fbevnts Vendita online di DVD e libri di narrativa, tascabili, per ragazzi, professionali | Libreria Storielleria | Pagina 16
Vai al contenuto della pagina

Ultra: Ultra sport

Prima repubblica football club. Almanacco illustrato 1948-1994

Prima repubblica football club. Almanacco illustrato 1948-1994

Lorenzo Longhi

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2018

pagine: 190

La politica italiana come un campionato di calcio: se è vero, come sosteneva Winston Churchill, che noi perdiamo le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come fossero guerre, è vero anche che, in pieno revival della Prima Repubblica, è possibile tradurne propaganda, vizi e virtù in un linguaggio che riprenda con ironia modalità e gergo del giornalismo sportivo. La struttura di questo esperimento prende in prestito le fasi di una partita: formazioni in campo, primo tempo, secondo tempo, tempi supplementari e Calci di rigore. Nelle formazioni iniziali troviamo brevi identikit dei partiti e dei loro alfieri, corredati da alcune notevoli immagini dei politici in formato figurina; poi si comincia a giocare, con un'appassionante carrellata di vicende e aneddoti che legano partiti e parlamentari al calcio e rappresentano con evidenza il clima di inciucio fra i due mondi. La ripresa vede la fase decisiva dell'incontro, le elezioni: ed ecco una dettagliata analisi di stampo calcistico di sette tornate elettorali particolarmente significative. Nei tempi supplementari vanno in scena una trentina di bizzarre, faziose e complottistiche interrogazioni parlamentari riguardanti il calcio, mentre i calci di rigore finali sono un'imperdibile galleria di immagini d'epoca che chiude in gloria l'opera.
15,00

Jesse e Joe. Gli atleti che sconfissero Adolf Hitler

Jesse e Joe. Gli atleti che sconfissero Adolf Hitler

Francesco Gallo

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2018

pagine: 185

Molti sostengono che il declino della potenza nazista ebbe inizio su una pista d'atletica di Berlino, quando un afroamericano semianalfabeta dell'Alabama vinse quattro ori olimpici sotto gli occhi furenti di Adolf Hitler; e che fu poi ancora più evidente quando un ex operaio della Ford, figlio di schiavi affrancati, fece partire il suo famigerato gancio sinistro sul ring dello Yankee Stadium a New York. Tra il 1936 e il 1938, Jesse Owens e Joe Louis – due dei più grandi atleti della storia – sono stati protagonisti non solo di eroiche imprese sportive, ma anche del più grande scontro politico e ideologico di sempre: la democrazia americana contro il nazismo tedesco. Le Olimpiadi di Berlino del 1936 e l'incontro di boxe tra Joe Louis e Max Schmeling del 1938 hanno perciò rappresentato gli eventi mediatici più decisivi degli anni Trenta. Da una parte i Giochi più controversi di tutti i tempi, dall'altra due appassionanti e straordinari incontri di boxe rimasti per sempre nella storia del pugilato. Imprese indimenticabili che hanno trasceso lo sport e infuocato i mesi che precedettero lo scoppio del secondo conflitto mondiale. Una guerra annunciata, e sotto certi aspetti inevitabile, che ebbe inizio su due inediti campi di battaglia: un ring e una pista di atletica. Attraverso le straordinarie biografie di Jesse Owens e Joe Louis – per molti aspetti vicine e coincidenti – in questo libro si sfogliano alcune delle pagine più drammatiche del Novecento. Per prendere nota che non molto distante da qui, e non troppo lontano nel tempo, “si era creato un buco nella storia, ma noi non ce n'eravamo accorti”.
16,00

Il nostro teatro dei sogni. La grande storia dello Stadio Olimpico

Il nostro teatro dei sogni. La grande storia dello Stadio Olimpico

Fabio Argentini, Luigi Panella

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2017

pagine: 288

Lo Stadio Olimpico è un vecchio amico al quale i romani e gli italiani sono legati dall'affetto più profondo. Ha i capelli bianchi e qualche ruga, ma questi sono dettagli insignificanti. Perché quando inizia a raccontare le sue avventure si rimane in ossequioso silenzio, incantati nell'ascoltare una parte importante della storia della Capitale. In questo libro le luci della ribalta sono puntate su un impianto che ha regalato un'infinità di emozioni. Un viaggio tra uomini, imprese e progetti architettonici: perché l'Olimpico al quale sono abituate le nuove generazioni è l'ultima di quattro versioni. Una favola emozionale scandita innanzitutto dalle imprese di Roma e Lazio, che complessivamente vi hanno conquistato quattro scudetti. Ma l'Olimpico è anche lo stadio della Grande Ungheria di Puskas, che nel 1953 viene a inaugurarlo sotto lo sguardo del presidente della Repubblica Luigi Einaudi. È lo stadio dell'Olimpiade del 1960 ed è lo stadio dell'atletica, del rugby, dei concerti, dei comizi, di set di celebri pubblicità e di svariati film divenuti veri e propri cult. Sospeso tra passato, presente e futuro, fiore all'occhiello della splendida zona del Foro Italico, trait d'union utile a rivisitare anche la storia degli altri stadi di Roma: è sempre lui, il nostro teatro dei sogni.
19,50

