Tra le tante architetture della seconda metà del XX secolo che caratterizzano il tessuto urbano genovese, un discreto numero sono attribuite a progettisti che si sono spinti oltre i propri confini territoriali per operare nel capoluogo ligure. È il caso dell’architetto milanese Luigi Caccia Dominioni che, in più occasioni, ha contribuito alla definizione della Genova moderna. Episodio emblematico del suo repertorio è l’edificio per uffici e abitazioni di corso Aurelio Saffi 33-35-37-39 (1966-1975), costruito in prima linea sul fronte dell’arco portuale e confinante con l’ottocentesca Villa Mylius e con il coevo Centro dei Liguri. Ben riconoscibile grazie alla composizione disassata delle finestre, che trova iconici precedenti nei casi milanesi di via Ippolito Nievo (1955-1956, 1964-1966) e di piazza Carbonari (1960-1961), l’edificio di corso Aurelio Saffi rappresenta con le sue facciate rosa una delle più alte espressioni del professionismo milanese nel panorama ligure.
Saffi 33 35 37 39. Luigi Caccia Dominioni
| Titolo | Saffi 33 35 37 39. Luigi Caccia Dominioni |
| Autori | Maria Montolivo, Duccio Prassoli |
| Argomento | Arti, cinema e spettacolo Architettura |
| Collana | Guide di architettura contemporanea genovese |
| Editore | SAGEP |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Pagine | 16 |
| Pubblicazione | 11/2024 |
| ISBN | 9791255901426 |