La prima sezione presenta i concili ecumenici del primo millennio, che si riunirono in Oriente, su iniziativa degli imperatori, e indipendentemente dal vescovo di Roma. La partecipazione dei Padri orientali fu molto forte e la rappresentanza dell'Occidente debole. La presenza dei legati del papa garantiva il carattere ecumenico o “universale” di questi concili, convocati innanzi tutto per risolvere difficoltà o problemi dottrinali e per definire o proclamare la Fede della Chiesa. In ultima analisi, l'autorità del concilio dipendeva dalla ratificazione romana. La seconda sezione presenta i concili del secondo millennio, che presentano tratti diversi in rapporto ai precedenti concili. Innanzi tutto vi fu lo scisma del 1054, che separò Occidente e Oriente; poi l'affermazione, con Gregorio VII, dell'autorità del pontefice romano nella convocazione di un sinodo generale (1075); l'ascesa delle nazioni; la riforma; il concilio Vaticano I. Del Vaticano II (1962-1965), l'evento religioso più rilevante della fine del secondo millennio cristiano, si occupa la terza sezione, che offre una presentazione essenziale e articolata di duemila anni di storia del cristianesimo attraverso gli eventi conciliari.
I concili ecumenici
Titolo | I concili ecumenici |
Autori | Pierre-Thomas Camelot, Paul Christophe, Francis Frost |
Curatore | A. Zani |
Traduttore | P. Crespi |
Argomento | Scienze umane Religione e fede |
Collana | Grandi opere, 1 |
Editore | Queriniana |
Formato |
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Pagine | 480 |
Pubblicazione | 01/2001 |
ISBN | 9788839901064 |