Numeri uno. Tutti i portieri che hanno fatto grande la Lazio

Numeri uno. Tutti i portieri che hanno fatto grande la Lazio

Paolo Colantoni

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2017

pagine: 287

È il ruolo più discusso e affascinante, da sempre oggetto di ammirazione e fonte di polemiche e leggende. Tutti esaltano la solitudine dell’estremo difensore e ne sottolineano la difficoltà di vivere una partita nella partita, lui contro tutti. Nella storia della Lazio si sono alternati decine portieri. Alcuni hanno scritto pagine gloriose, vincendo scudetti e alzando trofei, altri hanno vissuto momenti drammatici, o più semplicemente deluso le aspettative. Molti sono stati protagonisti di storie particolari ed emozionanti: c’è chi si è finto portiere per evitare di fare il militare ed è diventato uno dei massimi interpreti del ruolo; chi si è visto allontanare dai pali dai propri genitori perché durante una partita aveva perso i sensi a causa di un calcio in faccia; chi, nonostante due mani da carpentiere, dopo gli allenamenti si cimentava nella pittura; chi con la medesima disinvoltura parava e segnava i calci di rigore; c’è chi ha legato la sua vita alla Lazio per oltre cinquanta anni, prima come giocatore, poi come allenatore, dirigente e uomo immagine; chi ha vinto uno scudetto giocando 150 gare consecutive senza mai saltare un minuto; chi è arrivato nell’enfasi generale e se n’è andato tra gli insulti; chi ha vinto scudetti e coppe e chi invece ha fallito l’appuntamento con la storia. Storie di campioni straordinari, amati e osannati dal pubblico, e talvolta anche odiati. Storie di numeri uno con l’aquila nel cuore.
18,50

Sei anni, sei mesi, dieci giorni. La leggenda di Marvelous Marvin Hagler

Sei anni, sei mesi, dieci giorni. La leggenda di Marvelous Marvin Hagler

Andrea Bacci

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2017

pagine: 174

Marvin Hagler, il "Meraviglioso" della storia della boxe, è stato uno dei pugili più forti e famosi della categoria dei pesi medi, non solo degli anni Settanta e soprattutto Ottanta, quelli in cui infiammò i ring di mezzo mondo, ma di ogni epoca. Famoso per la testa rasata, lo sguardo cattivo e la barbetta luciferina, Hagler ha rappresentato per molti anni l'icona del tipo di boxe più spettacolare, quella che è riuscita a coniugare la violenza e la potenza sul ring con una grande tecnica e una perfetta preparazione fisica. Leggere di Hagler è ricordare - o scoprire - una grande era di straordinari campioni: i Duran, gli Hearns, i Léonard, avversari sul ring del Meraviglioso ai tempi in cui la boxe era alla perenne ricerca del match a sensazione che riuscisse a generare montagne di denaro. Sei anni, sei mesi, dieci giorni ripercorre la vicenda umana e sportiva di Marvin, che di quel periodo fu grande protagonista: gli inizi difficili, il lungo regno incontrastato, il doloroso addio, la carriera cinematografica, la nuova vita in Italia. Un personaggio mitico, Hagler: in una parola, Meraviglioso.
16,00

