrittura. Questo libro di Luisa Miglio investiga attraverso un metodico lavoro di riconoscimento e di studio le occasioni e le situazioni di scrittura femminile tra il medioevo e la prima età moderna. Il possesso dell'alfabeto era per una fiorentina del Quattrocento una virtù o un accessorio biasimevole? In quali strati della società era più facile l'accesso alla scrittura? Mondo laico e mondo religioso mostravano differenze di comportamento? L'autrice attraverso l'analisi delle tracce materiali nei documenti d'archivio - scopre quali furono le motivazioni che indussero alcune donne a prendere in mano la penna: annullare lontananze, dare corpo al proprio immaginario e alla propria memoria, guadagnarsi da vivere, sopperire alla mancanza di scriventi maschi, infrangere il monopolio maschile della scrittura.
Il «Decameron»: scritture, scriventi, lettori. Storia di un testo
Marco Cursi
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2007
pagine: 384
L'obiettivo prioritario di questo studio è un'analisi d'insieme delle strategie messe in atto da copisti, committenti, lettori, per confezionare, possedere e trasmettere l'opera più viva, appassionante e amata della letteratura medievale in volgare in Italia, il Decameron di Giovanni Boccaccio. Il volume si apre con una rassegna delle testimonianze librarie e documentarie che attestano una proto-diffusione dell'opera, collocabile negli anni in cui l'autore era ancora vivente; in seguito il percorso della ricerca si addentra nella selva oscura della tradizione posteriore alla morte del Boccaccio, divisa in due fasi ben distinte: il discrimine è posto al 1434, anno che segna una svolta decisiva nella vita politica fiorentina in seguito alla salita al potere di Cosimo il Vecchio. I 60 manoscritti che formano il corpus dei testimoni decameroniani per i secoli XIV e XV vengono esaminati in un'ottica paleografica, codicologica e, se necessario, testuale, con l'obiettivo di rispondere alle domande più pressanti poste da ciascuno di essi: il quando, il dove, il chi, il come e il perché (o il per chi). Ne risulta un quadro complesso e variopinto, al centro del quale si pone, solidamente, la città di Firenze, con frequenti aperture all'area veneto-padana, senza contare le fascinose e ricorrenti suggestioni che spingono lo sguardo verso Napoli, la città delle nostalgie e del ritorno impossibile, vagheggiato dal Boccaccio fino al termine della vita.
Copisti a Roma nel Quattrocento
Elisabetta Caldelli
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2005
pagine: 320
Indagare sui copisti, questi oscuri e spesso trascurati personaggi pure tanto invocati dagli studi sulla tradizione manoscritta dei testi, è l'oggetto principale di questo libro. Il punto di vista scelto è quello della Roma quattrocentesca, una realtà sfuggente perché in pieno divenire, travagliata dai mutamenti che l'avrebbero vista, nell'arco di un secolo, passare da piccolo comune in balia di riottose famiglie nobiliari e di "bovattieri" a rinnovata sede del Papato e a città rinascimentale.
Codicologia trecentesca della Commedia. Entro e oltre l'antica vulgata
Marisa Boschi Rotiroti
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2003
pagine: 282
L'aspetto materiale di un libro manoscritto è la risultante non solo di cambiamenti di natura tecnica, ma anche di scelte formali compiute dai copisti seguendo norme che variano a seconda dell'epoca, dell'ambiente, della personalità dello scriba, ma soprattutto in rapporto al testo. In questo studio viene esaminata la tradizione trecentesca della Commedia di Dante Alighieri, indagando il rapporto tra l'aspetto materiale del libro (compresa la scrittura) e il testo di cui è il veicolo. La produzione esaminata (292 manoscritti dagli anni Trenta del Trecento alla fine del secolo) è varia e composita, secondo tutta la gamma dei modelli grafico-librari esistenti: da un manoscritto "tascabile" a quello grande quasi come un corale.

