Questo saggio ruota attorno ad alcune intuizioni di Carl Gustav Jung e all’impalpabile e onnipresente timbro dell’amore, necessario in ogni relazione umana e, allo stesso tempo, sfuggente e indecifrabile. Sospeso tra codificazioni psicoanalitiche e aperture “poetiche” il testo ripercorre le vite dello psicoterapeuta Bruno e del suo “antico” paziente Marcello. I concetti di transfert e controtransfert sembrano perdere il loro connotato tecnico per divenire forme di relazione umana sostenuta da un’affettività calda e visionaria. I ricordi e i pensieri dei due protagonisti si intrecciano con brani poetici e piccoli frammenti di vita quotidiana che segnano un cammino personale, ma condiviso. Un rispecchiamento e un distanziamento al tempo stesso. La tensione all’individuazione, teorizzata da Jung, è un architrave portante di questo scritto, così come la dissociazione fisiologica della psiche che costituisce un formidabile portato clinico dello psichiatra svizzero, che smantella alle fondamenta ogni pensiero psichiatrico nosografico e categorizzante, restituendo respiro e anima all’attraversamento “sintomatico” di una vita.
Mi hai ferito il cuore, mia sorella, sposa. Riflessioni attorno al Mysterium Amoris
| Titolo | Mi hai ferito il cuore, mia sorella, sposa. Riflessioni attorno al Mysterium Amoris |
| Autore | Massimo Disint |
| Argomento | Società, scienze sociali e politica Psicologia |
| Collana | Il tridente. Saggi |
| Editore | Moretti & Vitali |
| Formato |
|
| Pagine | 128 |
| Pubblicazione | 10/2024 |
| ISBN | 9788871869278 |