Lebron James. The chosen one

Lebron James. The chosen one

Luca Mazzella

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2017

pagine: 255

Ogni grande sportivo ha una grande storia alle spalle. Nel caso di LeBron Raymone James è una storia fatta di difficoltà e sofferenze, che hanno plasmato la persona prima ancora che l'atleta. È il 19 giugno del 2016, mancano circa due minuti alla sirena di gara delle Finals NBA. Andre Iguodala scappa in contropiede, ci sono 28 metri da percorrere. È lì che James si vede passare davanti tutto, non solo i record, le imprese e i trofei individuali. LeBron parte, e nei pochi istanti che gli servono per bruciare il parquet della Oracle rivede una vita intera: la sua Hickory Street, i "projects" di Elizabeth Park, le dieci case in cinque anni cambiate insieme a mamma Gloria. Lungo quel percorso non aveva mai potuto conoscere suo padre, ma aveva incontrato Eddie Jackson, Bruce Kelker, Frank Walker, Dru Joyce, i Fab 4 e Keith Dambrot, aveva incrociato la sconfitta e la delusione e aveva commesso tanti errori, ma era riuscito finalmente a far comparire la sua Akron sulla cartina geografica dei libri di scuola, dove da piccolo non riusciva a trovarla. Con quei 28 metri LeBron arriva alla meta che tutti avevano predetto per lui sin da quando aveva quattordici anni, mantenendo la promessa di far vincere il suo Ohio e terminando la sua scalata alla vetta più alta. E per capire quanto faticosa sia stata, non potete che ripercorrere il suo viaggio, e vedere con i vostri occhi che LeBron, il "prescelto", ce l'ha fatta. E tutti noi ne siamo testimoni.
16,00

A mani nude

A mani nude

Nando Orsi, Gabriele Orsi, Susanna Marcellini

Libro

editore: Ultra

anno edizione: 2017

pagine: 256

Fernando Orsi è stato ed è (perché da quel ruolo non ci si stacca mai) un portiere d’altri tempi. Tempi di uomini e non di supereroi, in cui l’applicazione, la serietà e la grande preparazione tecnica e atletica non precludevano lo spazio alla leggerezza nell’interpretare un mestiere che era anche, e forse soprattutto, un magnifico gioco. In questa autobiografia romantica, Orsi ci racconta con sincerità e ironia la sua bella storia: la mamma romanista e il papà laziale, le giovanili nella Roma e la maturità nella Lazio, dove rimane per vent’anni. E poi i compagni “storici” come Giordano, Manfredonia, D’Amico, gli allenatori improbabili come Lorenzo, gli autogollisti implacabili come Miele. E anche la celebre tripletta subita da Maradona, perché fare il portiere significa anche questo. Storie di sport e di vita che s’incastrano con i momenti più intensi della nostra cronaca: quella degli anni Settanta e Ottanta, due decenni agli antipodi, e poi via via fino al mondo e al calcio di oggi. A fare da sfondo, i ricordi emozionati ed emozionanti di un figlio, Gabriele, che racconta un padre calciatore. Anzi, un padre portiere, che è decisamente un’altra cosa.
16,90

Nils Liedholm. Un anno, massimo due e poi torno

Nils Liedholm. Un anno, massimo due e poi torno

Manuel Fondato

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2017

pagine: 143

Nils Liedholm visse per più di mezzo secolo in Italia, e del nostro paese amò il calcio, lo stile di vita, il clima e il vino, che iniziò a produrre nell’incantevole langa piemontese nella quale andò ad abitare. Eppure rimase sempre profondamente svedese, nella sua cultura, nella sua forma mentis, nel modo di approcciarsi al mondo del pallone. Con la sua grande sapienza calcistica e il suo formidabile intuito, il suo approccio ironico e autoironico e i suoi ricorsi a paradossi apparentemente incomprensibili, divenne indiscutibilmente uno dei migliori allenatori di tutti i tempi, e fu molto amato e allo stesso tempo temuto dai suoi giocatori. “Un anno, massimo due e poi torno”: questa fu la promessa non mantenuta con la quale settant’anni fa Liedholm si congedò da suo padre, mentre si apprestava ad approdare nel Belpaese per giocare nel Milan. Parole, perfettamente in linea con lo stile del Barone, che oggi formano il titolo del libro nel quale, a dieci anni dalla sua scomparsa, Manuel Fondato ripercorre la sua straordinaria storia, prima in campo e poi in panchina, narrandone gesta, amori e piccole ossessioni. Un lungo viaggio che è anche un tuffo in un’epoca neanche troppo lontana, ma ormai ineluttabilmente cancellata dalle logiche del cosiddetto calcio moderno. Prefazione di Stefano Petrucci.
14,50

