Dopo aver pubblicato, nell’immediato dopoguerra, il primo libro sulla storia della bomba atomica e dei suoi inventori, il grande giornalista e pacifista ebreo austriaco Robert Jungk – scampato alla Shoah e poi divenuto cittadino americano – si recò in Giappone per incontrare i sopravvissuti di Hiroshima. Un gesto che univa simbolicamente le due catastrofi del Novecento: lo sterminio degli ebrei e il bombardamento che in pochi istanti aveva polverizzato settantamila persone, inaugurando l’era nucleare. Da quel viaggio nacque un libro imprescindibile, fatto di macerie iridescenti, corpi galleggianti nei fiumi, figure smarrite nella nebbia come creature ultraterrene. A ottant’anni dalla devastazione di Hiroshima, quest’opera continua a restituire lo strazio di un popolo ridotto a tragico destinatario di un esperimento faustiano, svelando l’oscurità che si cela dietro la normalizzazione che chiamiamo pace. Con passo epico e lucidità implacabile, Jungk mostra le scorciatoie con cui ci illudiamo di comprendere avvenimenti la cui enormità ci sovrasta, lasciandoci – allora come oggi – sonnambuli sul baratro della distruzione atomica. Prefazione di Daniela Padoan.
Hiroshima, il giorno dopo
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Titolo | Hiroshima, il giorno dopo |
Autore | Robert Jungk |
Prefazione | Daniela Padoan |
Argomento | Scienze umane Storia |
Collana | Lupicattivi |
Editore | Castelvecchi |
Formato |
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Pagine | 336 |
Pubblicazione | 07/2025 |
ISBN | 9791256144853 |