Il libro ripercorre le tappe del processo che ha trasformato il grande sviluppo economico europeo dell’Ottocento in una macchina autodistruttiva che ha contribuito enormemente allo scoppio della prima guerra mondiale e alla fine dell’egemonia del vecchio continente. Il percorso parte dalla “Grande depressione” di fine secolo e analizza le scelte dei maggiori Stati europei sui temi della finanza, delle colonie, delle politiche industriali, della logica degli armamenti e delle scelte strategiche di fondo, fino al luglio 1914. Nel farlo, D’Eredità mostra con rigore come e perché nessuno degli attori della grande tragedia possa dirsi esente da colpe. L’indagine economica si coniuga con la lettura politica ed evidenzia – talvolta con ironica amarezza – la cecità complessiva dell’azione dei governi europei che, così facendo, hanno consegnato lo scettro del potere economico mondiale agli Stati Uniti d’America, la cui politica si è dimostrata molto più lungimirante e ben fondata.
Lo sviluppo economico autodistruttivo (1873-1914)
| Titolo | Lo sviluppo economico autodistruttivo (1873-1914) |
| Autore | Pier Luigi D'Eredità |
| Introduzione | Manlio Corselli |
| Argomento | Economia e management Economia |
| Collana | Eterotopie |
| Editore | Mimesis |
| Formato |
|
| Pagine | 314 |
| Pubblicazione | 11/2018 |
| ISBN | 9788857548715 |