Filosofia del campetto. Cultura del basket di strada

Filosofia del campetto. Cultura del basket di strada

Simone Rosi

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2017

pagine: 96

Perché giocare al campetto ha un significato diverso dall’andare a correre o in palestra? Perché molti giocatori di basket preferiscono il playground al parquet professionistico? Perché il playground è un ambiente magico, che evoca leggende, culture, eroi. Un luogo composto solamente da cemento e canestri, capace però di attrarre e creare un’atmosfera densa di significati, che vanno oltre la semplice attività sportiva, estendendosi alla vita sociale, all’identità di gruppo, alla ricostruzione di se stessi, al riscatto da una quotidianità che non premia l’impegno. Un luogo che ha un’anima collettiva, composta dalla moltitudine di ragazzi che, in ogni regione del mondo, sotto il sole cocente e nel gelo dell’inverno, costruiscono rapporti nel nome dall’amore irrazionale per questo gioco. Il campetto assume così le sembianze di un mondo fuori dal tempo, che permette di estraniarsi per qualche istante da ciò che ci circonda, perfino da noi stessi. Un mondo in cui non ci sono partite, ma battaglie primordiali tra gruppi che, nel rispetto reciproco, difendono il proprio onore di strada. Se per Aristotele la filosofia era l’amore per la meraviglia, allora il campetto è il posto giusto in cui ricercarla.
11,50

La Juventus spiegata a mia figlia

La Juventus spiegata a mia figlia

Marco Caneschi

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2017

pagine: 191

Per fare capire alla sua bambina da dove nasce quella felicità che, ogni volta che la Juventus vince lo scudetto, permette a lui e a qualche altro milione di italiani di guardare in modo diverso alle difficoltà e alle tristezze della vita, un padre le scrive una lunga lettera. E così, ripercorrendo per lei le gesta e il mito della squadra più amata e detestata d'Italia, rivela anche a se stesso che cosa significa "essere della Juve". Per trasmettere la fede – il che, in campo calcistico, avviene quasi sempre in senso patrilineare – è infatti necessario riconoscerla prima dentro di sé: e quindi nulla deve essere celato. Ne nasce un libro a cuore aperto, un gioco sentimentale fra l'autore e la sua generazione, e fra questa e le tante che l'hanno preceduta e seguita nel culto bianconero. Perché parlando della Juventus si entra in un romanzo popolare del passato, del presente e del futuro, un volume che ogni innamorato della Signora sa di poter aprire a qualsiasi pagina, in qualsiasi momento, trovandovi ogni volta la stessa storia: la propria.
16,00

Il dio della racchetta. Il tennis di Roger Federer raccontato in nove colpi impossibili

Il dio della racchetta. Il tennis di Roger Federer raccontato in nove colpi impossibili

Simone Fornara

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2017

pagine: 143

Roger Federer è uno dei campioni più grandi e vincenti dello sport moderno. Ancora più che dai risultati della sua straordinaria carriera, la sua grandezza deriva in primo luogo dal suo modo di interpretare il tennis, che rasenta la perfezione stilistica e che si pone in contrasto con i tratti dello sport attuale, ipertatuato, muscolare e rumoroso. Non è un caso che chi ha scritto su di lui abbia spesso accostato i suoi gesti a quelli di un artista, e i suoi colpi a silenziose opere d’arte di fulminante bellezza. Su questa linea si pone anche questo libro, che – ispirandosi alla descrizione che David Foster Wallace diede dei cosiddetti momenti Federer – racconta il tennis del campione elvetico a partire dall’analisi di nove suoi colpi apparentemente impossibili. È infatti proprio la rigorosa analisi tecnica che permette di spiegare come Federer riesca a creare le condizioni per rendere possibile ciò che pare impossibile, plasmando il tempo a suo favore. Ed è sempre l’analisi tecnica che porta l’autore ad argomentare, con costante ironia e in ragionamenti in bilico tra il filosofico e il religioso, tra la letteratura e lo sport, perché non sia così azzardato considerare i movimenti di Federer sul campo come manifestazioni del divino.
14,00

#nerosurosso. Così Berlusconi ha venduto il Milan ai cinesi

#nerosurosso. Così Berlusconi ha venduto il Milan ai cinesi

Pasquale Campopiano

Libro

editore: Ultra

anno edizione: 2017

pagine: 335

#nerosurosso è la storia della cessione del Milan di Silvio Berlusconi ai cinesi. Tutto ha inizio, quasi per gioco, in una notte di primavera, davanti a una play station, a Roma. Tutto si compie esattamente un anno dopo, quando il broker cinese Yonghong Li riesce nell’impresa di prendersi il Diavolo. Pasquale Campopiano è il giornalista che sbuca dal nulla e incastra tutti i pezzi di un complicatissimo puzzle chiamato closing. #nerosurosso è una storia social: l’autore sfrutta la potenza di Twitter e Facebook per parlare direttamente ai tifosi rossoneri e raccontare loro una complicatissima operazione finanziaria da 1 miliardo di euro. #nerosurosso è un pezzo della storia del nostro calcio, perché Silvio Berlusconi dice addio dopo 31 anni al suo Milan.
16,50

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.