Studium: Coscienza/Studi
Enrico Zuppi e «l'osservatore della domenica». Un giornale da leggere e da vedere
Valerio De Cesaris
Libro
editore: Studium
anno edizione: 2002
pagine: 278
Diritto e giustizia nel magistero pontificio. Da Pio XII a Giovanni Paolo II
Libro
editore: Studium
anno edizione: 1998
pagine: 208
Emilio Guano. Coscienza, libertà, responsabilità
Libro
editore: Studium
anno edizione: 1998
pagine: 244
L'Europa crocevia. Memoria, cultura, responsabilità delle Chiese
Libro
editore: Studium
anno edizione: 1992
pagine: 372
Don Guano. Vescovo teologo
Alberto Ablondi, Anastasio A. Ballestrero, Massimo Marcocchi
Libro
editore: Studium
anno edizione: 1992
pagine: 128
Cultura e responsabilità. Lettere a docenti (1946-1963)
Emilio Guano
Libro
editore: Studium
anno edizione: 1981
pagine: 208
Aspettando il 18 aprile. Tra guelfi e ghibellini nell'Italia unita
Bartolo Ciccardini
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2008
pagine: 284
«La vicenda secolare dei Ciccardini e dei loro parenti, narrata in questo libro, coinvolge, insieme ad eventi e legami privati, questioni di storia politica, religiosa e sociale che interessano tutti noi, con riferimenti precisi a leggi e a movimenti che oggi finiscono per essere dimenticati o ricordati solo da storici di professione. [...] Chi ricorda oggi la legge Siccardi per l'esproprio dei beni ecclesiastici? Eppure quella legge ha contribuito in misura decisiva a formare la borghesia agraria che per molti decenni è stata il nerbo dei cittadini italiani attivi (perché forniti di diritto di voto). [...] Città come Perugia e, più in piccolo, come Fabriano, erano esempi di dominio di una borghesia agraria di affiliazione massonica. [...] Gli agrari di Perugia, a somiglianza dei padroni toscani, non esitarono a costituire squadre fasciste tra te più feroci, che trascorsero anche a Fabriano, dove riuscirono a far dimettere con la violenza un giunta comunale controllata dai popolari. [...] Un altro tema che emerge è quello della formazione del movimento politico cattolico dal l'intransigenza al Patto Gentiloni, poi al Partito Popolare di Sturzo e infine alla Democrazia Cristiana di De Gasperi. Un discorso a parte meritano i cenni che Bartolo fa alla sua esperienza nella Democrazia Cristiana, o meglio alle idee, ai progetti che egli aveva disegnato per ridare a questo partito un carattere autenticamente popolare e non semplicemente di massa. Spero che Bartolo, in una prossima rievocazione, scriva un saggio in cui esponga le proposte da lui formulate in tempi diversi per ridare un'anima ad una formazione politica cui egli ha partecipato fin dalle origini. [...] La storia della DC ha ancora molte pagine da svelare e tutti noi dovremmo colmare qualche lacuna: "ne ignorata dammentur" ».

