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UTET: La storia

Cesare Battisti

Cesare Battisti

Stefano Biguzzi

Libro

editore: UTET

anno edizione: 2012

pagine: 700

35,00

La storia

La storia

Libro

editore: UTET

anno edizione: 1987

pagine: 860

104,00

Radio Colonia

Radio Colonia

Roberto Sala, Giovanna Massariello Merzagora

Libro: Copertina morbida

editore: UTET

anno edizione: 2012

pagine: 256

Nel secondo dopoguerra, la Germania occidentale rappresentò una delle mete principali dell'emigrazione italiana, ancora intensa sino a qualche decennio fa. In particolare, nei primi anni dopo l'espatrio, le condizioni di vita degli emigrati furono assai dure e ricordano da vicino le vicende di chi oggi, da immigrato, arriva in Italia. Il libro racconta l'esperienza degli italiani in Germania tramite la voce degli stessi protagonisti: presenta, infatti, una selezione delle lettere inviate negli anni Sessanta e Settanta a Radio Colonia, una trasmissione in lingua italiana diffusa dagli enti radiofonici tedeschi, nell'ambito dei programmi per gli immigrati stranieri. La vita nelle baracche, la separazione dalle famiglie, le continue discriminazioni, il rapporto difficile con la politica e le istituzioni sono soltanto alcuni degli aspetti che emergono dalla raccolta. Le lettere rappresentano una preziosa testimonianza oltre che del vivere quotidiano nell'emigrazione, anche del rapporto con la scrittura da parte di persone per le quali la lingua madre era rappresentata dal dialetto e che non avevano ancora instaurato un rapporto di confidenza e di consuetudine con la lingua nazionale. Nei saggi che accompagnano le lettere, si affronta una doppia riflessione, storico-sociale da un lato, socio-linguistica dall'altro, attraverso una panoramica storica che tratteggia la storia dell'emigrazione italiana in Germania e delle trasmissioni radio in lingua straniera.
21,00

Ideologia e geopolitica all'ombra della guerra fredda. Conflitti materiali e simbolici in Europa dal 1945 ai primi anni Cinquanta

Ideologia e geopolitica all'ombra della guerra fredda. Conflitti materiali e simbolici in Europa dal 1945 ai primi anni Cinquanta

Libro: Copertina rigida

editore: UTET

anno edizione: 2012

pagine: 153

Il primo dopoguerra fu segnato in Europa da un'ondata di sconvolgimenti rivoluzionari, il secondo dallo stabilirsi e dall'assestarsi delle contrapposte sfere egemoniche delle superpotenze. La radice della differenza non sta in un vero o presunto protagonismo di massa prima, a cui corrisponderebbe una minore effervescenza dopo, quanto nel fatto che nel primo dopoguerra le potenze vincitrici (l'Intesa) non avevano un progetto strategico di controllo territoriale: alcuni miravano a una ristrutturazione utopica dello spazio mitteleuropeo, altri intendevano semplicemente riproporre schemi tradizionali di alleanza interstatuale; inoltre nel 1918 le potenze dell'Intesa non invasero totalmente il territorio degli sconfitti, cosa che lasciò spazio, nel collasso intervenuto di parecchie delle statualità precedenti, prevalentemente di quelle imperiali, ad esperimenti politici soi-disant rivoluzionari, di breve o di lunga durata questi si rivelassero. Ben differente il quadro che si sarebbe presentato trent'anni dopo: i vincitori, trasformati in superpotenze (USA e URSS) proprio dalla vittoria, avrebbero imposto ciascuno il proprio ordine nella propria sfera egemonica. Cosa che non volle dire la scomparsa delle contraddizioni e dei conflitti preesistenti, ma semplicemente il fatto che essi poterono manifestarsi solo in forme oblique e trasversali, come i saggi di questo volume cercano di esemplificare.
18,00

Grande guerra, piccoli generali. Una cronaca feroce della prima guerra mondiale

Grande guerra, piccoli generali. Una cronaca feroce della prima guerra mondiale

Lorenzo Del Boca

Libro: Copertina morbida

editore: UTET

anno edizione: 2011

pagine: 223

Alla vigilia dello scoppio della Prima guerra mondiale, i più immorali pensavano soltanto di ricavare dei guadagni per potersi adeguatamente arricchire. Gli idealisti, invece, credevano di offrire all'Italia l'opportunità di conquistare peso e prestigio internazionale, in modo da restituirle quel ruolo che vagheggiavano ma che, dopo i fasti della Roma dei Cesari, era rimasto incartato nei libri della storia classica. Negli ultimi dieci anni, prima di quel 1914, i soldati erano cresciuti alle direttive del generale Paolo Spingardi, ottimo oratore parlamentare e del generale Alberto Pollio, ottimo scrittore. L'uno e l'altro - con tutto lo stato maggiore coltivavano il mito di Napoleone del quale leggevano con avidità biografie, recensioni, commenti strategici e valutazioni tattiche. Al momento dell'entrata in guerra, l'esercito italiano venne affidato a Luigi Cadorna che, se avesse ottenuto risultati proporzionali alla sua presunzione, avrebbe conquistato il globo terracqueo. I guai maggiori di chi combatteva per l'Italia vennero dagli stessi italiani che dimostrarono di non aver maturato alcuna idea e che, tuttavia, a quel nulla, si aggrapparono con convinzioni incrollabili. Si armarono di ordini assurdi. Pretesero di mandare le truppe all'assalto anche quando ogni logica l'avrebbe sconsigliato. Instaurarono un regime di oppressione che sarebbe risultato odioso per una qualunque dittatura. E provocarono la morte di un numero imprecisato di loro uomini.
10,90

