Urbaniana University Press: In dialogo
Don Andrea Santoro ponte di dialogo con la Turchia e il Medio Oriente
Libro
editore: Urbaniana University Press
anno edizione: 2009
pagine: 224
Chi è don Andrea Santoro? Sono passati tre anni dalla sua morte. Dopo l'emozione del suo assassinio, il suo nome e la sua testimonianza possono andare dimenticati. Non era un accademico, ma la sua visione fu assai lucida in un tempo ritenuto di 'scontro tra civiltà', tra Oriente e Occidente, tra questo e l'Islam. Ma egli, nel 2005, convinto scriveva: "Io credo che ognuno di noi, dentro di sé, possa diminuire la lontananza tra questi due mondi". Con la sua presenza-testimonianza, don Andrea, vivendo tra i turchi come loro amico, ha avvicinato, già in se stesso, mondi differenti. Confermano la fecondità dell'impulso cristiano a radicare nelle coscienze il dialogo interreligioso i saggi contenuti nel presente volume. Vi si possono infatti leggere suggestivi interventi di autorevoli esponenti delle culture cristiana e islamica.
Tradurre l'intraducibile. Sulla traduzione
Paul Ricoeur
Libro: Libro in brossura
editore: Urbaniana University Press
anno edizione: 2008
pagine: 168
Non è esagerato dire che, nel panorama delle ricerche ermeneutiche del Novecento, Paul Ricoeur, con la sua ricca bibliografia che va dal 1947 al 2005 anno della morte, ha posto sulla scena la cruciale tematica del linguaggio come luogo in cui affiora il problema del senso e come mediazione dell'interpretazione generale del mondo. La traduzione e i problemi che essa pone, tanto sul piano linguistico quanto su quello più ampio e specifico della filosofia del pensiero parlante, sono al centro della riflessione ermeneutica degli ultimi scritti di Paul Ricoeur. Il volume contiene la traduzione di tre brevi e suggestivi saggi: Sfida e fortuna della traduzione, del 1997; Il paradigma della traduzione, del 1998; e Un 'passaggio': tradurre l'intraducibile, del 2004. Un insieme coerente, coinvolgente, efficace attraverso il quale il Filosofo tenta di risolvere il perenne dilemma etico e teoretico posto da qualsiasi esercizio di inter-comunicazione culturale tra diverse lingue parlate e scritte. Fedeltà e tradimento, il problema etico; costruzione della comparabilità in assenza di una lingua comune e originaria, il problema teoretico. A corredo il volume contiene due saggi di Mirela Oliva; uno d'introduzione al tema e l'altro di inquadramento di esso nel contesto degli sviluppi eremenutici contemporanei.
Cristiani e musulmani. Quattro precursori di un dialogo possibile: Massignon, Abd el-Jalil, Gardet, Anawati
Maurice Borrmans
Libro: Libro in brossura
editore: Urbaniana University Press
anno edizione: 2008
pagine: 176
La lunga e sofferta storia delle relazioni tra cristiani e musulmani ha conosciuto tappe difficili. In epoca recente la promulgazione della Dichiarazione conciliare Nostra aetate sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane è apparsa agli occhi di molti come una felice sorpresa. Se il testo della Dichiarazione riflette un nuovo modo di apprezzare la fede dei musulmani e di valutare positivamente i contenuti dell'Islam, cioè è dovuto anche agli scritti e all'attività di alcuni cristiani d'avanguardia. Tra di loro emergono i profili di quattro "precursori": Louis Massignon, Jean-Mohammed Abd el-Jalil, Louis Gardet e Georges Anawati. Essi hanno voluto superare i "non pochi dissensi e inimicizie sorti tra cristiani e musulmani nel corso dei secoli", sforzandosi di esercitare sinceramente la mutua comprensione" giacché erano tutti impegnati "a difendere e promuovere insieme (ai musulmani), per tutti gli uomini, la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la libertà".

