"Un autore vive nella sua opera. Leggendo i suoi testi ci incamminiamo lungo una mappa, come chi va in cerca di un tesoro che offre nozioni del suo passare e sentire l’esistenza. Seguiamo la strada dei suoi passi e vediamo tracce della sua vita in ogni immagine, in ogni frase, in ogni paragrafo, in ogni modo di nominare sogni, angosce, tristezze e piccole gioie. Vediamo anche le forme di nominare la morte. Il percorso porta al suo cuore, e lì ci fermiamo. In questo caso, arriviamo a una delle poetesse più importanti della Colombia nel XX secolo, María Mercedes Carranza, che in una delle sue più emblematiche poesie si riferisce al percorrere e ripercorrere i labirinti dei giorni con un verso meravigliosamente suggestivo: «I passi che alla fine saranno la mia vita». Niente di più appropriato di questa maniera di pensare alla parola come transito della potenza vitale. Una parola che è insieme corpo ed emozione estetica, traccia del tempo, del contesto e dell’io poetico." (Dall’Introduzione di Luz Mary Giraldo)
I passi che alla fine saranno la mia vita-Los pasos que al final serán mi vida. Testo spagnolo a fronte
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| Titolo | I passi che alla fine saranno la mia vita-Los pasos que al final serán mi vida. Testo spagnolo a fronte |
| Autore | María Mercedes Carranza |
| Introduzione | Luz Mary Giraldo |
| Traduttore | Emilio Coco |
| Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
| Collana | Labirinti, 134 |
| Editore | La Vita Felice |
| Formato |
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| Pagine | 148 |
| Pubblicazione | 12/2025 |
| ISBN | 9788893469050 |