Le ali del potere. La propaganda aeronautica nell'Italia fascista

Le ali del potere. La propaganda aeronautica nell'Italia fascista

Eric Lehmann

Libro: Copertina rigida

editore: UTET

anno edizione: 2011

pagine: 340

Sulla base di un ampio campione di fonti, questo libro scandaglia il tema del fascismo alato, indagando il legame precoce tra fascisti e ambienti aviatori e evidenziando come il regime di Mussolini si configurasse come un caso originale di uso politico e ideologico dell'aeronautica. Con l'identificazione mitica tra aviazione e fascismo, tra arte del pilotaggio e arte di governo, con la valorizzazione delle esperienze aviatorie del Duce, con il ricorso alla retorica dannunziana e alla polemologia futurista per esaltare le imprese delle ali italiane, gli artefici della propaganda svilupparono un culto patriottico dell'aviazione che svolse una funzione pedagogica centrale nella politica fascista. La storia di questo culto arricchisce la conoscenza della natura rituale e scenografica del fascismo, nonché della sua permanente oscillazione tra la propensione a irreggimentare le masse con l'organizzazione capillare di manifestazioni aeree rivolte al pubblico - e la promozione dell'eroismo aristocratico - con la glorificazione di piloti quali Francesco Baracca o Francesco De Pinedo -. Questa storia è anche indissolubilmente legata alla costruzione del mito virile di Mussolini, assiduo frequentatore delle vie dell'aria, che prese lezioni di pilotaggio nel 1920-1921 senza tuttavia conseguire il brevetto - e si fece vanto dei suoi numerosi viaggi in aeroplano, giungendo persino a farsi attribuire il brevetto di pilota militare nel 1937.
24,00

L'Italia in guerra vol. 1, 3

L'Italia in guerra vol. 1, 3

Libro

editore: UTET

anno edizione: 2009

pagine: 750

540,00

L'Italia in guerra

L'Italia in guerra

Libro

editore: UTET

anno edizione: 2009

pagine: 250

360,00

L'Italia in guerra

L'Italia in guerra

Libro

editore: UTET

anno edizione: 2009

pagine: 250

180,00

L'Italia in guerra

L'Italia in guerra

Libro

editore: UTET

anno edizione: 2009

pagine: 250

170,00

Non si è mai ex deportati. Una biografia di Lidia Beccaria Rolfi

Non si è mai ex deportati. Una biografia di Lidia Beccaria Rolfi

Bruno Maida

Libro: Libro rilegato

editore: UTET

anno edizione: 2009

pagine: 220

Una biografia di Lidia Beccaria Rolfi "Grande disturbatrice" e "cuore vigile", come Anna Bravo l'ha definita, Lidia Beccaria Rolfi (1925-1996) è stata una figura significativa tra le donne del Novecento sia nella sua caparbia volontà di costruire una testimonianza femminile dell'esperienza concentrazionaria sia nella sua ribellione rispetto ai ruoli, alle convenzioni e al conformismo, all'esclusione. Maestra elementare, deportata a Ravensbrück, autrice di due importanti volumi di testimonianza ("Le donne di Ravensbrück", insieme a A. M. Buzzone, e "L'esile filo della memoria"), il profilo biografico di Lidia Beccaria Rolfi non può prescindere dall'esperienza del Lager, anzi ne è fortemente condizionato e costituisce una cartina di tornasole attraverso la quale leggere le scelte, l'impegno, i conflitti, le vittorie e le sconfitte della dimensione tanto pubblica quanto privata.
18,00

Il Mediterraneo oltre le crociate. La guerra turca nel Cinquecento e nel Seicento tra leggende e realtà

Il Mediterraneo oltre le crociate. La guerra turca nel Cinquecento e nel Seicento tra leggende e realtà

Géraud Poumarède

Libro: Copertina rigida

editore: UTET

anno edizione: 2009

pagine: 623

Il Cinquecento e il Seicento furono segnati da uno scontro di civiltà tra l'Occidente cristiano e l'Oriente musulmano? Per rispondere a questa domanda, ancora molto attuale, Géraud Poumarède ha raccolto e analizzato una vasta documentazione proveniente dagli archivi del Vaticano e dalle biblioteche nazionali di Venezia e Parigi. Questa accurata indagine gli ha permesso di sviluppare una riflessione originale e innovatrice, spesso iconoclasta, sui conflitti che oppongono gli europei e i turchi durante il XVI e il XVII secolo. Certo, le ripetute e rovinose incursioni turche generano nel mondo cristiano la nascita di una cultura dello scontro. Il nemico viene percepito come un infedele, un barbaro e successivamente un tiranno. Profezie e piani di conquista proliferano per annunciare la fine imminente dell'Impero ottomano. Lo scontro sembra assumere una dimensione globale e strutturarsi come una crociata. Gli appelli alla mobilitazione lanciati dal Papa raccolgono una flebile eco presso i sovrani del tempo. Sul campo di battaglia, gli uomini della guerra contro l'Infedele sono per la maggior parte dei soldati fanfaroni e non dei "guerrieri di Dio". Questo approccio consente una ridefinizione dei rapporti tra le potenze occidentali e l'Impero ottomano che non esclude l'instaurazione di legami pacifici e di strette alleanze.
29,00

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