Il compito attuale più importante per le scienze umanistiche in Europa consiste nell’affiancare una visione culturale alla definizione tecnocratica dell’Europa. Le scienze umanistiche europee attuali, però, non hanno più una visione: nessuno osa più scrivere grands récits storico-culturali. La presente opera racconta la storia della soggettività moderna nella letteratura italiana del «lungo Rinascimento». Il volume analizza le opere più influenti della letteratura italiana tra l’inizio del XIV e la fine del XVI secolo, quando l’Italia aveva il ruolo di cultura-guida dell’Europa: La Divina Commedia di Dante, il Canzoniere di Petrarca, il Decameron di Boccaccio, Il Principe e la Mandragola di Machiavelli, l’Orlando furioso di Ariosto e la Gerusalemme liberata di Tasso. Propongo una nuova lettura di tali opere, applicando come filo conduttore metodologico la ricerca delle origini della nostra moderna identità europea, che si è formata in modo decisivo proprio attraverso queste opere avanguardistiche.
Da Dante a Tasso. Contributo a una storia letteraria della soggettività moderna in Italia
Titolo | Da Dante a Tasso. Contributo a una storia letteraria della soggettività moderna in Italia |
Autore | Paul Geyer |
Traduttori | Paul Geyer, Serena Alcione, Marinella Vannini |
Argomento | Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica |
Collana | Biblioteca di letteratura, 28 |
Editore | Società Editrice Fiorentina |
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Pagine | 312 |
Pubblicazione | 06/2024 |
ISBN | 9788860327543 |