Spesso definita come «il testamento spirituale» di Paolo, l’Epistola ai Romani è in ogni caso l’opera magistrale in cui si esprimono e si difendono nel modo più esplicito le convinzioni così come le tesi religiose fondamentali del suo autore. Pur rimanendo una vera ‘lettera’, destinata a una comunità concreta (di cui Paolo non ignora né i bisogni né le debolezze), e senza essere una esposizione teologica completa, lo scritto è l’ultima parola dell’apostolo che ci è comunicata. Il pensiero non è quello di un teologo ormai tranquillo nella sua attività apostolica, ma quello di un uomo d’azione e di combattimento. Fonte di controversie nel corso della storia del cristianesimo, il pensiero e la dottrina paolini – specialmente quelli che si esprimono nell’Epistola ai Romani – guadagnano nell’essere studiati senza pregiudizio, per poter essere apprezzati nella loro giusta misura. Il francese Simon Légasse è un esegeta rispettoso, che non ha cercato di rendere stabile ciò che invece è in movimento, né di ridurre certe tensioni presenti all’interno della lettera. Cercare di comprendere Paolo, il suo linguaggio spesso difficile, seguirlo nello svolgimento talvolta laborioso della sua argomentazione: queste sono le intenzioni che hanno guidato questo vasto Commentario.
L'Epistola di Paolo ai Romani
Titolo | L'Epistola di Paolo ai Romani |
Autore | Simon Légasse |
Curatore | G. Francesconi |
Traduttore | P. Crespi |
Argomento | Scienze umane Religione e fede |
Collana | Commentari biblici, 1 |
Editore | Queriniana |
Formato |
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Pagine | 816 |
Pubblicazione | 01/2004 |
ISBN | 9788839911339 |