I quartieri più veri, quelli dove frequentare le kafane (osterie) dove perdere intere giornate a parlare di politica e fratellanza, il Danubio e la Sava, le vene d’acqua che attraversano Belgrado e la trasformano in una città di mare anche se il mare non c’è. Un viaggio a piedi e in bicicletta con la sua amica d’infanzia è lo spunto per riscoprire la propria città, lasciata nel 2000, poco prima della caduta di Milosevic. La musica, il cibo, le piazze, le vie che attraversano la capitale, i bombardamenti NATO, gli anni Novanta, i personaggi incrociati e conosciuti: la Lalovic ci svela l’anima di Belgrado più profonda e inedita con gli occhi di chi ha lasciato la propria città e la guarda con lucidità e malinconia, con razionalità e affetto allo stesso tempo. "Belgrado non è una città bella che costringe i visitatori a una perenne ansia da prestazione. È l’ultimo posto in Europa che ancora mantiene la propria autenticità senza sforzarsi di venderla e renderla attraente ai turisti".
La cicala di Belgrado
| Titolo | La cicala di Belgrado |
| Autore | Marina Lalovic |
| Illustratore | Elisabetta Damiani |
| Argomento | Casa, hobby, cucina e tempo libero Viaggi e vacanze |
| Collana | Le città invisibili, 9 |
| Editore | Bottega Errante Edizioni |
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| Pagine | 184 |
| Pubblicazione | 03/2021 |
| ISBN | 9791280219015 |

